Libri di Stefano Oliviero
Una scuola democratica per una società democratica. La scuola media unica nelle pagine di «Scuola e Città». Dalle origini del dibattito ai primi passi della rivista (1865-1952)
Stefano Oliviero
Libro: Libro in brossura
editore: Astarte Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 198
Ripercorrere la storia della scuola media, istituita con la legge n. 1859 del 31 dicembre 1962, rappresenta un'occasione per riflettere sulle difficoltà e sugli ostacoli incontrati dai processi di democratizzazione dell'istruzione italiana e per ricordare quanto preziose siano state queste conquiste, figlie della Resistenza e della Costituzione. La sua genesi viene qui ricostruita attraverso le pagine di «Scuola e Città», nota rivista mensile di questioni educative e di politica scolastica fondata nel 1950 da Ernesto Codignola.
Raccontare la Resistenza a scuola. Esperienze e riflessioni
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2022
pagine: 204
La pubblicazione nasce con l'intento di raccogliere gli interventi del ciclo di webinar online "Raccontare la Resistenza a scuola", tenutosi fra aprile e maggio 2021. Il volume intende consolidare i nessi tra riflessione teorica e storica e la pratica didattica, collocandosi nell'ambito della storia dell'educazione applicata e della "Public History of Education". Il testo è pensato dunque per diventare anche uno strumento agevole per gli studenti universitari e per gli insegnanti in servizio. La pubblicazione risponde quindi ad una antica richiesta del mondo della scuola e dà un contributo al dibattito storiografico ancora sguarnito sul fronte storico-educativo.
La public history tra scuola, università e territorio. Una introduzione operativa
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il volume si articola in dieci saggi (ai quali seguono trenta schede di Best Practices) che nel loro insieme offrono uno sguardo sugli intrecci fra la Public History e la scuola. I contributi riflettono sul valore educativo implicito della Public History articolando esempi e ipotesi di percorsi didattici e educativi. Nell'incontro fra Public History, scuola e Università diversi passaggi del libro aprono alla sistematica integrazione con il territorio, i suoi pubblici e le sue tradizioni identitarie, in relazione con le altre istituzioni educative dei vari contesti locali, primi fra tutti i musei della scuola. Una particolare attenzione è dedicata alle esperienze digitali e al loro grande contributo alla condivisione dei saperi storici.
Public history of education. Riflessioni, testimonianze, esperienze
Libro: Libro in brossura
editore: Firenze University Press
anno edizione: 2020
pagine: 278
Il volume costituisce l'atto fondativo di una proposta di lavoro formativo, didattico, di studio e ricerca che intende valorizzare i saperi storici nell'ambito dell'educazione e delle professionalità educative. I contributi intendono mettere in evidenza l'identità e l'utilità della storia e, in particolare, della storia dell'educazione non solo per tutti i gradi scolastici, ma per la vita stessa delle comunità locali. Allo stesso tempo mirano a proporre un auspicabile sviluppo della storia dell'educazione attraverso l'adozione di un approccio di Public History. In questo modo i saperi accademici possono essere effettivamente messi in contatto con i contesti educativi, molto più di quanto non sia stato fatto finora, in modo da rispondere, insieme ad altre discipline, ai bisogni sociali emergenti. La Public History of Education, così intesa, può creare nuove proficue relazioni tra l'educazione formale e quella informale, tra il passato e il presente di educatori e insegnanti, tra il mondo della ricerca, gli istituti culturali (primo tra tutti il museo) e la società.
Educazione e consumo nell'Italia repubblicana
Stefano Oliviero
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 150
Nel corso degli ultimi secoli i consumi hanno contribuito in modo crescente a disegnare l'ambiente sociale e quello naturale in cui viviamo, a definire le identità individuali e quelle collettive, fino a essere ormai centrali nelle nostre vite. Se dunque i consumi hanno in gran parte determinato e determinano ciò che siamo, il consumare è senza alcun dubbio un processo formativo da indagare sia con riferimento al presente che al passato. Un processo formativo divenuto più evidente e incisivo a seguito del progressivo declino della civiltà della produzione e l'ascesa, specialmente nel corso del Novecento, della cosiddetta società dei consumi. Il volume esplora il rapporto tra educazione e consumo all'interno degli studi storico-educativi e propone una prima ricostruzione dei percorsi in cui, specialmente a partire dagli anni del Miracolo economico, la pedagogia del consumo ha preso forma.
Transformare le pratiche nelle organizzazioni di lavoro
Stefano Oliviero, Luigi Maria Sicca, Paolo Valerio
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2015
Questo libro parla di inclusione. Lo fa esplorando, con taglio critical, le organizzazioni di lavoro e di pensiero. Questo libro si lascia interrogare dai diritti delle persone transgender, che supportano studiosi e manager a riconoscere e apprendere alcune dinamiche che caratterizzano il mondo del lavoro. Questo libro insegna che stigmatizzare penalizza le organizzazioni, nucleo dei processi di creazione di valore: economico e sociale. Questo libro spiega che erigere barriere può condannare le organizzazioni e la società all'ingiustizia, al torpore inerziale di abiti di pensiero incrostati. All'incapacità di essere fautori, autori e consapevoli attori di un cambiamento possibile, che consente a tutti – nessuno escluso – di fiorire nella propria soggettività. Perché transformare è quotidiana militanza interdisciplinare. Quella che nasce dall'urgenza del dialogo: tra saperi astratti e quelli specialistico-professionali, tra pensiero e azione. Perché transformare vuol dire investigare il meticciato, incrociando gli sguardi sull'esperienza delle identità e nelle identità. Suscitando, in sé e nell'altro, prospettive altrimenti inedite. Se ne consiglia la lettura a chi voglia bilanciare i vantaggi del “modello” con quelli dello “slancio”: il secondo non esclude il naufragio; il primo ammette la gabbia. Discernere tra l'uno e l'altro impone rigore, criterio, giudizio, riconoscimento delle differenze: allo scopo di includere, perché l'inclusione è pratica quotidiana. Se ne (s)consiglia la lettura a chiunque non si sia mai, almeno un pochino, almeno una volta, sentito davvero diverso a se stesso. Prefazione di Gaetano Manfredi.
Il pensiero di John Dewey tra psicologia, filosofia, pedagogia. Prospettive interdisciplinari
Libro: Libro in brossura
editore: Fridericiana Editrice Univ.
anno edizione: 2013
pagine: 360
Il pensiero di John Dewey è andato sviluppandosi nel confronto con le principali tendenze teoretiche di fine '800 e della prima metà del '900 e si è sempre più affermato come un orizzonte indispensabile anche negli scenari della postmodernità e della post-postmodernità. Il volume, che inaugura una collana internazionale interamente dedicata a Dewey, esplora l'opera deweyana nei vasti giacimenti di senso che ancora essa offre per fronteggiare le sfide della contemporaneità, e la scandaglia mettendone in luce la costitutiva impostazione interdisciplinare e ripercorrendone in maniera criticamente avvertita alcune delle principali conquiste nei campi della psicologia, della filosofia e della pedagogia.
Esperienza percettiva e formazione
Stefano Oliviero
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 176
Il volume presenta una interrogazione sulla natura della percezione all'interno di una riflessione pedagogica che riconosce la formazione come sua "categoria reggente". La percezione viene intesa come esperienza immediata del mondo, oltre ogni epistemologia mediazionale/rappresentazionale: ciò comporta il riconoscimento dell'imprescindibilità dell'embodiment, del radicamento corporeo del soggetto per spiegare la conoscenza umana e la necessità di un recupero del mondo-della-vita. In questa cornice vengono sottoposti ad una lettura pedagogica tre pensatori (Heidegger, Merleau-Ponty e Dewey) che hanno fornito categorie interpretative indispensabili per superare la soggettività cartesiana e pensare la Bildung umana.
La nuova scuola. La prima collana politico-scolastica di Vallecchi
Stefano Oliviero
Libro
editore: Centro Editoriale Toscano
anno edizione: 2008
La scuola media unica: un accidentato iter legislativo
Stefano Oliviero
Libro
editore: Centro Editoriale Toscano
anno edizione: 2007
pagine: 252
L'engagement pedagogico. Riflessioni tra teoria e storia
Enricomaria Corbi, Fabrizio Manuel Sirignano, Stefano Oliviero
Libro: Copertina morbida
editore: Liguori
anno edizione: 2008
pagine: 112
Il volume, basato su una fiducia deweyana nella educazione come "metodo fondamentale del progresso e dell'azione sociale", esplora in un intreccio di riflessione teorica e ricognizione storiografica, una serie di tematiche di rilevante significato politico e intende così riproporre l'esigenza (e quindi la possibilità) di una pedagogia dell'impegno.
L'editoria scolastica nel progetto egemonico dei neoidealisti
Stefano Oliviero
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2007
pagine: 157
Grazie all'interesse crescente per la storia dell'editoria e in particolare per quella scolastico-pedagogica, negli ultimi anni si è parlato spesso dello stretto legame intercorso fra i gentiliani e il mondo editoriale. Questo lavoro offre una ricostruzione del percorso attraverso cui Gentile e i suoi allievi, a partire dai primi del '900, giunsero a maturare il proposito di fare dell'editoria un elemento strategico del loro progetto di egemonia politico-culturale. Dal meridione, dove ebbero origine le prime iniziative, i contatti si diramarono velocemente verso il centro e il nord, e particolare rilevanza assunsero quelli con il prezzoliniano gruppo de "La Voce" dal quale nacque successivamente anche la casa editrice Vallecchi, azienda editoriale che ebbe un ruolo altrettanto centrale nel progetto dei gentiliani. Come principali fonti, sono stati utilizzati i libri comparsi nelle innumerevoli collane da loro dirette, i relativi programmi editoriali, nonché le riviste che spesso hanno avuto un ruolo addirittura trainante in tale disegno e, ovviamente, la letteratura critica apparsa negli ultimi decenni intorno a tale gruppo che, a dispetto dei moltissimi approfondimenti, continua a fornire inesauribili spunti di novità che consentono fra l'altro di gettare nuova luce anche sul circostante panorama scolastico-pedagogico.