Viaggi e vacanze
La vita a metà conosciuta. Viaggi in cerca del paradiso
Pico Iyer
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il paradiso: giardino incantato, dimora finale, miraggio di eterna beatitudine. Ma cos’è davvero, e soprattutto dove si trova? Pico Iyer si propone di rispondere a queste domande impossibili con una ricerca possibile: si mette sulle tracce del paradiso non seguendo evanescenti traiettorie celesti, bensí esplorando questo nostro mondo, dall’Iran al Giappone, dal Kashmir alla Corea, da Gerusalemme allo Sri Lanka, da Belfast a Varanasi. Tra monumenti sacri millenari, territori attraversati da profondi conflitti religiosi, orizzonti mistici, Pico Iyer compie un personalissimo pellegrinaggio che illumina il paradiso in tutta la sua straordinaria, quotidiana, umana semplicità. Si può ancora contemplare la speranza di un paradiso oggi? Ma cos'è davvero il paradiso, e soprattutto dove si trova? Pico Iyer si propone di rispondere a queste domande impossibili con una ricerca possibile: si mette sulle sue tracce non seguendo evanescenti traiettorie celesti, bensì esplorando questo nostro mondo, dall'Iran al Giappone, dal Kashmir alla Corea, da Gerusalemme allo Sri Lanka, da Belfast a Varanasi. Entra in chiese, moschee, templi, interroga statue del Buddha e tombe di poeti, si immerge tra i vicoli delle città vecchie e costeggia le rive del Gange, visita il Santo Sepolcro e il Museo della rivoluzione islamica. In ogni luogo Iyer dà vita a straordinari affreschi sinestetici in cui odori, rumori, sapori si mescolano a meraviglie architettoniche, ai racconti delle persone che incontra, a un oceanico sentimento di sacralità. In questo affascinante vagabondare spirituale, Iyer raggiunge di volta in volta la meta prefissata, con il sospetto di non essersene mai allontanato: perché forse il paradiso non fluttua in un vento etereo, né ha la forma di uno spazio delimitato da confini precisi, ma assomiglia piuttosto a una particolare dimensione interiore che esiste in ognuno di noi. “La vita a metà conosciuta” è un diario di viaggio unico, un inno a un particolare modo dell'essere, radicato nel rispetto profondo per ciò che non si conosce, nella capacità di mettere in discussione ciò che si crede di conoscere, e nel desiderio di conoscere sempre di più, del mondo, di noi stessi e degli altri.
Bella e perduta. Canto dell'Italia garibaldina
Paolo Rumiz
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 208
Cos’è oggi Garibaldi? È un linguaggio forte e liberatorio che rompe col politicamente corretto, stronca ogni rigurgito di fascismo e non teme di chiamare le cose col proprio nome. È una topografia corsara che riaccende memorie ovunque e compone il ritratto di un eroe sconfitto, che non può riconoscersi in un’Italia che ha tradito le premesse del Risorgimento. Un uomo appassionato e irruente, capace di prendere in mano la penna per scrivere una lettera infuocata agli italiani di oggi. In un Paese che in apparenza non si indigna e nemmeno canta più, Paolo Rumiz attraversa borghi, città e campagne incontrando un popolo inatteso, fatto di uomini e donne retti, coraggiosi e – anche nel dissenso – carichi di passione civile, che spesso guardano a Garibaldi come emblema di libertà, giustizia e ribellione: riferimento ideale per proporre una narrazione diversa sull’Italia di oggi, le sue divisioni, le sue contraddizioni e una memoria che tende a svaporare. Con indosso una camicia rossa commissionata per la traversata dello Stivale, Rumiz si fa protagonista di questa rievocazione avventurosa anche con azioni spavalde, come quando con un commando di “ribelli” si diverte a scalare di notte una ciminiera di Montecchio Maggiore in Veneto, per appendere a quaranta metri d’altezza un enorme tricolore sotto il naso degli antitaliani. E ci accompagna in un viaggio patriottico fisico, spirituale e pieno di sorprese, che ha suscitato una valanga inattesa di lettere arrivate dall’Italia e anche dall’estero. Fra riferimenti letterari, storici, simbolici legati a una tradizione risorgimentale di ardore e visione, Bella e perduta è un’opera appassionata e, qualità ormai rarissima, capace di unire.
La scoperta dell'Olanda
Jan Brokken
Libro: Libro in brossura
editore: Iperborea
anno edizione: 2025
pagine: 384
L’insegna dell’Hotel Spaander, nel pittoresco villaggio costiero di Volendam, vicino ad Amsterdam, è il dipinto di un uomo sorridente con una mano sporca di tempera blu e la scritta: «Benvenuto, artista.» Fondato nel 1881 da un visionario votato all’arte, l’albergo ha ospitato per oltre un secolo centinaia di pittori e scultori, diventando un vivace centro di confronto, creazione e sperimentazione di stili e universi estetici, crocevia di vite vagabonde, radicalismi politici e passioni inquiete, angolo preservato dal clamore delle grandi capitali e protetto in un’Europa dilaniata dalle guerre. A Jan Brokken basta una visita per rimanere affascinato dalla ricchezza di storie e curiosità di questo luogo d’eccezione dell’arte moderna, che ha attirato Picasso, Kandinskij, Signac, Joseph Beuys, così come Proust che qui trovò ispirazione per un’eroina della sua Recherche. Una colonia internazionale libera e aperta dove l’americana Elizabeth Nourse e molte altre artiste, regolarmente escluse dai coevi circoli parigini, venivano accolte e trattate da pari a pari dai colleghi uomini. Con la sua capacità di rivelare gemme nascoste del Novecento europeo attraverso percorsi poetici e romanzeschi, Brokken ci accompagna alla scoperta di ciò che tanti talenti da tutto il mondo hanno inseguito e cercato di catturare sulla tela a Volendam, spesso ingaggiando sfide senza fine: la luce unica dell’Olanda, con i suoi vasti cieli mutevoli che in ogni scorcio si specchiano nell’acqua; i colori, i silenzi, i volti rosi dalla salsedine dei pescatori e la grazia di semplici gesti femminili; i riti antichi di una comunità di mare in cui sembra farsi più intensa ogni esperienza umana.
Nord Nord
Marco Belpoliti
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 288
«In nessun altro Paese quanto in Italia il Nord è mutevole, fluttuante e incerto. Tutti dicono: “è più a nord”. È vero che siamo un Paese del Sud dell’Europa, tuttavia in nessun altro luogo come qui si usa indicare con tanta insistenza il Nord». Da quando è andato a vivere nel Nord del Nord, abbandonando la pianura emiliano-romagnola, Marco Belpoliti è affascinato dal mistero di quel luogo, insieme concreto e sfuggente. E come già in “Pianura”, più che nel raggiungimento di una meta, il senso del suo vagabondare sta negli incontri avvenuti lungo la strada. È nello scambio intellettuale e umano con fotografi, artisti e scrittori amici – veri e propri spiriti-guida – che Belpoliti individua il suo Nord, la sua bussola sentimentale e poetica. Dove si trova esattamente il Nord? E che cosa significa, nel nostro Paese? È forse una pura invenzione? Né Dante né Petrarca hanno mai usato questa parola, in caso di necessità l'avrebbero chiamato Settentrione. Allora quando si è cominciato a parlarne? Partendo da questi interrogativi su un concetto relativo e quanto mai sfuggente, Marco Belpoliti traccia i contorni di un territorio definito dalla storia, dalla geografia, dai ricordi personali e letterari: un territorio che da Milano, sua città elettiva, si estende alla Brianza, a Monza e a Bergamo, ma anche al Mare del Nord e persino al Mar Nero. Su questi luoghi Belpoliti posa uno sguardo «geologico», che include i massi erratici lasciati da ghiacciai milioni di anni fa e si proietta verso un futuro (forse) distopico, in cui a causa dei cambiamenti climatici l'Adriatico sommergerà la Pianura padana rendendo la Brianza un'amena località di mare. Ma il suo è al contempo uno sguardo attento al mondo dei piccoli animali - coccinelle, pipistrelli, corvi, salamandre - che di stagione in stagione trovano rifugio vicino a casa sua, o addirittura in casa sua; attento, soprattutto, alle persone che ha avuto la fortuna di frequentare. Tra queste alcuni protagonisti della vita culturale italiana degli ultimi decenni, come Alberto Arbasino, Gabriele Basilico, Mario Dondero, Enzo Mari, Lea Vergine, e i siciliani trapiantati al Nord Vincenzo Consolo e Ferdinando Scianna: di tutti loro ci regala un gesto, un'abitudine, la visione del mondo. Dalle ossa dei Lanzichenecchi al viaggio erotico di Stendhal, dalla maledetta villa di Gadda alla maschera di Arlecchino, dalla storia dello stoccafisso alle sorgenti della Drava, fiume italiano che si getta nel Danubio, sfogliamo il taccuino del suo itinerario sentimentale tra pubblico e privato, storia e memoria. Un viaggio verso il Nord, misterioso ed elusivo, dove l'autore sembra volerci condurre con il suo racconto pieno di curiosità umana e intellettuale e la sua voce empatica e intensa.
Tutto il miele è finito
Carlo Levi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 144
«Levi è l’unico viaggiatore a spiegarci qualcosa che noi crediamo di sapere, ma non sappiamo veramente» (Marcello Fois). L’ultimo reportage di viaggio scritto da Carlo Levi è dedicato al suo incontro con la Sardegna che visita due volte, a dieci anni di distanza, nel maggio del 1952 e nel dicembre del 1962. Le riflessioni che trascrive nel suo diario raccontano una terra con i suoi miti e i suoi archetipi immutabili, una Sardegna di pietre e di pastori, ma anche una terra in cui si avverte il cambiamento della storia, una realtà che non è immobile. Il tempo della Sardegna infatti è un tempo complesso, perché oscilla continuamente tra il movimento del presente e il permanere del preistorico. Corriamo così attraverso immagini rapidissime, dove ogni momento è gremito di visioni: le querce e i prati di asfodeli, i pipistrelli delle “domus de jana”, le sacre capre “mannalittas”, i nuraghe, le rocce e il mare; gli operai, gli emigranti, gli uomini, e l’incedere divino delle antiche donne-regine. Un’opera che esalta la qualità amorosa della visione di Carlo Levi, e l’alta misura del suo sentimento, grazie al quale il libro va al di là della cronaca e del racconto di viaggio. Introduzione di Marcello Fois. Con una postfazione di Mattia Acetoso.
Guida Brescia a tavola 2025
Libro: Libro in brossura
editore: Brescia a Tavola aps
anno edizione: 2024
pagine: 280
La via perfetta. Nanga Parbat: sperone Mummery
Daniele Nardi
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 272
L’avventura di un uomo che, partendo dalla provincia di Latina, tra difficoltà e pregiudizi ha lasciato la propria firma nel mondo dell’alpinismo estremo. Sulla Terra ci sono quattordici montagne che superano gli 8000 metri: il Nanga Parbat è una di queste. La nona in ordine di altezza e una delle più difficili; in particolare se la si affronta dallo sperone Mummery, che nessuno ha mai salito. Nei suoi cinque tentativi di conquistare la vetta in invernale, Daniele Nardi lo ha provato quattro volte. Quel «dito di roccia e ghiaccio che punta dritto alla vetta» aveva catturato la sua immaginazione. L’impresa di Nardi e del suo compagno di cordata Tom Ballard si è interrotta a un passo dalla conclusione, ma Daniele, come fa ogni alpinista, aveva messo in conto che potesse accadere, e si era rivolto ad Alessandra Carati. Hanno lavorato insieme per quasi un anno. Alessandra lo ha seguito al campo base del Nanga Parbat e, dopo essere rientrata in Italia, è rimasta in contatto con lui fino all’ultimo giorno. Nella posta elettronica aveva un’email che era un impegno: terminare il racconto che Daniele aveva iniziato.
Il canto del mare. I miei viaggi in compagnia delle balene
Doreen Cunningham
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2024
pagine: 352
Ogni autunno le balene grigie si trasferiscono dall’oceano Artico alle lagune costiere del Messico per dare alla luce i loro cuccioli. Pochi mesi dopo, alla fine dell’inverno, mamme e figli intraprendono il viaggio di ritorno insieme. Fra i tanti pericoli e la minaccia di temibili predatori come le orche assassine, quello delle balene grigie è uno dei percorsi migratori più lunghi per un mammifero, con un totale di oltre quindicimila chilometri. «Quasi due giri a nuoto intorno alla luna», come osserva Doreen Cunningham quando una notte legge per caso un articolo online su questi cetacei. È un periodo difficile per lei, che ha dovuto lasciare Londra, il suo lavoro di giornalista, la sua vecchia vita. Dopo una sfibrante battaglia legale per l’affidamento del figlio Max, si ritrova senza un soldo, confinata sull’isola di Jersey, dove è cresciuta, ospite di una casa rifugio per madri single. Colpita dal coraggio delle mamme balene, quella notte davanti al computer Doreen avverte dentro di sé una nuova forza e ha un’idea: insieme al piccolo Max seguirà la migrazione delle balene grigie dal Messico all’Artico. Forse è un’impresa folle, soprattutto perché Max ha solo due anni, ma Doreen è determinata: chiede e ottiene un prestito, prepara tutto, dall’itinerario ai pannolini, e via, si parte! Prima tappa Los Angeles per raggiungere poi la Baja California e puntare verso nord, passando per Palos Verdes e la baia di Monterey, Depoe Bay e le isole San Juan, con il desiderio di avvistare le balene a ogni tappa, di riuscire a farle avvicinare (e magari accarezzarle!) e accompagnarle fino alle acque dell’Artico. Ed è proprio all’estremo nord che Doreen segretamente vuole tornare. Anni prima, infatti, aveva condotto una ricerca a Utqiagvik, in Alaska, dove aveva trascorso alcuni mesi indimenticabili. Qui si era unita a una grande famiglia di cacciatori iñupiat e ne aveva seguito le attività, imparando a conoscere la loro antica cultura e il loro rapporto speciale con la magnifica e misteriosa balena artica, uno dei pochi mammiferi in grado di emettere versi che assomigliano a un vero e proprio canto. Laggiù, in un luogo tanto affascinante quanto pericoloso, Doreen si era sentita straordinariamente viva, in perfetta sintonia con la natura. E aveva incontrato l’amore. Tra memoir e nature writing, esplorazioni avventurose e importanti riflessioni sullo stato del nostro pianeta e ciò che sta portando alla sua distruzione, “Il canto del mare” è un’emozionante storia vera di coraggio e resilienza.
Guida di Brescia. La storia, l'arte, il volto della città
Libro
editore: Grafo
anno edizione: 2023
pagine: 208
Reiseführer Brescia. Die Geschichte, die Kunst, das Gesicht der Stadt
Libro
editore: Grafo
anno edizione: 2023
Breve atlante dei fari in capo al mondo
José Luis González Macías
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2022
pagine: 168
Uno straordinario viaggio geografico e letterario alla scoperta dei fari più remoti. Sentinelle che si tengono ben salde ai loro scogli, i fari sono veri e propri monumenti ai segreti del mare e del tempo. Difficile non rimanere affascinati da queste silenziose vedette. González Macías ha voluto inseguire il loro richiamo luminoso fino in capo al mondo per raccogliere le storie di trentaquattro tra i fari più remoti. In questo insolito atlante popolato da eroici guardiani, fantasmi tenaci, personaggi visionari si fanno continuamente incontri eccezionali: con Edgar Allan Poe alle prese con il suo ultimo manoscritto su un faro misterioso, con Nelson Mandela intento a ritrarre il faro di Robben Island, l'isola dove ha vissuto da detenuto per quasi vent'anni, o ancora con Virginia Woolf che da bambina ammira il faro di Godrevy, luogo che avrebbe ispirato uno dei più grandi romanzi del Novecento. I fari suggeriscono spesso immagini di isolamento e inquietudine, eppure da secoli sono un simbolo di dedizione, coraggio e salvezza: lo dimostra questo volume illustrato, corredato di carte nautiche e suggestive riproduzioni, che svela piccoli incredibili universi a ogni pagina.