Libri di Veronica Raimo
Niente di vero
Veronica Raimo
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 176
La lingua batte dove il dente duole, e il dente che duole alla fin fine è sempre lo stesso. L'unica rivoluzione possibile è smettere di piangerci su. In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. "Niente di vero" è la scommessa riuscita, rarissima, di curare le ferite ridendo. «All'inizio c'è la famiglia. Veronica Raimo racconta che, specialmente se si è figlie, quell'inizio combacia con la fine» (Domenico Starnone). «Leggere questo romanzo è una festa. Ma molte pagine sono ferite da medusa: bruciano alla distanza» (Claudia Durastanti). Prendete lo spirito dissacrante che trasforma nevrosi, sesso e disastri famigliari in commedia, da Fleabag al Lamento di Portnoy, aggiungete l'uso spietato che Annie Ernaux fa dei ricordi: avrete la voce di una scrittrice che in Italia ancora non c'era. Veronica Raimo sabota dall'interno il romanzo di formazione. Il suo racconto procede in modo libero, seminando sassolini indimenticabili sulla strada. All'origine ci sono una madre onnipresente che riconosce come unico principio morale la propria ansia; un padre pieno di ossessioni igieniche e architettoniche che condanna i figli a fare presto i conti con la noia; un fratello genio precoce, centro di tutte le attenzioni. Circondata da questa congrega di famigliari difettosi, Veronica scopre l'impostura per inventare se stessa. Se la memoria è una sabotatrice sopraffina e la scrittura, come il ricordo, rischia di falsare allegramente la tua identità, allora il comico è una precisa scelta letteraria, il grimaldello per aprire all'indicibile. In questa storia all'apparenza intima, c'è il racconto precisissimo di certi cortocircuiti emotivi, di quell'energia paralizzante che può essere la famiglia, dell'impresa sempre incerta che è il diventare donna. Con una prosa nervosa, pungente, dall'intelligenza sempre inquieta, Veronica Raimo ci regala un monologo ustionante. «Veronica Raimo è l’unica che mi ha fatto ridere ad alta voce con un testo scritto in prosa da quando ero adolescente» (Zerocalcare).
La vita è breve, eccetera
Veronica Raimo
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 176
Undici racconti irriverenti in cui le relazioni sono piene di spigoli e le donne sono esperte nel lasciarsi ma non nel lasciarsi andare. E soprattutto sanno prendersi molto sul serio o molto in giro, perché in fondo la vita è breve, eccetera. In questi racconti dissacranti, a volte più malinconici a volte più divertenti, c'è un filo fortissimo a unire le storie: uno sguardo libero sulle donne e le loro relazioni. Donne troppo pigre per essere ribelli, razionali eppure scaramantiche, capaci di inventare mondi immaginari solo per mandarli in frantumi. Fanno sesso, disinibito o goffo, hanno le idee chiare oppure mentono, molto spesso. Hanno tanti progetti ma gli impegni sono gabbie. Sanno cosa significa bramare qualcosa ma non cosa significa averla a cuore. Eccola qui di nuovo la scrittura graffiante e sensuale di Veronica Raimo, che ci fa ridere e subito dopo ci sferra un colpo durissimo, demolendo sempre le nostre rassicuranti convenzioni.
Niente di vero
Veronica Raimo
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 176
In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. Veronica Raimo sabota dall’interno il romanzo di formazione. Il suo racconto procede in modo libero, seminando sassolini indimenticabili sulla strada. All’origine ci sono una madre onnipresente che riconosce come unico principio morale la propria ansia; un padre pieno di ossessioni igieniche e architettoniche che condanna i figli a fare presto i conti con la noia; un fratello genio precoce, centro di tutte le attenzioni. Circondata da questa congrega di famigliari difettosi, Veronica scopre l’impostura per inventare se stessa. Se la memoria è una sabotatrice sopraffina e la scrittura, come il ricordo, rischia di falsare allegramente la tua identità, allora il comico è una precisa scelta letteraria, il grimaldello per aprire all’indicibile. In questa storia all’apparenza intima, c’è il racconto precisissimo di certi cortocircuiti emotivi, di quell’energia paralizzante che può essere la famiglia, dell’impresa sempre incerta che è il diventare donna.
La vita è breve, eccetera
Veronica Raimo
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2023
pagine: 168
Il nuovo libro dell’autrice di “Niente di vero”. Durante una scossa di terremoto una donna si trova a letto con un uomo, ma quello non è il suo letto e lui non è il suo fidanzato. Inizia così uno di questi undici racconti irriverenti, comici e amari insieme, in cui le relazioni sono piene di spigoli, e le donne, a volte impulsive o semplicemente buffe, traditrici eppure ancora pronte a fidarsi, sono esperte nel lasciarsi ma non nel lasciarsi andare. E soprattutto sanno prendersi molto sul serio o molto in giro, perché in fondo la vita è breve, eccetera. «Non avrebbe mai immaginato che il desiderio di vendetta fosse un sentimento comico». Una scrittrice in crisi cede alle richieste via via più insidiose dell’anziana vicina, con inaspettate ricadute sul suo romanzo. Una promessa della danza scopre con il suo maestro le possibilità del proprio corpo, e del proprio piacere. Mentre un aereo si schianta contro un grattacielo, una ragazza di «bella presenza» ma dai denti strani progetta la fuga dalla villa degli zii, ben difesa da una schiera di nani da giardino, e da un arsenale di armi nell’armadio. E poi, una donna si sveglia dopo la prima notte nella sua nuova casa e trova sullo zerbino un ortaggio minaccioso. E ancora, due studentesse universitarie finiscono per non capirsi più quando una si taglia i capelli. Eccetera. In questi racconti dissacranti, a volte più malinconici a volte più divertenti, c’è un filo fortissimo a unire le storie: uno sguardo libero sulle donne e le loro relazioni. Donne troppo pigre per essere ribelli, razionali eppure scaramantiche, capaci di inventare mondi immaginari solo per mandarli in frantumi. Fanno sesso, disinibito o goffo, hanno le idee chiare oppure mentono, molto spesso. Hanno tanti progetti ma gli impegni sono gabbie. Sanno cosa significa bramare qualcosa ma non cosa significa averla a cuore. Eccola qui di nuovo la scrittura graffiante e sensuale di Veronica Raimo, che ci fa ridere e subito dopo ci sferra un colpo durissimo, demolendo sempre le nostre rassicuranti convenzioni.
Golden Gate
Vikram Seth
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 320
Nel 1984 il futuro autore di bestseller Vikram Seth è un giovane brillante economista. Folgorato dalla lettura dell'Evgenij Onegin, decide di interrompere la sua carriera e scrive un romanzo in versi ispirato all'opera di Puskin, ambientato a San Francisco nell'epoca dei chip, dei ristoranti cinesi, della nuova corsa al nucleare. Un lavoro che oggi, a distanza di più di vent'anni, e dopo un lungo lavoro di traduzione affidato a tre scrittori Luca Dresda, Christian Raimo, Veronica Raimo - esce in Italia: 590 sonetti in rima che compongono una gioiosa commedia umana, fatta di commoventi passioni, comici ritratti di una generazione di trentenni ("Paga l'affitto, fa una vita sana/mai sigarette, poca marijuana"), e uno spaccato perfetto dei conflitti morali, religiosi, sessuali, etnici del nostro piccolo mondo globale ("Altre storie bibliche per far sesso?/Permetti? Mi tolgo i calzini adesso"). Ma è anche altro: un'appassionante saga familiare, un affresco corale di personaggi così fragili e sinceri che non potremmo non immedesimarci nell'uno o nell'altro: da John, al suo vecchio amico Phil, ora ragazzo-padre, alla sua ex fidanzata Jan, all'avvocatessa pacifista Liz. Un'opera che è un'accorata riflessione sul futuro del pianeta, un canto che rende grazia alla bellezza della natura, un inno alla città multiculturale per eccellenza, oltre che la confessione poetica di un'anima che cerca nella letteratura un nuovo, più intenso modo di sentire il respiro del mondo.
Legami di sangue
Octavia E. Butler
Libro: Libro in brossura
editore: Sur
anno edizione: 2020
pagine: 357
È il 1976, l'anno del bicentenario dell'indipendenza americana. Dana e Kevin sono una coppia mista – lei nera, lui bianco – che guarda con fiducia al proprio futuro nella tollerante e progressista California. Ma un giorno, mentre stanno sistemando i libri nella loro nuova casa, Dana si ritrova inspiegabilmente catapultata nel passato, nella piantagione schiavista dove vivevano i suoi antenati. Da quel momento il suo destino si intreccerà con quello di Rufus, il ragazzino dai capelli rossi figlio del proprietario della piantagione, e di Alice, una bambina nera nata libera in un mondo che fa di tutto per negarle quella stessa libertà. Dana dovrà rivedere le sue certezze di donna nera emancipata per adattarsi alla realtà, antica e incancellabile, che si trova di fronte, e tentare di salvare sé stessa e i suoi inconsapevoli compagni d'avventura. Rielaborando il tema fantastico dei viaggi nel tempo e attingendo alla letteratura ottocentesca dei racconti di schiavi – ma innestandovi una consapevolezza razziale e una sensibilità femminile tutte moderne – Octavia Butler dà vita a un classico del secondo Novecento americano. "Legami di sangue" è un trait d'union ideale tra "Amatissima" di Toni Morrison e "La ferrovia sotterranea" di Colson Whitehead, tra la fantascienza classica e la speculative fiction di Ursula Le Guin e Margaret Atwood: un romanzo capace di trasformare la coscienza del lettore superando i confini tra il reale e la fantasia, tra il passato e il presente, tra il «bianco» e il «nero».
Cronache marziane
Ray Bradbury
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 276
Dalle prime fallimentari esplorazioni umane all'invasione e infine al declino: "Cronache marziane" (1950) è il resoconto della conquista e della colonizzazione di Marte da parte dei terrestri. Tutto avviene in meno di trent'anni, tra il 2030 e il 2057, quando lo scoppio di una guerra atomica costringe i terrestri a rientrare e Marte, pianeta antichissimo, resta nuovamente abbandonato. Sui suoi immensi mari di sabbia privi di vita passano i grandi velieri degli ultimi marziani, creature simili a fantasmi, ombre e larve di una civiltà che gli ingombranti terrestri venuti da un mondo sordo e materialista non hanno saputo vedere né comprendere. Capolavoro della fantascienza, "Cronache marziane" è in realtà molto di più: in queste pagine ricche di inventiva e di poeticissime immagini, Bradbury travolge i limiti della letteratura di genere, ritrovando l'universalità simbolica della fiaba e dell'epos: «Cronache marziane» scrive infatti nell'Introduzione «sono Tutankhamon che esce dalla tomba quando avevo tre anni, le saghe norrene quando avevo sei anni, e gli dèi greco-romani che mi affascinavano tantissimo quando avevo dieci anni: insomma mito puro». Ma non solo: Bradbury sente l'urgente bisogno di parlare del mondo che lo circonda: il "suo" Marte è il ricettacolo dei fantasmi dell'epoca, un pianeta dell'immaginario americano degli anni Quaranta che racchiude sogni, desideri, speranze di un Paese partito alla conquista dello spazio che assiste allo sgretolarsi delle proprie ambizioni e illusioni. Postfazione di Tristan Garcia.
Le bambinacce
Veronica Raimo, Marco Rossari
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 140
“C’era una bambina/ che aveva scoperto/ di avere una cosa/ tra le gambe,/ sotto le mutande”: si apre così il primo di questi cinquantacinque giocosi e stralunati componimenti in versi, ciascuno intitolato a una “bambinaccia” che fa o è qualcosa di ogni volta diverso, ma che soprattutto immagina il sesso (ad esempio, per l’appunto, "La bambina che aveva scoperto una cosa", oppure "La bambina che odiava i tabù", "La bambina che era sempre bagnata e così via"). In questo canzoniere ironico-erotico, che gioca con l’immaginario delle filastrocche – Prévert incontra Rodari che incontra Tim Burton –, incontriamo una moltitudine sfaccettata di ritratti di una femminilità forte, vitale e complessa, sicura di sé, irriverente alle norme sociali e disinibita. Una rappresentazione in parte inedita, almeno in Italia, dove i discorsi sull’empowerment delle donne si scontrano con una fortissima resistenza sociale. Attraverso la leggerezza del dettato e la sua qualità letteraria, Raimo e Rossari mettono a segno un’intelligente, felice, provocazione culturale. E scrivono a quattro mani un’opera che mescola il piacere, il desiderio, la malinconia, la curiosità, raccontando così l’amore, ma anche l’incertezza, l’autolesionismo, l’omosessualità, il travestitismo, la promiscuità, i filmini messi in rete a rovinare le ragazze e perfino il metafisico. Tutto fatato e stravolto, ma pure godibile e comico. A fare da contrappunto, alcune immagini di Mariachiara Di Giorgio che continuano il gioco letterario.
Miden
Veronica Raimo
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 200
È un mattino cristallino come tanti a Miden. Una ragazza bussa alla porta di una coppia con un'accusa di abuso sessuale. L'accusato è il suo ex professore di filosofia. La compagna del professore aspetta un figlio. Sono entrambi approdati a Miden da un paese straniero, sprofondato nel Crollo: una devastante crisi economica. Miden è la società ideale che li ha accolti, un nuovo Eden di eguaglianza e benessere, una piccola comunità laica e razionalista, tanto solidale quanto inflessibile. Il professore e la studentessa hanno avuto una storia in passato. Ma è solo a due anni di distanza che la ragazza si rende conto di aver riportato un trauma da quel rapporto. La denuncia scuote la felice comunità di Miden, dove ogni anomalia che ne alteri il candore viene dibattuta e corretta, ogni trauma riconosciuto e risolto per il bene comune. I tre protagonisti si ritrovano al centro di un'indagine. Amici e colleghi si trasformano in un tribunale che deciderà delle loro vite. E, nell'attesa del verdetto, tutte le certezze della coppia si corrompono, così come il futuro che sognavano per il loro figlio.
Le visionarie. Fantascienza, fantasy e femminismo: un'antologia
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2018
pagine: 535
Ventinove racconti scelti dalla coppia Ann e Jeff VanderMeer ("Weird Tales", "Trilogia dell'Area X") con il meglio della narrativa fantastica declinata in chiave femminista; ventinove autrici sia classiche che contemporanee per un'antologia che proietta il presente in direzione di mondi a volte avveniristici e a volte surreali, investendo di nuova luce i meccanismi che sottendono non solo la costruzione dell'identità sessuale, ma anche il potere stesso. Coordinamento per l'edizione italiana a cura di Claudia Durastanti e Veronica Raimo. Racconti di Eleanor Arnason, Kelly Barnhill, Octavia E. Butler, Leonora Carrington, Angelica Carter, L. Timmel Duchamp, Carol Emshwiller, Kelley Eskridge, Angélica Gorodischer, Hiromi Goto, Eileen Gunn, Leena Krohn, Tanith Lee, Ursula K. Le Guin, Rose Lemberg, Pat Murphy, Nnedi Okorafor, Susan Palwick, Kit Reed, Anne Richter, Joanna Russ, Pamela Sargent, Rachel Swirsky, Vandana Singh, Karin Tidbeck, James Tiptree Jr., Catherynne M. Valente, Élisabeth Vonarburg.
Contratto con Dio
Will Eisner
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli Lizard
anno edizione: 2017
pagine: 226
Quando nel 1978 Will Eisner pubblicò "Contratto con Dio", il pubblico del fumetto era abituato a supereroi in calzamaglia, a poliziotti raddrizzatorti e a storie di mostri e dischi volanti. Gli unici scorci di vita reale offerti dai comics americani (e non solo) erano quelli delle strisce umoristiche: innocui scontri quotidiani tra moglie e marito e poco più. Nei quattro racconti contenuti in questo libro, invece, i lettori si trovarono per la prima volta davanti a un paesaggio umano crudo e pulsante, disperato e pieno di vita. Come nell'assurda vicenda di Frimme Hersh, un ebreo molto devoto che rinuncia a Dio dopo un'intollerabile ingiustizia, o in quella di un cantante di strada che ci accompagna nella propria discesa agli inferi. Eisner crea legami viscerali, fissandoli con ineguagliata maestria in tavole ricche, piovose e di travolgente impatto.
La sera, il giorno e la notte
Octavia E. Butler
Libro: Libro in brossura
editore: Sur
anno edizione: 2021
pagine: 209
Pochi scrittori hanno saputo aprire nuove riflessioni sulla contemporaneità partendo da premesse vertiginosamente fantastiche come quelle che ritroviamo nella narrativa di Octavia Butler. Perennemente sospese tra utopia e distopia, le sue storie ci obbligano a salti del pensiero in apparenza paradossali, ma ci riportano ogni volta alle radici concrete e umanissime del nostro stare nel mondo. Cosa accadrebbe in una società in cui la parola fosse scomparsa per sempre, e con essa la capacità di mediare i conflitti tramite il dialogo, lasciandoci come unica risorsa disponibile l'uso della violenza? Si può immaginare un mondo in cui siano gli uomini e non le donne a dover sopportare il fardello della gravidanza? Cosa chiederemmo a Dio, se avessimo la possibilità di incontrarlo (o di incontrarla) e di esprimere uno e un solo desiderio per salvare il genere umano dall'autodistruzione?