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Libri di Ermanno Paccagnini

Vortice

Vortice

Alfredo Oriani

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2024

pagine: 192

"Vertigine suonava il titolo originario consegnato al manoscritto. Che rifletteva uno stato d'animo, il moto di una mente che si rigira in se stessa ininterrottamente. Una dimensione quasi (e a tratti realmente) onirica. Vortice preferisce invece porre l'accento sull'ineluttabilità di un destino: sul suo essere violentemente assorbito da un evento incontrollabile che ti trascina a fondo. Il romanzo più compiuto di Orfani risponde a entrambe le situazioni..., va assumendo gradualmente un andamento sempre più vorticoso, che alle scene generalmente più lunghe sin lì impiegate sostituisce un succedersi di scene brevi e anche brevissime: proprie di un gorgo che si va restringendo sino alla strozzatura." (dalla prefazione di Ermanno Paccagnini).
12,00

Biblioteche, libri e immagini manzoniane

Biblioteche, libri e immagini manzoniane

Libro: Libro in brossura

editore: Centro Ambrosiano

anno edizione: 2021

pagine: 332

La Classe di Italianistica è stata prevista e voluta dal nuovo Statuto dell’Accademia Ambrosiana, emanato il 20 marzo 2008 dal card. Dionigi Tettamanzi. Nel quadro di profondo rinnovamento della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e di apertura verso una dimensione ecumenica del sapere, la Classe di Italianistica, fianco a fianco delle neonate classi di studi classici, slavistici ed orientali e in spirito di dialogo e di collaborazione con esse, si è effettivamente insediata il 27 novembre 2008 con la nomina del direttore, dottore dell’Ambrosiana, e dei sette accademici fondatori, docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, della Università degli Studi e della Facoltà Teologica di Milano. Secondo gli obiettivi che la Classe di Italianistica persegue, saranno continuate e approfondite le indagini sui cospicui tesori di cui la Biblioteca Ambrosiana è depositaria; saranno studiati protagonisti e testi maggiori e minori della nostra gloriosa tradizione letteraria, in fecondo dialogo con gli esperti di tante discipline di confine (dalla storia alla erudizione, alla iconologia); saranno progressivamente coinvolti negli studi e nei convegni docenti italiani e stranieri delle più prestigiose istituzioni di ricerca per offrire un luogo di incontro e di fertile scambio di idee e promuovere lo sviluppo di una comunità attenta ai valori della tradizione e in grado di comprendere ed illuminare i cambiamenti in atto nella cultura dei nostri tempi.
30,00

Sfogliando un libro. Letture novecentesche

Sfogliando un libro. Letture novecentesche

Ermanno Paccagnini

Libro

editore: Otto/Novecento

anno edizione: 2019

pagine: 468

Con contributi di Claudio Magris e Salvatore Silvano Nigro. Introduzione di Pierantonio Frare.
45,00

Viaggio col padre

Viaggio col padre

Carlo Castellaneta

Libro: Libro in brossura

editore: Interlinea

anno edizione: 2019

pagine: 212

Un viaggio di tredici ore in treno può salvare i rapporti in crisi tra nord e sud, tra padre fascista e figlio che si oppone e vuol capire, tra la fedeltà alla moglie e il tradimento degli ideali. Nel viaggio tra Milano e Foggia, dentro il buio della notte ma anche dell'esistenza giovanile e della società, si celebra il processo a una generazione che affollò acriticamente le piazze portando il Paese al baratro. Torna il romanzo di formazione scoperto da Elio Vittorini che così rivelò Castellaneta: una storia sul conflitto generazionale e sulla difficoltà di parlarsi e dirsi tutto quello che non si è mai voluto (o saputo) dire.
15,00

Letteratura e letterature cross-mediali

Letteratura e letterature cross-mediali

Daniela Tonolini

Libro: Libro in brossura

editore: XY.IT

anno edizione: 2019

pagine: 156

18,00

La signora di Monza e altre storie patrie. Ediz. italiana e latina

La signora di Monza e altre storie patrie. Ediz. italiana e latina

Giuseppe Ripamonti

Libro: Libro in brossura

editore: La Scuola di Pitagora

anno edizione: 2019

pagine: 103

Senza Walter Scott, probabilmente Alessandro Manzoni non avrebbe mai pensato di scrivere un romanzo storico. E senza gli storici lombardi del secolo XVII, non avrebbe mai ambientato la sua storia nella Milano sotto la dominazione spagnola. Sappiamo che nel 1821 Manzoni, ritiratosi a Brusuglio per consolarsi del fallimento dei moti, portò con sé un trattato di economia di Melchiorre Gioia e le Historiae patriae di Giuseppe Ripamonti. La grida del Seicento, in cui si parla delle violenze commesse per impedire delle nozze, che lesse nel Gioia gli diede l’idea del matrimonio contrastato; nel bel latino del Ripamonti trovò invece, per così dire, il sugo della sua storia: la Signora di Monza, le vicende di Francesco Bernardino Visconti detto l’Innominato, la peste, le gesta del Cardinale Borromeo. Nel Ripamonti può avervi trovato anche il rapimento di una promessa sposa. A proposito di quel ribaldo che «con l’enormità dei suoi crimini mostrava di disprezzare i tribunali, i giudici, i pubblici poteri e le autorità» il Ripamonti riferisce del rapimento della fidanzata di un principe straniero mentre veniva condotta a nozze. Nel romanzo manzoniano, come si sa, il rapimento, eseguito per conto di un altro, è il pretesto per il ravvedimento del personaggio stesso. Agli inizi dell’Ottocento, le storie milanesi del Ripamonti erano, come dice lo stesso Manzoni, «quasi interamente dimenticate». Nel 1841, un anno dopo l’edizione definitiva dei Promessi Sposi, Francesco Cusani traduce l’altra importante opera del Ripamonti, La peste di Milano del 1630, che per Manzoni fu la fonte principale sulla peste. Nel 1855, il conte Tullio Dandolo, in La Signora di Monza e le streghe del Tirolo riproduce – con traduzione a fronte – il capitolo delle Historiae patriae riguandante Virginia de Leyva. E l’anno seguente, senza testo a fronte, offre una scelta di brani, non tutti d'interesse manzoniano, tratta dalla stessa opera ripamontiana. Sulle orme del Dandolo, vengono riproposti, in traduzione e con testo latino, i capitoli delle Historiae patriae che sono stati l’ispirazione del romanzo forse più bello della nostra storia letteraria.
13,00

Gli sposi non promessi. Parafrasi a contrapposti dei Promessi sposi

Gli sposi non promessi. Parafrasi a contrapposti dei Promessi sposi

Cletto Arrighi

Libro: Libro in brossura

editore: Otto/Novecento

anno edizione: 2018

pagine: 87

A lungo ritenuto una semplice parodia dei "Promessi sposi", "Gli sposi non promessi. Parafrasi a contrapposti dei Promessi sposi" di Cletto Arrighi si ripresenta in questa riedizione nella loro realtà di strumento per una polemica operazione scrittoria avente come oggetto aspetti politici, culturali, ideologici e religiosi del suo tempo, intendendo contrapporsi a quanto aveva significato l'apparizione dei promessi sposi in un'età di marcato anticlericalismo, e rivendicando a sé ora quest'ultimo in un'epoca di forte rigurgito clericale. Di qui l'aspetto più interessante del testo, ricco di riferimenti assai più articolati di quanto possono essere a prima vista, e che si è cercato di enucleare nelle ricche note di commento. Certo, Arrighi opera anche sul piano del ribaltamento dei personaggi manzoniani, facendo di Renzo un contrabbandiere ubriacone, di Lucia «una specie di cocotte campagnola», della Signora di Monza «una Suora di Carità, spiritista convinta e medium potente» e così via. Ma a essi si accompagnano personaggi richiamanti il presente: come il cardinal Ferrari speculare a Carlo più che a Federico Borromeo, o Ferrer in cui rivede le autorità milanesi contemporanee. Sicché, se proprio si vuol tener presente l'ipotesi di un testo come questo di Arrighi a livello di parodia, più esatto sarà parlare allora, nella migliore delle ipotesi, di «parodia eversiva».
12,00

L'umana tragedia. Poema fatidico (rist. anast. Torino, 1885)
22,00

La letteratura italiana dell'Ottocento

La letteratura italiana dell'Ottocento

Giuseppe Farinelli, Antonia Mazza, Ermanno Paccagnini

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2002

pagine: 504

Questo profilo-storico critico intende offrire agli studenti e ai lettori una panoramica di correnti e di autori della letteratura italiana dell'Ottocento, rivisitati alla luce delle indagini più recenti. Gli autori hanno posto grande attenzione alla sinteticità e alla chiarezza espositiva, senza però rinunciare a tratteggiare un quadro esauriente e, nel contempo, attento alle voci minori, solitamente sacrificate in altri lavori del genere. Dal neoclassicismo ai grandi autori del primo Ottocento (Foscolo, Manzoni, Leopardi), alla letteratura del periodo risorgimentale, passando per il romanzo e la critica letteraria del secondo Ottocento, fino agli anticipatori del Novecento (Pascoli, D'Annunzio ecc.), il testo evidenzia le specificità della letteratura italiana e il desiderio di immettersi di nuovo nel circuito europeo con la stessa autorevolezza che l'aveva caratterizzata al tempo della civiltà rinascimentale.
33,00

Processo per stregoneria a Caterina de' Medici 1616-1617

Processo per stregoneria a Caterina de' Medici 1616-1617

Giuseppe Farinelli, Ermanno Paccagnini

Libro: Libro in brossura

editore: Book Time

anno edizione: 2011

pagine: 315

Illustri scrittori e studiosi, quali Verri, Manzoni, Cantù, Nicolini e Sciascia hanno parlato sia sotto la prospettiva storica e sia sotto quella letteraria, della vicenda di Caterina de Medici, strega che, come strega, fu processata, condannata e bruciata in Milano il 4 marzo 1617. Ora, per la prima volta, a maggior chiarimento della tragica vicenda, vengono integralmente pubblicati gli atti di questo processo e, con gli atti, le tessere di un vasto e articolato mosaico della società e delle credenze magiche del Seicento milanese e lombardo, che la critica illuministica e romantica non esitò a definire, negli aspetti più stravaganti, "barbaro" se non "sciagurato".
18,00

L'Italia di Manzoni. «Una d'arme, di lingua e d'altare, di memorie, di sangue e di cor»

L'Italia di Manzoni. «Una d'arme, di lingua e d'altare, di memorie, di sangue e di cor»

Andrea Caspani

Libro

editore: Itaca (Castel Bolognese)

anno edizione: 2011

pagine: 128

Manzoni sembra condannato a rimanere pietrificato nei programmi scolastici come autore del più importante e significativo romanzo dell'Ottocento italiano. In realtà l'opera manzoniana merita di essere riscoperta per l'originale e inconfondibile disegno socioculturale che attraversa l'intero arco della sua produzione letteraria e culturale. Un ritmo unificante collega i versi della prima giovinezza, in cui Manzoni esalta il valore della libertà contro i tiranni, con le celebri pagine dei Promessi sposi e con gli scritti e gli interventi giornalistici, che si moltiplicano negli anni della vecchiaia, a difesa dell'ideale di libertà, unità e indipendenza dell'Italia. Prefazione di Ermanno Paccagnini.
5,00

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