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Lingua

Il mio piccolo manuale di scrittura

Libro: Libro in brossura

editore: Blackie

anno edizione: 2025

pagine: 208

Scrittori si nasce. Ma per imparare a scrivere meglio non servono venerati maestri o corsi costosi dai nomi altisonanti. Basta leggere tanto e scrivere tanto. Questo libro ti farà fare tutto questo. Il mio piccolo manuale di scrittura è un uno spazio per dare libero sfogo alla tua creatività, seguendo l’esempio dei più grandi nomi della storia della letteratura. Il volume perfetto per chi ama la scrittura, ma odia i corsi di scrittura. Per chi vuole imparare con il proprio ritmo e il proprio metodo. Per chi vede la scrittura come uno strumento per migliorare se stessi. Per staccare dagli schermi, rallentare e riscoprire la lentezza in un tempo frenetico come il nostro.
15,00

Atlante degli alfabeti in pericolo. Un giro del mondo in 80 scrittura (quasi) perdute

Tim Brookes

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 256

L’alfabeto latino in un pugno di secoli ha conquistato il mondo, con la forza bruta delle armi occidentali e con quella suadente della cultura e dell’economia. Ma a parte pochi alfabeti celebri (greco, arabo, ebraico, cinese, cirillico, giapponese...) spesso non ci rendiamo conto di quanti altri ne esistano ancora oggi, sempre più in pericolo perché usati da poche centinaia o addirittura decine di persone, gli ultimi esponenti di culture in via di estinzione. Tim Brookes da vent’anni porta avanti un progetto ambiziosissimo di mappatura di tutti questi alfabeti a rischio scomparsa, con lo stesso spirito di conservazione e cura con cui il WWF opera sulle specie animali. Dal lavoro di una vita nasce finalmente questo Atlante degli alfabeti in pericolo, un viaggio incantevole tra ottanta sistemi di scrittura diversi, provenienti da ogni angolo del pianeta: minuscole isole del Pacifico e steppe mongole, montagne balcaniche e praterie americane, tundre gelate e deserti africani. Un libro illustrato che ammalia chiunque senta vibrare dentro di sé il fascino della scrittura, un catalogo dell’umano per immergersi in culture lontanissime, eppure in fondo così vicine.
26,00

Pronomi

Pronomi

Enrico Testa

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 384

«Rivendico il diritto all’arte del saccheggio, alla non-oggettività, alla contraddizione, al procedere non scientifico, al libero prelievo di testi altrui e al loro casuale sovrapporsi e pure al loro confliggere». Con grande sincerità e senza alcun timore di essere “politically incorrect”, un linguista si scompone nelle sue manie e passioni, idiosincrasie e valori. La poesia e il jazz, l’irritazione per i luoghi comuni ricorrenti e il pensiero unico, le parole e il destino delle lingue, i vivi e i morti, le differenze e le analogie, l’intelligenza artificiale e quella artificiosa, la filosofia grammaticale e l’ironica saggezza dell’interpunzione... tutto questo e molto altro ancora creano un indimenticabile «me stesso», castello di carte e di carta nell’infinito gioco del mondo. Mettiamo che un linguista, che è anche un poeta, decida di descrivere senza remore ciò che vede e pensa del mondo, osservandolo dalla sua finestra affacciata su un tramonto occidentale. E, per farlo, cominci con l’aprirla... Se perciò vi attendete che questo libro sia un monologo, o un soliloquio, abbandonate da subito l’ipotesi: l’“io” narrante non sarà mai solo. Perché i linguisti parlano, certo, ma soprattutto ascoltano. Se poi sono anche poeti sentono perfino i rumori bianchi, le pause, gli a capo. E da quella finestra d’Occidente entra davvero di tutto. E irrompe con una folla di voci. E interrompe “io”. Di continuo. Ma forse è per l’appunto nell’essere interrotti che si diventa davvero sé stessi: nella propria libera e liberatoria reazione a ciò che, da fuori (ma anche da dentro), ci avvolge costantemente di parole. Quella reazione che è un discrimine e un vaglio, un generatore di categorie, di dilezioni, di appartenenza, di rifiuto. E quindi di pronomi. Il fastidio tremendo di fronte alle vocette che blaterano parole alquanto cretine ma di moda; l’idiosincrasia per le astrusità pompose e spesso vuote di senso pronunciate in tono impostato (di solito un po’ nasale); o, al contrario, l’incanto per frasi perfette di cui condividiamo i contenuti; la familiarità con le voci dei defunti che ci risuonano ancora nella mente; la consonanza con certi versi indimenticabili di poesie e canzoni... ecco, tutto questo finisce per creare il sospensivo “loro” di cui spesso poco ci fidiamo, l’ecumenico “noi” (ma non sempre è vero), il losco “voi”, l’intimo tu (con cui però ci apostrofa anche l’interlocutore che abbiamo dentro la testa, di solito contraddicendoci). La sintassi dell’“io” è l’esito di continue scelte grammaticali, meditate o divaganti, ci dice il linguista. E il poeta sorridendo aggiunge: fai attenzione alle autobiografie involontarie, perché potrebbero essere la tua.
20,00

Il giro del mondo in 80 lingue. Un viaggio tra le meraviglie, i misteri, le curiosità dell'espressione umana

Il giro del mondo in 80 lingue. Un viaggio tra le meraviglie, i misteri, le curiosità dell'espressione umana

Veronica Repetti

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2025

pagine: 240

Leggendo questo libro, viaggerete alla scoperta delle tantissime, sorprendenti, a volte bizzarre caratteristiche delle lingue di tutto il mondo: dalle vocali lunghe della giungla amazzonica ai clic delle tribù africane al «non-passato» del giapponese fino agli accenti dei dialetti o, meglio, delle lingue italiane. Tra studi scientifici, storie quotidiane e curiosità, lo sguardo di Veronica Repetti si mantiene rigoroso ma si apre a un'ironia leggera, mostrando che le lingue non sono soltanto il più potente strumento di condivisione di informazioni e stati d'animo, ma anche una mappa di come pensiamo, viviamo, ci capiamo (o non ci capiamo). "Il giro del mondo in 80 lingue" (ma nel libro se ne trattano oltre cento) è un invito a guardare e ascoltare da vicino la più grande magia di cui tutti siamo protagonisti: la comunicazione umana. Perché il linguaggio non ha confini netti: anche quando proviamo a fissarle in rigide regole linguistiche, le parole evolvono in continuazione, scavalcano frontiere, si perdono, si ritrovano, si inventano ogni volta daccapo.
16,90

Nessunə è normale

Nessunə è normale

Vera Gheno

Libro: Libro in brossura

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 176

"«Tu non sei normale» è una frase che chiunque, una volta nella vita, si è sentito rivolgere – magari in mezzo a una furiosa litigata. In ogni caso, “normale” è una parola che sentiamo di continuo, poiché è il parametro con cui la società misura la soglia minima dell’accettabile. Ciò che è normale non sarà eccellente, ma almeno ha la decenza di attenersi a uno standard, di conformarsi: essere come tutti, comportarsi come tutti. Ma, a ben vedere, “tutti” chi? Ci voleva una sociolinguista combattiva come Vera Gheno per smontare la circolarità capziosa di questo aggettivo, che indicherebbe sia chi si attiene alla norma sia ciò che detta la norma, costringendo gli altri a seguirla. Un tempo, forse, questa arbitrarietà era meno evidente, quando la società era divisa in grandi gruppi abbastanza omogenei al loro interno. Ma oggi, in una società frammentata in gruppi sociali diversissimi, l’autoreferenzialità del concetto è esplosa: vengono spacciati per normali i corpi filiformi o muscolosi di modelle e attori, politici pluridivorziati discettano di famiglia tradizionale e di valori condivisi, e di contro i media e i social convincono ognuno di noi di essere (o dover essere) speciali, eccezionali – tutto fuorché appunto normali. Vista da vicino, allora, questa fantomatica norma si rivela per quello che è: uno strumento del gruppo dominante per esercitare potere su gruppi meno forti (donne, migranti, poveri, persone lgbtqia+...). Così che chi è bollato come “diverso” si ritrova espulso, oppure misericordiosamente riaccolto se si adegua e rientra nei ranghi. Una ragione in più per ricordarsi che, per fortuna, Nessunə è normale.
15,00

Zingarelli 2026. Vocabolario della lingua italiana

Zingarelli 2026. Vocabolario della lingua italiana

Nicola Zingarelli

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Zanichelli

anno edizione: 2025

pagine: 2820

Il vocabolario della lingua italiana, che puoi portare sempre con te grazie alla versione digitale, aggiornato con oltre 1000 nuove parole e nuovi significati tra cui algoretica, aporofobia, bioinvasione, bromance, cardioprotetto, culturalizzare, dashi, disarmista, eventificio, flexare, friccicarello, pezzotto, retrolfatto, riciclone, scavetto, turistificare. Uno strumento indispensabile per chi studia, a scuola o all?università, per chi lavora con le parole, per chi insegna o sta imparando la lingua italiana, per chiunque voglia esprimersi in modo corretto. Che cosa lega parole come educare, formare e plasmare? E qual è la differenza tra assuefazione, dipendenza e abitudine? Le sfumature di significato sono gruppi di termini che esprimono concetti simili, ma sono usati in un?accezione specifica e in contesti diversi. Lo Zingarelli riporta oltre 1000 schede, integralmente riviste e aggiornate, che analizzano altrettanti gruppi di parole. Acquistando il volume cartaceo, hai inoltre accesso alla versione digitale del vocabolario che puoi consultare su app e su browser per un anno e scaricare sul tuo computer senza limiti di tempo. La versione digitale dello Zingarelli fornisce contenuti aggiuntivi rispetto alla carta, facilita la consultazione e migliora la leggibilità e la fruibilità. Contenuti del volume cartaceo * 145 000 voci, oltre 380 000 significati fra cui circa 1000 nuove parole e locuzioni o nuovi significati, oltre 5500 parole dell?italiano fondamentale e oltre 45 000 locuzioni e frasi idiomatiche * oltre 70 000 etimologie che accompagnano altrettanti lemmi (come ministro, da ministrum ?servitore?, legato a minus ?meno?) * oltre 1000 schede di sfumature di significato * 140 definizioni d?autore firmate da eccellenze italiane (tra cui collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, corpo di Annalisa, editore di Elisabetta Sgarbi, intelligenza di Marco Baroni) * oltre 3000 parole da salvare preferibili ai loro sinonimi più comuni ma meno espressivi (obsoleto, ingente, diatriba, leccornia, ledere) * oltre 9000 sinonimi (abbagliare, accecare, abbacinare), 2000 contrari (coraggioso, pavido) e 2500 analoghi (fortezza, giustizia, prudenza, temperanza) * oltre 12 000 citazioni letterarie di 134 autori, da Francesco d?Assisi ad Alda Merini; l?indicazione di oltre 5000 reggenze (addetto a, diritto di); 118 tavole di nomenclatura e note grammaticali e sull?uso corretto delle parole (accelerare o accellerare?) Contenuti della versione digitale Tutti i contenuti del volume cartaceo, con inoltre: * la ricerca a tutto testo, per parola chiave e per forme flesse (se cerco vado, trovo andare) * la divisione in sillabe, la trascrizione fonematica e la lettura sonora di tutti i lemmi, per sapere come si scrivono e si pronunciano le parole * la tabella di flessione di ogni parola, che ne riporta tutte le possibili forme (divulgatore, divulgatrice; lessi, leggesti, lesse) * 400 tavole illustrate divise per tema (agricoltura, sport, zodiaco...) dove 5000 parole vengono illustrate con disegni realistici * il lemma sempre riportato per esteso, senza abbreviazioni (passo dopo passo, anziché p. dopo p.), per facilitare la leggibilità * il Vocabolario degli Accademici della Crusca, 1a edizione del 1612, e il Tommaseo-Bellini Dizionario della lingua italiana di Niccolò Tommaseo e Bernardo Bellini
82,20

Il mago delle parole

Il mago delle parole

Giuseppe Antonelli

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 208

«Le parole sono un fondamentale pezzo di mondo: a ogni parola in più che impariamo, il nostro mondo diventa un po’ più grande. Ogni nuova parola è una scoperta. Ogni nuova parola è una conquista. Ogni nuova parola è un passo nella strada che porta alla consapevolezza». Un saggio narrativo che spariglia le carte e ci fa cambiare sguardo sulla nostra lingua, accompagnandoci all’interno di un’aula scolastica dove l’ora di italiano diventa il momento più entusiasmante di tutta la giornata. Perché, come ci rivelerà pagina dopo pagina Giuseppe Antonelli, la grammatica non è affatto noiosa, polverosa o dogmatica. La grammatica è glamour. Cosa succede se il nuovo insegnante d'italiano è uno strano tipo tutto azzimato che ogni giorno se ne inventa una nuova? Appende cartelli, disegna cartine, improvvisa quiz, apparecchia la cattedra con un servizio da tè. Spiega la grammatica come una partita a scacchi, scrive alla lavagna formule etimologiche e le risolve a mo' di enigmi, trasforma le parole in racconti pieni di colpi di scena. Le incrocia, le manipola, le inventa, le traduce in suoni e colori, sapori e profumi. Insieme ai classici della letteratura, cita canzoni, fumetti, film e non smette mai di dialogare con tutti gli studenti: ascolta, commenta, ribatte, scherza, incoraggia. Un imprevedibile prof che ogni tanto si mette qualcosa in equilibrio sulla testa e rimane immobile finché non ritorna il silenzio; non dà mai voti e in pagella scrive solo consigli in forma di sonetto. Succede che imparare la lingua, le sue regole, la sua storia diventa un'avventura affascinante. La grammatica, in fondo, è solo l'arte di dire le cose nel modo giusto al momento giusto. E allora ecco l'Accademia d'arte grammatica: una società segreta in cui ragazzi e ragazze s'incontrano fuori da scuola per divertirsi a giocare con la lingua italiana. Succede che un'esperienza così può cambiarti la vita. E in effetti, alla persona che racconta questa storia - a distanza di anni, con immutata emozione e un po' di nostalgia - la vita l'ha cambiata.
15,50

La lingua che resta. Il tempo, la storia, il linguaggio

La lingua che resta. Il tempo, la storia, il linguaggio

Giorgio Agamben

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 160

Tempo, lingua, storia: gli studi che compongono questo libro cercano, ciascuno nella sua prospettiva particolare, di indagare come, nella cultura dell'Occidente, questi tre concetti fondamentali si siano andati progressivamente stringendo in un nodo di cui non riusciamo più a venire a capo. È in questa prospettiva che il libro indaga di volta in volta l'importanza decisiva della cronologia, che non è una convenzione neutrale, ma il varco attraverso il quale la teologia è penetrata nella storia; il nesso fra storia ed escatologia nella dottrina dell'Anticristo e la vertiginosa abbreviazione in cui i morenti vedono sfilare davanti ai loro occhi tutta la loro vita; il mundus che nelle città romane nominava l'apertura che metteva in comunicazione il passato e il presente, il mondo dei vivi e quello dei morti e la differenza fra Chronos, il tempo che divora i suoi figli, e Kairos, l'istante dell'occasione afferrata una volta per tutte. E se, nelle parole di Hannah Arendt, quando tutto sembra aver perduto il suo senso, quello che alla fine resta e portiamo con noi è la lingua, che cos'è una lingua come resto?
18,50

Le guerre per la lingua. Piegare l'italiano per darsi ragione

Le guerre per la lingua. Piegare l'italiano per darsi ragione

Edoardo Lombardi Vallauri

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 144

Sono in corso diverse guerre per il controllo dell’italiano. Da sempre, chi riesce a controllare la lingua decide in buona parte ciò che penserà la gente. Oggi, nell’epoca dei social network, intervenire non è più il privilegio di pochi opinion leader, ma chiunque, anche da incompetente, può partecipare e vincere delle battaglie. Questo libro affronta il modo in cui gli italiani si pongono rispetto alla «difesa dell’italiano dall’inglese», e riguardo alle battaglie sul presunto sessismo del lessico e della grammatica. La sua tesi centrale è che per decidere su tali questioni non basti avere delle forti preferenze ideologiche, ma occorra una competenza non superficiale sul funzionamento della lingua, e perciò sui veri modi in cui essa influenza il nostro modo di pensare.
13,00

Grammamanti. Immaginare futuri con le parole

Grammamanti. Immaginare futuri con le parole

Vera Gheno

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 160

Le parole sono centrali nelle nostre vite e dischiudono infinite opportunità. Per questo dovremmo instaurare con loro una vera e propria relazione amorosa, sana, libera, matura. Perché le parole ci permettono di vivere meglio e ci danno la possibilità di cambiare il mondo. Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e così comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.
15,00

Il grande libro delle storie non scritte

Il grande libro delle storie non scritte

Mariella Cortés

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori Electa

anno edizione: 2023

pagine: 272

Questo non è: un quaderno di scrittura creativa, una raccolta di storie, una lista di personaggi in cerca d’autore, una raccolta di citazioni pronte all’uso, un romanzo che ancora non esiste (ma potrebbe diventarlo). Questo è il grande libro delle storie non scritte. L’unico libro che aspetta proprio te per diventare qualcosa di meraviglioso! Perché ci piace tanto inventare e raccontare storie? E perché almeno una volta nella vita abbiamo detto, magari solo alla nostra mente, o a una persona che ci stava vicino, che avremmo voluto scrivere un libro con la nostra, di storia? E ancora, che cosa accadrebbe se tutte quelle idee, nate un po’ per gioco e un po’ per caso diventassero le guide per la realizzazione di mille altri progetti di scrittura? Questo libro nasce da una serie di spunti narrativi che vorrebbero diventare qualcosa di più. Sette sezioni tematiche illustrate (incipit, finali, frammenti, punti di svolta, dialoghi, personaggi scenari), due extra, (recensioni e idee di marketing) e uno spazio di pura creatività li raccolgono e invitano chi legge a mettersi in gioco e a costruire una storia mescolandoli, integrandoli, capovolgendoli. Ogni sezione contiene quattordici proposte da completare o mixare con le altre presenti nel testo. Sette moodboard fotografici diventano un’occasione per arricchire, stravolgere o dare nuovi spunti alla storia. “Il grande libro delle storie non scritte” è il primo activity book da collezionare, leggere e scrivere. Da soli o in gruppo, affidandosi alle domande suggerite dall’autrice o inventandone di nuove, seguendo un percorso lineare o completamente casuale, si possono costruire infinite combinazioni narrative, anche integrando quelle personali. Ogni copia del libro diventa così unica e personalizzata secondo i gusti letterari, le passioni e le inclinazioni artistiche di chi la utilizza.
24,90

Viva il greco. Alla scoperta della lingua madre

Viva il greco. Alla scoperta della lingua madre

Nicola Gardini

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2022

pagine: 288

La Grecia antica è a un tempo inizio e punto d'arrivo. Nella sua lingua si sono elaborati i fondamenti stessi della nostra civiltà, all'insegna di altissimi ideali come la giustizia e l'amicizia. I racconti eroici di Omero hanno trasmesso un'etica dell'eccellenza; la lirica di Saffo ha rappresentato i travagli e le gioie dell'eros; quella di Pindaro ha esaltato le glorie della competizione atletica; le storie di Erodoto e Tucidide hanno indagato le differenze tra i popoli e i motivi dei conflitti; le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno portato in scena il dramma della libertà individuale; le commedie di Aristofane hanno criticato le derive della democrazia e posto in primo piano la formazione dei giovani; i dialoghi di Platone hanno dato voce alle ambivalenze del reale; i discorsi di Demostene hanno insegnato a difendere la libertà dalle sopraffazioni più temibili… Dopo averci iniziato all'utile inutilità del latino, Nicola Gardini volge ora lo sguardo alla madre ideale di tutti noi e ci accompagna alla scoperta di una lingua di infinita ricchezza, fitta di contrasti e di parallelismi, costruita sul confronto e sull'antitesi, che ancora può aiutarci a interpretare la complessità dei nostri tempi, invitando a comporre i dissidi in convergenze.
14,00

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