Libri di Massimo Onofri
Viterbo, la sua luce
Federico Paris, Massimo Onofri
Libro
editore: Sette città
anno edizione: 1996
pagine: 52
Gatti e tignosi. Dizionarietto dei viterbesi, degni indegni, comunque memorandi
Massimo Onofri
Libro
editore: Sette città
anno edizione: 1994
pagine: 112
I vecchi e i giovani
Luigi Pirandello
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: LXXX-560
«Romanzo della Sicilia dopo il 1870, amarissimo e popoloso romanzo, ov'è racchiuso il dramma della mia generazione», come ebbe a dire lo stesso Pirandello, I vecchi e i giovani (1913) è un'autobiografia pubblica, l'impietosa denuncia del carattere illusorio degli ideali postrisorgimentali. Ambientato a Girgenti ma con un intermezzo romano, abbraccia gli anni dal 1892 al 1894: un periodo cruciale della storia italiana, segnato dallo scandalo della Banca Romana, che travolge parlamentari e ministri, e dalla nascita, crescita e sanguinosa repressione dei Fasci siciliani, un movimento di operai, braccianti e mezzadri che si batte contro l'aspro fiscalismo e per la spartizione delle terre demaniali. Dal conflitto generazionale, cui allude il titolo, escono sconfitti sia i vecchi, che incarnano i valori risorgimentali per cui hanno coraggiosamente combattuto, sia i giovani, delusi dal tradimento da parte dello stato unitario delle speranze di rinnovamento politico e sociale. Il provvidenzialismo storico di Manzoni è lontano (ma non il suo modello letterario), mentre spicca la consonanza con lo scetticismo dei veristi siciliani, il Verga del Mastro-don Gesualdo e, più ancora, il De Roberto dei Viceré e dell'Imperio.
Costellazioni italiane (1945-1999). Libri e autori del secondo Novecento
Massimo Onofri, Silvio Perrella, Emanuele Trevi
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 1999
pagine: 240
Il sospetto della realtà. Saggi e paesaggi italiani novecenteschi
Massimo Onofri
Libro: Libro in brossura
editore: Avagliano
anno edizione: 2004
pagine: 199
Ci sono scrittori che la realtà l'hanno violentemente cercata, ferocemente sospettata: nella restituzione d'un paesaggio - come Cesare Brandi e Corrado Alvaro - nell'ipotesi d'una controscrittura della storia d'Italia - come Borgese, Soldati, Piovene, Bilenchi, Brancati, Lampedusa, Sciascia, Consolo nella riconsiderazione della propria identità femminile in rapporto alla storia e alla memoria - come Maria Bellonci e Lalla Romano - in relazione ai misteri dell'iniziazione alla vita, come Moravia. Sospettandola, tutti questi scrittori hanno continuato a suggerirci una qualche notizia della vita e del mondo, del suo mistero. Tra vita e letteratura, un'analisi del modo in cui gli scrittori italiani del '900 si sono confrontati con il mistero della realtà.
Letteratura del ritratto. Incontro con poeti e prosatori
Leone Piccioni
Libro: Libro in brossura
editore: Succedeoggi Libri
anno edizione: 2025
pagine: 208
Nel centenario della nascita di Leone Piccioni, Succedeoggi Libri – che lo considera un suo “padre fondatore” e da sempre ne rilancia il ricco e multiforme lavoro critico – proporrà una serie di volumi che presentano in modo nuovo alcuni suoi testi editi e inediti. A cominciare da questo Letteratura del ritratto che raccoglie sette profili – quattro di poeti e tre di prosatori – di autori cari a Piccioni. Tra storia, critica, memorialistica e aneddotica, le figure di Umberto Saba, Vincenzo Cardarelli, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Giuseppe De Robertis, Enrico Pea e Romano Bilenchi si stagliano a tutto tondo in queste pagine capaci di catturare il lettore per il ritmo del racconto e per la loro scorrevolezza da nulla ostacolata, e che ancora una volta connotano il talento naturale del Piccioni prosatore, intriso di quell’«umanesimo integrale» attraverso il quale ha vissuto la sua vita spesa per la letteratura. L’Introduzione di Alessandro Cutrona, curatore del volume, è un prezioso vademecum per collegare gli autori ritratti al “metodo” critico dell’autore che li ritrae.
I vecchi e i giovani
Luigi Pirandello
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2025
pagine: 560
«Romanzo della Sicilia dopo il 1870, amarissimo e popoloso romanzo, ov’è racchiuso il dramma della mia generazione», come ebbe a dire lo stesso Pirandello, "I vecchi e i giovani" (1913) è un’autobiografa pubblica, l’impietosa denuncia del carattere illusorio degli ideali postrisorgimentali. Ambientato a Girgenti ma con un intermezzo romano, abbraccia gli anni dal 1892 al 1894: un periodo cruciale della storia italiana, segnato dallo scandalo della Banca Romana, che travolge parlamentari e ministri, e dalla nascita, crescita e sanguinosa repressione dei Fasci siciliani, un movimento di operai, braccianti e mezzadri che si batte contro l’aspro fiscalismo e per la spartizione delle terre demaniali. Dal confitto generazionale, cui allude il titolo, escono sconfitti sia i vecchi, che incarnano i valori risorgimentali per cui hanno coraggiosamente combattuto, sia i giovani, delusi dal tradimento da parte dello stato unitario delle speranze di rinnovamento politico e sociale. Il provvidenzialismo storico di Manzoni è lontano (ma non il suo modello letterario), mentre spicca la consonanza con lo scetticismo dei veristi siciliani, il Verga del "Mastro-don Gesualdo" e, più ancora, il De Roberto dei "Viceré" e dell’"Imperio".
Soste. Prosatori e poeti italiani tra Otto e Novecento
Massimo Onofri
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2025
pagine: 602
Sette anni dopo “Fughe e rincorse”, dedicato al Novecento, arriva ora Soste. Perché arriva sempre il momento di guardarsi indietro. La prima parte del libro è infatti dedicata all’Ottocento: Foscolo, Manzoni, Chelli, De Roberto e Pascarella. Ma fermarsi vuol dire anche tentare un bilancio e ricordare i maestri: Borgese, Serra, Debenedetti, La Capria, Garboli, Camon, Cordelli, Berardinelli, Nigro. O confrontarsi con alcuni classici del secolo scorso: Silone, Moravia, Cassola, Sciascia, Calvino, Bartolini, Mannuzzu, Antonio Debenedetti, Cerami. Isolato, e sorprendente, Ungaretti, protagonista del saggio più lungo e più divulgativo. Chiudono le indagini su alcuni contemporanei: Garavini, Vassalli, Prestigiacomo, Cascella Luciani, Pennacchi, De Vita. Nel lungo prologo si riflette sul rapporto tra scrittori e luoghi di nascita. A chiudere un saggio sulla scrittura delle donne in riferimento a cinque scrittrici tutte in attività.
Sorelle
Ada Negri
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2025
pagine: 192
Nel 1929, nell’Italia concordataria e benpensante, Ada Negri dà alle stampe Sorelle, ventuno ritratti di donne non di rado sorprendenti che danno già forza a una parola e un’idea, la sorellanza, che avrebbe avuto grande significato etico, civile e politico tanti decenni dopo. Si tratta infatti d’un libro che si segnala come uno dei primi e più importanti capitoli nella storia della scrittura delle donne, pur mantenendo, agli occhi delle lettrici e dei lettori di oggi, una grande freschezza. Le donne di Ada Negri sono donne del popolo: dritte, dure, forti, e ci sono restituite con la loro prepotente e definita personalità e, non di rado, con tutto il loro anelito di libertà, portando a maturazione una ricerca che era cominciata nel 1917 con il libro di novelle Le solitarie. «“Di noi donne nessuno ha mai capito nulla”. Questa citazione dal racconto Signora con bambina può valere come il suggello struggente dell’intera raccolta» scrive Massimo Onofri nella prefazione a questo volume. E ci consente di ricordare che in questo libro «entrano in scena con un anticipo impressionante sul nostro presente, e dentro una luce di profonda tenerezza, questioni importanti e anche drammatiche, discusse ancora oggi, relative alla coscienza femminile. Di questa incredibile modernità è sicuramente esempio il racconto La Cacciatora, dove il tormentato personaggio eponimo è disegnato al di là d’ogni convenzione, tanto più se si pensa che ci troviamo nell’Italia fascista che aveva già tradotto in agiografia il mito della donna madre e sposa» Ventuno ritratti netti, poetici, sospesi, scritti in una lingua antica e potente. Uno dei primi e più importanti capitoli nella storia della scrittura delle donne.
Sardegna di carta. Guida letteraria dell'isola
Alessandro Cadoni
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2024
pagine: 312
"Sardegna di carta" è la guida letteraria di una regione unica e affascinante, dal volto aristocratico e selvaggio. Tra i capitoli di questo libro le pagine di colpo diventano strade, i sentieri impervi dell’entroterra o le spettacolari litoranee tracciano il perimetro di un’isola che sembra racchiudere un mondo. Le parole di decine di romanzi, ma anche di saggi, lettere e liriche, si intrecciano dando forma a itinerari di carta, riproducibili da tutti, ma soprattutto da chi non si stanca mai di viaggiare nella confortevole carrozza della letteratura. In queste pagine riecheggiano le voci di quanti hanno raccontato uno dei crocevia di culture più importanti del Mediterraneo, da Lawrence a Vittorini, da Balzac a D’Annunzio, da Gramsci a Dessì, da Piovene a Mannuzzu passando per i numi tutelari della letteratura sarda del XX secolo: Grazia Deledda e Salvatore Satta. Tra remote campagne e sorprendenti realtà urbane si incontreranno numerosi autori e autrici, anche contemporanei, tra questi: Atzeni, Todde, Murgia, De Roma, Fois, Carlotto, Clarkson, Caruso. Il volume si apre con una prefazione di Massimo Onofri e contiene in allegato la mappa letteraria della Sardegna in A3.
Per una storiografia della vita
Massimo Onofri
Libro: Libro in brossura
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 368
Il quarto volume delle Opere di Massimo Onofri ripropone tre dei volumi più originali del critico viterbese: "Gatti e tignosi. Dizionarietto dei viterbesi, degni e indegni, comunque memorandi", "Il suicidio del socialismo. Inchiesta su Pellizza da Volpedo" e "L'epopea infranta. Retorica e antiretorica per Garibaldi".
Lettere d'amore. Carteggi di scrittori del Novecento
Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2023
pagine: 900
L’amore non ha bisogno di parole, eppure non esisterebbe senza le parole: parole sussurrate o gridate, parole che rivelano il sentimento o che faticosamente lo celano, parole trepidanti, parole arrabbiate, parole estatiche, parole tradite, parole fredde, parole infuocate. Parole che spesso devono raggiungere chi è lontano e che per secoli sono state affidate a missive, cartoline e telegrammi; a fogli di carta stropicciati e consumati, piegati e strappati. Quest’opera raccoglie le Lettere d’amore che diciotto scrittrici e scrittori del Novecento hanno inviato da ogni angolo del mondo. Dalla solennità della prosa di Gabriele D’Annunzio all’enfasi di Salvatore Quasimodo, dal sentimentalismo di Erich Maria Remarque alle associazioni inconsuete di Franz Kafka, dalle reticenze di Colette all’erotismo di James Joyce, fino al calore di Edith Wharton, queste epistole raccontano un lato privato e inconfessabile del loro mondo e della loro personalità. Nei turbamenti e nelle incertezze li scopriamo così fragili, esposti, contraddittori, impulsivi, ridicoli nell’amore esattamente come lo siamo noi, come noi trascinati da forze che, a differenza di quando compongono le loro poesie e i loro romanzi, non possono e non sanno controllare. Prefazione di Massimo Onofri.