Libri di P. Costa
La respirazione artificiale nei reparti di terapia intensiva
Gunther Wolff
Libro
editore: Piccin-Nuova Libraria
anno edizione: 1989
pagine: 318
Ragionevoli dubbi. La critica sociale tra universalismo e scepsi
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 160
È ancora possibile fare della critica sociale in un mondo in cui la fine delle ideologie sembrerebbe imporre una forma di pensiero unico ' E che cosa significa per il pensiero essere critico ' È possibile una critica priva di fondamenti normativi' E, ancora, le eventuali assunzioni normative riflettono solo un punto di vista contingente, etnocentrico, o è possibile una qualche forma di pretesa universalistica' Qual è, per finire, il rapporto tra l universalismo dei problemi di giustizia e la singolarità esemplare degli individui' Sono alcuni degli interrogativi al centro di questo volume, in cui il problema di un pensiero critico che non voglia arrendersi al mondo così com è viene affrontato indagando, da un lato, il legame tra teoria critica e universalismo e, dall altro, quello tra teoria critica e scetticismo. Il riferimento allo scetticismo rimane cruciale anche quando la questione della critica viene messa a fuoco spostando l attenzione dalla dimensione metodologica della fondazione a quella più propriamente contenutistica dei presupposti sostantivi della critica, al nesso cioè che unisce critica sociale, identità personale e intersoggettività. Ragionevoli dubbi propone pertanto una disamina accurata e vasta del problema, antico ma sempre attuale, della critica.
Settori e regioni nell'economia italiana verso il 2000
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1992
pagine: 288
Etica e umanità
Charles Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XXXII-332
La riflessione etica è davvero separabile da un'indagine sulla natura dell'uomo, come ritiene gran parte della filosofia morale contemporanea? Non è questa l'opinione di Charles Taylor, uno dei più importanti filosofi contemporanei: in questo volume, che riunisce un'ampia selezione degli scritti di etica e di antropologia filosofica, lo studioso canadese chiarisce come i due piani del discorso - quello etico e quello antropologico - si intersechino costantemente e fruttuosamente. Da questo intento trae origine una riflessione ricca di spunti in cui trovano spazio questioni filosofiche fondamentali. Il tutto in uno stile di pensiero originale che unisce il rigore dell'approccio analitico e l'ampiezza di orizzonti della filosofia continentale.
Il diritto di uccidere. L'enigma della pena di morte
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 272
Perché un altro libro sulla pena di morte? La prima risposta è dettata dalle "cose stesse": il dibattito politico-giuridico contemporaneo ha dato un crescente rilievo al problema della pena di morte. È un dibattito che ha investito singole nazioni, ma si è sviluppato soprattutto nelle sedi internazionali. Chiunque scorra l'agenda delle questioni agitate nell'arena internazionale si imbatte nella pena di morte. È con la natura enigmatica della pena di morte che tutti i saggi presentati in questo volume si misurano: una pena antichissima e ancora attuale; una pena che affonda le radici nei momenti più arcaici della nostra storia e tuttavia continua a essere proposta come un indispensabile strumento di salvaguardia dell'ordine; una pena che ha attraversato l'intera storia dell'Occidente, ma è stata ed è altrettanto nota e applicata all'interno di culture lontanissime dalla nostra. L'obiettivo del libro tuttavia non è offrire un'informazione dettagliata sul presente e sul passato della pena di morte. Gli autori tentano di interrogarsi sulle radici del fenomeno e soprattutto ambiscono a stimolare domande scomode e a mettere in discussione presunte certezze.
I Monicelli. Storia dell'Italia del '900 e di una famiglia della Bassa intrecciata con quella di A. Mondadori, Tomaso giornalista e scrittore, i figli Mario regista e Giorgio giornalista e traduttore
Franco Chiavegatti
Libro
editore: Sometti
anno edizione: 2021
pagine: 432
La famiglia Monicelli - da Tomaso ai figli Mario, Giorgio e Furio - ha ricoperto un ruolo considerevole nella storia italiana del Novecento: giornalisti, scrittori, traduttori e cineasti che hanno espresso un talento innato nel saper raccontare gli italiani. Il libro di Franco Chiavegatti segue in particolare l'itinerario giornalistico e politico di Tomaso Monicelli, dagli esordi nella sua Ostiglia fino alla Grande Guerra, ma non si limita a questo. La sua ricerca meticolosa e puntuale, ricca di illustrazioni e immagini, ci offre una analisi approfondita anche della sua attività letteraria, di scrittore e commediografo, e getta un fascio di luce sui suoi contatti con i maggiori intellettuali del tempo a cominciare da Gabriele D'Annunzio; ricostruisce con precisione i suoi rapporti con Arnoldo Mondadori, conterraneo, parente e "complice" culturale. Un notevole apparato di note al testo permette ulteriori approfondimenti. Questo volume, come spiega lo storico Francesco Perfetti nella sua prefazione, "è una bellissima biografia, probabilmente definitiva, di un poliedrico Tomaso Monicelli, scritta con gusto e acribia filologica. Essa, però, è anche qualche cosa di più, un affresco di un intero periodo storico, con le sue luci e le sue ombre, e, soprattutto, un ben riuscito tentativo di spiegare, con l'equilibrio di uno studioso di razza, alcuni nodi importanti della storia contemporanea italiana."
Sicurezza, Stato e mercato
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2015
pagine: X-294
È possibile trarre spunto da un passo di Michel Foucault sul liberalismo per enucleare tre modelli di relazione tra sicurezza, Stato e mercato, tre diversi modi di pensare tale relazione. Schematicamente, si potrebbe ipotizzare di riassumerli come segue: un modello premoderno, un modello moderno e un modello postmoderno. A partire da queste considerazioni suggerite dalla riflessione di Michel Foucault, ha preso avvio la ricerca i cui risultati sono raccolti in questa opera collettanea. Il tema, per la vastità e per il taglio che si è inteso dargli, ha mostrato da subito la necessità di aprire la riflessione all'arricchimento proveniente dal confronto con ambiti della scienza giuridica diversi dal diritto pubblico, nonché con altre discipline. Come può constatarsi, i contributi qui raccolti, pur uniti dal filo rosso del tema comune, spaziano toccando più settori dell'ordinamento giuridico e non mancano di prenderne in considerazione la dimensione europea ed internazionale. Approfonditi contributi filosofici aiutano poi a portare l'attenzione sui fattori fondativi dell'intero problema.
La democrazia e i suoi dilemmi
Charles Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: Diabasis
anno edizione: 2014
pagine: 112
I saggi raccolti in questo volume sono stati scritti in luoghi e momenti diversi, ma sono tutti legati a circostanze difficili per la democrazia. Il primo e il secondo nascono dal confronto con condizioni di oppressione (gli ultimi anni della dittatura di Pinochet e del regime comunista polacco), il terzo risale a qualche anno dopo ed è un tentativo di esaminare il "lato oscuro della democrazia": l'insofferenza verso la diversità profonda. Le parole chiave della riflessione di Charles Taylor in questo libro - comunità, solidarietà, esclusione - convergono nel definire il profilo di una forma di vita sociale e di governo non conciliata: con grandi potenzialità, ma anche piena di difetti. La tesi dell'autore, uno dei più influenti filosofi politici viventi, è che proprio nell'imperfezione della democrazia debba essere ricercato il segreto della sua vitalità, che di norma sfugge sia ai cinici sia ai puristi. Se un possibile motto del libro è: "non pretendete l'impossibile dalla democrazia", a esso va affiancato un altro slogan, meno austero e castigato: "non mettete però limiti al suo futuro".
Incanto e disincanto. Secolarità e laicità in Occidente
Charles Taylor
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 104
Il saggio, concepito espressamente per il pubblico italiano, illustra la direzione che ha assunto negli ultimi anni la riflessione di Charles Taylor sulla secolarità. Da un lato il filosofo canadese sembra interessato a contestualizzare ulteriormente la traiettoria secolarizzante moderna proiettandola sull'orizzonte di un ampio tempo storico. Poiché i successi incontestabili della modernità occidentale hanno da sempre esercitato, al suo interno e all'esterno, un fascino quasi ipnotico, per lo studioso è importante resistere al loro potere di suggestione diluendone l'impatto e la significatività grazie all'effetto calmierante della lunga durata. La seconda leva utilizzata da Taylor per rendere meno ovvio l'orientamento secolarista della mentalità moderna consiste nella moltiplicazione dei significati della modernità, della reiterazione del suo progetto in una prospettiva globale: in una parola, nel "provincializzare l'Europa". Davvero esiste un unico modello di laicità? O un solo prototipo di libertà, individualismo, autorealizzazione? Per chi è scettico riguardo alla pretesa arrogante della civiltà occidentale di aver esaurito l'intero spettro delle possibilità di espressione umane, una delle principali fonti di interesse è rappresentata proprio dagli effetti imprevedibili, e spesso rigeneranti, della migrazione da un angolo all'altro del pianeta delle teorie e pratiche escogitate in risposta a specifiche difficili sfide storiche.
Tolleranza e riconoscimento
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 208
Tolleranza e riconoscimento sono due concetti allo stesso tempo familiari e opachi. Ciascuno di noi ne ha una comprensione intuitiva, ma più che idee chiare e distinte, sembrano le sedi naturali di un infinito conflitto di interpretazioni. Eppure, alle due categorie è affidato un ruolo politico strategico allorché si discute nelle nostre società circa i modi in cui andrebbe affrontata la questione della pluralità culturale e religiosa. È sufficiente tollerare ed essere tollerati? Oppure quello che pretendiamo è di essere visti, riconosciuti, stimati, apprezzati per ciò che possiamo offrire alla comunità di cui facciamo parte, non a dispetto, ma grazie alle nostre identità diverse e irriducibili? Il problema è allo stesso tempo storico, concettuale e pratico e in questi termini viene affrontato dagli autori di un volume che ha l'ambizione di accompagnare il lettore proprio nel centro di una contesa decisiva del nostro tempo. Il libro raccoglie quasi tutte le relazioni tenute all'interno del ciclo di conferenze sul tema della tolleranza e del riconoscimento organizzato dal Centro per le Scienze Religiose della Fondazione Bruno Kessler (FBK) tra ottobre 2012 e febbraio 2013 In appendice al libro viene pubblicata (con l'assistenza scientifica di F. Forte) una Tavola rotonda sull'Islam e il pluralismo religioso, tenutasi sempre nei locali della Fondazione Bruno Kessler, il 18 aprile 2013.
I problemi della filosofia
Bertrand Russell
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 192
"Bertrand Russell (1872-1970) scrisse questa celebre introduzione alla filosofia nel 1911 e la pubblicò nel gennaio del 1912. Sebbene nasca come un'introduzione alla portata di tutti, il libro propone opinioni precise e introduce idee completamente nuove, per esempio sulla verità, e lo fa in maniera vivace, non dogmatica, modesta, con una chiarezza luminosa. Senza dubbio merita la popolarità di cui ha goduto e continua a godere. Russell non affronta tutti i problemi filosofici. Come chiarisce nella prefazione, egli si limita a quei problemi su cui pensa di poter essere utile e costruttivo. La prima conseguenza è che, dati i suoi interessi prevalenti al tempo, il libro si concentra principalmente sull'epistemologia, quella branca della filosofia che indaga ciò che si può dire di conoscere o credere ragionevolmente. Sulla base di questa indagine, Russell giunge anche a delle conclusioni sorprendenti sui tipi di cose che in ultima istanza esistono. Qualcosa della sua prospettiva etica traspare comunque dalle sue opinioni circa il carattere e il valore della filosofia, un tema che ricorre più volte nel libro e a cui viene dedicato il capitolo conclusivo." (dall'introduzione di John Skorupski)
Il lato oscuro della sussidiarietà
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2013
pagine: X-214
Il principio di sussidiarietà ha avuto un notevole rilievo nel discorso politico e giuridico degli ultimi anni. Tuttavia, non sempre l'attenzione si è soffermata a fondo sui problemi di ordine teorico e pratico che esso pone. Per tale ragione, il volume raccoglie alcuni saggi che intendono offrire uno studio critico di quei profili della sussidiarietà talvolta lasciati in ombra.