Libri di Tommaso Tarani
La nostra sete che ci tenne uniti. Studi sulla modernità letteraria offerti ad Anna Dolfi
Riccardo Donati, Nicola Turi, Oleksandra Rekut, Marica Romolini, Rodolfo Sacchettini, Tommaso Tarani, Nives Trentini, Francesco Vasarri, Michele Baldini, Andrea Gialloreto, Riccardo Barontini, Francesca Bartolini, Dario Collini, Luciano Curreri, Leonardo Manigrasso
Libro: Copertina morbida
editore: Prospero Editore
anno edizione: 2018
pagine: 300
Il volume raccoglie studi dedicati a prosatori e poeti dell'Otto e Novecento italiani (da Leopardi a Daniele Del Giudice) in omaggio agli interessi letterari di Anna Dolfi e in continuità con la sua lezione storico-critica, che unisce il rigore filologico a una spiccata passione per i problemi ideologici metodologici e formali. Anna Dolfi è Professore Ordinario di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Firenze ed è socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei. Tra i maggiori studiosi di Leopardi, di poesia del Novecento (in particolare la terza generazione ermetica) e di narrativa contemporanea (Bassani, Dessì, Tabucchi tra gli altri), ha progettato numerosi volumi collettivi dedicati alla modernità letteraria, oltre a curare carteggi ed edizioni critiche.
Il velo e la morte. Saggio su Leopardi
Tommaso Tarani
Libro: Libro rilegato
editore: Società Editrice Fiorentina
anno edizione: 2011
pagine: 300
Il motivo del velo e della copertura attraversa in maniera sotterranea tutta la speculazione filosofica leopardiana. Declinato nelle più varie accezioni (vestimento, supplemento dell'immaginario, metafora, traccia letteraria) esso si presenta sempre come un sipario che ha lo scopo di proteggere il soggetto della conoscenza da un terribile segreto, desiderato e allo stesso tempo temuto. Il libro di Tommaso Tarani, privilegiando un costante dialogo con la tradizione filosofico-letteraria francese in un arco temporale circoscritto dalle figure emblematiche di Rousseau e Chateaubriand, si propone di esplorare questo inedito aspetto dell'estetica di Leopardi per proporre una complessiva rilettura dell'opera leopardiana. Ne emerge una fitta rete tematica in grado di gettare nuova luce sul disegno generale dei Canti e su molti dei temi portanti dello Zibaldone: la funzione filosofica dello stile all'interno del discorso poetico, il rimpianto della nudità nell'età dell'oro, la doppia natura dell'immagine e della beltà, fino a giungere alla terribile dialettica di amore e morte su cui si proiettano l'ombra di Orfeo e di una misteriosa Signora.