Libri di Gabriele Paolini
Giovanni Spadolini. Quasi una biografia
Cosimo Ceccuti
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2019
pagine: 208
Dal 1969 al 1994 Cosimo Ceccuti è stato, per quanto riguarda l’ambito storico e culturale, il più stretto collaboratore di Giovanni Spadolini, che lo ha indicato nel testamento come segretario generale a vita e coordinatore culturale delle attività della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, l’istituto da lui creato nel 1980. Alla molteplice attività del suo Maestro, Ceccuti, negli ultimi venticinque anni, ha dedicato vari saggi, buona parte dei quali sono raccolti in questo volume. Nell’insieme, questi scritti delineano un articolato profilo biografico, che consente di ripercorrere la formazione, gli studi storici, l’attività giornalistica e l’impegno politico di una delle più rilevanti figure dell’Italia repubblicana.
Io, pagina ribelle. Fenomenologia dell'artista Gabriele Paolini, la televisione prima e dopo «Il profeta del condom»
Gabriele Paolini
Libro
editore: Croce Libreria
anno edizione: 2007
pagine: 108
Offensive di pace. La Santa Sede e la prima guerra mondiale
Gabriele Paolini
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 456
Simulacri spiranti, imagin vive. Il recupero delle opere d'arte toscane nel 1815
Gabriele Paolini
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 210
Il libro parla del recupero delle opere d'arte toscane trasferite a Parigi da Napoleone. Costruito su una massa imponente di minuziose notizie e documenti inediti, si legge tuttavia con suspense, come un avvincente romanzo. Sappiamo infatti come la storia andò a finire, ma non immaginavamo fino a oggi quanto la vicenda sia stata complicata, irta di contestazioni giuridiche, intrighi politici e diplomatici, sempre a rischio di un esito infausto. Gli archivi fiorentini, consultati da Gabriele Paolini, parlano di quel fatale 1815 e dei "simulacri spiranti, imagin vive" (così sono dette le opere nell'ode composta da Pietro Bagnoli in occasione del loro ritorno) restituiti alla patria. Tutti sanno dell'immensa rapina compiuta da Napoleone in Italia in Belgio e in mezza Europa. Dopo Waterloo il Congresso di Vienna decise lo smantellamento del Museé Napoleon e la restituzione delle opere d'arte deportate ai paesi d'origine. Fu una deliberazione di grande importanza: per la prima volta entrava nel diritto internazionale il principio che i beni culturali di una nazione non possono mai, per nessun motivo, essere oggetto di acquisizione bellica o di risarcimento. Eppure la decisione di restituire ai paesi occupati da Napoleone le opere depredate non avvenne senza contrasti e fu più il risultato di un compromesso che di una presa di coscienza.
I racconti del Prione. Selezione 2015
Alessandro Scarpellini, Piero Malagoli, Gabriele Paolini
Libro
editore: Giacché Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 288
"... Immagini, fatti, tragedie italiane evocano La polvere delle strade, Gli eroi di Forno, Il fuoco. Le eterne passioni d'amore rivivono in alcuni racconti attraverso storie originali che talvolta hanno i contorni dell'idillio come, ne La scala di pietra, il reciproco amore ed una tacita promessa tra una ragazzina ed un suo coetaneo vicino di casa oppure, come ne La mochena, la passione tra l'ufficiale Robert Musil ed una contadina di Palau, quasi la personificazione della selvaggia bellezza del paesaggio dolomitico. Ne Lo specchio di Pessoa si rivela il legame amoroso, segreto e pudico ma ricco di poesia tra lo scrittore e Ophelia Ophelinha; ne L'ultimo tango l'antico amore tra la prima ballerina bravissima e famosa e un signore sconosciuto al pubblico, ignorato per tanti anni, riemerge intatto come fuoco che covi sotto la cenere... Non mancano nella raccolta racconti ispirati totalmente alla fantasia, come L'ultimo Munch, un giallo ricco di colpi di scena; Zenone il mago e il prodigioso Achille, che elabora e fonde tra loro con originalità molti dei miti Greci..."
Souvenirs d'amérique. Azelio Ciuti, un cecinese in Libia e nella grande guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Tagete
anno edizione: 2017
pagine: 96
Nei primi decenni del Novecento il ruolo dei cavalli negli eserciti era ancora fondamentale, nonostante gli albori della meccanizzazione. Di conseguenza figure importanti erano i veterinari militari, come il protagonista di questo libro, Azelio Ciuti, cecinese, classe 1881, partecipò alla guerra di Libia e al primo conflitto mondiale, svolgendo nel 1916 una delicata missione negli Stati Uniti per l'approvvigionamento di equini per l'esercito italiano. La sua peculiare esperienza sotto le armi ci è ben restituita dai documenti personali e dai numerosi souvenirs raccolti durante il viaggio americano.
Periferie al centro. Politica e rappresentanza nel Lazio meridionale dopo l’Unità
Gabriele Paolini, Marco Sagrestani
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 253
Dopo la breccia di Porta Pia iniziava la lunga fase dell'integrazione nello Stato unitario di territori fino ad allora soggetti alla sovranità temporale dei papi. Anche il Frusinate, area periferica all'interno della nuova provincia di Roma, doveva affrontare la difficile formazione di un senso d'appartenenza alla compagine nazionale, l'avvio e il consolidamento di una classe dirigente sia a livello amministrativo che parlamentare. Il volume ricostruisce tali dinamiche attraverso l'osservatorio privilegiato costituito dalle elezioni politiche (nel periodo compreso fra il 1870 e il 1892), analizzate nella loro dimensione quantitativa e qualitativa sulla scorta di una pluralità di fonti edite e inedite.
Scontri di carta e di spada. Il duello nell’Italia unita tra storia e letteratura
Irene Gambacorti, Gabriele Paolini
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 368
Dal giurisdizionalismo alla Conciliazione. Momenti e figure nei rapporti tra Stato e Chiesa in Italia
Gabriele Paolini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 216
Nel processo di formazione e consolidamento dello Stato unitario in Italia, una delle maggiori fratture fu rappresentata dal rapporto conflittuale con la Chiesa cattolica ed il Papato. Il percorso che condusse dalla fine dei domini pontifici ai patti del Laterano fu lungo e complesso. Questo volume ne ripercorre alcuni momenti particolarmente significativi, facendo luce su figure peculiari per le idee sostenute o per il ruolo ricoperto. Fra i temi trattati si segnalano il peso e la valenza della tradizione giurisdizionalista (al di là delle impostazioni separatiste teorizzate da Cavour), la volontà e i propositi di riforma della Chiesa auspicati da Bettino Ricasoli, la reazione ostile alla modernità da parte vaticana, compiutamente espressa nel Sillabo. Intransigentismo cattolico e anticlericalismo militante caratterizzano l'ultimo ventennio dell'Ottocento, mentre la centralità della legge delle Guarentigie si consolida come elemento imprescindibile agli occhi del ceto politico post-unitario. La Prima Guerra Mondiale alterna episodi di grandissima tensione a inaspettate aperture, ma è il fascismo a sfruttare i suoi positivi lasciti in materia di rapporti fra Stato e Chiesa. Da un certo punto di vista proprio la Conciliazione rappresenta l'ultimo atto nella demolizione dello Stato liberale operata dal regime.
Fuori e dentro il Parlamento. Rappresentanza e lotta politica nel'Italia liberale
Gabriele Paolini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
Il volume propone alcuni casi emblematici che ben testimoniano le forme della rappresentanza e le modalità di lotta politica in età liberale. Vengono trattati il rapporto fra esecutivo e maggioranze, il ruolo della monarchia e dell’esercito, la distanza tra paese legale e paese reale, le forme di sociabilità politica promosse dalla Sinistra radicale negli anni del trasformismo. L’analisi si conclude con l’esame di un caso peculiare della crisi definitiva del modello notabilare, a seguito delle trasformazioni determinate dalla Grande Guerra e dall’avvento dei partiti di massa.
1849: Europa e Italia tra rivoluzione e assolutismo
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2021
pagine: 264
Nella produzione storiografica sul biennio rivoluzionario 1848-49, l'attenzione è stata per lo più rivolta alle fasi iniziali e centrali degli eventi, lasciando, non certo in ombra, ma spesso senza un analogo risalto, la parte finale del processo, che coincide con l'anno 1849. Obiettivo del presente volume è quello di dedicargli uno spazio particolare, non per isolarlo né tanto meno contrapporlo al 1848, quanto per riflettere maggiormente sulle sue specificità, sui motivi di persistenza e di rottura rispetto ai mesi che lo precedono, nella diversità delle esperienze e nelle decisive eredità lasciate al decennio successivo. Studiosi italiani e stranieri ricostruiscono alcuni fra i più significativi casi: la Francia dalla rivoluzione al bonapartismo; il ruolo dell'Ungheria; il problema del reperimento delle risorse finanziarie per i governi provvisori; la mobilitazione femminile; le peculiari realtà della Toscana e di Livorno; la memoria del Quarantanove nella letteratura.
Pugno di ferro in guanto di velluto. La censura e l'«Antologia» di Vieusseux
Gabriele Paolini
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2022
pagine: 312
La censura toscana della prima metà dell’Ottocento è stata oggetto nel corso del tempo di numerosi studi, spesso incentrati sull’attività dell’Ufficio Censura di Firenze, incaricato di concedere le autorizzazioni per la stampa e di controllare la circolazione di libri e periodici provenienti dall’estero.I documenti raccolti nel volume si concentrano sull’«Antologia» di Gian Pietro Vieusseux, che negli anni della sua pubblicazione (1821-1832) fu spesso sottoposta alle misure repressive delle autorità granducali: quest’ultime, dopo crescenti rifiuti di testi sottoposti all’autorizzazione preventiva, posero fine alla testata. Le lettere, i rapporti, le annotazioni, gli articoli tagliati e respinti, dimostrano quanto invasivo fosse il controllo da parte dei censori e come venissero fortemente ridimensionati gli obiettivi e gli aspetti innovatori del periodico. Dominano queste pagine le figure del principe Neri Corsini, titolare della Segreteria di Stato e giudice di ultima istanza per ogni dubbio sugli articoli, di Aurelio Puccini, presidente del Buon Governo, ovvero del dicastero di polizia, ma soprattutto del padre scolopio Mauro Bernardini