Libri di Fabio Frosini
Nazione, popolo, nazionale-popolare. Una costellazione gramsciana
Libro: Libro in brossura
editore: Ibis
anno edizione: 2023
pagine: 352
Nei "Quaderni del carcere" il concetto di nazionale-popolare indica in primo luogo l’avvenuta combinazione di due grandezze – la nazione e il popolo – come effetto del secolare sviluppo dello Stato moderno. Tale legame si realizza, per Gramsci, nel modo più pieno nella Francia rivoluzionaria, con l’assorbimento attivo delle masse contadine nel disegno politico giacobino e la loro trasformazione in base permanente dello Stato. Il nazionale-popolare indica dunque la necessità – vitale per il potere moderno – di far sì che i contadini, che rappresentano l’enorme maggioranza numerica della vita nazionale, da minacciosa forza sconosciuta si convertano in parte attiva della politica statale. A partire da questa combinazione o dalle forme del suo (parziale) fallimento si pongono nel mondo contemporaneo le questioni del popolo e della nazione, con le relative rappresentazioni ideologiche (populismo e nazionalismo) e la necessità di elaborare l’assimilazione e la funzionalizzazione delle masse popolari all’egemonia borghese nelle sue distinte declinazioni nazionali. I contributi raccolti in questo volume prendono in esame questa costellazione concettuale, esplorandone le varie dimensioni: storico-politica, artistico-letteraria e linguistico-educativa. Saggi di C. Carnemolla, S. Cingari, D. Clemente, S. Coletto, G. Cospito, R. M. Dainotto, F. Dei, R. Descendre, F. Frosini, A. Gagliardi, S. Gómez, F. Izzo, M. Mustè, G. Schirru, C. Sclocco.
Rivoluzione e cinema fra Terzo mondo ed Europa. Dalla militanza politica al film «I dannati della terra». Dialogo con Mariano Mestman
Alberto Filippi
Libro: Libro in brossura
editore: Rogas
anno edizione: 2023
pagine: 126
Intervista, conversazione, ricostruzione storica, ma anche viaggio retrospettivo nell'Italia e nel mondo tra anni Cinquanta e Sessanta, quando l'inconcepibile sembrava potersi realizzare, questo libro raccoglie il frutto di una vita di incontri e di scontri di un giovane «sospeso» tra America Latina e Italia e proiettato nelle grandi vicende di allora: la decolonizzazione, i nazionalismi progressivi, Cuba, le lotte studentesche. In pagine di grande intensità emotiva e di estrema precisione storica, i grandi protagonisti di quegli anni si avvicendano, tutti ruotando attorno al progetto di un film ispirato a Fanon e girato tra le zone liberate della Guinea Bissau e gli studi di Cinecittà. Prefazione di Fabio Frosini.
«Artefiziosa natura». Leonardo da Vinci dalla magia alla filosofia
Fabio Frosini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: 348
Il mondo degli studi vinciani appare singolarmente sbilanciato: a fronte di una proliferazione quasi preoccupante di pubblicazioni dedicate, a vario titolo, a Leonardo, i reali contributi alla ricerca sono decisamente meno numerosi e, tra questi, la maggior parte è da ricondurre alla storia dell'arte e della scienza e, in minor misura, a quella della letteratura. Recentemente è stata avviata - grazie all'impulso ideativo e organizzativo proveniente dal compianto direttore della Biblioteca Leonardiana di Vinci, Romano Nanni - una feconda stagione di ricerche di storia della lingua, che sta rinnovando profondamente il quadro complessivo. Manca, invece, un interesse a vario titolo ascrivibile alla storia della filosofia. In effetti, le ricerche su Leonardo rientranti nell'ambito di una qualche disciplina filosofica si sono tradizionalmente concentrate nell'ambito dell'estetica. Non per caso, dato che fin dal 1651, anno della pubblicazione dell'editio princeps, curata Raphaèl Du Fresne, della versione abbreviata del Trattato della pittura, il pensiero vinciano è entrato nella discussione colta in Europa primariamente per via della teoria dell'arte, in particolare della pittura. La pubblicazione e lo studio dei suoi codici sono posteriori, risalendo alla seconda metà dell'Ottocento. Ma in ogni caso, mentre i precetti contenuti ne', Trattato potevano essere ricondotti a una qualche tradizione viva prima e dopo Leonardo, tutto il resto dei suoi appunti, oltre ad apparire ancora meno organici del già frammentario Trattato, suscitarono più di una perplessità a causa della loro ardua ascrizione a una qualsiasi delle discipline scientifiche o filosofiche consolidatesi nel frattempo. Questa valutazione è valida, in parte, ancora oggi, nonostante i profondissimi cambiamenti che la concezione della filosofia ha subito dalla fine del secolo XIX. Se tale giudizio non riflette interamente lo stato della questione, ciò si deve ad alcune importanti ricerche che hanno contribuito a mettere a fuoco la peculiarità dell'approccio di Leonardo, la sua concezione del sapere e del suo ordinamento. Queste, tuttavia, sono quasi interamente attribuibili ad autori appartenenti alla storia dell'arte, della scienza, della letteratura...» (Dalla Prefazione)
Egemonia e modernità. Gramsci in Italia e nella cultura internazionale
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2019
pagine: 624
Sono trascorsi ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci, politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano, tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, fondatore dell’«Unità», autore dei Quaderni del carcere e uno dei più importanti pensatori del XX secolo. Autorevoli storici e studiosi italiani e internazionali riflettono sul ruolo del pensiero gramsciano in Italia e nella cultura internazionale, facendo il punto sulle acquisizioni e sulle prospettive degli scritti di Gramsci, sulla sua filosofia della praxis e la sua importanza nella cultura italiana, analizzando anche stato e nuove frontiere degli studi gramsciani nel mondo globale (Europa, Stati Uniti, Asia, America Latina).
La «storia d'Europa» di Benedetto Croce e il fascismo
Antonio Gramsci
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2019
pagine: 150
Prendendo le mosse da un fascio di lettere e paragrafi dei Quaderni del carcere, scritti da Antonio Gramsci tra l'aprile e il giugno del 1932, si ricostruisce una vicenda complessa, nella quale il ruolo svolto dal grande filosofo liberale Benedetto Croce è visto sullo sfondo dell'Italia fascista e dello Stato totalitario. Sollecitato dalla cognata Tatiana Schucht, che il 12 aprile 1932 gli chiede per lettera una «recensione» dell'appena pubblicata Storia d'Europa nel secolo decimonono, scritta da Croce come un "manifesto" etico-politico contro il fascismo, Gramsci sviluppa una sottile e complessa analisi del contenuto e delle intenzioni più o meno riposte del libro, della sua collocazione nella biografi a del filosofo e del suo significato nel contesto del fascismo trionfante, che si accinge a celebrare il decennale della marcia su Roma. Ne risulta un quadro, nel quale molte certezze (come il cristallino antifascismo del liberale Croce) vengono messe in discussione, e il fascismo stesso è investito da un'analisi che ne fa apparire, sotto la categoria di "rivoluzione passiva", le capacità propulsive ed egemoniche, accanto all'impulso reazionario e conservatore.
Materialismo storico. Rivista di filosofia, storia e scienze umane. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Simple
anno edizione: 2018
pagine: 410
A lungo protagonista del dibattito filosofico e storiografico, il materialismo storico non ha oggi più casa nell'accademia italiana e sembra definitivamente relegato al ricordo di una stagione conclusa. Questa rivista vuole contribuire alla riscoperta e al rinnovamento della più originale versione italiana del marxismo e del suo legame con il pensiero dialettico di ispirazione hegeliana, rafforzando in tal modo anche il pluralismo del dibattito culturale nelle università. Proponendo agli studiosi una riscoperta e un rinnovamento del metodo storico-materialistico e aprendosi alle più ampie proposte di collaborazione - e guardando in particolar modo a una nuova generazione di ricercatori che in Italia come altrove si avvicina con interesse a queste problematiche - "Materialismo Storico" vuole infine contribuire all'arricchimento del patrimonio culturale e al prestigio scientifico dell'Università di Urbino e del Dipartimento di studi umanistici.
Materialismo storico. Rivista di filosofia, storia e scienze umane. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Simple
anno edizione: 2017
pagine: 450
A lungo protagonista del dibattito filosofico e storiografico, il materialismo storico non ha oggi più casa nell'accademia italiana e sembra definitivamente relegato al ricordo di una stagione conclusa. Questa rivista vuole contribuire alla riscoperta e al rinnovamento della più originale versione italiana del marxismo e del suo legame con il pensiero dialettico di ispirazione hegeliana, rafforzando in tal modo anche il pluralismo del dibattito culturale nelle università. Proponendo agli studiosi una riscoperta e un rinnovamento del metodo storico-materialistico e aprendosi alle più ampie proposte di collaborazione - e guardando in particolar modo a una nuova generazione di ricercatori che in Italia come altrove si avvicina con interesse a queste problematiche - "Materialismo Storico" vuole infine contribuire all'arricchimento del patrimonio culturale e al prestigio scientifico dell'Università di Urbino e del Dipartimento di studi umanistici.
Da Gramsci a Marx. Ideologia, verità, politica
Fabio Frosini
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2009
pagine: 125
Una rilettura di Marx seguendo le indicazioni fornite da Antonio Gramsci nei Quaderni del carcere: rapidi accenni e affermazioni programmatiche, eppure preziosi per ripensare un possibile approccio a Marx in termini finalmente estranei all'alternativa tra fedeltà e tradimento e per mettere in cantiere un'idea di "marxismo" liberato dalle dicotomie che lo hanno caratterizzato fino alla sua apparente eutanasia alla fine degli anni Ottanta: politica/sviluppo economico, verità/ideologia, congiuntura/struttura. Provando a leggere Marx come lo avrebbe fatto Gramsci, emerge un pensatore completamente immerso nella lotta politica, autore di scritti da decifrare nella congiuntura sulla quale intervengono; un pensatore che non si pone mai come un "teorico" e meno che mai come un vero "autore".
Sui fondamenti filosofici del pensiero ecologistico in Germania. Bibliografia ragionata
Fabio Frosini
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2008
pagine: 158
Contingenza e verità nella politica. Due studi su Machiavelli
Fabio Frosini
Libro
editore: Kappa
anno edizione: 2001
pagine: 116
Vita, tempo e linguaggio (1508-1510). L Lettura vinciana (17 aprile 2010)
Fabio Frosini
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2011
pagine: 36
Quello di Leonardo è il paradosso che nasce dalla differenza tra i mezzi dei quali egli credeva di doversi servire (il trattato, la "quaestio") e quelli di cui si sapeva servire: il disegno e il racconto, cioè l'immagine visiva e l'immagine letteraria.
La religione dell'uomo moderno. Politica e verità nei «Quaderni del carcere» di Antonio Gramsci
Fabio Frosini
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 334
Ripensamento delle aporie politiche del marxismo sullo sfondo della crisi europea postbellica, i "Quaderni del carcere" tracciano con coerenza estrema i lineamenti di un "ritorno a Marx" che non è la costruzione di un'ennesima ortodossia, ma la riattivazione di testi, ai quali il "marxismo" aveva sottratto il mordente polemico cancellandone lo statuto di interventi strategici. La proposta di Gramsci sta nel far reagire i testi di Marx con le grandi proposte filosofiche e politiche del Novecento; consiste insomma nel riformulare il marxismo nei termini di una lotta attuale per l'egemonia, i cui protagonisti non sono astratti sistemi di pensiero "vero", né macchine impersonali capaci solo di produrre "potere", ma complesse articolazioni in cui le varie filosofie fanno corpo con apparati di produzione del consenso e con dispositivi di costituzione della verità. La questione della filosofia in quanto concezione della vita e dell'organizzazione di una civiltà, in tutti i suoi aspetti - riacquista così con i "Quaderni" una forza critica e di rottura che ancora oggi si stenta a riconoscere. E, con essa, viene investito di luce del tutto nuova il suo indispensabile pendant: "una "religione laica", una filosofia che sia diventata appunto "cultura", cioè abbia generato un'etica, un modo di vivere, una condotta civile e individuale".