Adda: Cataloghi di mostre. Eventi

La sua arte gentile colora le strade delle città, cercando angoli dimenticati per ritrarre icone di tutti i tempi, riproposte con la maschera da sub: dalla Venere di Botticelli alla Gioconda, da Giuseppe Verdi a Dante Alighieri, da Van Gogh a Dalì, sono tanti i personaggi che, tra realtà e finzione, sono stati rappresentati dallo street artist Blub. Deciso a non rivelare al pubblico la propria identità, Blub ha fatto incursione nei centri storici di tante città e borghi italiani, arrivando ad esporre nelle istituzioni più prestigiose, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al Louvre. Ed ecco che, grazie alla costante attenzione che l'amministrazione dedica alla street art, non poteva non arrivare anche a Bari. Da qui nasce la mostra "BLUB L'arte sa nuotare". Presentazioni di Ines Pierucci e Micaela Paparella.

Il catalogo di Bari Costa Sud è indiscutibilmente una pubblicazione tecnica, che raccoglie e illustra in sintesi i progetti presentati da 32 professionisti e gruppi di professionisti in risposta al concorso internazionale voluto dall’Amministrazione per prefigurare un intervento di riqualificazione da troppo tempo atteso, ma è al contempo uno strumento politico e di metodo, che testimonia l’avvio di un confronto trasparente e qualificato sulla visione della Bari futura.

Il presente lavoro è frutto di lunghissimi anni di studio e di ricerca che hanno coinvolto i diversi ambiti nei quali l’artista si è trovato a operare. Trattandosi di una produzione sterminata, si è cercato di circoscrivere il progetto, editoriale ed espositivo insieme, che non ambisce a essere esaustivo, a specifiche tematiche. Nell’intento di fare luce su vicende ancora poco note se non del tutto, finora, ignorate, si è proceduto a indirizzare l’indagine sui periodici dell’epoca, non solo in ordine ai momenti apicali delle inaugurazioni ma anche nel quotidiano fluire di un dibattito destinato a protrarsi nel tempo e a coinvolgere la collettività intera, non di rado assumendo toni accesi e appassionati. Un ruolo decisivo ha avuto la ricerca effettuata negli archivi: l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, l’Archivio di Stato di Bari, nonché gli archivi comunali, realtà, queste ultime, tuttavia spesso condizionate da traversie di vario genere – e in alcuni casi addirittura inaccessibili – che hanno inciso inevitabilmente sugli esiti delle singole ricostruzioni. Di fondamentale ausilio, infine, si è rivelato il reperimento dei materiali inediti custoditi negli archivi privati presso i diversi rami della famiglia.

Catalogo della mostra (Bari, museo civico, 27 ottobre 2017-15 gennaio 2018).