Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di Riccardo Gasperina Geroni

Ricominciare. Classici della letteratura italiana 1939-1962

Ricominciare. Classici della letteratura italiana 1939-1962

Riccardo Gasperina Geroni

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 384

Tra l’inizio della Seconda guerra mondiale e il boom economico, l’Italia vive il passaggio dalle derive storiche del Ventennio alle forme di una democrazia rinnovata. In quegli anni cruciali, si rese necessario fare innanzitutto i conti con il fascismo e la sua infatuazione per il passato romano, con le leggi razziali e gli orrori della guerra, l’occupazione nazista e i bombardamenti alleati, la Resistenza, la Liberazione e, infine, l’urgenza di una ricostruzione. Fu il tramonto di un’epoca e, al tempo stesso, la nascita di un’altra. Nelle intenzioni di chi si era strenuamente opposto al regime, un nuovo inizio avrebbe dovuto scaturire dalle ceneri di quel passato. Ma perché ciò accadesse, occorreva ripensare a fondo ciò che era stato, rielaborarlo criticamente, superando l’illusione che l’epopea tragica della Resistenza bastasse a spazzare via le aberrazioni di vent’anni di regime, offrendo a tutti gli italiani una comoda redenzione. Strutturato in un ampio saggio di storia della cultura italiana, a cui segue l’analisi di trenta opere scritte fra il 1939 e il 1962 (dal “Deserto dei Tartari” di Buzzati al “Sentiero dei nidi di ragno” di Calvino, dall’“Isola di Arturo” di Morante a “Memoriale” di Volponi), questo libro ripercorre i diversi modi in cui la letteratura italiana ripensò se stessa a confronto con un sistema di valori, di credenze e di miti collettivi travolto dalla guerra.
25,00

Bologna di carta. Guida letteraria della città

Bologna di carta. Guida letteraria della città

Riccardo Gasperina Geroni

Libro: Libro in brossura

editore: Il Palindromo

anno edizione: 2022

pagine: 180

Bologna di carta è una guida letteraria della città che consente di attraversare il capoluogo emiliano alla ricerca delle sue memorie letterarie, incontrando autori e personaggi che pullulano nelle strade della città di carta. Cristina Campo e Pasolini, Giorgio Morandi e Renata Viganò, convivono in uno spaccato del passato di Bologna che è specchio di quello che la città è divenuta attraverso gli snodi principali della storia del Novecento: l’approssimarsi della Prima guerra mondiale negli occhi di un giovane Saba in Piazza Aldrovandi, l’arrivo di Longhi sulla cattedra di Storia dell’arte durante il Ventennio, la liberazione descritta nelle pagine di Raimondi, gli anni Cinquanta, le riviste «il Mulino» e «Officina», le lotte giovanili, i carri armati mandati da Cossiga nel 1977; Celati, Pazienza, Cavazzoni, Eco e Tondelli, la libreria Palmaverde e Roversi che scriveva testi per Dalla, arrivando alla Bologna di Brizzi e Verasani, senza tralasciare gli oscuri portici dove si sono consumati i delitti narrati da Lucarelli. Il volume si apre con la prefazione di A. Bertoni e ha in allegato la mappa letteraria di Bologna, con l’indicazione dei principali luoghi e percorsi trattati.
17,00

De Martino e la letteratura. Fonti, confronti e prospettive

De Martino e la letteratura. Fonti, confronti e prospettive

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2022

pagine: 288

Mai veramente scomparsa dal dibattito culturale italiano, la figura di Ernesto de Martino sollecita oggi la ridefinizione dei rapporti che la letteratura intrattiene con l’antropologia. Frutto della collaborazione di critici e storici della letteratura con uno sguardo aperto alle ricerche di confine tra ambiti e tendenze anche molto diversi, il volume indaga il modo in cui de Martino si è servito nel suo percorso intellettuale della letteratura (Fonti), i legami, anche di amicizia, con i principali scrittori italiani fra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento (Confronti), e infine alcune esperienze di lettura dei testi demartiniani all’indomani della scomparsa dell’etnologo (Prospettive). Marcel Proust, JeanPaul Sartre, e poi Carlo Levi, Cesare Pavese, Rocco Scotellaro, Pier Paolo Pasolini, sino ai più recenti Amelia Rosselli, Gianni Celati e Angelo Morino sono solo alcuni dei nomi che compongono questo ricco affresco.
28,00

Alfredo! Alfredo! Storie di Panzini e della Casa Rossa

Alfredo! Alfredo! Storie di Panzini e della Casa Rossa

Marco Antonio Bazzocchi, Riccardo Gasperina Geroni

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2021

pagine: 230

Alfredo Panzini è stato uno scrittore molto famoso, a cominciare dal successo che ebbe il suo reportage in bicicletta da Milano a Bellaria, uscito nel 1907 con il titolo "La lanterna di Diogene". La buona borghesia italiana per più di vent’anni ha seguito con passione l’uscita dei suoi racconti, dei suoi romanzi, dei suoi articoli sui giornali. I suoi libri migliori restano probabilmente il romanzo "Il padrone sono me!", da cui Franco Brusati ricavò un film nel 1955, e il "Dizionario moderno", opera ancora oggi fondamentale nella storia della lingua italiana. Dopo la sua morte, un pesante silenzio è calato sulla figura di Panzini, anche per ragioni ideologiche. Questo profilo biografico e critico vuole riportare alla luce, guardandolo da molti lati, un autore che può rivelare ancora motivi di interesse, non fosse altro per la meticolosa attenzione con cui seguì l’evoluzione della società italiana dagli inizi del secolo agli anni Trenta. Molti materiali qui pubblicati provengono dall’Archivio in cui il Comune di Bellaria conserva quasi tutte le carte dell’autore, che vive ancora oggi in quel luogo grazie al restauro e alla riapertura della “Casa Rossa”, dove Panzini passò gran parte della sua vita nei momenti di pausa dal lavoro di insegnante, svolto tra Milano e Roma.
16,00

Cesare Pavese controcorrente

Cesare Pavese controcorrente

Riccardo Gasperina Geroni

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 112

Questo saggio comincia con un ricordo del santuario di Crea, dove Cesare Pavese svelò di aver compreso l'essenza del mito e di averla riversata nella prosa di «Feria d'agosto» e nei «Dialoghi con Leucò». Tra quest'ultima opera e la traduzione di «Moby Dick» si distingue un filo che in Pavese tiene insieme e, allo stesso tempo, distingue la vita dalla morte: è il problema dell'origine, il momento di passaggio tra la trascendenza e l'immanenza, tra il non essere e l'essere: chi sono? Da dove vengo? Queste domande che siamo soliti ricondurre all'enigma della vita mascherano, nel loro fondo, il problema della morte. Ciò che nasce, perisce. Indagando questa comunanza di vita e morte, Pavese incentra un'ampia parte della propria dimensione estetica sul problema dell'originario, soprattutto con l'aiuto dell'antropologia e alla psicoanalisi del primo Novecento. Attraverso un percorso originale, l'autore affronta alcune delle opere chiave di Cesare Pavese.
12,00

La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie. Volume Vol. 1

La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 474

I due volumi de "La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie" raccolgono i contribuiti e gli atti del Convegno annuale della MOD, dedicato alla Modernità letteraria e le declinazioni del visivo che si è svolto presso l’Università Alma Mater di Bologna dal 22 al 24 giugno 2017. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi studiosi italiani e internazionali che si sono confrontati sulla centralità del rapporto tra la letteratura, le arti, il cinema, la fotografia e le nuove tecnologie. Mai come nel Novecento e negli anni Zero gli artisti hanno cercato un’interazione dialettica, fatta di complementarietà o opposizione, tra la parola scritta e il segno visivo. Questa nuova sperimentazione di linguaggi può diventare uno dei nuclei costitutivi della scrittura moderna e irradiarsi nella complessità dei diversi generi letterari e delle loro strutture. La relazione tra immagine e parola, infatti, diventa necessaria o addirittura pervasiva e si ripercuote sulla fisionomia stessa dell’opera letteraria, che può essere accompagnata da immagini, illustrata da esse, tradotta in segno grafico o divenire costruzione filmica.
52,00

La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie. Volume Vol. 2

La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2020

pagine: 454

I due volumi de "La modernità letteraria e le declinazioni del visivo. Arti, cinema, fotografia e nuove tecnologie" raccolgono i contribuiti e gli atti del Convegno annuale della MOD, dedicato alla Modernità letteraria e le declinazioni del visivo che si è svolto presso l’Università Alma Mater di Bologna dal 22 al 24 giugno 2017. L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi studiosi italiani e internazionali che si sono confrontati sulla centralità del rapporto tra la letteratura, le arti, il cinema, la fotografia e le nuove tecnologie. Mai come nel Novecento e negli anni Zero gli artisti hanno cercato un’interazione dialettica, fatta di complementarietà o opposizione, tra la parola scritta e il segno visivo. Questa nuova sperimentazione di linguaggi può diventare uno dei nuclei costitutivi della scrittura moderna e irradiarsi nella complessità dei diversi generi letterari e delle loro strutture. La relazione tra immagine e parola, infatti, diventa necessaria o addirittura pervasiva e si ripercuote sulla fisionomia stessa dell’opera letteraria, che può essere accompagnata da immagini, illustrata da esse, tradotta in segno grafico o divenire costruzione filmica.
48,00

Il custode della soglia. Il sacro e le forme nell'opera di Carlo Levi

Il custode della soglia. Il sacro e le forme nell'opera di Carlo Levi

Riccardo Gasperina Geroni

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 233

Questo saggio riporta alla luce l’importanza di Carlo Levi come scrittore e come scrittore-pensatore e la ricolloca nella prospettiva adatta per fare della sua opera una delle esperienze culturali più interessanti del ’900, da mettere accanto a quella di Cesare Pavese, per il discorso mitico, e a quella di un certo De Martino e di un certo Pasolini per il discorso sulla trasformazione antropologica delle culture popolari. Il concetto di sacro e le sue implicazioni con le culture del modernismo, il fondo biblico e teologico della formazione di Levi, i risultati in campo artistico e la loro relazione con la scrittura, il tema del tempo, le letture psicanalitiche (in particolare quella junghiana), gli accostamenti con il pensiero di Benjamin: questi sono solo alcuni dei nuclei che contraddistinguono la ricerca e le conferiscono qualità nuove, originali, non del tutto illuminate dalla critica precedente.
22,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.