Libri di Edgardo Franzosini
Il mangiatore di carta
Edgardo Franzosini
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2017
pagine: 130
Johann Ernst Biren, il mangiatore di carta, era per Balzac un esempio di «imperio del vizio». Eppure il poderoso scrittore gli dedica un brevissimo studio in un paio di pagine delle Illusioni perdute, facendo mostra quasi di voler strappare il segreto nascosto di quel curioso personaggio. Una curiosità che questo avventuriero settecentesco merita tutta: di natali oscuri finì con il diventare signore di Curlandia ed eminenza grigia dell'Impero russo; bellissimo di aspetto, capace di una grafia meravigliosamente elegante (risorsa preziosa in un'epoca di manoscritti), soccombeva a un vizio ossessionante: mangiare carta vergata di inchiostro, fino a divorare trattati internazionali e documenti preziosissimi dei sovrani cui prestava la sua opera di scrivano. Un gusto travolgente per la carta e l'inchiostro che lo portò sull'orlo del patibolo, da cui lo salvò, come un più modesto Casanova, l'avvenenza e la fuga. Inseguendo Balzac, Edgardo Franzosini del Mangiatore di carta racconta la storia sconosciuta, frugando in documenti di ogni tipo e recuperando coincidenze e suggestioni. In una biografia romanzesca che aggiunge alla rappresentazione delle notizie sul Mangiatore altre due dimensioni: la storia quotidiana piccola e grande che gli turbinava intorno, e un altro piccolo mistero che accende l'interesse: perché Honoré de Balzac si appassionò a quel favorito, e perché non finì di raccontarne la storia? Cosa di personale lo attraeva o respingeva, o entrambe, di quel rapido e strano passante della storia?
Raymond Isidore e la sua cattedrale
Edgardo Franzosini
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1995
pagine: 132
Al nostro secolo è mancata la vocazione di costruire cattedrali. Ma c'è Raymond Isidore che costruì una cattedrale fatta di detriti. E la sorte volle che questo incongruo monumento, oggi considerato un luogo d'arte, sorgesse a Chartres. Dapprima fonditore, poi pulitore di rotaie e alla fine custode di discariche e cimiteri, Raymond Isidore, detto Picassiette, raccolse instancabilmente nella spazzatura frammenti di tazze, piatti e bicchieri, con i quali ricopriva ogni superficie e ogni suppellettile della sua casa. L'autore ha dedicato alla ricostruzione della vita di Isidore un'indagine narrativa fatta di detriti del tempo, della cronaca e della letteratura, tracciando qualcosa di simile a un "romanzo di avventure nel senso più ampio del termine".
Bela Lugosi. Biografia di una metamorfosi
Edgardo Franzosini
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1998
pagine: 156
Sotto il nome del cardinale
Edgardo Franzosini
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2013
pagine: 169
Ripamonti, chi era costui? Un nome che alle orecchie dei più non dice granché; o forse risveglia una vaga eco, persa nella nebbia dei ricordi scolastici: una delle fonti dei Promessi sposi - in verità, come scopriremo, la prima e la più importante. Incuriosito da quella che gli appariva quasi una damnatio memoriae, Franzosini ha cominciato a indagare sui reali motivi per i quali, dopo essere stato un protégé di Federico Borromeo - che lo nominò Dottore dell'Ambrosiana e lo accolse nel palazzo arcivescovile -, il presbitero-storico abbia subito, proprio da parte del Cardinale, una "fiera persecuzione", costata quattro anni di carcere duro. Scavando negli archivi, spulciando fra i testi, rileggendo ogni sorta di documenti, Franzosini ci svela a poco a poco una verità diversa da quella delle carte processuali, che parlano di magia e stregoneria, libri proibiti e insubordinazione (e accennano persino al "peccato nefando" di sodomia): che all'origine di tutto ci sia (come scrive dal carcere lo stesso Ripamonti) un "fatto mirabile, incredibile", o piuttosto "orribil e atroce", il fatto cioè che esistano signori i quali "aspirano a guadagnarsi fama immortale con lavori faticati da mani che non sono le loro, ed ai quali appongono il proprio nome". Anche se si tratta di un nome santo come quello dello stesso Federico Borromeo.
Visionary dictionary. Beppe Giacobbe from A to Z. Ediz. italiana e inglese
Beppe Giacobbe, Marina Mander, Edgardo Franzosini
Libro: Libro in brossura
editore: Lazy Dog
anno edizione: 2013
pagine: 288
Questa vita tuttavia mi pesa molto
Edgardo Franzosini
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 117
Ciò che fa di Edgardo Franzosini uno scrittore diverso da qualsiasi altro è la sua capacità di raccontarci storie vere di personaggi, generalmente poco noti, che sembrano inventati per quanto sono fuori del comune. In questo libro Franzosini ci regala un'altra delle sue ipnotiche "vite immaginarie" percorrendo, con quella visionarietà e quella levità che lo contraddistinguono, la breve, singolare esistenza dello scultore Rembrandt Bugatti (fratello di Ettore, il fondatore della casa automobilistica, il quale sceglierà proprio il suo Elefantino danzante per il tappo della lussuosissima Bugatti Royale), divenuto celebre negli anni Dieci del Novecento per i suoi bronzi raffiguranti animali, di preferenza non domestici: tigri, giaguari, pantere, elefanti, leoni... Con gli animali Bugatti ha sempre vissuto in una sorta di struggente empatia, passando ore e ore davanti alle gabbie del Jardin des Plantes, a Parigi, o negli splendidi edifici orientaleggianti dello zoo di Anversa, a guardarli vivere, muoversi, mangiare, soffrire - identificandosi totalmente con loro. Al punto da subire un autentico shock allorché, di fronte alla minaccia dei bombardamenti tedeschi, le autorità del Belgio decisero di sterminare tutte le bestie dello zoo. "Non sono in molti" ha scritto Giuseppe Pontiggia a proposito di Franzosini "a scrivere libri che hanno questa leggerezza e questo humour discreto".
Rimbaud e la vedova
Edgardo Franzosini
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 91
"II 1875 è un anno cruciale nella vita di Arthur Rimbaud. È infatti l'anno in cui il poeta al quale, secondo Max Jacob, 'tutte le letterature debbono essere riconoscenti', compie la sua definitiva rinuncia alla letteratura. A partire da quel momento Rimbaud cesserà di essere 'qualcuno che era stato lui, ma non lo era più, in alcun modo'. Diventa cioè, via via, soldato mercenario nelle file dell'Esercito Coloniale delle Indie Olandesi di stanza sull'isola di Giava; inserviente di un circo in tournée a Stoccolma e Copenaghen; sorvegliante di una cava prima e caposquadra di un cantiere poi, a Cipro; impiegato di una ditta di import-export ad Aden, commerciante di caffè, cuoio e avorio ad Harar e infine mercante d'armi in Abissinia. Diventa anche, secondo alcune ricostruzioni a cui nessuno più crede, monaco in un monastero cristiano affacciato sulle rive del Mar Rosso e re-stregone di una tribù di selvaggi. Quest'epoca spartiacque per cui si è soliti parlare di un prima e di un dopo quella data, è l'anno in cui inizia quello che viene chiamato il 'silenzio di Rimbaud'. Sul silenzio del poeta delle Illuminations sono state scritte migliaia e migliaia di pagine. Troppe forse. Tanto che verrebbe voglia di liquidare la questione come fece Remy de Gourmont: 'Rimbaud visse da poeta quanto vive un fungo - velenoso forse...'".
Il tedesco è la lingua in cui taccio di preferenza
Jules Renard
Libro: Libro in brossura
editore: Henry Beyle
anno edizione: 2025
pagine: 96
Dalla lettura del Journal che Renard tenne per ventitré anni, dal 1887 al 1910, in origine più di cinquanta neri quaderni di scuola, Edgardo Franzosini estrae una messe di osservazioni, pensieri, giudizi e ne fa una esemplare antologia di aforismi.
Sul monte verità
Edgardo Franzosini
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2021
pagine: 224
All'inizio del Novecento il Monte Verità è abitato dall'incanto. Per alcuni è un calderone di matti, persone furiosamente eccentriche, anarchici e asceti avvolti in pepli, evocatori di demoni lunari e vegetariani, dadaisti e naturisti. Per altri è una colonia di espatriati, emarginati visionari, utopisti in rivolta contro la società, ognuno preda dei propri sogni deliranti e primordiali, che su una rupe, nel mezzo di un prato ben coltivato, erigono l'ultimo scudo contro un mondo e un'epoca spiritualmente stremati. Hermann Hesse lo chiama «la mia Honolulu», su cui brilla un raggio di quella verità occultata da un cristianesimo che ha sostituito la paura con l'obbedienza, la gioia con la colpa. In questo triangolo delle Bermude dello spirito, in cui si fa labile il confine tra profondità mistica e stolidità ancestrale, il 15 giugno del 1933 il corpo senza vita di un uomo viene trovato ai piedi di una palma, la testa sfracellata contro una delle grosse pietre nere che ne circondano il fusto. Una mattina di aprile di qualche anno dopo, l'ultima adepta del Monte Verità ancora in vita inizia a narrare la storia dell'eremita del culto della noce di cocco. Alla sua voce Edgardo Franzosini unisce la propria, con quella sfumatura caustica e profondamente umana che la contraddistingue, e racconta la danza assoluta di Rudolf von Laban, gli occhi color porcellana della contessa Franziska zu Reventlow e la convinzione di Aleister Crowley, «La Grande Bestia» con le unghie orlate di nero, che la gente ne abbia abbastanza di ipotetici e presunti dèi. Tutte vite fatte di silenzio e contraddizioni, come quella tormentata da una violenta malinconia di Alceste Paleari, l'asceta che giocava a palla con l'attimo fuggente e viveva alla ricerca di una domanda. Tutte vite immortalate in un sulfureo e ingenuo atto di sfida: la ricerca della Verità.
Libri in prestito
Marcel Proust
Libro: Libro in brossura
editore: Henry Beyle
anno edizione: 2023
pagine: 28
Monte verità. Verità senza poesia
Ida Hofmann
Libro: Libro in brossura
editore: Casagrande
anno edizione: 2023
pagine: 136
Nel 1900, un gruppo di giovani pensatori, artisti, idealisti e anarchici si insedia su un colle presso Ascona, sul Lago Maggiore. Sono donne e uomini che vogliono rompere con le convenzioni sociali e gli imperativi del capitalismo sperimentando un nuovo modo di vivere, «più sano e naturale». Ribattezzano quel luogo Monte Verità. Sei anni dopo Ida Hofmann, tra i fondatori della comunità, racconta quegli inizi con una schiettezza che non ammette cedimenti alla «poesia», alternando piuttosto cronaca diaristica, slanci utopistici e affondi ironici. Una preziosa testimonianza finora inedita in italiano che, tra ecologia e femminismo, rivela sorprendenti affinità con i temi che agitano il nostro presente. Prefazione di Edgardo Franzosini.