Politica e governo
Limes. Rivista italiana di geopolitica. Volume Vol. 5
Libro: Libro in brossura
editore: Gedi (Gruppo Editoriale)
anno edizione: 2025
Il quinto volume di Limes del 2025 si confronta con l’eredità di papa Francesco e con le sfide che attendono il nuovo pontefice. Dalla frammentazione della Chiesa romana ai conflitti che sconvolgono il mondo, dalle prospettive distopiche dell’intelligenza artificiale alle difficili relazioni tra papato e cattolicesimo statunitense, il volume passa in rassegna i grandi temi con cui si confronta Leone XIV e a cui sembra voler dare priorità. La prima parte (“Un pontefice anti-scismi”) si concentra sulla perdita di centralità di Roma nell’universo cattolico, specie rispetto ai nuovi fulcri demografici del cattolicesimo come l’America latina e soprattutto l’Africa. In questa parte si descrive anche il lascito biografico della lunga esperienza peruviana su Prevost, che ne è stato fortemente influenzato, ma anche come il suo essere agostiniano ne orienta l’agire, specie rispetto al gesuita Bergoglio. La seconda parte (“Trump, Vance e un americano a Roma”) è dedicata al difficile rapporto di Leone con l’attuale amministrazione, ma anche alle sfide poste da una Chiesa statunitense che negli ultimi anni si è andata allontanando dalla Santa Sede, in disaccordo soprattutto su questioni di governo della Chiesa e di dottrina e sociale. L’ampia terza parte (“Pace e guerra fra le nazioni”) passa in rassegna la posizione vaticana sui principali conflitti che imperversano e gli strumenti a disposizione del pontefice per svolgervi un ruolo di mediazione e pacificazione. In questa sede articoli specifici sono dedicati, tra gli altri, all’Africa e alla Cina, ma anche al plurisecolare rapporto tra Santa Sede e Svizzera. La quarta e ultima parte (“Il non provvisorio lascito di Francesco”) ospita punti di vista diversi, a volte antitetici, sull’eredità dottrinale, politica e spirituale di papa Bergoglio, con cui il suo successore al soglio di Pietro deve inevitabilmente confrontarsi.
Estrema destra e autoritarismo. Le contraddizioni di una democrazia a rischio
Alain Caillé
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 110
All’inizio del millennio, molti politologi prevedevano che le ultime dittature del mondo sarebbero crollate rapidamente, lasciando spazio a democrazie parlamentari di mercato. Tuttavia, venticinque anni dopo, ci troviamo a riflettere su quali democrazie sopravvivranno di fronte alla crescente ascesa dell’estrema destra e dei regimi autoritari. Come si spiega un simile fenomeno? Il saggio di Alain Caillé esplora le radici di questa realtà, suggerendo la necessità di considerare la relativa indeterminatezza dell’ideale democratico e le esperienze dei totalitarismi del XX secolo. Caillé sostiene, infatti, che la democrazia, pur essendo un obiettivo universale, si è evoluta in modo complesso e talvolta contraddittorio. Le fragilità intrinseche delle istituzioni democratiche e l’insoddisfazione crescente verso le promesse di democrazie liberali hanno così alimentato il ritorno di visioni autoritarie. L’autore invita dunque a riflettere sulla vulnerabilità delle democrazie moderne e sul futuro incerto e ambiguo che queste potrebbero avere in un contesto di crisi ormai a livello globale.
Apologia del fascismo. Passato e presente di un reato politico
Davide Grippa, Clemente Volpini
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 304
“Faccetta nera” canticchiata al Grande Fratello, i saluti romani degli ultrà, i pellegrinaggi alla Cripta Mussolini. Le manifestazioni nostalgiche investono ancora lo spazio pubblico. In piazza, in rete, sui giornali, in tv: si parla molto di «apologia del fascismo». È già accaduto, ma ultimamente questo reato sembra tornato di grande attualità, complice l'acuirsi dello scontro politico dopo le elezioni del 2022 e la nascita del governo piú a destra della storia repubblicana. Una storia da rileggere alla luce di un reato politico che ha conosciuto fasi diverse, mostrando quanto sia difficile fare i conti con il ventennio e riflettere sulle contraddizioni della nostra classe dirigente dal 1945 in poi fino a irrompere nel presente con una domanda: apologia del fascismo, reato impunito o impunibile?
Casa di Trump, casa di Putin. La storia segreta di Donald Trump e della mafia russa
Craig Unger
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2025
pagine: 576
"Casa di Trump, casa di Putin" è la prima indagine completa sulla relazione decennale tra Donald Trump, Vladimir Putin e la mafia russa, un legame che ha aiutato Trump ad arrivare alla Casa Bianca. Una storia avvincente che inizia negli anni settanta – quando Trump fa la sua comparsa nel settore immobiliare di New York, un mondo pieno di soldi e in espansione – e che culmina con la sua elezione a presidente degli Stati Uniti. Quel giorno segna il punto di arrivo del lungo progetto russo di indebolire la democrazia occidentale. Un progetto che è cominciato trent’anni prima, quando la mafia russa puntò le proprietà di Trump per ripulire il proprio denaro, e che ha portato gli oligarchi di Putin e i boss mafiosi a salvare il tycoon da una serie di clamorosi fallimenti dei suoi hotel e casinò ad Atlantic City. Questa inchiesta conferma i peggiori sospetti americani sulle ingerenze russe ed è la rivelazione sconcertante che la guerra fredda non è finita nel 1991, ma si è semplicemente evoluta: gli affari immobiliari di Trump sono diventati il veicolo perfetto per investire miliardi di dollari dall’Unione Sovietica al collasso. In Casa di Trump, casa di Putin, Craig Unger segue le tracce dell’alleanza tra le alte sfere della politica americana e i protagonisti del mondo sommerso della mafia russa. Documenta l’ascesa di Trump da magnate immobiliare alla più alta carica del paese. Descrive la rinascita russa dalle ceneri dell’Unione Sovietica così come il suo incessante desiderio di rivalsa contro l’occidente, per reclamare il suo ruolo di superpotenza globale. Senza Trump, alla Russia sarebbe mancato un elemento chiave per tornare alla sua grandezza imperiale. Senza la Russia, Trump non sarebbe presidente. Questo libro, appassionante come un thriller, è una lettura essenziale per comprendere i veri poteri che manovrano nell’ombra il mondo in cui viviamo.
Un giorno tutti diranno di essere stati contro
Omar El Akkad
Libro: Libro in brossura
editore: Gramma Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il 25 ottobre 2023, dopo tre settimane di devastanti bombardamenti su Gaza, Omar El Akkad pubblica in rete queste parole: “Un giorno, quando sarà sicuro, quando non ci sarà alcun rischio personale nel chiamare le cose con il loro nome, quando sarà troppo tardi per ritenere qualcuno responsabile, tutti diranno di essere stati contro”. Il post viene visualizzato più di dieci milioni di volte. La sua veemente denuncia dell’ipocrisia dell’Occidente dinanzi al genocidio di Gaza, del tradimento della sua promessa di libertà e giustizia per tutti, suscita un’eco enorme. Un giorno tutti diranno di essere stati contro, il libro che El Akkad decide poi di scrivere dopo la morte di migliaia di donne e bambini nella Striscia, è la cronaca di quella promessa tradita, il resoconto della fine dell’idea che regole e principi, le “verità manifeste” della democrazia occidentale, servano davvero a combattere il male e non a preservare il potere. Se il male, infatti, non è semplicemente muovere guerra contro un nemico, ma annientare un popolo intero riducendolo a nuda vita priva di ogni dignità e pietà umane, Gaza è oggi uno dei nomi per designare il suo irrompere nel mondo, il nome di un genocidio imperdonabile sotto ogni riguardo. Disgusto o rabbia dinanzi a un simile evento non hanno senso in questo libro crudo, doloroso e vulnerabile, nutrito dalla certezza che vi saranno sempre esseri umani ritenuti non degni della promessa di libertà, non soltanto arabi o musulmani o immigrati, ma chiunque non rientri nella terra del privilegio chiamata Occidente. Nelle sue pagine, l’unica possibile risposta sta in una rottura totale con il credo dell’Occidente. La stessa rottura che risuona in ogni parte del pianeta, nelle strade delle grandi città, nei campus universitari, nelle scuole. E che, nella scrittura lucida di El Akkad, capace di mescolare racconti toccanti con spietate considerazioni sul linguaggio dei media, trova la sua più formidabile eco.
Cambiare la vita? Storia del socialismo europeo dal 1875 a oggi
Gilles Vergnon
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 448
Il movimento socialista affonda le proprie radici nelle idee rivoluzionarie di ispirazione marxista e internazionalista del XIX secolo, si diffonde in modo dirompente nei principali paesi industrializzati europei partecipando da protagonista a tutti i cruciali momenti che hanno costellato il corso del Novecento, e contribuendo, a differenza del suo fratello e antagonista per eccellenza, il comunismo, che si svilupperà invece nella stessa epoca su scala mondiale, a tracciare i lineamenti politici, sociali e culturali del Vecchio Continente. Gilles Vergnon offre in questo libro, che costituisce un unicum nel panorama editoriale italiano contemporaneo, una storia complessiva del movimento socialista a livello europeo, di cui racconta con competenza ed equilibrio le stagioni gloriose, i grandi ideali, le lotte e il profilo storico dei principali protagonisti. Ma di esso mette in luce anche le ambiguità, le controversie e i fallimenti, seguendone i progressivi orientamenti al compromesso e alle necessità imposte dall’esercizio del potere e le sue trasformazioni a contatto con i diversi principî di realtà. Ideale formalizzato in dottrina, attivismo movimentista e cultura politica al tempo stesso, il socialismo sembra oggi, a distanza di centocinquant’anni dalla sua nascita, avviato verso un inesorabile declino, facendo i conti in certi paesi con un’irreversibile crisi d’identità. Non di meno, continua a costituire un movimento politico onnipresente e una realtà significativa della scena politica e sociale europea.
Trump e il fascismo liberale
Slavoj Zizek
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2025
pagine: 160
Žižek esplora il fenomeno Trump e la sua natura perversa Trump ha vinto per la seconda volta. Se la sua prima vittoria poteva ancora essere attribuita a errori tattici, ora che è successo di nuovo dovrebbe essere chiaro che il populismo trumpiano esprime una necessità storica. Siamo nel mezzo di una temperie molto preoccupante e confusa, e Slavoj Žižek, in questa sua impietosa e tempestiva analisi, ci aiuta a districare i fili che la compongono. Secondo il filosofo sloveno la vecchia etichetta di «fascismo» è ormai insufficiente a comprendere il presente, mentre il termine «fascismo liberale» risulta strategicamente più adeguato per afferrare la miscela di liberalismo puro e fascismo (cioè di funzionamento del mercato nella sua forma più distruttiva e di brutale abolizione di ogni etica inclusiva) che caratterizzano il trumpismo (e in prospettiva il melonismo, l'orbanismo eccetera). Perché se da un lato è chiaro che il populismo di Trump, mentre finge di rivolgersi alla gente comune, promuove gli interessi del grande capitale, dall'altro è meno chiaro il motivo per cui vince. Perché i poveri combattono per i ricchi? È solo una reazione al fallimento dello Stato sociale liberal-democratico? O c'è qualcosa di più profondo e perverso? Affrontando la situazione statunitense, europea e globale e le guerre in corso, i saggi qui raccolti in anteprima mondiale prendono in considerazione diversi aspetti del fascismo liberale e del populismo trumpiano, dall'economia alla politica all'ideologia: il risultato è un libro di straordinaria utilità per pensare diversamente e dunque finalmente affrontare le sfide di quest'epoca incerta e angosciosa.
Limes. Rivista italiana di geopolitica. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Gedi (Gruppo Editoriale)
anno edizione: 2025
"Assalto all’Oceano Cosmo" è il titolo del quarto volume di Limes del 2025, in edicola, libreria e online dal 10 maggio. Il numero esplora la sfida tra Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese tra mare e Spazio, teatri sempre più legati sul piano civile e militare. L’America guidata da Donald Trump ha battezzato la Cina suo principale sfidante. Quindi usa i dazi e i suoi colossi tecnologici per danneggiarne l'economia (che dipende ancora fortemente dalle esportazioni) ed escluderla dalle principali filiere produttive. Soprattutto quella dell'intelligenza artificiale, ambito in cui la Repubblica Popolare sta accorciando rapidamente il divario con l’America. Storicamente l’approccio strategico al mare condiziona l’esplorazione dello Spazio. Le rotte marittime rappresentano diramazioni di unico sistema circolatorio dell'Oceano Mondo consentendo il fluire di merci, traffico Internet e risorse energetiche. Le tecnologie spaziali accrescono le capacità di comunicazione, navigazione e osservazione della Terra. Inoltre, rappresentano infrastrutture critiche per la sicurezza e la connettività. Dalla prospettiva delle grandi potenze, presidiare le orbite basse attorno al nostro pianeta è necessario per dominare le onde. Tutto ciò vincola il duello per l’Oceano Mondo a quello per l’Oceano Cosmo. La guerra in Ucraina, il tentativo americano di arginare Russia e Cina nell’Artico e la partita tra Washington e Pechino per Taiwan sono prove concrete di questa dinamica. Il volume si divide in tre parti. La prima (L’America tra Oceano Mondo e Oceano Cosmo) analizza il duello sino-statunitense dalla prospettiva di Washington, con degli approfondimenti specifici sul ruolo delle imprese tecnologiche a stelle e strisce e sul significato dell’esplorazione della Luna e di Marte. La seconda parte (Cina e Russia cercano Spazio) è dedicata ai piani di Pechino e Mosca nel campo spaziale e dell’intelligenza artificiale. Inoltre, analizza le mosse di Giappone e Corea del Sud, pure loro impegnate a integrare l’Ai nelle proprie attività belliche. La terza parte (Italia ed Europa nelle guerre cosmiche) si concentra sulle conseguenze del duello tecnologico tra Usa e Cina per il nostro paese e include alcune proposte su come può ancora affermarsi nel campo spaziale insieme all’Europa.
Perché Taiwan conta. Breve storia di una piccola isola che decide il nostro futuro
Kerry Brown
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 240
Che cosa significa essere taiwanese oggi? Vedere il nome del luogo in cui vivi comparire in così tanti telegiornali, la maggior parte dei quali afferma che, se ci sarà una Terza guerra mondiale, è lì che avrà inizio? Ascoltare gruppi di esperti, commentatori e politici parlare di te e dei tuoi concittadini come di un «problema»? Venire salutati come una delle economie cruciali del mondo perché producete i semiconduttori più avanzati, sui quali il resto del pianeta fa affidamento? Sapere che, ciò nonostante, il novanta per cento dei leader di quei Paesi non riconosce il vostro come tale? E che, soprattutto, siete considerati - per un caso alla nascita - al centro della sfida geopolitica probabilmente più seria del XXI secolo? Ecco perché Taiwan, pur essendo un'isola così piccola, conta molto più di quello che sembra e tenerla d'occhio diventa importante. In questo senso il libro di Kerry Brown è sicuramente una guida indispensabile e tempestiva.
Chiedimi chi erano i Beatles. I giovani, la politica, la storia
Pier Luigi Bersani
Libro: Libro rilegato
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 192
«Se c'è qualcosa che vi urta nel profondo, non state lì a pettinare le bambole. Non importa in quanti sarete, se in tanti o in pochi o da soli. Impegnatevi, e collegate l'impegno a un pensiero. Magari con l'aiuto di chi ha frequentato la politica per tutta una vita e dovrebbe dedicarsi a seminare e non a raccogliere.» È un invito, quello di Pier Luigi Bersani, che nasce da un viaggio lungo tutta l'Italia e dalle conversazioni avute, spesso davanti a una birra, con studenti, giovani militanti e attivisti. E in queste pagine l'ex segretario del Partito democratico, oggi semplice iscritto, si rende disponibile per «continuare quel dialogo mettendoci un po' di radici, un po' di memoria e qualche approssimativa rima storica che possa essere utile a dare maggior consapevolezza del presente». Partendo dalla Storia, infatti, Bersani racconta le scansioni e i momenti chiave della vicenda italiana ed europea, per capire quale è il senso (e il metodo) della buona politica, quale il peso del lavoro, inteso come soggetto, nell'evoluzione delle nostre democrazie; quale atteggiamento tenere verso il nuovo tecno-capitalismo e le derive della globalizzazione. Con uno sguardo attento, impreziosito da aneddoti e ricordi personali, proprio su quel «partito della nazione», il Pd, sulla sua fondazione, sulle prospettive, sulla sinistra «da non lasciare mai incustodita». Pagine «fuor di metafora» impegnate e generose («la generosità» dice Bersani «è la materia prima della politica»), ispirate a un principio cui l'autore non ha mai derogato, ancora più valido nel confronto con queste nuove destre: «Per reagire non servono parole alate o politiciste. Servono parole per l'uguaglianza e per la dignità e il valore di ogni diversità; parole che semplicemente si facciano capire e non appaiano straniere ai luoghi dove si svolge la vita comune della gente».
Senza riparo. Sei tentativi di leggere il presente
Guido Mazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 176
Dopo la fine della Guerra fredda le società occidentali hanno vissuto nell’illusione di essere al riparo. Poi, negli ultimi quindici anni, il senso di sicurezza si è dissolto e ha lasciato spazio a un’impressione opposta, quella di trovarsi in mezzo a una crisi complessa di cui i populismi e le guerre culturali sono gli aspetti più vistosi. Questo libro cerca di interpretarla ragionando su alcuni eventi decisivi e su alcune figure simboliche, a cominciare da Donald Trump. Al tempo stesso riflette su certe premesse di fondo della politica contemporanea, e in particolare sull’idea che le società occidentali non sappiano più immaginare un’alternativa che non sia la degenerazione autoritaria della democrazia liberale o il disordine.
Limes. Rivista italiana di geopolitica. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Gedi (Gruppo Editoriale)
anno edizione: 2025
Il terzo volume di Limes del 2025 affronta l’impensabile: il possibile divorzio tra America ed Europa. La prima in pieno, rabbioso ripiegamento. La seconda all’affannosa ricerca di risposte al temuto, ma sempre esorcizzato voltafaccia statunitense. Le tre parti del volume analizzano i tre fronti principali di questa tempesta: ragioni e manifestazioni della sopraggiunta, aperta ostilità americana; ricadute e opzioni per noi europei, Italia in testa; prospettive del conflitto ucraino, da tre anni spina nel fianco della sicurezza europea e ora anche del rapporto transatlantico.