Libri di Tullio Kezich
Federico. Fellini, la vita e i film
Tullio Kezich
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2021
pagine: 432
Amico personale di Federico Fellini per più di quarant'anni, il critico cinematografico del "Corriere della Sera" ricostruisce il profilo biografico del regista anche negli aspetti privati. Testimone oculare, Kezich racconta il cinquantennale matrimonio con Giulietta Masina e la conseguente unione artistica, particolari riguardanti la nascita e la lavorazione dei film, rievocati uno per uno. Particolare attenzione è offerta al contraddittorio rapporto di Fellini con le scienze occulte e lo spiritismo di cui fu, per un periodo, scettico ma impressionabile praticante.
Sotto le stelle del '44
Stefano Vanzina
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 196
Steno alias Stefano Vanzina (1917-1988). Il personaggio "io" di questo diario: umorista, sceneggiatore, regista. Suo padre Alberto, giornalista, originario di Arona, era emigrato a Buenos Aires dove aveva fondato un giornale Italiano e sposato nel '15 Giulia Boggio prima di tornare in patria. Morto Alberto nel '20, la vedova si trovò in ristrettezze e visse a lungo con II figlio Stefano (nato a Roma il 19 gennaio 1917) in varie pensioni. Ancora giovanissimo Steno frequentò l'Accademia di scenografia e il Centro sperimentale di cinematografia, entrando contemporaneamente a far parte della redazione del bisettimanale umoristico «Marc'Aurelio» dove scriveva e disegnava vignette. Nel cinema penetrò con altri redattori del giornale sceneggiando in collaborazione i film di Macario “Lo vedi come sei... Lo vedi come sei?!” ('39), “Il pirata sono io!” ('40), “Non me lo dire!” ('40). Entrato nell'ambiente, spesso a fianco di Mario Mattali del quale fu anche aiuto regista, collaborò con Cesare Zavattini per il copione “La scuola del timidi” ('41) e firmò altre sceneggiature. In “Soltanto un bacio” ('42) di Giorgio C. Simonelli, con Valentina Cortese e Otello Toso, figurò come attore. Nel dopoguerra sceneggiò moltissimi film per Camerini, Freda, Matarazzo, Borghesio e altri. Esordì nella regia in coppia con Mario Monicelli e insieme, in quattro anni, fecero otto film, tra i quali quattro di Totò, incluso il classico “Guardie e ladri” ('51) con Fabrizi. Iniziò a lavorare da solo con “Totò a colori” ('52) e continuò a un ritmo instancabile. Gli si attribuiscono circa 70 titoli. Sposato nel '48 con Maria Teresa Nati, che lavorava nel giornale del Partito d'Azione, ne ebbe due figli: Enrico (1949, produttore e sceneggiatore) e Carlo (1951, regista). Alla signora Nati, scomparsa nel 1993, si deve il ritrovamento del diario. Prefazione di Enrico e Carlo Vanzina.
Il campeggio di Duttogliano
Tullio Kezich
Libro
editore: Edizioni Studio Tesi
anno edizione: 1995
pagine: 112
Fellini del giorno dopo. Con un alfabetiere felliniano
Tullio Kezich
Libro
editore: Guaraldi
anno edizione: 1996
pagine: 176
Clark Gable
Gabe Essoe, Tullio Kezich
Libro: Libro in brossura
editore: Gremese Editore
anno edizione: 1998
pagine: 240
Ermanno Olmi. Il mestiere delle immagini
Tullio Kezich
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2004
pagine: 160
Cari centenari... Rossellini, Soldati, Visconti
Tullio Kezich
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Falsopiano
anno edizione: 2006
pagine: 200
Una notte terribile e confusa
Tullio Kezich
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 171
Quattro amici, appena usciti dal liceo e anelanti di fare il loro balzo nella vita, si scambiano per tre mesi intense lettere, d'amore e d'amicizia, d'attesa e di ambizioni. Soprattutto si raccontano, instancabilmente, col senso di importanza per le cose minute proprio di quell'età, e con l'illusione di definitivo di ogni attimo. Sono: Isa Leonora e Daniele, che scrivono all'amico Matteo costretto a un breve soggiorno in un'altra città. L'anno è il 1947. L'estrazione sociale, la colta borghesia umanistica allora assetata di sperimentare le avventure promesse dal tempo nuovo. Sullo sfondo la loro Trieste, il cui avvenire è ancora molto incerto per le vicende della guerra, se resterà italiana o no. Aleggia un'aura commovente di transitorio, di caduco, avvolgente l'esperienza sentimentale che, per contrasto, ai protagonisti sembra dilatabile indefinitamente. E invece una leggerezza, una svista, un passo imprudente chiarirà come destinata ad essere crudelmente breve quella stagione e con essa l'intera giovinezza. E dei quattro amici, solo un quinto, più distaccato e scettico, che compare nelle lettere ma non scrive, di quel carteggio e della vita che conteneva sarà per caso depositano del ricordo. E cercherà, mezzo secolo dopo, di decifrarne il significato e la logica, il posto nel tempo, traendo le lettere da una scatola da scarpe suggellata con una frase di Cocteau: "la memoria è una notte terribile e confusa".
Una dinastia italiana. L'arcipelago Cecchi D'Amico tra arte, letteratura, giornalismo e politica
Tullio Kezich, Alessandra Levantesi
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2010
pagine: 640
A segnare la storia della cultura italiana dell'ultimo secolo sono state due grandi famiglie, imparentate tra loro, ma strettamente imparentate anche con altri protagonisti del nostro Novecento, da Pirandello a Croce. I Cecchi e i D'Amico hanno contato tra le loro file gli scrittori, i critici, i giornalisti, gli sceneggiatori cinematografici che hanno plasmato e deciso il destino delle arti e dello spettacolo nel nostro paese. È una storia che parte alla fine dell'Ottocento, da Firenze e da Roma, attraversa due guerre mondiali, incrocia il regime fascista e il suo complesso rapporto con gli intellettuali, e si conclude nelle speranze e nelle delusioni del dopoguerra. È una vicenda di passioni e di lotte, di amori e di amicizie, di generosità e di opportunismi. Illumina il ruolo degli intellettuali nella società italiana, tra vocazione all'indipendenza e il fascino del potere, tra ambizioni di carriera e la fedeltà all'arte. Con un lavoro durato numerosi anni, Tullio Kezich e Alessandra Levantesi hanno ricostruito, con dovizia di particolari e aneddoti spesso inediti, una storia che è quasi l'epopea della cultura italiana.
Tel Aviv forever. Catalogo della mostra (Milano, 1999)
S. Contini, Tullio Kezich, Girolamo Arrigo
Libro
editore: Mazzotta
anno edizione: 1999
pagine: 176
Il volume rappresenta il catalogo dell'esposizione di Milano, Palazzo Arengario (4 febbraio-21 marzo 1999). Nel libro sono raccolti testi di Saul Contini e Tullio Kezich.
De Lullo o il teatro empirico. Ricordando un maestro dello spettacolo italiano
Tullio Kezich
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 180
De Lullo, sotto la guida di Luchino Visconti, affiancò ben presto al mestiere di attore l'attività di regista. E qui, in questo ritratto colloquiale, se ne segue la carriera folgorante, il metodo di lavoro attento e snervante, il suo "barocchismo", come lo definivano i compagni di lavoro, gli attori della Compagnia dei Giovani (Romolo Valli, Rossella Falk, Annamaria Guarnieri) che ha segnato una tappa fondamentale nella storia del nostro teatro. Il libro è corredato da filmografia, teatrografia e videografia.
Dino. De Laurentiis, la vita e i film
Tullio Kezich, Alessandra Levantesi
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2001
pagine: 352
Figlio di un pastaio di un paesino vicino a Napoli, commesso viaggiatore, allievo attore senza talento. Poi la grande intuizione: "nel cinema chi vuol mettersi in luce deve scegliere la zona d'ombra". Nasce così uno dei più famosi produttori cinematografici italiani. Questa è la storia dei suoi ottant'anni, dei suoi cinquecento film, dei suoi tre matrimoni e dei suoi sei figli.

