Libri di Massimo Galletti
La prima storia romantica di Sant'Ambrogio e di una mela
Massimo Galletti
Libro
editore: Montag
anno edizione: 2025
pagine: 78
Cartoline alla finestra
Massimo Galletti
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2021
pagine: 120
"Ricordo con un po' di nostalgia la prima gita a Verona, oppure quando ho fatto il bagno nel mare di Camogli, non sapendo che l'acqua era salata e si restava a galla sbatacchiando mani e piedi alla rinfusa. In entrambi i casi, subito dopo aver superato l'agitazione di essere fisicamente in un luogo bello e diverso dal solito, l'emozione era anche quella di vedere le cartoline che i grandi compravano per raccontare a parenti e amici la loro vacanza. Assistevo a quel rito subendo in silenzio le scelte degli adulti e pensavo che un giorno avrei preso e scritto personalmente i miei biglietti da spedire. Ormai sono trascorsi molti anni e di cartoline illustrate ho fatto in tempo a inviarne non poche, ma oggi non si usano più perché basta una telefonata e si può far vedere la vita in diretta a chilometri di distanza, lasciando così definitivamente cadere quella sorta di immaginazione che a volte rende la nostra storia più interessante, unica e speciale".
Contributo allo studio delle lettere di patronage tra negozio e atto illecito
Massimo Galletti
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 352
Le letters of comfort nascono nella prassi bancaria nordamericana come strumenti per agevolare l'accesso al credito delle imprese che si intendono patrocinare, diffondendosi, a partire dagli anni '80 del secolo scorso, in Europa (come lettres de patronage, in Francia, letters of awareness, in Gran Bretagna, Patronatserklärung in Germania), ed affermandosi, anche nel nostro paese, come modello alternativo alla fideiussione, in ragione della rigidità di tale schema, legata alla tipica struttura solidale dell'obbligazione fideiussoria. Originariamente concepite negli ordinamenti anglosassoni come promesse non vincolanti, se non sul piano dell'etica degli affari, per il particolare significato sociale che assumeva, nell'ambiente ristretto e coeso della business community, il rispetto della parola data, acquisteranno presto una decisiva rilevanza sul piano della giuridicità, come peculiare forma modale di declinazione della causa cavendi. Nell'esperienza giuridica continentale e, per quello che interessa questo studio, in quella italiana, le lettere di patronage finanziario sono state, quindi, sistemate sotto l'indice delle garanzie atipiche, e ordinate in due macroaree: le c.d. lettere di patronage deboli o meramente informative, e quelle forti o promissorie, a seconda della rilevanza programmatica o meno dell'assetto di interessi enunciato dal patrocinante. L'indagine si muove in una rigorosa prospettiva dogmatica, metodologicamente orientata in chiave sistematica, volta a ricostruire, alla luce delle categorie ordinanti e degli istituti del diritto civile, la variegata fenomenologia del patronage, secondo la diversa rilevanza degli interessi in gioco: sul versante dell'atto lecito, come negozio unilaterale atipico, per il ruolo che l'agire autonomo dei privati assume sul terreno della garanzia del credito; su quello dell'atto illecito, occupando, su questo diverso piano, l'area tematica della responsabilità civile, per i riflessi che tali dichiarazioni possono spiegare nei confronti, oltre che del destinatario, anche dei terzi e, in particolare, dei creditori del patrocinato. Viene, infine, ricostruito il sistema dei rimedi, che si muove tra la responsabilità, per il caso di inadempimento del patronage promissorio, ovvero per la illiceità del suo contenuto informativo (erroneo o addirittura mendace), e la invalidità, che può colpire lo stesso contratto di finanziamento stipulato con il patrocinato, in ragione dell'eventuale interferenza decettiva del patronnant nelle trattative.
Ti lasciamo qualcosa di noi
Massimo Galletti
Libro: Copertina morbida
editore: StreetLib
anno edizione: 2020
Il pescatore conosce il segreto del tempo, di quell'attimo che rende immortali i ricordi. Il pittore l'emozione provata per una ragazza misteriosa, tanto che finisce prigioniero del suo sguardo. Speciale e gli altri sono la memoria struggente di una vita che vale sempre, anche quando si trasforma e cambia indirizzo. Il professore è l'ironia che sorride al mondo di chi finisce col prendersi troppo sul serio, persino quando muore il la del suo diapason sembra vibrare e risalire dalla fossa scavata per il suo funerale. Il meccanico con la fantasia aggiusta anche la vita, fa sognare chi lo sta a sentire e risveglia i bambini invincibili che vivono ancora nel cuore degli adulti. L'amico che seminava il silenzio, descrive la genesi di un'amicizia nata in un cortile e poi finita all'improvviso. La mamma è quella carezza delicata che ci aspettiamo dalla vita e se la riceviamo è per sempre. Il prete lascia in eredità il senso di un'esistenza che potrebbe iniziare proprio il giorno che troveremo ad attenderci la morte. Susi è il nome dell'amicizia che avremmo sempre desiderato: disinteressata, compassionevole e discreta. Con l'esempio insegna come si sta al mondo, con quella tenerezza di fatti e non di parole. Altre storie descrivono frammenti di immagini che hanno colpito nel cuore, proprio per la loro straordinaria normalità unica e irripetibile.
Il dolce dello scienziato
Massimo Galletti
Libro: Copertina morbida
editore: StreetLib
anno edizione: 2018
Il romanzo mette in relazione i valori umani e professionali di alcuni scienziati dell'Ottocento, con quelli di un certo tipo di cultura accademica operante nel terzo millennio. Il protagonista britannico, vissuto nel periodo della rivoluzione industriale del XIX secolo, è uno dei più importanti scienziati sperimentali che si distingue non solo per le sue straordinarie scoperte, ma anche per la personale storia di vita. Infatti, nonostante la povertà e l'impossibilità di accedere alla formazione scolastica dell'epoca, da autodidatta riesce a lavorare presso una delle istituzioni scientifiche più importanti del mondo. Con umiltà ogni giorno impara qualcosa di nuovo, sino a divenire una delle personalità più autorevoli del suo tempo. Lavora in funzione della prospettiva di concludere qualcosa di utile nei confronti degli uomini e delle donne del suo tempo e delle future generazioni e non pensando di ricavarne dei facili guadagni. Arrivato alla fine dei suoi giorni, si chiederà se l'umanità futura conserverà la passione per la ricerca e se non si lascerà prendere dalle lusinghe di una vita comoda e virtuale. Il filo conduttore del romanzo è pertanto quello dell'amore che è da sempre l'ingrediente che determina il destino del mondo.
Le verità di Maria
Massimo Galletti
Libro: Copertina morbida
editore: StreetLib
anno edizione: 2018
Maria é l'ultima erede di un'antica famiglia di farmacisti che per motivi anagrafici dovrà chiudere l'attività, oppure trovare chi la possa sostituire garantendo la continuità col passato. Le sue insindacabili intenzioni sono di salvaguardare la tradizione, il buon senso e l'amore per il lavoro e non tanto quelle di adeguarsi ai dettami dell'economia moderna. Rasheed, il marocchino che le chiederà di subentrare al suo posto, dovrà prendere atto che esiste una morale e una tradizione che non può consentirgli di realizzare il suo progetto. Pertanto non esiste nessuna preclusione di razza o di religione che giustifichi il diniego di Maria, ma solo il buon senso di chi conosce la natura umana e i valori che la sostengono. Il romanzo descrive anche le molteplici sfaccettature della nostalgia. Il racconto di alcuni episodi che caratterizzarono la nascita della farmacia tra l'Ottocento e il Novecento permette di comprendere le ragioni del "farmacista" che sono quelle di chi s'identifica nel proprio lavoro e che non possono essere archiviate tanto facilmente. Pertanto anche attraverso la rivisitazione dei ricordi, Maria ha la possibilità di comprendere le ragioni che non le consentono di affidare l'attività in mani sconosciute. La farmacia rimarrà fedele agli antichi principi e come nel passato vi sarà chi si occuperà del benessere dei suoi clienti.
Lettera a mio figlio sull'imbecilità
Massimo Galletti
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 72
Una sorta di lettera aperta da parte di un padre al proprio figlio per raccontare la semplicità di un mondo diverso, quello degli anni Sessanta, in cui la presenza di un telefono è motivo di meraviglia e la lavatrice un misterioso oggetto del desiderio. La voce del figlio non si sente, ma la sua presenza è nel cuore del padre che si preoccupa di non annoiarlo troppo, di utilizzare un linguaggio diretto e moderno. Il mondo di quelli che c'erano prima di noi, gli racconta, a sentirli, era sempre il migliore. E quelli che verranno dopo diranno che le più grandi fatiche le hanno fatte loro, anche se non sono andati a fare la guerra. Ciò perché ognuno di noi dà per scontata l'esistenza di quello che trova e finisce con lo sminuire, col non capire la sofferenza, la fatica e il valore di un oggetto che consenta di vivere un po' meglio. La mancanza di una consapevolezza storica del nostro passato, se viene poi collegata al profitto economico che può generare l'oggetto, crea la folle ricerca dell'inutile tecnologico (perché un telefono non può restare un semplice apparecchio per fare telefonate ma deve trasformarsi in radio, macchina fotografica, telecamera e così via?). Il progresso ha motivo di esistere se migliora la qualità della vita delle persone, diversamente è pura imbecillità.