Libri di Lia Tosi
Lo spirito del ’45. Atti del Convegno (Pistoia, 2022)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2024
pagine: 248
Atti del convegno "Lo spirito del '45" realizzato a Pistoia (2022), quarto degli incontri internazionali sulla resistenza dei militari italiani in Albania e Montenegro dopo l'8 settembre 1943, quando il governo Badoglio li abbandonò alle truppe tedesche nei Balcani quasi a pagamento di un pegno per l'unilaterale capitolazione (nel volume "Caro nemico", 2018, sono raccolti gli atti dei primi convegni). Aprendosi con una memoria sull'occupazione fascista di quei paesi, poi rivisitando temi resistenziali meno conosciuti, la giornata di studi ha esaminato il doppio binario su cui si avvia il dopoguerra: una prospettiva di pace che solleva grandi speranze nelle popolazioni pur atrocemente provate da lutti e distruzioni, e un perpetuarsi di violenza, dalla guerra nutrita ed esacerbata su vecchie e nuove ferite. Il presente ci mostra quanto questo secondo binario sia stato tenuto vivo, e sia feroce, virulento e sempre sempre nutrito. In appendice un ricordo sull'epopea della divisione Garibaldi in Jugoslavia con il contributo di Eric Gobetti, e preziosi documenti sul processo che nel 1946 in Albania coinvolse e condannò a morte il dottor Venanzio Lozzi e il partigiano Salvatore Gombia.
Danze al buio
Lia Tosi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 260
Dove sono le belle persone che fiorivano negli anni romani, universitari, di Clara, che nel loro incontrarsi, dibattere, innamorarsi sembravano ereditare e preparare civiltà? E dove è finita Clara? Ormai lontano dall’Urbe sessantottina ingaggia immaginari o reali duelli con quotidiani agenti di sopraffazioni (falegnami, presidenti di seggio, assistenti sociali, badanti), in un presente tanto lontano dall'orizzonte del mondo che premeva al confine fra realtà e divenire. Attorno ha amiche, amici, forse come lei esiliati, forse come lei imbarbariti, in mezzo ai quali però ancora dopo tanti anni si sente aliena. Ritrova pian piano con loro una lingua comune e se ne sente riaccolta quando l'aiutano a risolvere il pazzo guaio che si è combinata con la cattura di un prigioniero di cui non sa che farsene.
Diario del capitano. Vito Menegazzi (Albania 1943-1945)
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2022
pagine: 200
Settembre 1943. Traditi dal generale Dalmazzo che consegna senza combattere tutte le divisioni della IX Armata ai tedeschi, decine di migliaia di soldati italiani da ogni parte dell’Albania si incamminano scortati da poche decine di tedeschi verso le stazioni ferroviarie bulgare per essere avviati agli innumerevoli lager d’Europa. Le divisioni Perugia e Firenze, disobbedendo all’ordine di consegnare le armi, si dirigono verso il mare nella speranza di un imbarco verso l’Italia, ma solo la Firenze, giunta a Kruja, vicino a Tirana, affronterà i tedeschi e poi sconfitta si frazionerà per organizzarsi nella guerriglia accanto ai partigiani albanesi. Il capitano Vito Menegazzi è uno dei militari che muovono da Dibra con la Firenze. La batteria di artiglieria che comanda, la VI, viene aggregata alla leggendaria I Brigata albanese del comandante Mehmet Shehu, entrando essa stessa nell’epos della leggenda. Va letto, il diario, sullo sfondo di un orizzonte che vedeva la morte per fame o congelamento lungo i sentieri dei dispersi in solitudine, i cui cadaveri denudati venivano spesso trovati da formazioni di passaggio. Vi appaiono a tratti, ugualmente stanchi, soldati e ufficiali incontrati e trascinati via dal caotico correre di rastrellamenti, offensive tedesche, bufere, incendi, cannonate... Vi appaiono silenziosi i muli, sempre presenti, costantemente nominati, essenziali all’esistenza degli uomini, falciati e senza medaglie, e il cane Alì, cui si promette l’Italia dove non arriva mai...
Il programma del pane. Come lievita la poesia
Osip Mandel'štam
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2021
pagine: 272
La parola poetica come lievito per produrre una società armonica e materna, in un universo che emetta calore come un focolare domestico. Tramite la metafora del pane che si sviluppa nei testi presenti in questo volume, Mandel'stam viene a definirsi poeta-lievito che ammansisce la storia provando a curarne i lineamenti più brutali, figliastro che tenta di addolcire anche la fisionomia del terribile padre (Ode a Stalin), ma con la simultanea consapevolezza di essere condannato a finire tra gli altri nel macinato, nel pastone-materia muta. All'altro polo del pastone la materia parlante, la "materia poetica", tutt'uno con l'entità organica del poeta, attività fisiologica o spazio psicologico in cui lievitano i sensi, ombre delle parole, parole ancora incorporee prima della loro incarnazione. L'attenzione rivolta da Mandel'stam al lievitare del linguaggio poetico al proprio interno è tanto singolare e acuta da indurre l'amico e psicologo Lev Vygotskij a fare di un verso mandel'stamiano la sua stella polare per le ricerche sull'origine e sullo sviluppo del linguaggio.
Se fossi inchiostro. 1945. Dall'Italia all'Albania lettere ai soldati redivivi
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2021
pagine: 432
Un erompere simultaneo, nello stesso periodo, addirittura nello stesso giorno, d'una medesima gioia che da Venezia a Messina, da Firenze a Taranto, dalle Alpi a Lampedusa, percorse la penisola nei capillari delle sue abitazioni, in migliaia di paesi, di quartieri, di case: il postino (o i carabinieri, o un amico) portava la desiderata lettera che annunciava redivivo il soldato temuto non vivente. E se è Pasqua o anche la vigilia, ma va bene anche il Corpus Domini, la lettera è annunciata Resurrezione dell'amatissimo. In un capolavoro collettivo di lingua italiana naturale.
Il tenente T e il dottor K
Lia Tosi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 584
In questo libro, come alternandosi in un oratorio, le voci di molti italiani (centinaia) attivi dopo l’8 settembre 1943 nella Resistenza contro i nazifascisti in Albania si contrappuntano e si intrecciano, tessendo il grande racconto di esperienze frastagliate ma comuni, nello sgomento e nella paura ma anche nell’arte di rialzarsi, reagire, reinventarsi la vita.
Caro nemico. Soldati pistoiesi nella Resistenza in Albania e Montenegro 1943-1945
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 424
Questo volume raccoglie interventi e testimonianze di tre convegni (2014-2015-2017) sul tema dei militari italiani che dopo l’8 settembre 1943, intrappolati in Albania e Montenegro dall’abbandono della monarchia e del governo Badoglio, scelsero di affiancare contro le forze germaniche la resistenza di quei paesi, di cui fino ad allora erano stati occupanti e oppressori. Il titolo, "Caro nemico", allude alla complessità di queste alleanze rovesciate, prima coi tedeschi, poi con gli angloamericani, prima contro i partigiani poi con i partigiani, ma anche ai legami che il mutuo aiuto riuscì a tessere nei pericoli e nelle sofferenze. Il Comune di Pistoia volle promuovere un ciclo di quattro convegni, di cui al momento tre realizzati, spinto dalla riscoperta della numerosa presenza dei suoi cittadini in queste vicende. Nella città di Pistoia avevano sede due reggimenti, il 127° della "Firenze" e l’83° della "Venezia", le due divisioni che non cedettero le armi ai tedeschi come ordinato dagli alti comandi. Testi di: Roderick Bailey, Sonila Boçi, Slavko Burzanović, Massimo Coltrinari, Sandro De Maria, Jelena Ðurović, Annita Garibaldi Jallet, Eric Gobetti, Federico Goddi, Romeo Gurakuqi, Vesna Kilibarda, Lutz Klinkhammer, Riccardo Maffei, Matteo Mandalà, Luigi Marsibilio, Donato Martucci, Nevila Nika, Andi Pinari, Milovan Pisarri, Armando Pitassio, Lia Tosi, Visar Zhiti.
Ispida stella
Lia Tosi
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Anordest
anno edizione: 2013
pagine: 265
Anni '80. Un antico palazzo nel centro storico di una cittadina toscana oggetto di avido interesse da parte di varie cordate d'affari. Un quarantacinquenne figlio diseredato di notaio, Andrea, senza mestiere e senza redditi, che all'interno del palazzo conserva uno stile pigro da gran signore. Un duetto amoroso segreto e spinoso con l'amica e compagna di liceo, Miranda, la cui acuta sensibilità percepisce con paura, minacciose mutazioni che mandano segnali dalla prospera e godereccia società cittadina. Due giovanissimi figli di un'altra amica dei tempi liceali, Lisa, che prima di suicidarsi scrive ai vecchi compagni di curarne l'educazione. E per un giovane che voglia vendicare il suicidio della madre che via percorrere? La politica, già allora, inizio anni '80, già allora nel cuore rosso d'Italia, la politica come arricchimento e potere. "Ispida stella" è un romanzo la cui trama si basa su di un continuo rimando fra un diario risalente a metà ottocento, da cui effettivamente Lia Tosi ha attinto personaggi, situazioni e atmosfere e i primi anni '80. Anni in cui sembra che gli accadimenti e i personaggi non siano di molto cambiati. Le stesse trame "buie e avvolgenti" della politica di allora sembrano riflettersi in quella di oggi; le stesse cupidigie, egoismi e sopraffazioni sembra che col passare di qualche secolo si siano ancor di più irrobustiti.
Il signor Inane
Lia Tosi
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2010
pagine: 216
Una città di provincia, dipinta senza mai cedere al facile sentimentalismo nostalgico del "come eravamo" e colta nel preciso momento in cui la sua immobilità è stata infranta dall'instaurazione di nuove dinamiche sociali, quando "il firmamento dei grandi cittadini, dopo essere rimasto immobile secoli con le sue ben conosciute stelle fisse" ha assistito, tra diffidenza e invidia, all'ascesa di nuovi volti, tanto potenti quanto volgari, alcuni nati e cresciuti nel suo stesso connettivo storico e culturale, altri provenienti dagli sconfinati spazi di un'Europa orientale che ha da poco assistito all'apertura, o forse dovremmo dire al crollo, delle frontiere che la tenevano rigorosamente e prudentemente separata dal mondo occidentale. "Il signor Inane" è un romanzo corale e, prima di tutto, una storia di sconfitti, di vinti. "E Maria?" si chiede Sandro Melani nella Prefazione "È una vinta anch'essa, certo, giacché il soffocamento di quella stilnovistica angelicazione che le sarebbe concessa dalla sua potenziale capacità di rendere gli altri partecipi della sua "dote d'intelletto d'amore" la condanna alla prepotenza del "male oscuro".