Libri di Tullio Pericoli
Elogio del riassunto
Libro: Libro in brossura
editore: Henry Beyle
anno edizione: 2025
pagine: 100
Sollecitati da Umberto Eco, undici scrittori tra i più importanti del secondo Novecento riassumono in poche righe un’opera scelta da loro stessi tra le più imponenti della storia letteraria. Incontriamo così Attilio Bertolucci alle prese con La Certosa di Parma, Italo Calvino con Robinson Crusoe, Piero Chiara con I promessi sposi, Alberto Arbasino con Madame Bovary, lo stesso Eco con l’Ulisse di Joyce, e a seguire gli altri. Un gioco, utile e difficile, nel quale si esercita un’arte assai legata alla lettura e alla scrittura, alla memoria, alla capacità di capire quello che, in ogni storia, è veramente importante.
Viaggio nel paesaggio
Tullio Pericoli
Libro: Copertina morbida
editore: Nuages
anno edizione: 2004
pagine: 89
"Questi disegni di paesaggio sono il diario di un viaggiatore immobile, che ha cercato di attraversare i luoghi a lui più noti rivolgendo gli occhi soprattutto alla memoria. Si tratta di un vero e proprio viaggio compiuto alla ricerca di strumenti per raccontare, raccontare la storia di quel paesaggio, magari mescolata con qualcosa della propria storia" (Tullio Pericoli).
Otto scrittori
Tullio Pericoli
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2003
pagine: 108
I ritratti
Tullio Pericoli
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2009
pagine: 640
Una galleria di ritratti in parte nuova, ispirata a un principio antico, enunciato dallo stesso Pericoli: "una biografia diversa da quella ufficiale, una sintesi visiva, una sorta di faccia-riassunto" - un volto che "somiglia, certo, al volto vero, ma che è ancora più vero perché ne racconta la storia".
Tullio Pericoli. Parti senza un tutto. Paesaggi 2005-2006
Tullio Pericoli
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2006
pagine: 88
L'infinito paesaggio
Tullio Pericoli
Libro: Copertina morbida
editore: Corraini
anno edizione: 2010
pagine: 96
L'attenzione di Tullio Pericoli per il paesaggio si è concretizzata nelle sue opere più recenti, eseguite dal 2006 al 2009 e raccolte in questo volume. Il paesaggio di Tullio Pericoli è dato dalla successione di singoli "frammenti", che insieme danno vita a un racconto collettivo su un territorio, un ambiente, una memoria. Al proprio interno il paesaggio comprende infatti anche l'artista che lo osserva, e nella pittura trasferisce oltre a colori, rumori e odori anche il proprio sentimento del tempo. La superficie frastagliata delle opere di Tullio Pericoli ritrae campi, terre, cieli, venti e colline. I segni, gli spessori e le macchie ricordano le venature delle zone coltivate, gli addensamenti della terra e l'infittirsi della vegetazione, e suggeriscono le lente mutazioni che il territorio nasconde naturalmente al proprio interno.
Io. Novelletta. Ediz. tedesca e italiana
Arthur Schnitzler
Libro: Libro in brossura
editore: Henry Beyle
anno edizione: 2024
pagine: 88
Forme del paesaggio 1970-2018
Tullio Pericoli
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 256
Il tema del paesaggio, che Tullio Pericoli aveva affrontato fin dagli esordi della sua carriera, è tornato da alcuni anni al centro dell'opera dell'artista, restituendo nuova vita al rapporto - comunque mai interrotto - con la sua terra natale. Sono però ora le "parti senza un tutto" del territorio marchigiano a dar forma alla sua pittura, sempre tuttavia plurale, soggetta a continue e imprevedibili variazioni. Come scrive Salvatore Settis nel saggio introduttivo: "Costruiti mutando il punto di vista ma non lo spirito sperimentale, questi dipinti, se presi tutti insieme, acquistano, anche senza volerlo, un marcato carattere inventariale. Sono il repertorio, il registro, il lessico di un linguaggio: la lingua madre di Tullio Pericoli, delle sue Marche. E, per sineddoche, della nostra Italia". Il presente volume accompagna la mostra ospitata ad Ascoli Piceno presso Palazzo dei Capitani dal 22 marzo 2019 al 3 maggio 2020 e propone un percorso antologico con una selezione di 168 opere realizzate dal 1970 al 2018, un viaggio a ritroso nei quasi cinquant'anni di ricerca che l'artista ha dedicato al paesaggio. Il periodo iniziale si identifica nel ciclo delle "geologie" (1970-1923), costituito da immagini stratificate, sezioni materiche, strutture sismiche. La fase successiva (1976-1983) pone in evidenza un diverso trattamento del tema paesaggistico con vedute luminose e lievi - acquerelli, chine e matite su carta -, spazi aerei che l'artista concepisce come orizzonti immaginari, memorie di alfabeti, tracce di antiche scritture. L'esplorazione di nuove morfologie paesaggistiche si avverte in un consistente gruppo di opere (1998-2009) che, dopo aver rappresentato lo scenario dei colli marchigiani, va progressivamente esplorando i dettagli della natura, i segni e i solchi delle terre. Il paesaggio, dipinto per frammenti, è una mappa costruita con equilibri diversificati, rapporti instabili che l'artista coglie nella trama di stratificazioni materiche. L'esposizione documenta infine in modo ampio e articolato la stagione più recente (2010-2018) in cui Tullio Pericoli ha individuato nuove profondità del paesaggio, con continui rinnovamenti dell'esperienza pittorica. Prefazione di Salvatore Settis. Con scritti di Claudio Cerritelli e Silvia Ballestra.
Ritratti di ritratti
Tullio Pericoli
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2023
pagine: 920
Come nasce un ritratto e cosa c’era prima? Come si forma l’immagine mentale di un volto – non meno geroglifica della sua controparte fisica – e quali sentieri deve percorrere la mano di un disegnatore per tentare di raggiungere quella verità nascosta e inafferrabile? Nasce – come altrove ci ha chiarito Tullio Pericoli – da quei primi tratti «incerti e ansiosi» con i quali cerca di cogliere qualcosa che intravede e teme gli possa sfuggire. Tratti destinati a produrre uno scatto, ad accendere «una piccola luce», e che preludono poi a un tragitto elaborativo disseminato di prove, di schizzi, ma anche di smacchi, sconfitte ed errori – non meno preziosi delle stazioni vittoriose: «È come prendere da uno scaffale un libro sbagliato che, a sfogliarlo, si rivela più interessante di quello che cercavamo» ha scritto. Eppure i brouillons che un tempo gettava via – in omaggio a quel valore assoluto che è l’opera compiuta – e che Giovanni Testori lo ha persuaso a conservare, li aveva sempre tenuti per sé. Ora, per la prima volta, ha deciso di estrarli dai cassetti e di mostrarceli. Insomma ci ha gentilmente invitato nel suo atelier per farci scoprire come lavora: senza commenti superflui, lasciandoci liberi di gironzolare come vecchi amici, di esercitare il nostro sguardo, di raffrontare, di ripercorrere le tappe di avvicinamento – di riconoscere, ritratto dopo ritratto, il dettaglio che, miracolosamente, svela la parte celata di un individuo.
L'uomo che piantava gli alberi
Jean Giono, Tullio Pericoli
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Salani
anno edizione: 2022
pagine: 136
Con le composizioni musicali di Andrea Basevi ispirate alle immagini di Tullio Pericoli ascoltabili tramite QR code. Durante una delle sue passeggiate in Provenza, Jean Giono ha incontrato una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, con le pecore e il cane. Nonostante la sua semplicità e la totale solitudine nella quale viveva, quest'uomo stava compiendo una grande azione, un'impresa che avrebbe cambiato la faccia delle sua terra e la vita delle generazioni future. Una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta «come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione». Tullio Pericoli ha letto e annotato a margine questo grande testo, vero 'generatore di immagini' che respirano la stessa pace e lo stesso spirito del semplice pastore Elzéard Bouffier. Questo libro è l'evoluzione del suo percorso creativo, che negli anni ha reso essenziale, definitiva, la sua visione dell'opera.
Un digiunatore di Franz Kafka
Tullio Pericoli
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2022
pagine: 91
Che Tullio Pericoli possa contare su quella ‘seconda vista’ che per Leopardi era prerogativa dell’uomo «sensibile e immaginoso» è fuori di dubbio. Come sarebbe riuscito altrimenti a far affiorare dagli «angoli più segreti della memoria, che sono nascosti non solo negli spazi della mente ma anche in quelli più ampi del corpo», le figure che qui scorrono a fronte di uno dei racconti che più ama? Non meraviglia del resto che proprio Un digiunatore di Kafka si sia imposto alla sua capacità di percepire quanto vi è di ‘figurabile’, di vedere con l’immaginazione perlustrando frasi e parole – nella fattispecie un pallido uomo in maglietta nera votato alla malinconia. La sua malinconia è in fondo quella di ogni artista, di continuo defraudato della gloria di superare sé stesso «fino all’inconcepibile». Ma c’è di più: le figure di cui è popolato questo ‘racconto per disegni’ sono «compresse dal peso dell’aria che le avvolge» e risucchiano «verso il proprio interno la materia di cui sono fatte». Figure di Giacometti, dunque, prodigiosamente vicine a quelle del Kafka disegnatore, ma tracciate dalla mano di Pericoli. Che con questa audace visione ci offre il suo libro più affascinante e generoso.