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Libri di Annamaria Cascetta

European cultural identity. Law, history, theatre and art. International Conference (Milan 11-12 may 2017)
35,00

La passione dell'uomo. Voci dal teatro europeo del Novecento
25,00

Ingresso a teatro. Guida all'analisi della drammaturgia

Ingresso a teatro. Guida all'analisi della drammaturgia

Laura Peja, Annamaria Cascetta

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2003

pagine: 472

Il titolo di questo libro è una metafora, ma è anche l'invito a un'esperienza reale: ingresso a teatro, come agile guida a entrare con consapevolezza e competenza nei meccanismi del linguaggio teatrale, questa plurimillenaria forma di espressione e di comunicazione che ha mantenuto fermi il suo nucleo e la sua necessità attraverso le varie epoche e culture. La parola "drammaturgia" indica qui l'insieme dei segni della scena dal vivo. Dentro ad essa si vuole guidare il lettore. Qual è la differenza della comunicazione teatrale? Quali sono i suoi elementi costitutivi? Come si analizza un testo teatrale in scena? Sono questi i percorsi a cui introducono i capitoli col supporto di una ricca serie di esempi testuali e di immagini.
29,00

Il tragico e l'umorismo. Studio sulla drammaturgia di Samuel Beckett
31,00

Come cardellino in gabbia. Fra Giuseppe da Copertino (1603-1663) e le sue canzoncine spirituali

Come cardellino in gabbia. Fra Giuseppe da Copertino (1603-1663) e le sue canzoncine spirituali

Corrado Galignano

Libro: Libro in brossura

editore: Editrice Salentina

anno edizione: 2022

pagine: 400

Presentazione di Mario Sperticato. Introduzione di Annamaria Cascetta.
20,00

Invito alla lettura di Giovanni Testori

Invito alla lettura di Giovanni Testori

Annamaria Cascetta

Libro

editore: Mursia

anno edizione: 2022

pagine: 200

19,00

La tragedia nel teatro del Novecento

La tragedia nel teatro del Novecento

Annamaria Cascetta

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2009

pagine: 230

"Se il senso del tragico è una struttura permanente della coscienza umana, la tragedia è una forma in cui quella struttura storicamente si è tradotta. Sono stati la drammaturgia e la scena ad accoglierla e a esprimerla". Annamaria Cascetta indaga le diverse forme assunte dalla tragedia nel '900, individuando alcuni testi esemplari del rapporto ambiguo col limite che sembra essere una chiave per la comprensione e la sistemazione del fenomeno nella nostra contemporaneità: dagli "Spettri" di Ibsen a "L'Annuncio a Maria" di Claudel, da "Madre Courage e i suoi figli" di Brecht a "Caligola" di Camus, a "Finale di partita" di Beckett e "Rwanda 94" di Delcuvellerie.
20,00

La prova del nove. Scritture per la scena e temi epocali nel secondo Novecento

La prova del nove. Scritture per la scena e temi epocali nel secondo Novecento

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 2005

pagine: 654

Il Novecento ha segnato la rifondazione del teatro, il ripensamento del suo ruolo e l’innovazione dei suoi segni e dei suoi procedimenti nel nuovo scenario della comunicazione e delle arti. La ‘prova’, la ricerca e la sperimentazione ne sono state la cifra dominante. Le indicazioni più feconde per il rinnovamento delle strutture e delle tecniche del testo teatrale si sono spesso trovate, negli ultimi decenni, in quelle pratiche drammaturgiche che liberano l’evento scenico dall’ipoteca della scrittura verbale. Il testo performativo, servito da una scrittura che si muove liberamente nella trama degli altri codici di scena, è stato spesso anche luogo di una felice saldatura con la storia delle idee e dell’emergenza di temi epocali intorno ai quali convocare gli artisti e il pubblico nel ‘come se’ della rappresentazione dal vivo. L’ampia zona delle scritture di origine non propriamente drammatica, ma narrativa, saggistica, trattatistica, giornalistica, poetica, documentaria, giudiziaria o sacra costituisce dunque il campo delle analisi qui presentate, condotte secondo un punto di vista tematico oltre che, in primo luogo, drammaturgico. Non si tratta di una carrellata esaustiva, né si ha la pretesa di stilare un bilancio nell’area delle scritture per la scena di origine non drammatica del secondo Novecento. È piuttosto un primo orientamento, nella convinzione che l’irriducibile complessità del Novecento non possa rispecchiarsi che in un percorso aperto, frammentato, eterogeneo. Una traccia all’interno di uno scenario complesso rispetto a cui tutte le drammaturgie qui esaminate si pongono come voci sempre libere e sempre critiche. Un’apertura sul mondo, una domanda di senso e di responsabilità, mai autoreferenziale, come deve essere il teatro.
50,00

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