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Libri di Matteo Di Gesù

I beati Paoli

I beati Paoli

Luigi Natoli

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2024

pagine: 1080

Nelle ombre dei vicoli e nei sotterranei di una Palermo settecentesca, una setta segreta si riunisce per emettere sentenze inappellabili. Sono i Beati Paoli, incappucciati e invisibili, giustizieri che colpiscono dove le leggi falliscono e i potenti opprimono. La loro leggenda si intreccia con il destino della città, avvolta in un’atmosfera di terrore e fascino. In questo scenario cupo e fascinoso, Blasco di Castiglione torna a Palermo per reclamare il proprio titolo e vendicare il torto subito dalla famiglia. Ma la sua si rivela una lotta contro nemici invisibili, in una rete di inganni, tradimenti e duelli che lo porta fino al cuore di una città divisa tra splendore e miseria, amore e vendetta. Nato come romanzo d’appendice, "I Beati Paoli" ha appassionato generazioni di lettori, conquistando anche autori e critici illustri per la dirompente forza narrativa e la suggestività del ritratto della Sicilia dell’epoca, fino a essere oggi considerato un capolavoro del Novecento italiano. A cura di Matteo Di Gesù. Prefazione di Giorgio Vasta. In collaborazione con l’Associazione degli Italianisti.
20,00

L'«Orlando furioso», l'Italia (e i turchi). Note su identità, alterità, conflitti

L'«Orlando furioso», l'Italia (e i turchi). Note su identità, alterità, conflitti

Matteo Di Gesù

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 96

Poema della crisi del Rinascimento, l'Orlando furioso risente delle vicende tumultuose e drammatiche dell'epoca in cui venne composto, licenziato ed emendato: la catastrofe degli Stati italiani e la fine della loro indipendenza, lo scontro con la potenza ottomana e la sua cultura. È risaputo che un persistente motivo di inquietudine trascorra le ottave dell'Orlando furioso, pur senza venire apertamente tematizzato; il "poema della crisi del Rinascimento", infatti, risente delle vicende tumultuose e drammatiche dell'epoca in cui venne composto, licenziato ed emendato: la catastrofe degli stati italiani e la fine della loro indipendenza. Ma persino la rappresentazione del musulmano, quand'anche complessa e articolata, non è affatto pretestuosa, quasi fosse nient'altro che un mero espediente narrativo avulso dal contesto storico e dalla realtà politica del proprio tempo: rimanda, piuttosto, alla minaccia della penetrazione ottomana in Europa e al concretissimo conflitto che si andava prospettando. Nel capolavoro ariostesco, dunque, le topiche sull'Italia e le rappresentazioni dell'alterità turca e musulmana, pur aderendo entrambe alle forme, ai modi, alle retoriche e ai modelli previsti dagli statuti letterari del classicismo civile, rivelano le implicazioni dell'opera con la storia, i conflitti, gli scontri di potere e di civiltà del proprio tempo e sembrano dar voce a una sorta di inconscio politico collettivo. In questo saggio si prova ad abbozzare qualche ulteriore percorso di lettura e ad aggiungere qualche notazione interpretativa a quanto già acquisito dalla critica, la quale ha ormai da tempo messo in discussione la proverbiale armonia ariostesca, insistendo sugli aspetti contraddittori e conflittuali del poema.
10,00

L'invenzione della Sicilia. Letteratura, mafia, modernità

L'invenzione della Sicilia. Letteratura, mafia, modernità

Matteo Di Gesù

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2015

pagine: 160

La letteratura moderna ha documentato assai efficacemente il lungo e conflittuale processo di assimilazione della Sicilia alla nazione italiana: un'integrazione culturale e sociale, prima ancora che politica, disarmonica e per molti aspetti ancora incompiuta. Ma la letteratura, specie la narrativa di autori siciliani, è stata interpretata, sovente in maniera forzosa e ideologicamente tendenziosa, come repertorio di una presunta identità siciliana immutabile, di un'ontologia metastorica per la quale perfino la mafia sarebbe uri carattere antropologico piuttosto che un fenomeno criminale. Il libro rivisita alcuni momenti della fondazione letteraria dell'ambigua nozione di identità siciliana moderna: dalla breve stagione dell'illuminismo isolano alla comparsa della tematica mafiosa nella narrativa del secondo Ottocento, fino alle riscritture romanzesche dell'impresa risorgimentale. Una rilettura suffragata dall'idea che sia giunto il tempo di rivedere criticamente alcuni dispositivi discorsivi che riguardano la cosiddetta "letteratura siciliana", nonché da una fedeltà irrinunciabile, per quanto problematica, al magistero di Leonardo Sciascia.
18,00

Una nazione di carta. Tradizione letteraria e identità italiana

Una nazione di carta. Tradizione letteraria e identità italiana

Matteo Di Gesù

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2014

pagine: 192

È difficile ponderare con sicurezza se il sovradosaggio di autonarrazione, la sovrabbondante dotazione (quand'anche inconsapevole) di immaginario letterario di cui l'Italia dispone, abbia accresciuto la coscienza di sé della comunità nazionale e agevolato i processi di trasmissione e condivisione di istanze comuni; ovvero se, al contrario, questa topica, questa ostinazione originaria a raccontarsi e allegorizzarsi, abbia compromesso tale consapevolezza e abbia concorso ad alimentare e consolidare processi escludenti, fungendo da corredo ideologico. Questo saggio indaga la codificazione letteraria di alcune retoriche nazionali e di determinate immagini culturali, nonché la loro persistenza nello svolgimento della storia letteraria stessa: dalla fondazione dantesca e dalla formalizzazione esemplare che ne ha fatto Petrarca fino alla modernità (il motivo della lamentazione per le sorti dell'Italia, la trasfigurazione poetica del paesaggio del "bel paese", l'invenzione letteraria anch'essa - dei costumi e del carattere dei suoi abitanti). Il testo prova inoltre a formulare alcune considerazioni sul lascito residuo che, di questa tradizione, rimane per la "comunità che viene".
19,00

Dispatrie lettere. Di Blasi, Leopardi, Collodi: letterature e identità nazionali

Dispatrie lettere. Di Blasi, Leopardi, Collodi: letterature e identità nazionali

Matteo Di Gesù

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2005

pagine: 92

Un sondaggio sull'aggettivo "italiana" attribuito alla nostra letteratura.
7,00

Palinsesti del moderno. Canoni, generi e forme della postmodernità letteraria

Palinsesti del moderno. Canoni, generi e forme della postmodernità letteraria

Matteo Di Gesù

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2005

pagine: 128

Il riciclaggio dei materiali e delle forme della modernità letteraria, la loro 'degradazione' a repertorio al quale attingono le scritture di secondo grado sono alcune delle prerogative della letteratura postmoderna. In questo saggio si indaga qualcuno di questi nessi tra moderno e postmoderno nonché alcune questioni teoriche relative alla trasmissione della tradizione e alla sua ricodificazione dopo la modernità. Matteo Di Gesù, dottore di ricerca in italianistica, insegna a contratto Letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Palermo, nella quale tiene anche Laboratori di Scrittura italiana. Editorialista dell'edizione palermitana de "La Repubblica", collabora con varie riviste.
20,50

La tradizione del postmoderno. Studi di letteratura italiana
22,00

Il saggio critico. Spunti, proposte, riletture

Il saggio critico. Spunti, proposte, riletture

Andrea Cozzo, Roberto Deidier, Matteo Di Gesù

Libro: Copertina morbida

editore: :duepunti edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 143

12,50

I paralleli. Narratori contemporanei e classici italiani a confronto

I paralleli. Narratori contemporanei e classici italiani a confronto

Matteo Di Gesù, Andrea Cortellessa

Libro

editore: Edizioni di Passaggio

anno edizione: 2009

pagine: 116

Cosa unisce Ludovico Ariosto a Wu Ming 5, Giorgio Faletti ad Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi a Sebastiano Vassalli? Questo volume confronta, in un succedersi di "paralleli", ovvero recensioni doppie, la cui costante è l'accostamento di opere provenienti da tempi e contesti diversi, nell'ambito della produzione letteraria italiana. Gli scritti, pubblicati dal 2005 al 2008 sulla rivista "Giudizio Universale" e ora collazionati in un'unica raccolta, propongono un'interpretazione originale di molti classici del canone letterario nazionale e della più significativa produzione narrativa contemporanea. Il risultato è un testo fluido, a un tempo sorta di possibile vademecum di letture e saggio critico, dal tono molto poco carezzevole, piuttosto ironico, senz'altro incisivo: perché la letteratura, come scrive Andrea Cortellessa nell'introduzione "è per sua natura - per sua fisiologia, direi addirittura - uno scandalo".
14,00

Il romanzo e la storia. Percorsi critici

Il romanzo e la storia. Percorsi critici

Giancarlo Bertoncini, Matteo Di Gesù, Maria Di Giovanna

Libro: Copertina morbida

editore: :duepunti edizioni

anno edizione: 2007

pagine: 304

È ancora frequentabile l'orizzonte della storia come materia narrativa? Romanzo e realtà formano un binomio problematico tanto per il critico quanto per il lettore. Considerare l'asse del realismo otto-novecentesco comporta una riflessione che metta in campo i testi narrativi nelle loro diverse modalità organizzative, le trasformazioni storiche e sociali intervenute nell'arco di due secoli, la molteplicità delle prospettive modellizzanti discusse e risemantizzate dai vari scrittori. Le tipologie di romanzo storico, legate alla costruzione della nazionalità italiana con l'apporto composito delle diverse realtà regionali, si presentano come la produzione letteraria di maggiore diffusione popolare. Ridiscutere i parametri che ne hanno fondato la nascita e gli sviluppi significa interrogarsi sulla legittimazione della modernità nelle sue sfrangiate sperimentazioni. In tempi di semiosi parallele o metacostruzioni possibili, ciò che intriga ancora è il gioco di dinamiche immaginative e cognitive che incatenano il lettore al piacere del testo o alla macchina narrativa.
18,00

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