Libri di Maksim Gorkij
Tra le macerie di Messina
Maksim Gorkij, M. Wilhelm Meyer
Libro: Copertina rigida
editore: GBM
anno edizione: 2006
pagine: 168
La città del Diavolo Giallo
Maksim Gorkij
Libro
editore: Liberilibri
anno edizione: 2008
pagine: 129
I coniugi Orlov
Maksim Gorkij
Libro: Libro in brossura
editore: Leone
anno edizione: 2025
pagine: 128
Ne "I coniugi Orlov" (1897) l’impegno sociale di Gorkij diventa un netto rifiuto dell’ordine costituito. Un misero calzolaio porta avanti malamente la sua esistenza e, tormentato da vaghi ideali di riscatto, si ubriaca per non pensare. Quando in città scoppia un’epidemia di colera, dapprima farà di tutto per aiutare i disgraziati che ne cadono malati, poi si arrenderà, convinto che la morte sia migliore della vita da cani che avevano prima. Un duro atto d’accusa alle terribili condizioni dei lavoratori nella Russia zarista, che in nuce contiene quel seme esplosivo che porterà alle tre rivoluzioni (1905, febbraio e ottobre 1917) di inizio Novecento.
Veren'ka Olesova
Maksim Gorkij
Libro: Libro in brossura
editore: Voland
anno edizione: 2011
pagine: 176
"C'è un criterio a mio parere infallibile per saggiare la verità ("autenticità") del personaggio (ma è ciò poi cosa diversa dalla verità-"autenticità" della narrazione?): e cioè, se il personaggio - quali che siano le virtù di cui si adorna l'identità fittizia che gli è prestata - "ci riesce antipatico", se ci sentiamo a disagio in sua compagnia o addirittura non lo sopportiamo, ciò non può essere che a causa del fatto che il personaggio è "sbagliato" perché irreale... Resta però che dovremmo comunque in qualche modo chiederci - ed è questione del massimo momento - se Varen'ka Olesova - lei (il Personaggio) ci piace o non ci piace, se stiamo volentieri in sua compagnia o a seguirne le 'peste', se ce ne sentiamo (l'abbiamo detto!) "intrigati"... Quanto a me, conosco la risposta. Sia detto fra noi, mi sono anche, temo, un poco innamorato..." (dalla postfazione di Daniele Morante)
La signorina e lo stupido e altri racconti
Maksim Gorkij
Libro: Copertina morbida
editore: Via del Vento
anno edizione: 2016
pagine: 39
"'Un mezzo contro i drammi familiari' risulterebbe ancora inedito in Italia (il condizionale è d'obbligo), mentre gli altri due testi sono stati pubblicati in traduzione italiana nel 1958 e non risultando più ripubblicati sono da considerarsi rari." (Dalla Postfazione)
Minacciosi schiumano i flutti. Versi tra fine '800 e inizi '900
Maksim Gorkij
Libro: Libro in brossura
editore: Fermenti
anno edizione: 2017
pagine: 94
La madre
Maksim Gorkij
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2017
pagine: 375
L'evoluzione della protagonista, da donna succube delle violenze di un marito ubriacone a donna emancipata, fiera del figlio, combattente di primo piano per la difesa dei diritti degli sfruttati, emerge con un crescendo lungo le pagine del romanzo. Così come emerge l'interessante intreccio con la figura di Cristo, non considerato come Dio, ma come predicatore della giustizia e dell'amore per il prossimo. "Ama lituo prossimo come te stesso". "Verranno i giorni felici" - dice la madre diventata una attivista clandestina dei lavoratori in lotta contro le prepotenze dei padroni e dello Stato che li difende - "ci sono nemici cattivi, avidi, falsi che ci tengono prigionieri, ci legano, ci schiacciano. Contro tutto questo combattono l nostri figli, per amore di tutti, per amore della verità di Cristo." Introduzione di Diego Novelli. Prefazione di Gian Carlo Pajetta.
Lenin
Maksim Gorkij
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 95
«Non mi aspettavo che Lenin fosse come era», ammette Gorkij parlando della prima volta che ne fa la conoscenza. Vladimir Ilic Lenin viene descritto dallo scrittore come se fosse un personaggio di un romanzo, con la sua semplicità e schiettezza che si manifesta fin nella postura, le braccia incrociate con i pollici sotto le ascelle, la erre un po' arrotata in gola e gli occhi «stupendamente vivi». Sei anni dopo la morte di Lenin, Maksim Gorkij ritorna con la memoria sugli eventi che ha vissuto in compagnia della persona che più ha segnato la storia della Russia rivoluzionaria, per parlarne ora al di là della commozione e del trasporto che lo avevano dapprima colpito. Ciò che ci offre è così un ritratto del tutto originale e genuino dél'uomo Vladimir Ilic. Un ricordo che viene arricchito, in questo volume, da una selezione delle lettere scambiate tra Lenin e Gorkij, e dalle testimonianze della loro sincera amicizia di Speranskij e di Marija Fèdorovna Andreeva, moglie di Gorkij.
Lenin, un uomo
Maksim Gorkij
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2018
pagine: 164
«Non ho mai incontrato un uomo che sapesse ridere in modo così contagioso come Vladimir Il'ic. Bisognava godere di un benessere grande e forte per ridere così». Questo era Lenin come persona, secondo Maksim Gor'kij, celebre scrittore, che era tutt'altro che un «leninista» («sono un marxista molto dubbioso, credo poco nella ragione delle masse in generale») ma lo conobbe bene dai primi del Novecento, nell'esilio (il famoso soggiorno di Capri) e poi con la rivoluzione (in cui Gor'kji non credeva tanto) e dopo. Questi ricordi, un ritratto della persona schizzato attraverso occasioni vissute, furono scritti d'impeto, nella intensa commozione della notizia nel 1924 della morte del capo rivoluzionario. Pubblicati nel 1927 (ed è questa la versione che offriamo al lettore) furono poi rimaneggiati nel corso del tempo in senso più monumentale e iconografico, in corrispondenza evidentemente dell'irrigidirsi del culto quasi religioso di Lenin voluto da Stalin. In questa originaria versione il disegno del personaggio si profila spontaneo e immediato. Quello che interessa l'autore è l'uomo, il carattere, quello che si provava a stare insieme a lui. Si scopre un punto di vista inaspettato su un personaggio morto in realtà prima che la storia potesse capirlo fino in fondo. E senza che ci sia troppo di politica, queste pagine dicono forse sul Lenin politico, sulla sua ispirazione politica, di più di un'analisi metodica. «Ricorderò sempre che mi disse: "Forse noi bolscevichi non verremo compresi nemmeno dalle masse, è assai probabile che ci facciano fuori proprio all'inizio della nostra azione. Ma non importa. Il mondo borghese ha raggiunto la condizione di un'agitazione autodistruttiva, minaccia di avvelenare tutto e tutti"».
La madre. Romanzo di vita russa
Maksim Gorkij
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2021
pagine: 528
Alla morte del marito ubriacone e violento, Pelageja Nilovna Vlasova si trasforma da moglie succube e remissiva a donna emancipata e combattente. Grazie al figlio Pavel, operaio socialista, e alle riunioni politiche che organizza in casa, Pelageja cambia radicalmente il suo modo di essere e di pensare, superando preconcetti e pregiudizi. Anche quando Pavel e i suoi amici vengono imprigionati, Pelageja non si arrende, tentando strenuamente di aiutarli e divenendo la "madre" di tutti i compagni del figlio. Ormai attivista clandestina dei lavoratori in lotta contro la prepotenza dei padroni, Pelageja non potrà più tornare indietro: il suo destino è segnato. Presentazione di Tiziano Tussi. Postfazione di Guido Oldrini.
Infanzia
Maksim Gorkij
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 320
“Era come se prima di conoscerla avessi dormito, nascosto nell’oscurità, ma lei comparve e mi risvegliò, mi portò alla luce, legò ogni cosa intorno a me in un filo ininterrotto, intrecciò tutto in un merletto multicolore, e subito e per tutta la vita divenne un’amica.” Parole piene di fiabesca magia che descrivono l’incontro del piccolo protagonista con la nonna materna, vera stella polare di questo romanzo autobiografico. Rimasto orfano di padre a soli cinque anni, Aleksej Peškov (vero nome di Gor’kij) si trasferisce a vivere con un nonno tiranno e una nonna materna meravigliosa narratrice. È lei che con il suo mondo di storie e leggende aiuterà il piccolo, curioso e sovente spaventato, ad affrontare la barbarie della vita. Colorata dalla povertà e da una brutalità orribile, è quest’infanzia che ha permesso a Gor’kij di comprendere – in un modo negato a un Tolstoj o a un Turgenev – la vita del russo comune e di rappresentarla in un racconto permeato di una dolce e struggente malinconia, inestricabile miscela di pianto e riso. Atmosfere e toni che si fatica ad associare all’autore universalmente considerato l’iniziatore del “realismo socialista” – un’etichetta che lo travolse rendendolo oggetto di opposti furori, esaltatori o denigratori, concentrati non tanto sulla sua opera, ma sulla sua vita o su ciò che della sua vita si è voluto mostrare. A quasi un secolo dalla sua scomparsa, è giunto il momento di rileggere i suoi libri, e di farlo con uno sguardo nuovo.
I vagabondi. Racconti giovanili
Maksim Gorkij
Libro: Copertina morbida
editore: Editori Riuniti
anno edizione: 2022
pagine: 188
Questo libro riunisce quattro racconti (Celkas, Konovalov, Malva, Il mio compagno di viaggio) che rivelarono alla fine dell'800 il giovane Gor'kij alla critica e al pubblico. Il tema del vagabondaggio deriva dalla diretta esperienza di Gor'kij, il quale per alcuni anni della sua giovinezza vagò per la Russia arrangiandosi con diversi mestieri. Per molti critici questo resta il miglior Gor'kij, abile ritrattista della società dei diseredati di Russia e poetico pittore della natura. I quattro racconti narrano altrettante vicende umane che vedono protagonisti personaggi, eroi romantici e populisti, ciascuno dei quali, a modo suo, si ribella alle regole della misera e apatica vita russa di quelli anni.