Libri di Gianni Celati
Romanzi, cronache e racconti
Gianni Celati
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: CXXVII-1850
Il Meridiano, curato da Marco Belpoliti e Nunzia Palmieri, percorre l'intera produzione narrativa di Celati. Si apre con i romanzi nati nel solco dello sperimentalismo: "Comiche" (1971) - accompagnato da una parziale riscrittura e la trilogia dei "Parlamenti buffi, viaggio nei generi del romanzo e nelle potenzialità espressive della lingua italiana. Seguono le novelle, da "Narratori delle pianure" a "Quattro novelle sulle apparenze", le prose di viaggio, i racconti usciti di recente nei "Costumi degli italiani". La cronologia ricostruisce la vita di questo irregolare delle lettere; le note ai testi spalancano al lettore il laboratorio dello scrittore.
La linea d'ombra
Joseph Conrad
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2015
pagine: 132
Tra le più felici e celebrate opere di Conrad, scritta negli anni della prima guerra mondiale, "La linea d'ombra" rievoca la vera storia del primo comando toccato al trentenne Joseph Conrad sul vapore Vidar. Alle qualità autobiografiche e drammatiche della vicenda, si aggiunge il racconto della crisi di un uomo, la fine della sua giovinezza, riassunta nella potente immagine della linea d'ombra.
Ulisse
James Joyce
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2013
pagine: X-988
"L''Ulisse' è un libro scritto da qualcuno che doveva diventare tenore (Joyce quando abitava a Trieste), uno che aveva imparato a trasmettere sulla pagina ciò che i musicisti chiamano 'orecchio interno', al di là del senso oggettivo delle parole. In effetti, se facessimo il calcolo di quante cantate spuntano nell''Ulisse' ogni poche pagine, vedremmo un ventaglio di citazioni canterine che sono la spina dorsale joyciana per scavalcare tutti i discorsi e intendersi con diversi richiami musicali: dall'opera lirica alla filastrocca oscena, da un canto gregoriano ('Gloria in excelsis Deo') al rumore della carrozza del viceré che passa sul lungofiume ('Clapclap, Crilclap'), dai nursery rhymes a una poesia tedesca sul canto delle sirene ('Von der Sirenen Listigkeit...'), dal verso del cuculo ('Cucù! Cucù') al Fiore di Siviglia (opera lirica), dalle battute per tenere il ritmo d'una pagina ('Tum' 'Tum') a quelle di altri suoni ('Pflaap! Pflaap! Pflaaaap'), alla cantata mozartiana, ricorrente nei pensieri di Mr Bloom: 'Vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cor', e cosi via." (dalla prefazione di Gianni Celati)
Vite di pascolanti. Tre racconti
Gianni Celati
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2006
pagine: 133
Tre racconti che ruotano intorno alla vita di un gruppo di liceali. Tre storie autonome, dove alcuni personaggi trasmigrano inaspettati da una storia all'altra. Il mondo è quello, timido e assatanato, degli studenti di una città di provincia. Storie di maschi, che 'pascolano' nelle ore notturne per la città, discutendo di filosofia e di sesso, dove le donne sono oggetti di un desiderio spericolato e incredulo, il pensiero una ruminazione mai esausta, il successo e il disastro appesi al filo di una parola, una scrollata di spalle.
Fata Morgana
Gianni Celati
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2005
pagine: 188
Il narratore risiede in un villaggio normanno. Nella solitudine brumosa della campagna, in una casa dalle scale scricchiolanti, piena di piccoli notturni rumori, raccoglie materiali documentali sul misterioso popolo dei Gamuna: le fonti maggiori sono le lettere e i taccuini di un amico viaggiatore, gli articoli di un aviatore argentino e il diario che una suora vietnamita gli legge quando egli si reca a trovarla al di là della Manica. Gianni Celati dà vita a un romanzo di antropologia fantastica ricreando la storia dei Gamuna, della loro lingua, dei loro costumi, del mistero che li circonda.
Costumi degli italiani
Gianni Celati
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2008
pagine: 120
Nel suo sviluppo con molte trame, questa serie di racconti tocca gli aspetti più consueti dei costumi italiani del nostro tempo: le vacanze marine, il calcio, le automobili, il fascismo, la famiglia piccolo borghese, il sesso, la liceale che vuole che tutti siano innamorati di lei, il liceo ginnasio per i rampolli di buona famiglia, l'industriale Minosse, detto "il Capitalista Eterno", le raccomandazioni della chiesa, le speculazioni edilizie, il furbo riformista chiamato "Macca il grande" (sostenuto dai preti contro i comunisti), la giovane Cornelia che si inventa un volume di viaggi intorno al mondo, e il capo comunista Cianciughi, detto anche "Rapina".
Finzioni occidentali. Fabulazione, comicità e scrittura
Gianni Celati
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2001
pagine: 215
Con questi saggi, apparsi in prima edizione nel 1975, l'autore affianca alla sua opera di narratore una serie di studi riguardanti un nodo cruciale per la scrittura moderna: l'opposizione fra miti e razionalità e il processo della critica razionalista, contro i supposti errori o le ingenuità dei miti e dei romanzi.
Alice disambientata
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2007
pagine: 160
Bologna, primavera 1977. L'università è occupata. Al DAMS c'è un professore stravagante, Gianni Celati, che scrive saggi geniali e non si stanca mai di raccontar storie. Così il suo seminario su Lewis Carroll si trasforma in un collettivo politico, una scuola di scrittura creativa, un cineclub, un concerto rock, un set psicanalitico. Soprattutto un posto dove «farsi delle storie». Alice è l'emblema del Movimento. Un'Alice disambientata perché ormai è dappertutto: cade, precipita, rimpicciolisce e ingrandisce. Il suo, dicono gli studenti e scrupoloso annota il prof, è «un modo per non farsi catturare». Nasce questo volume, esperimento di scrittura collettiva, libro-nonlibro, frutto della collaborazione tra individui «che si identificano molto l'uno nell'altro (si innamorano anche) ma non si identificano più in nessunissimo capo». Un volume che ora l'autore riscrive da cima a fondo, corredandolo di illustrazioni scelte nella grande tradizione iconografica del capolavoro di Carroll, ma anche fra le icone pop di quel tempo.
Un eroe moderno
Gianni Celati
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 144
Questi racconti appartengono alla serie che Gianni Celati ha voluto chiamare Costumi degli italiani, racconti tra di loro legati come un telefilm a puntate; personaggi e vicende si snodano circa negli anni del boom economico, quando tanti si davano da fare per diventar ricchi, tranne quelli negati fin da giovani per ogni carriera, o quelli che avevano già il fallimento come loro personale destino, e alla fine sono gli esseri più condivisibili. In questa scrittura piana, nel lontano rimando autobiografico, s'intravede sempre un sentiero etico segnalato e percorso.
Il viaggio d'inverno. Il viaggio d'inferno
Georges Perec, Jacques Roubaud
Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 80
Un misterioso libretto del 1864 è la fonte di tutta la migliore poesia francese di fine Ottocento, Mallarmé, Verlaine, Rimbaud, Lautréamont, che risultano quindi aver copiato dalla stessa fonte. Oppure il libretto è un incredibile plagio per anticipazione? Ma il libretto è sparito e chi l’ha visto e l’ha potuto leggere una sera d’inverno del 1939, non lo ritroverà più. In questo breve, fulminante racconto alcuni dei temi ricorrenti in Perec: la vertigine dell’inventario, l’opera che nasce e scompare come gli acquerelli di Bartlebooth nel suo indimenticabile La vita istruzioni per l’uso, l’ossessione della ricerca e la duplicazione apocrifa. La ricerca del misterioso libretto continua nel racconto di Roubaud, che ne è il seguito, ambientato quarant’anni dopo, e atto d’omaggio al suo caro amico scomparso. Il titolo originale gioca sulla caduta di una lettera, Le voyage d’hiver/Le voyage d’hier, gioco lipogrammatico del refuso, come se ne facevano nel gruppo letterario dell’Oulipo: il figlio di Borrade, proprietario dello scomparso libretto, incontra nel 1981 in Australia Georges Perec in persona, che giura che la storia è vera.
Bartleby lo scrivano
Herman Melville
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2023
pagine: 112
Apparso nel 1853, “Bartleby lo scrivano” è uno tra i più bei racconti dell’epoca moderna. Vi si narra la vicenda di un grigio impiegato di Wall Street che, senza fornire spiegazione alcuna, man mano rinuncia al suo lavoro di copista, impervio a ogni tentativo di persuasione, mite e rispettoso ma graniticamente risoluto nel rivendicare la propria scelta di libertà, il proprio radicale rifiuto dell’utilitarismo, dell’efficientismo americano, affrontando l’ostilità del mondo, la prigione e infine la morte. Imitato, meditato e tradotto da alcuni dei massimi scrittori contemporanei, come Borges, Beckett, Leiris, Perec e Calvino (che intendeva dedicargli l’ultima delle sue “Lezioni americane”), “Bartleby lo scrivano” viene qui presentato nella magistrale traduzione di Gianni Celati, accompagnato da un lungo saggio e dalla traduzione di una scelta delle lettere di Melville di quel difficile periodo, immediatamente successivo al clamoroso insuccesso del suo ormai indiscusso capolavoro, “Moby Dick”.

