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Libri di Massimo Palma

Max Weber. Una vita politica (1864-1920)

Max Weber. Una vita politica (1864-1920)

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 376

Economista, giurista, storico, sociologo, epistemologo, ma soprattutto «politico in ogni fibra del suo essere» – come lo definì Karl Jaspers –, Max Weber è una delle personalità più eclettiche e controverse del primo Novecento. Maestro per molti, figura ambigua per altri, è stato un polemista instancabile che ha eletto il conflitto a cifra di un'esistenza. Il volume presenta i concetti-chiave della sua ricerca raccontando al contempo la sua vita travagliata da scontri, lutti e da una malattia psichica invalidante. I grandi temi della nazione e del lavoro, del patriarcato e dell'ascesi, del carisma e dell'élite, le derive irrazionali e i fondamenti del dominio vengono scandagliati sulla base delle esperienze con autori e autrici di diverse generazioni che entrano ed escono dalla vita di Weber. I dialoghi con Below e Warburg, le relazioni con la moglie Marianne e con Else Richthofen, gli incroci con Du Bois e con Schmitt, le diatribe con Treitschke, Michels e Gross, il fascino provato per Lask e Lukács segnano la sua oscillazione tra la postura accademica, l'ethos borghese e la curiosità per le pratiche della controcultura. Ricorrendo anche a carteggi e fonti inedite, l'autore illustra l'opera di Weber lungo una biografia che accompagna l'Europa nell'abisso della Grande guerra e delle sue conseguenze.
39,00

I tuoi occhi come pietre. Trauma e memoria in W.G. Sebald, Paul Celan, Charlotte Salomon

I tuoi occhi come pietre. Trauma e memoria in W.G. Sebald, Paul Celan, Charlotte Salomon

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 191

«Il tuo occhio, come pietra cieco», così recita un verso di Paul Celan, testimone diretto della Shoah. Era il 1959, e sessant’anni dopo le immagini dell’orrore, ora riproducibili e modificabili, vengono filtrate da retoriche di segno diverso e tendono a generare oblio anziché memoria. L’appello a “non dimenticare” risuona, così, sempre più stanco. Ecco che diventano preziose le opere di chi ha saputo affrontare l’atto stesso della memoria come trauma personale e politico. Al di là delle condanne e dei silenzi, i lavori di W.G. Sebald, Paul Celan e Charlotte Salomon raccontati in questo libro mettono in scena la lotta tra la responsabilità, l’accusa e l’oblio. Romanzi, versi, pitture-fumetto: tre interrogazioni radicali e diversissime sulla cecità che ci coglie quando ricordiamo. Tre scritture della memoria divisa, delle amnesie necessarie, dei conflitti della ripetizione.
18,50

Benjamin e Niobe. Genealogia della «nuda vita»

Benjamin e Niobe. Genealogia della «nuda vita»

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2008

pagine: 240

20,00

Berlino Zoo station

Berlino Zoo station

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Cooper

anno edizione: 2012

pagine: 224

Berlino come non l'abbiamo mai attraversata. Cosa c'entrano Hegel e la sua "Fenomenologia dello spirito" con gli U2? E Walter Benjamin con David Bowie? A Berlino c'è un luogo pop, eversivo, stratificato, che forse racconta questa città meglio di tutti: si chiama Zoo station. Come una famosa canzone degli U2 registrata qui dopo la caduta del Muro. Il suo testo disegna una linea immaginaria che dall'800 porta ai nostri giorni, una costellazione di intellettuali e artisti, pietre e animali, in cui Hegel dialoga con Bono Vox al Tiergarten, Benjamin passeggia con Bowie a Potsdamer Platz, Lou Reed beve whisky con Christopher Isherwood su Friedrichstrasse. C'è però anche la Zoo station di Christian F. e i "Kinder" eroinomani. C'è il Muro e la sua caduta, l'Est e l'Ovest, i nazisti e la Stasi, i tanti prima e dopo di Berlino. Bestiali. Lo Zoo è una grande metafora che racconta l'animalità di Berlino, ma anche il suo spirito. Perché tutto a Berlino fa pensare al "regno animale dello spirito". Una guida non conformista, pop-rock alla città di Berlino che mette insieme i suoi luoghi, la filosofia, la musica, l'arte, in un gioco di provocazione e umorismo.
13,00

Politica e diritto in Kojève. Esilio sulla via maestra
15,00

Happy Diaz. La formazione musicale di una generazione che è stata ammazzata di botte

Happy Diaz. La formazione musicale di una generazione che è stata ammazzata di botte

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2015

pagine: 128

La generazione di ragazzi andati a Genova per contestare il G8 nel 2001 era una generazione particolare. Ha perso, ammazzata di botte nelle strade genovesi e nel chiuso di carceri e mattatoi improvvisati, ma su molte cose aveva visto giusto. Genova durò sette giorni di assemblee e dibattiti, ma tutti ne ricordano solo due, tragici, convulsi. Questo libro vuole raccontare tutta quella settimana. Non con la cronaca dei fatti. Ma attraverso le canzoni di Manchester che parlano dei giorni della settimana e così facendo cantano sogni, incubi e ossessioni di una generazione e del suo quotidiano. Attraverso testi e memorie, "Happy Diaz" narra di come si arrivò a Genova, con quale stato d'animo si scrisse l'agenda di quegli incontri, con quali note, per vent'anni, ci si preparò ai manganelli, giorno dopo giorno.
14,00

Happy Diaz. La formazione musicale di una generazione che è stata ammazzata di botte

Happy Diaz. La formazione musicale di una generazione che è stata ammazzata di botte

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Arcana

anno edizione: 2017

pagine: 128

La generazione di ragazzi andati a Genova per contestare il G8 nel 2001 era una generazione particolare. Ha perso, ammazzata di botte nelle strade genovesi e nel chiuso di carceri e mattatoi improvvisati, ma su molte cose aveva visto giusto. Genova durò sette giorni di assemblee e dibattiti, ma tutti ne ricordano solo due, tragici, convulsi. Questo libro vuole raccontare tutta quella settimana. Non con la cronaca dei fatti. Ma attraverso le canzoni di Manchester che parlano dei giorni della settimana e così facendo cantano sogni, incubi e ossessioni di una generazione e del suo quotidiano. Attraverso testi e memorie, "Happy Diaz" narra di come si arrivò a Genova, con quale stato d'animo si scrisse l'agenda di quegli incontri, con quali note, per vent'anni, ci si preparò ai manganelli, giorno dopo giorno.
13,50

Foto di gruppo con servo e signore. Mitologie hegeliane in Koyré, Strauss, Kojève, Bataille, Weil, Queneau

Foto di gruppo con servo e signore. Mitologie hegeliane in Koyré, Strauss, Kojève, Bataille, Weil, Queneau

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2017

pagine: 187

Nella Francia degli anni Trenta un gruppo di marginali - surrealisti, emigrati, futuri psicanalisti di grido, ricercatori ancora sconosciuti ai più - si mette anno dopo anno a seguire il seminario di un giovane russo sulla Fenomenologia dello spirito di Hegel. Dall'orribile 1933 fino al tremendo 1939, Alexandre Kojève squarcia il testo hegeliano con tutto l'armamentario filosofico del Novecento. Davanti a lui ascoltano e assorbono Georges Bataille, Eric Weil, Raymond Queneau, Leo Strauss, Alexandre Koyré e molti altri. Ne nasce un lavoro collettivo attorno ad alcune figure di pensiero - riconoscimento, desiderio, fine della Storia, violenza, sovranità -, mentre il mondo precipita. Questo libro propone il ritratto di una generazione che si è nutrita dei frutti di una "macchina mitologica" di nome Hegel. Per farlo ha preso le mosse dalla stessa scena, dallo stesso mito: la lotta "servo-signore".
23,50

Nico e le maree

Nico e le maree

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2019

pagine: 191

Christa Päffgen, in arte Nico, è stata modella di grido, Femme Fatale, icona, musa, attrice per Federico Fellini, Andy Warhol e Philippe Garrel. Cresce sotto le bombe della Germania nazista, passa l'adolescenza a Ibiza, fino alle avventure cinematografiche romane (con Fellini) e quelle amorose a Parigi (con Alain Delon, da cui ha il suo unico figlio). Nelle sue amnesie, nelle sue dipendenze, affiorano i rimossi del nazismo tedesco, la confusione dei generi, i ricatti della civiltà dell'immagine. Meravigliosa Forrest Gump "stonata", a Londra corteggia ed è corteggiata da Bob Dylan e dai Rolling Stones; negli Stati Uniti scopre la sua voce, imprime il suo timbro inconfondibile nel primo disco dei Velvet Underground e seduce Leonard Cohen, affianca Lou Reed, Jimi Hendnx, Iggy Pop. Finché Jim Morrison la convince a scrivere canzoni. Nasce uno stile indefinibile gotico, medievale, denso e devastante, mentre lei si dedica all'autodistruzione.
19,50

Umbra vitae

Umbra vitae

Georg Heym

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2021

pagine: 166

Quando nel 1930 Walter Benjamin firma Malinconia di sinistra, un urticante attacco a Erich Kästner – intellettuale di punta dell’intellighenzia di Weimar –, cita come «poesia davvero politica» quella di Georg Heym. Nel suo brevissimo percorso, sosteneva Benjamin, Heym aveva saputo definire in anticipo strutture e forme delle masse che sarebbero divenute visibili solo con lo scoppio della Grande Guerra. Spingendo all’estremo i colori e l’esperienza della metropoli, Heym mette in luce «gruppi mai indagati prima: i suicidi, i detenuti, i malati, i marinai, i matti. Nei suoi versi la terra si preparava a esser sommersa dal diluvio rosso». Umbra Vitae è la raccolta dei componimenti rinvenuti dopo la sua morte – quella “morte per acqua” da lui cantata tante volte –, pubblicata postuma dagli amici nel 1912. Accompagnata dalle xilografie originali di Ernst Ludwig Kirchner, controcanto straordinario nei toni eccessivi, sformati, di quei versi profetici, quest’edizione riproduce l’ultima istantanea poetica del mondo prima del diluvio. Con 47 xilografie di Ernst Ludwig Kirchner.
13,50

Desiderare Bowie

Massimo Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Nottetempo

anno edizione: 2025

pagine: 156

David Bowie è stato molte cose insieme – icona pop, artista sperimentale, attore, pittore – e ha dato vita a mille maschere diverse: da Major Tom a Ziggy Stardust, dal Duca Bianco a Button eyes. Inglese fino al midollo, ma alieno in ogni luogo, ha trovato casa e ispirazione in America e a Berlino, per poi partire ancora. Ha interpretato la sua arte come una sfida, come un test per il pubblico e per se stesso, scandagliando paure e desideri della società. Dalla migrazione alla follia, dal gender trouble agli eccessi tossici fino al mostro e al potere, la musica di Bowie corteggia questi motivi, li rende orecchiabili, insinuandoli in ogni ascolto. Le sue canzoni scelgono la marginalità e la mettono al centro, ma nascondono anche questioni che lo hanno indotto a flirtare con il lato oscuro del Novecento e hanno segnato profondamente la sua biografia. Fin dove può spingersi la ricerca ossessiva di sé come merce desiderabile? Fin dove arriva il Bowie-prodotto? E ancora: cosa sa di sé un artista che suggestiona così fortemente il suo pubblico, che lo domina? Perché “noi, contemporanei di Bowie, ora postumi di Bowie, ne siamo spettatori tanto quanto lui lo è stato di se stesso”. A dieci anni dalla morte e contro ogni innocua e pacificata beatificazione, Massimo Palma, filosofo e critico musicale, racconta l’artista – e l’uomo – come nessuno ha mai fatto prima.
15,50

Movimento e stasi

Movimento e stasi

Massimo Palma

Libro: Copertina rigida

editore: Industria & Letteratura

anno edizione: 2021

pagine: 88

Scrive Gennaro Carillo: "Genova 2001 è stata teatro di una stasis in piena regola. Alla Diaz si è inverato il più sinistro dei sogni platonici, quello che nella Repubblica si definisce come il deinotaton, l'evento più tremendo di tutti: un corpo organizzato di difensori, di guardiani, infierisce contro coloro che dovrebbe proteggere. [...] A pensarci bene, anche Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi erano alla Diaz e, insieme a loro, tutti i picchiati a morte dalle forze dell'ordine. Perché? dove c'è un fascismo eterno, con la sua avidità? di ordine nuovo, c'è anche una Diaz altrettanto eterna, con le sue «cento barelle» e una violenza dissimulata dietro i presupposti stessi dello Stato." A vent'anni esatti da quel sangue, Massimo Palma ci regala versi potenti e difficili, scritti in precario equilibrio fra una cronaca bruciante e il tempo che ci divide da essa, come una distanza sembra aver segnato la fine di una comunità possibile. Restare in questa zona pericolosa, senza essere didascalici, è il grande merito di questa raccolta, che si potrebbe anche definire civile. Palma ci riesce partendo da un prerequisito: la scelta di uno sguardo che riconosce nella vita che si muove la sua eterna divisione della gioia, quella stasi che non è detto possa portare a un nuovo ordine delle cose.
15,00

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