Libri di Alessio Lo Giudice
Studi sulla legge processuale
Giorgetta Basilico, Alessio Lo Giudice, Marco Gradi, Federico Russo, Damiano Micali
Libro
editore: Discendo Agitur
anno edizione: 2024
pagine: 257
Meglio separate. Un'inedita prospettiva sulla separazione delle carriere in magistratura
Gaetano Bono
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2023
pagine: 130
Oggi i tempi sembrano maturi per arrivare a quella separazione delle carriere di cui si discute da almeno trent’anni, alla quale i magistrati sono da sempre unanimemente contrari, quantomeno nel pubblico dibattito. Ma è proprio un magistrato che – analizzando il tema senza pregiudizi, disvelando dall’interno i meccanismi di funzionamento degli uffici giudiziari e avanzando proposte originali – cerca di superare ogni dogmatismo e di far comprendere quale sia la vera posta in gioco che sta dietro le diverse tesi favorevoli e contrarie alla separazione delle carriere. Meglio separate come cartina di tornasole da utilizzare per valutare se le riforme, presenti e future, siano rispettose dei fondamenti della nostra democrazia oppure se rechino insidie che potrebbero aprire la strada a derive illiberali o autoritarie. Risulterà chiaro che la separazione delle carriere potrà avere molteplici effetti positivi – tra cui un miglioramento nella specializzazione di giudici e pubblici ministeri e una maggiore coerenza con l’idea di processo accusatorio – a condizione che essa venga inserita in un più ampio contesto di riforma e modernizzazione del sistema giudiziario e che vengano salvaguardate le attuali garanzie costituzionali della magistratura, nonché l’indipendenza del PM dal potere politico e la sua cultura della giurisdizione. Prefazione di Alessio Lo Giudice.
Il dramma del giudizio
Alessio Lo Giudice
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 202
La profonda umanità del giudizio giuridico è alla radice del dramma che questo libro vuole indagare. Il giudice non può che fare i conti con l'inadeguatezza di ogni essere umano a giudicare le azioni altrui. Da qui il conflitto che il giudice affronta, anzitutto, con se stesso, gravato com'è dal dovere di rispondere alla pretesa di giustizia sotto l'urgenza e la pressione dei casi singoli. Esplorare la natura umana del giudizio consente di spingersi oltre la contrapposizione tra chi vede nell'arbitrio del giudice il fulcro del giudizio e chi, invece, pensa a un giudice, bocca della legge, ridotto alla versione umana di un algoritmo.
Potere e negoziazione. Il diritto al tempo del post-pensiero
Mario Barcellona, Bruno Montanari
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 144
In questo libro si presenta una riflessione a due voci sulle condizioni di possibilità di una comprensione teorico-generale del nostro tempo. Gli autori, un giuscivilista e un filosofo del diritto, si chiedono se l’esperienza giuridica, ridotta a negoziazione tra poteri, e il pensiero, sostituito da linguaggi numerici e iconici, possano servire ancora a garantire i soggetti e a progettare la società.
Privati del pubblico ovvero dell'indistinzione Teoria e critica della regolazione sociale. Volume Vol. 1
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 124
L’idea del privato, come sfera sottratta a qualunque ingerenza esterna, è dialetticamente legata alla stessa costruzione di una sfera pubblica. Ma l’odierna esibizione solipsistica del privato in che termini incide sul tessuto delle relazioni sociali e pubbliche? In quale misura disgrega la trama sociale su cui la dimensione pubblica deve fondarsi? E ancora, in che termini la società digitale del controllo determina la riduzione della percezione soggettiva di un’autentica sfera privata? In che termini determina l’espansione abnorme della sfera pubblica con la paradossale conseguenza di un mondo di vita interamente pubblico e quindi per nulla pubblico? A partire, tra gli altri, da tali spunti, in questo numero si dà vita a una riflessione sulla tenuta odierna delle categorie di pubblico e privato, quali fondamenti dell’assetto sociale e istituzionale moderno.
La democrazia infondata. Dal contratto sociale alla negoziazione degli interessi
Alessio Lo Giudice
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2012
pagine: 166
Le odierne prassi di democrazia negoziale e concertata si servono di modelli concettuali di tipo contrattuale, che potrebbero far ipotizzare l'esistenza di una linea di continuità con le teorie moderne del contratto sociale. In realtà, la riflessione filosofica moderna, che si misurava con le questioni dell'origine e della giustificazione dell'ordine, prendeva in considerazione il patto sociale quale momento fondativo. La democrazia negoziale, al contrario, relega nell'oblio il problema della legittimità del potere e si limita a perseguire un precario equilibrio tra interessi particolari. Comprendere lo scarto tra l'idea moderna di contratto sociale e l'attuale retorica contrattualista ha il fine di mostrare l'ineludibilità di questioni oggi rimosse. Ma ha anche l'obiettivo di considerare le teorie delle istituzioni e le prassi politiche contemporanee in relazione alla questione del fondamento del principio democratico. Scoprendo che, se le condizioni di pensabilità dell'autogoverno vengono a mancare, le istituzioni democratiche rischiano di restare sospese: legittime nelle procedure, infondate nel pensiero.
Istituire il postnazionale. Identità europea e legittimazione
Alessio Lo Giudice
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2011
pagine: 312
Il soggetto plurale. Regolazione sociale e mediazione simbolica
Alessio Lo Giudice
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2006
pagine: XIV-332
Le lettere e gli spiriti
Paolo L. Bernardini
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2025
pagine: 235
Questo libro intende proporre se non un nuovo canone vero e proprio della letteratura italiana, l’idea stessa, estremamente feconda, che il canone della letteratura italiana – come di qualsiasi altra letteratura – possa e debba essere ripensato ed eventualmente riscritto, al di fuori dell’asfissiante e inattuale (nel senso di Nietzsche, che “va contro i tempi”) divisione tra “minori”, “maggiori” e “minimi”. Ognuno deve essere libero di tracciare e osservare il proprio “canone”, al di fuori delle costrizioni delle scuole di ogni ordine e grado, e dell’ombra lunga che i poteri, politico e mediatico soprattutto, esercitano sulla letteratura. In questo risiede la quota irrinunciabile di libertà della lettura e della critica: nella capacità di accostare liberamente ogni testo, e trasformare “minori” in “maggiori”, a partire dal proprio gusto, dalla propria sensibilità, dalla propria cultura. In 31 brevi saggi vengono presentati autori, autrici, opere insolite, che indicano percorsi eccentrici, liberatori, e dicono anche come la letteratura sia in grado di essere arma e alba di pensiero, e sogno e segno della Storia.