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Libri di Fausta Garavini

Saggi. Testo francese a fronte

Saggi. Testo francese a fronte

Michel de Montaigne

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2012

pagine: 2592

I "Saggi" di Montaigne non sono un breviario di saggezza ben temperata, un prontuario di morale salutifera, ma lo specchio delle paure e delle difese di un essere che si scopre frammentario e diversificato. È infatti Montaigne stesso il soggetto di questo libro: soggetto mutevole, di cui appunto non l'essere si può descrivere, ma solo il passaggio, e un passaggio "di giorno in giorno, di minuto in minuto", adattando la descrizione al momento. Con alcuni secoli di anticipo sulle ricerche della psicologia, Montaigne sperimenta come la personalità sia un aggregato provvisorio, incomprensibile e affascinante, di soggetti istantanei, un mosaico di io che variano secondo le contingenze. Non per nulla i Saggi sono un'opera in divenire, in continua trasformazione. I due libri consegnati al tipografo per la prima volta nel 1580 (e ristampati con alcune aggiunte nel 1582), nella successiva edizione del 1588 si trovano accresciuti d'un terzo libro, non solo, ma intarsiati di più di seicento addizioni: via via che l'io muta - senza peraltro rinnegare la sua forma precedente - l'opera, sosia dell'io, dovrà mimarne le metamorfosi. Il testo stabilito da André Tournon sull'Esemplare di Bordeaux (corredato da un completo apparato di varianti) e la nuova traduzione di Fausta Garavini fanno di questa edizione un contributo fondamentale agli studi su Montaigne.
80,00

Romanzi e racconti

Romanzi e racconti

Anna Banti

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2013

pagine: CLXIX-1789

II Meridiano propone un'ampia scelta di narrativa breve e lunga, a partire da "Itinerario di Paolina" del 1937, "ricordi di una donna che rievocava, in terza persona, la sua infanzia e la sua adolescenza". Tra i romanzi, il più famoso è "Artemisia" (1947), che ripercorre la vita della pittrice seicentesca Artemisia Gentileschi, "una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale". Anche gli altri romanzi presentati sono ciascuno una perla: "Il bastardo" (1953), una "storia di famiglia", espressione di una società "intimamente logorata"; "Noi credevamo" (1967), ispirato alle vicende del nonno rivoluzionario calabrese; "La camicia bruciata" (1973), in cui la Banti colloquia con Marguerite d'Orléans; "Un grido lacerante" (1981), pagine scritte a dieci anni dalla scomparsa di Longhi, compagno di una vita. Inframmezzati ai romanzi, in ordine cronologico, sono collocati i racconti, tratti da raccolte che spesso già nel titolo dicono l'appartenenza alla "rivoluzione" femminile e il profondo interesse dell'autrice per le "epoche di profonda crisi".
80,00

Saggi

Saggi

Michel de Montaigne

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2014

pagine: 1280

I "Saggi" di Montaigne non sono un breviario di saggezza ben temperata, un prontuario di morale salutifera, ma lo specchio delle paure e delle difese di un essere che si scopre frammentario e diversificato. È infatti Montaigne stesso il soggetto di questo libro: soggetto mutevole, di cui appunto non l'essere si può descrivere, ma solo il passaggio, e un passaggio "di giorno in giorno, di minuto in minuto", adattando la descrizione al momento. Con alcuni secoli di anticipo sulle ricerche della psicologia, Montaigne sperimenta come la personalità sia un aggregato provvisorio, incomprensibile e affascinante, di soggetti istantanei, un mosaico di io che variano secondo le contingenze. Non per nulla i "Saggi" sono un'opera in divenire, in continua trasformazione. I due libri consegnati al tipografo per la prima volta nel 1580 (e ristampati con alcune aggiunte nel 1582), nella successiva edizione del 1588 si trovano accresciuti d'un terzo libro, non solo, ma intarsiati di più di seicento addizioni: via via che l'io muta - senza peraltro rinnegare la sua forma precedente - l'opera, sosia dell'io, dovrà mimarne le metamorfosi. In edizione tascabile la nuova traduzione di Fausta Garavini, condotta sul testo stabilito da André Tournon e con un ricco apparato di commento, che fanno di questo volume un contributoper apprezzare la modernità della scrittura dei "Saggi".
27,00

La conquista di Costantinopoli

La conquista di Costantinopoli

Geoffroy de Villehardouin

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2024

pagine: 160

"Che fra i cronisti francesi del Medioevo Villehardouin sia da considerarsi il politico, il realista per eccellenza, è idea manualisticamente diffusa e avallata dalla nettezza del suo racconto - che non indulge mai alla descrizione, al pittoresco - e dalla sobrietà del suo dettato, spoglio di ogni artificio [...]. Detto questo, è già detto anche che non siamo in presenza di un testo anodino, di un racconto puro e semplice, scritto per il solo piacere del narrare, bensì di un'esposizione fatta a ragion veduta e con uno scopo ben preciso: una sorta di risposta ad un processo che si immagina intentato contro i crociati del 1202, che mancarono completamente il loro scopo, o meglio quello che si considera per definizione lo scopo di una crociata. [...] Questa quarta crociata è infatti tipica della risoluzione del fatto ideologico-mistico in un fatto di conquista e colonizzazione. Occorreva in qualche modo giustificare l'allentamento dell'idea-forza, della tensione alla liberazione del Santo Sepolcro, legittimare questa nuova fisionomia della crociata latina [...]. Questo è dunque l'impegno che Villehardouin assume: dimostrare che questo contegno era il solo possibile, farsi avvocato difensore dei crociati e fornire loro una giustificazione politica. [...] Concetto d'onore, reciproca fedeltà d'armi e sentimento cristiano sono i princìpi che governano la sua narrazione e sorreggono il suo giudizio: in base ad essi, ci dice Villehardouin, lo svolgimento della crociata non poteva essere che quello che fu. Il racconto che ne esce è teso, essenziale: da questo suo angolo visuale di avvocato difensore, Villehardouin ha una visione prospettica degli avvenimenti di cui, tralasciando l'occasionale, coglie le coordinate lineari: il suo assunto costituisce il punto di fuga unico in fondo al suo quadro." (dallo scritto di Fausta Garavini)
21,00

Diario delle solitudini

Diario delle solitudini

Fausta Garavini

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2011

pagine: 166

Un fotoreporter che ha subito un grave incidente, per ritrovare il proprio equilibrio ha preso in affitto una antica villa in mezzo alla laguna, visitato saltuariamente dall'unico suo contatto con il mondo, Norberto. Ben presto, però, la grande casa in cui si trova a vivere da solo, comincia ad animarsi e ad animare il suo desiderio di conoscerne la storia e la storia di chi l'ha abitata. Osserva le tracce del passato, quadri, suppellettili, mobili, e scopre lettere, fotografie, ritagli di giornale, in cui si riaffaccia la vicenda di una famiglia investita dal destino: Rodolfo, sposato ad Amanda e padre di Alvise; e Gualtiero, sposato a Matilde e padre di Lavinia. Rodolfo è un imprenditore, un Cavaliere, mentre Gualtiero è un artista. Le loro voci, e quelle delle mogli e dei figli, gettano il curioso abitante della misteriosa casa avvolta nelle brume in un passato lontano, dove si avvertono i rintocchi della storia del Novecento, le pulsioni di giovani cuori colmi di speranze e delusioni, amori e tradimenti. E tra quelle voci e quelle storie lo colpisce e lo affascina quella dell'amore tra Lavinia e il giovane Alvise, la cui tomba, incongruamente, è assente dal piccolo cimitero di famiglia. È Norberto a custodire il mistero di quell'assenza e di quell'amore che neppure il "Diario delle solitudini" può rivelargli.
15,50

In nome dell'imperatore

In nome dell'imperatore

Fausta Garavini

Libro: Libro in brossura

editore: Cierre edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 328

12,50

In nome dell'imperatore

In nome dell'imperatore

Fausta Garavini

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2023

pagine: 448

Attraverso l’appassionante vicenda di Antonio Salvotti, il giudice trentino che si trovò giovanissimo a istruire a Venezia e a Milano i processi contro i più famosi “eroi” dell’indipendenza italiana, questo romanzo ripercorre, in parte rovesciandola, tutta la storia del nostro Risorgimento. “Il mio esaminatore fu Salvotti in persona, tipo dell’inquisitore del secolo decimonono, alto, bello, dignitoso, con viso espressivo, voce penetrante, occhi di fuoco, fare da gentiluomo. Mi avrebbe cavato dal petto ogni mio segreto (se ne avessi avuto) durante le sei eterne ore del costituto a cui mi sottopose [...] dopo dunque questo interrogatorio nel quale non tacqui né le mie antipatie tedesche, né le mie aspirazioni italiane, Salvotti mi accomiatò dicendo: ‘Torni tranquillo a casa, tenga per sé le sue aspirazioni. La legge non punisce i sentimenti degli uomini onesti’.” (Tullio Dandolo, Ricordi)
17,00

Le vite di Monsù Desiderio

Le vite di Monsù Desiderio

Fausta Garavini

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2014

pagine: 320

Il mistero circonda François de Nomé, detto Monsù Desiderio, uno straordinario pittore del Seicento. Ben poco si sa di lui: nato a Metz, in Lorena, visse in Italia, tra Roma e Napoli. Dipinse architetture fantastiche squassate da silenziosi cataclismi, abitate da statue spettrali che sembrano muoversi come figure viventi. Scenari da incubo, sogni pietrificati, il gran teatro della morte e della notte. Su questi quadri densi di ambigue valenze Fausta Garavini costruisce il romanzo di Monsù Desiderio, disegnandone una possibile biografia. La difficile infanzia lorenese, poi l'adolescenza a Roma, dove impara la pittura, incrocia gli artisti del momento e partecipa alla variopinta e tumultuosa vita della città: conosce la corruzione della corte papale, il sesso, i bassifondi, le feste, i soprusi contro gli ebrei, le prediche infuocate dei frati contro le forze demoniache, ma orecchia anche i segreti che filtrano dai circoli ermetici in cui si riuniscono i seguaci di Bruno e Campanella. In questo clima eterogeneo e straniante s'insinua in lui la fascinazione per le antiche rovine, simbolo di una sofferta inclinazione a registrare i crolli interiori, il senso della vanità del tutto. Ventenne, si sposta a Napoli e altre esperienze lo segnano: l'amore per Isabella, l'incontro con lo scienziato, astrologo e "mago" Giambattista Della Porta, la miseria del popolo, le crudeltà del governo spagnolo.
22,00

Racconti ritrovati

Racconti ritrovati

Anna Banti

Libro: Libro in brossura

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2017

pagine: 390

Raccolti e curati da Fausta Garavini, in questo volume trovano corpo unico gli "scritti sparsi" di Anna Banti, ovvero i numerosi racconti che compose per giornali e riviste, come "Paragone", di cui fu fondatrice assieme al marito Roberto Longhi. Considerata una delle autrici più importanti nella storia della letteratura italiana del Novecento, Anna Banti condensa in questi testi la ricchezza di sfumature che hanno animato la sua prosa. Perfettamente calzante con il suo universo narrativo, o a volte ibrida, capace di dialogare - in anticipo sui tempi - con la non-fiction e il costume, la penna di Anna Banti si conferma e rivela ogni volta partecipe, precisa, emotiva, illuminante. I racconti affrontano temi e modalità mossi e disparati, variando dall'autobiografia all'osservazione degli ambienti domestici e sociali, dalla tensione amorosa al mondo femminile, sempre interpreti della sua impareggiabile capacità di alternare ironia e schiettezza, commozione e tenerezza che tanto profondamente ha influenzato la sua eredità letteraria.
20,00

La conquista di Costantinopoli

La conquista di Costantinopoli

Geoffroy de Villehardouin

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2018

pagine: 157

"Che fra i cronisti francesi del Medioevo Villehardouin sia da considerarsi il politico, il realista per eccellenza, è idea manualisticamente diffusa e avallata dalla nettezza del suo racconto - che non indulge mai alla descrizione, al pittoresco - e dalla sobrietà del suo dettato, spoglio di ogni artificio [...]. Detto questo, è già detto anche che non siamo in presenza di un testo anodino, di un racconto puro e semplice, scritto per il solo piacere del narrare, bensì di un'esposizione fatta a ragion veduta e con uno scopo ben preciso: una sorta di risposta ad un processo che si immagina intentato contro i crociati del 1202, che mancarono completamente il loro scopo, o meglio quello che si considera per definizione lo scopo di una crociata. [...] Questa quarta crociata è infatti tipica della risoluzione del fatto ideologico-mistico in un fatto di conquista e colonizzazione. Occorreva in qualche modo giustificare l'allentamento dell'idea-forza, della tensione alla liberazione del Santo Sepolcro, legittimare questa nuova fisionomia della crociata latina [...]. Questo è dunque l'impegno che Villehardouin assume: dimostrare che questo contegno era il solo possibile, farsi avvocato difensore dei crociati e fornire loro una giustificazione politica. [...] Concetto d'onore, reciproca fedeltà d'armi e sentimento cristiano sono i princìpi che governano la sua narrazione e sorreggono il suo giudizio: in base ad essi, ci dice Villehardouin, lo svolgimento della crociata non poteva essere che quello che fu. Il racconto che ne esce è teso, essenziale: da questo suo angolo visuale di avvocato difensore, Villehardouin ha una visione prospettica degli avvenimenti di cui, tralasciando l'occasionale, coglie le coordinate lineari: il suo assunto costituisce il punto di fuga unico in fondo al suo quadro." (dallo scritto di Fausta Garavini)
20,00

Il tappeto tunisino

Il tappeto tunisino

Fausta Garavini

Libro: Copertina morbida

editore: La nave di Teseo

anno edizione: 2018

pagine: 201

Cecilia si affaccia ai suoi settantanni con molti ricordi e il dolore di aver perso da poco il marito Pierre. Non può che guardare al passato della sua famiglia ad Alfonsine, in Romagna, con una nostalgia che tramuta le cose, rendendo la realtà meno importante della memoria che conserva dentro di sé. Così ripercorre la storia della nonna Caterina, morta avanti negli anni dopo una vita che è stata una vera e propria avventura. Figlia illegittima, Caterina ha un fratello molto più grande di lei, Antonio, ballerino alla Scala, che la porta a Milano con sé. Proprio a teatro incontra il suo futuro marito, Virgilio, entusiasta sostenitore di Mussolini che cadrà ucciso dopo l'8 settembre. Ad Alfonsine gli anni di guerra trascorrono, per Caterina e la figlia Vitti, immersi in un mondo contadino, tra zii, cugini, cognati e parenti vari, una famiglia allargata che aiuta a superare i traumi della caduta del fascismo e della spietata guerra civile. Vitti rimane incinta subito dopo la guerra e dà alla luce Cecilia, la cui vita attraversa l'Italia in fermento negli anni Sessanta e Settanta fino a imbattersi, durante un indimenticabile viaggio in Tunisia, in un tappeto, rosso come la passione che l'accende per l'archeologo Pierre. L'amore, la guerra, il boom economico in un romanzo famigliare che attraversa tutta la nostra storia nel segno di una passione indomabile.
18,00

Viaggio in Occitania

Viaggio in Occitania

Monica Longobardi

Libro: Libro in brossura

editore: Virtuosa-Mente

anno edizione: 2019

pagine: 295

L’esilio di un fauno nelle ultime terre selvagge della Camargue; la corrente del Rodano che trasporta la salma di un re verso il sacro sepolcreto degli Alyscamps; la foresta di Feytaud scenario di guerre tra stirpi umane e ferine, e morti che ritornano in maisons hantées. Tre “notturni” in una natura panica che difende misteriosamente le sue antiche leggi e pronuncia i suoi sortilegi; dove la cerva, il cinghiale, le querce, i castagni, i ginepri combattono la loro tacita battaglia contro le ferite inferte alla terra. Il bosco, i pascoli, il grande fiume, le saline e la palude: le terre d’Occitania che la storia ha silenziato e che una letteratura dei “quattro elementi” riprende a sillabare. In quale lingua? L’occitano di oggi, lingua viva ma che parla troppo sommessamente perché il mondo di fuori la distingua. La voce che fu dei trovatori, ma che non ha mai cessato il suo canto. Sino a oggi. La lettura di d’Arbaud, Delavouët, Ganhaire ci introduce in questo universo letterario inesplorato in Italia, negletto dai traduttori e dalla ricerca: un’autentica rivelazione. Prefazione di Fausta Garavini.
29,00

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