Libri di Fabio Bettanin
La Russia, l'Ucraina e la guerra in Europa. Storia e scenari
Fabio Bettanin
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2022
pagine: 208
Nei paesi occidentali, la guerra in Ucraina ha riproposto l’immagine, tracciata da Kennan nel Long Telegram, di una Russia che ubbidisce a un primordiale istinto di aggressione e controllo dei vicini. In Russia, i media governativi hanno colto l’occasione per rinnovare la denuncia della doppia morale della Nato e dell’Unione Europea, che nasconde – sotto la retorica della promozione della democrazia e dei diritti umani – piani per ridurre all’impotenza chiunque tenti di difendere la propria “sovranità”. Al momento, queste narrative allo specchio hanno avuto con le rispettive opinioni pubbliche un successo che preoccupa, perché propongono la visione di un “altro” immutabile nella sua minacciosità, che preclude la ricerca di una pace che non sia solo una tregua armata. Non vi sono dubbi su chi è l’aggressore – la Russia – e l’aggredito – l’Ucraina –, ma non bisogna dimenticare che decisione di Putin di lanciare la sua “operazione speciale” ha fatto emergere problemi da tempo irrisolti. La Russia non è riuscita riorganizzare lo spazio ex sovietico, teatro di conflitti “congelati” che a volte divengono caldi; i paesi della Ue si sono a lungo disinteressati del problema. Russia e Ucraina sono accomunati dalla condizione di “perdenti” della globalizzazione, e in un crescendo di recriminazioni hanno riversato sull’altro le colpe di questa condizione. L’espansione della NATO è divenuta un problema per il Cremlino solo a partire dal 2008, ma da allora è stata considerata, assieme alle sanzioni, una forma di “guerra ibrida”. È stata la guerra di un uomo ad aver posto fine all’illusione che i conflitti in Europa potessero essere solo temporanei e periferici, ma è l’assenza di un sistema di sicurezza europeo aver consentito che questo accadesse. Il groviglio di questi problemi è cresciuto sotto gli occhi sino all’ultimo disattenti delle élite e delle opinioni pubbliche dei paesi della Ue, le uniche a disporre dei mezzi a risolvere un conflitto che era e resterà essenzialmente europeo e ad avere l’interesse a risolvere il dilemma mai seriamente affrontato nei tre decenni post sovietici: la sicurezza del nostro continente (militare, ma anche economica e umana) potrà essere assicurata dal containment della Russia, o dalla sua integrazione in nuove istituzioni europee? Dopo la Seconda guerra mondiale l’Europa ha saputo cogliere le lezioni della Storia e ha ritrovato unità di intenti. Oggi c’è solo da sperare che quella Storia non passi.
Putin e il mondo che verrà. Storia e politica della Russia nel nuovo contesto internazionale
Fabio Bettanin
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2018
pagine: 337
Per quanti negli anni della Guerra fredda si erano assuefatti a considerare la Russia nelle vesti di superpotenza non è stato facile adattarsi all'idea che il suo ruolo nel mondo post Guerra fredda sia stato spesso quello di comprimario solo in alcuni casi capace di svolgere un ruolo attivo nel "nuovo disordine mondiale". Per il suo passato, le dimensioni geografiche, la cultura politica, la Russia resterà sempre un paese unico, chiamato a affrontare problemi comuni a quelli di molti grandi paesi del mondo contemporaneo, che non difendono lo status quo, né puntano a una sua revisione; piuttosto agiscono da riformisti, impegnati nella gestione di un ordine internazionale in continua trasformazione. La constatazione ci riporta all'interrogativo di fondo: la Russia sarà protagonista del XXI secolo come lo è stata del XX? Nonostante i molti problemi irrisolti della transizione post comunista, la Russia fa parte del ristretto numero di paesi che possono ambire a stabilizzare il "disordine mondiale", o a renderlo definitivo. Osservarla più da vicino è quindi passaggio obbligato per non farsi cogliere di sorpresa dai problemi di formazione del mondo che verrà.
L'Italia vista dal Cremlino. Gli anni della distensione negli archivi del comitato centrale del PCUS, 1953-1970
Fabio Bettanin, Adriano Roccucci, Alessandro Salacone, Michail Prozumenscikov
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2015
pagine: 417
Alla morte di Stalin la leadership sovietica elaborò una politica estera più flessibile rispetto al passato, dando avvio a una nuova fase nella guerra fredda volta a perseguire la distensione tra i blocchi. A una politica bipolare aggressiva si sostituì gradualmente una nuova forma di competizione tra sistemi, nella quale l'Italia tentò di ritagliarsi spazi di azione "originali", che rispondevano all'ambizione di giocare un ruolo di mediazione nelle relazioni tra Est e Ovest. La presenza di un grande partito comunista, l'eccellenza del "made in Italy" e la preparazione alla formula del centro-sinistra sin dalla metà degli anni Cinquanta suscitarono le attenzioni del Cremlino e innescarono nuove dinamiche nelle relazioni bilaterali. La raccolta di documenti inediti provenienti dall'Archivio del Comitato Centrale del Pcus permette di ricostruire il punto di vista sovietico su quegli anni e analizzare da una nuova prospettiva diversi snodi della storia italiana del dopoguerra. Il '56, la crisi di Berlino, la nascita del centro-sinistra, i legami Pci-Pcus, il '68, sono solo alcuni dei temi che le pagine della raccolta permettono di approfondire.
Stalin e l'Europa. La formazione dell'impero esterno sovietico (1941-1953)
Fabio Bettanin
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 351
La formazione del blocco dei paesi socialisti in Europa orientale è stato uno degli avvenimenti centrali del XX secolo, i cui effetti sono avvertibili anche nelle vicende internazionali dell'inizio del XXI secolo. La copiosa e importante documentazione emersa dagli archivi russi dopo il crollo dell'Unione sovietica, ampiamente utilizzata nel testo, ha integrato e spesso corretto versioni consolidate sui momenti chiave del periodo. Essa consente di delineare il ruolo cruciale, in positivo e in negativo, svolto da Stalin nell'ispirare la politica estera sovietica.
La fabbrica del mito. Storia e politica nell'Urss staliniana
Fabio Bettanin
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1996
pagine: 268
La caduta del sistema comunista spinge oggi a interrogarsi sui fattori che hanno determinato la sua durata nel tempo. Attraverso quali strade l'ideologia comunista ha potuto adattarsi alle vicissitudini di settent'anni di storia ed è sopravvissuta alla scomparsa del regime?