Libri di G. Raciti
Socialismo
Max Weber
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2022
«Oggi, tutti i partiti che rivendicano un carattere schiettamente sociali-sta sono partiti democratici. Vorrei anzitutto misurarmi brevemente con questo carattere democratico. Che cosa significa, oggi, democrazia?» (Max Weber)
L'incesto
Robert Musil
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2021
pagine: 131
«L'Uomo senza qualità è certamente "il romanzo dell'incesto", ma la vera questione messa in campo da Musil non è la sua consumazione (che in effetti avviene e non avviene o avviene per vie traverse, sul terreno congetturale delle varianti al testo pubblicato), bensì il suo attraversamento, la sua puntuale perimetrazione, come si trattasse di una regione, di un territorio, di un regno [...]. E questo regno - appunto il dominio dell'incesto - si rivela uno spazio interamente etico, se non addirittura lo spazio dell'etica. Consiste in questo, opiniamo, l'enorme, l'inesauribile provocazione di Musil». (G.R.)
Giano di Napoli
Adrian Martin
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Conchiglia
anno edizione: 2005
pagine: 215
L'uomo e la tecnica. Contributo a una filosofia della vita
Oswald Spengler
Libro
editore: Aragno
anno edizione: 2016
Nel saggio intitolato "L'uomo e la tecnica", frutto di una conferenza del 1931, Oswald Spengler è stato il primo a porre una domanda nuova e fondamentale per la filosofia: "Che significa tecnica? Quale è il suo senso nella storia, quale il suo valore nella vita dell'uomo, quale il suo posto morale o metafisico?". In anticipo su Heidegger, che inizierà la sua interrogazione sulla 'questione della tecnica' a partire dal dopoguerra - e in anticipo anche su quella autentica 'bibbia' della riflessione sulla tecnica che è l'Operaio di Ernst Jünger (1932) - Spengler è il primo ad accostare, in linea con le ardite sperimentazioni musicali di quegli anni, due elementi pericolosamente dissonanti, filosofia e tecnica, o più precisamente, come si esprime nel testo citato, tecnica e metafisica.
Teoria del romanzo
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2015
pagine: 154
"Lo scoppio della guerra del 1914 - l'effetto prodotto dalla posizione interventista della socialdemocrazia sull'intellighenzia di sinistra - fu l'occasione che determinò la nascita della "Teoria del romanzo". La mia posizione radicale si esprimeva in un veemente, globale e, specie all'inizio, poco articolato rifiuto della guerra. Inizialmente avevo pensato a una catena di dialoghi: un gruppo di giovani si isola di fronte alla psicosi della guerra alla maniera dei narratori di novelle del 'Decamerone' di fronte alla peste; i loro dialoghi avrebbero esplicitato i problemi trattati nel libro, fino a gettare uno sguardo sul mondo di Dostoevskij. A un ripensamento più attento la 'Teoria del romanzo' assunse la sua attuale configurazione."
Teoria del romanzo
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2011
pagine: 154
"Lo scoppio della guerra del 1914 - l'effetto prodotto dalla posizione interventista della socialdemocrazia sull'intellighenzia di sinistra - fu l'occasione che determinò la nascita della "Teoria del romanzo". La mia posizione radicale si esprimeva in un veemente, globale e, specie all'inizio, poco articolato rifiuto della guerra. Inizialmente avevo pensato a una catena di dialoghi: un gruppo di giovani si isola di fronte alla psicosi della guerra alla maniera dei narratori di novelle del Decamerone di fronte alla peste; i loro dialoghi avrebbero esplicitato i problemi trattati nel libro, fino a gettare uno sguardo sul mondo di Dostoevskij. A un ripensamento più attento la "Teoria del romanzo" assunse la sua attuale configurazione."
Teoria del romanzo
György Lukács
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2004
pagine: 154
"Lo scoppio della guerra del 1914 - l'effetto prodotto dalla posizione interventista della socialdemocrazia sull'intellighenzia di sinistra - fu l'occasione che determinò la nascita della "Teoria del romanzo". La mia posizione radicale si esprimeva in un veemente, globale e, specie all'inizio, poco articolato rifiuto della guerra. Inizialmente avevo pensato a una catena di dialoghi: un gruppo di giovani si isola di fronte alla psicosi della guerra alla maniera dei narratori di novelle del Decamerone di fronte alla peste; i loro dialoghi avrebbero esplicitato i problemi trattati nel libro, fino a gettare uno sguardo sul mondo di Dostoevskij. A un ripensamento più attento la "Teoria del romanzo" assunse la sua attuale configurazione."
Le leggi della storiografia
Johann Jakob Bachofen
Libro
editore: Guida
anno edizione: 1999
pagine: 92
"Le leggi della storiografia" furono scritte nel 1864, ma pubblicate solo nel 1951. Esse occupano un posto a parte nella vasta produzione di Johann Jacob Bachofen; si tratta, infatti, dell'unica opera in cui l'autore tratta lo spinoso tema della filosofia della storia. Riprendendo alcune indicazioni di Hegel, l'autore stabilisce una naturale relazione fra "romanità" e "modernità". La moderna e problematica "civiltà cristiana", pur essendo profondamente radicata nello spirito della romanità (lo spirito della "serietà"), attinge a esso come alla sua inesauribile riserva di positività.