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Narrativa di ambientazione storica

Zenobia. Il romanzo della regina guerriera

Zenobia. Il romanzo della regina guerriera

Valerio Massimo Manfredi

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2025

pagine: 344

III secolo d.C. Odenato, sovrano della fiorente colonia orientale di Palmira, in Siria, viene assassinato vilmente insieme al figlio Erode. Il regno spetta di diritto a Vaballato, ma l’ultimogenito del re è ancora troppo piccolo e così a sedersi sul trono è Zenobia, la giovane vedova. I notabili di Palmira sperano che la sovrana segua le orme del marito, e confermi la politica filoromana che tanti commerci e denari ha portato nelle loro tasche, ma scoprono presto che in Oriente si è alzato un vento ben diverso: colta, ambiziosa e bellissima, abile a cavallo e nella lotta, Zenobia non vuole vivere all’ombra di nessuno, tantomeno di Roma. Perché secondo lei l’Impero è fragile, e i tempi sono maturi per l’impresa più grande mai vagheggiata prima: sconfiggere i Romani e proclamarsi imperatrice. Dal regno di Palmira inizia così una partita complessa, fatta di trame segrete, alleanze inedite e strategie astute, ma anche battaglie fulminee, attentati e sangue innocente versato: Zenobia è presto costretta a guardarsi le spalle, perché le insidie si nascondono dietro ogni volto, nemico e soprattutto amico... Valerio Massimo Manfredi torna a esplorare la storia dell’Impero Romano in terre lontane dalla capitale, ma non per questo meno intimamente legate al suo destino. Zenobia è il ritratto appassionante e appassionato di una figura straordinaria e modernissima.
21,00

Empusium. Una storia di natura e orrore

Empusium. Una storia di natura e orrore

Olga Tokarczuk

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 336

1913. Il giovane Mieczyslaw, malato di polmoni, arriva a Görbersdorf, noto centro di cure della Bassa Slesia, ed entra subito a far parte della piccola variegata comunità che aspetta la guarigione − o altro − passeggiando, conversando, mangiando e bevendo saporose specialità locali. Filosofia, amore, arte, guerra, e poi le donne, sempre le donne: questi i temi prediletti dai suoi compagni di pensione e terapia. Nella pensione in cui M. abita succedono strane cose: la moglie del proprietario è appena morta in circostanze misteriose, e il ragazzo è attratto dalla sua stanza, dalla sua storia. Ma anche altre storie lo avvincono: per esempio la leggenda locale che vuole che nei boschi riposino singolari creature terrigne, calde e seducenti quanto feroci. Ancora donne. E mentre tra chiacchiere, potenti cordiali alle erbe, confidenze e tirate fanatiche i suoi compagni di ventura cercano di allontanare i presagi di morte che li accerchiano, M. scoprirà l'attrazione che lo lega a Thilo, giovanissimo artista, e le sfumature di slanci e sentimenti che lo abitano, lo fanno inimitabile, forse lo salveranno. Olga Tokarczuk rivisita certe atmosfere alla Thomas Mann, torna al tema amato della natura e del suo potere, irride i triti rituali dell'amicizia al maschile e tratteggia un ritratto di giovane pensoso che nel dolore e nella paura impara a crescere e a credere in ciò che è.
22,00

Carissimo dottor Jung

Carissimo dottor Jung

Sandra Petrignani

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 240

Un fiume da guardare alla finestra e un romanzo da scrivere è tutto ciò di cui Egle Corsani ha bisogno, da sempre. E ora, seduta nella veranda della sua nuova casa affacciata sul Tevere, è davvero pronta a tornare al libro che ha iniziato su Carl Gustav Jung. La scintilla è scoccata dopo essersi imbattuta nella figura tormentata e conturbante di Christiana Morgan, paziente di Jung degli anni Venti e sua seguace. Così immagina un ritorno di lei, trent’anni dopo la prima terapia, a Küsnacht, alla casa sulla sponda del lago di Zurigo che Jung stesso aveva costruito. Christiana vuole rivedere un’ultima volta l’uomo che aveva spento le sue paure, aiutandola a conoscersi e a perdonarsi. Lady Morgana, così la chiamava lui, lo trova come lo ha lasciato, la pipa fra i denti, lo sguardo arguto sopra gli occhiali cerchiati d’oro, solo la lieve curvatura delle spalle e il bastone a reggere il corpo ancora possente nonostante gli anni inesorabili. Perché, forse, ancora una volta, Jung saprà cambiare il suo destino. Come in uno specchio d’acqua, che culla e annega, che dà vita e la sottrae, Egle si guarda riflessa nelle pagine che si riempiono: nelle domande esistenziali, nella solitudine, negli aneliti di felicità di Christiana; nella pacata sicurezza, nel distacco partecipe di Carl. E in quel passo a due, la scrittrice trova una chiave per affrontare la sciagurata nostalgia per ciò che non ha più. Con il suo inconfondibile tocco narrativo, Sandra Petrignani mette in scena il folgorante incontro finale tra il padre della psicologia del profondo – contraddittorio, paterno, impavido e incosciente dietro il monumento edificato dalla fama – e la donna incurante delle convenzioni borghesi che ne avrebbe seguito le orme.
19,00

Ersilia e le altre

Ersilia e le altre

Lucia Tancredi

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2025

pagine: 352

Nel 1859, sotto il cielo squarciato dalla più grande tempesta solare mai registrata, arriva Ersilia: è figlia dell'incandescenza. E con quella luce negli occhi cresce, orfana di madre, tra le ombre della povertà. La sua Milano è quella della fine del secolo, una città che corre e si consuma nell'urgenza della modernità, dove le bambine – le piscinine – stanno in strada come cani randagi. Apprendiste modiste, piccole sarte, ragazze cresciute troppo in fretta e senza alcuna protezione. È lì, in quei vicoli affollati di miseria, che Ersilia comprende cosa vuole fare: proteggere le più giovani, educarle, emanciparle. Sposa Luigi Majno, avvocato socialista e femminista prima che il termine abbia cittadinanza. Si unisce al lavoro instancabile delle pioniere: l'Asilo di Laura Solera Mantegazza, la Guardia Ostetrica di Alessandrina Ravizza. Ogni donna che incontra è un fiore nel terreno fertile della sua sorellanza. Da Anna Kuliscioff, compagna di Turati, lince socialista, Ersilia impara presto: o tutte o nessuna. Dalle figlie, che ama con tenerezza feroce, capisce che è meglio fare sbagliando, piuttosto che non fare mai. E così, nel 1899, fonda con le compagne l'Unione Femminile, la prima organizzazione in Italia per l'emancipazione delle donne, da cui passeranno veramente tutte: da Ada Negri a Maria Montessori, da Eleonora Duse a Sibilla Aleramo. Poco dopo nasce anche l'Asilo Mariuccia, laico e gratuito, rifugio per ogni bambina violata, dimenticata. Con grande finezza narrativa e sensibilità storica, Lucia Tancredi ci consegna un ritratto poetico e intenso di un gruppo di donne che ha saputo immaginare un mondo diverso.
19,00

Guance bianche e rosse

Guance bianche e rosse

Elisa Menon

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 176

Elda Turchetti è una ragazza piena di vita e di paura: accusata di collaborazionismo, viene uccisa nel febbraio del 1945 durante l’eccidio di Porzûs. Gino, detto Lula, il nonno dell’autrice, è uno dei giovani garibaldini saliti alle malghe per la resa dei conti finale. Due ventenni che si trovano a vivere, su fronti opposti, una storia più grande di loro. È il febbraio del 1945 e la guerra sta finendo. Un battaglione di partigiani garibaldini guidati da Mario Toffanin detto Giacca sale alle malghe di Porzûs, sulle prime colline del Friuli. Lì c'è il Comando delle Brigate Est dell'Osoppo, altra formazione partigiana, ma di orientamento non comunista, guidata da Francesco De Gregori detto Bolla, zio del celebre cantautore. I garibaldini disarmano il comandante De Gregori e lo giustiziano. Insieme a lui uccidono anche il delegato politico Gastone Valente, un giovane partigiano che tenta la fuga e una ragazza indicata da Radio Londra come spia al soldo dei nazisti. Si chiama Elda Turchetti. Poi fanno prigionieri altri quattordici osovani, tra cui Guido Pasolini, fratello dello scrittore Pier Paolo. Saranno tutti uccisi nei giorni seguenti. L'evento è ricordato come «l'eccidio di Porzûs», uno degli episodi più controversi della storia della Resistenza italiana. Ma se molto si sa su quegli uomini, la storia ha quasi cancellato le tracce della vita di Elda Turchetti. A puntare una luce su di lei, e sui fatti che la videro protagonista, è Elisa Menon con questo romanzo d'esordio che si inserisce in un modo tutto suo nel filone della letteratura sulla Resistenza partigiana. Elda è una ragazza determinata a vivere la propria gioventù, nonostante il mondo sia immerso nella sua ora più cupa. Lavora al cotonificio di Udine, ma la paga è bassa e il cotone, per via della guerra, non sempre arriva. E così accetta un lavoro che le viene proposto da un amico di famiglia: in cambio di un ottimo stipendio mensile dovrà essere «un'ascoltatrice di popolo». È un patto faustiano. Vitalismo, ingenuità, calcolo: quale che sia il motivo che la spinge ad accettare l'offerta, Elda finirà per pagare tutto. Ma Elisa Menon racconta anche la storia di Gino detto Lula, diciotto anni, occhi lucenti e fossette, l'uomo che diventerà suo nonno. Gino è uno dei partigiani garibaldini che, insieme ad altri giovani come lui, ha ricevuto l'ordine di salire alle malghe. Elda e Gino sono due facce della stessa medaglia. Sono entrambi indifesi e allo stesso tempo colpevoli, entrambi ingranaggi di un meccanismo che non concede appelli. Storia collettiva e memoria privata, ritratto vivido di una donna che si muove in un mondo dominato dagli uomini e dalla barbarie della guerra, questo romanzo non intende offrire risposte univoche. Piuttosto ci pone di fronte a fortissimi dilemmi morali, per lasciarci infine attoniti, commossi, e con la sensazione di aver perduto anche noi qualcosa della nostra innocenza.
17,00

Croci di cenere

Croci di cenere

Antoine Sénanque

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2025

pagine: 352

Nel convento di Verfeil la vita è scandita dalle preghiere che distolgono i frati da incombenze più terrene - c'è chi cura il giardino dei semplici, chi si occupa delle cucine, chi si dedica alla scrittura. Ma oggi, un freddo giorno di febbraio del 1367, frate Antonin e frate Robert si mettono in cammino. L'anziano priore Guillaume, a capo della piccola comunità, sente la morte avvicinarsi, vuole affidare alla pergamena la sua tremenda verità, e spedisce i due ragazzi a Tolosa affinché si procurino un involto di velini tra i più preziosi. Novizi nell'ordine come nella vita, i fraticelli non conoscono i pericoli del mondo, e ancor meno le tenebre che tingono l'anima degli uomini - e ignorano di essere finiti al centro di uno scontro tra il loro amato priore e il temuto inquisitore della città di Tolosa. La confessione che Guillaume si accinge a rendere minaccia infatti di scuotere la Chiesa, svelando un segreto inaudito sulla peste che vent'anni prima ha devastato il continente, nonché sul ruolo svolto dal maestro Eckhart, il teologo mistico dai sermoni infuocati, adulato e poi maledetto dopo il processo per eresia. Non solo: l'inquisitore sa bene che quelle rivelazioni gli impediranno di realizzare le sue sfrenate ambizioni, e i giovani domenicani diventeranno allora il mezzo che userà per fermare Guillaume, costi quel che costi. Dalle mura insanguinate della casa Seilhan, primo convento dei frati predicatori, alle remote pianure dell'Asia centrale, Antoine Sénanque intreccia i destini di personaggi storici e immaginari creando un romanzo d'avventura in cui gli inviti rivoluzionari di Eckhart e le scelte compiute dai protagonisti assegnano un significato nuovo alla parola fratellanza.
20,00

L'interprete

L'interprete

Veronica Santoro

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2025

pagine: 464

Siamo negli anni tra il 1943 e il 1945, i più terribili del secolo scorso. L'Italia centrosettentrionale è occupata dall'esercito tedesco e Delia Zorzi, figlia di un'importante famiglia fascista di Verona, viene reclutata dal comando nazista come interprete. Mentre la città oscilla tra collaborazionismo e resistenza, Delia abita una zona grigia fatta di compromessi, ricatti, silenzi, scelte impossibili: da una parte c'è Carlo, il fratello ribelle che ha voltato le spalle al padre autoritario per unirsi ai partigiani, e che la ragazza è pronta a proteggere a qualsiasi costo; dall'altra parte Thomas, giovane ufficiale delle SS dal passato oscuro e dal fascino indecifrabile, che la trascina in un rapporto ambiguo, inizialmente rifiutato poi quasi fatale... Tutt'attorno vorticano personaggi, circostanze, trame che costringono di volta in volta Delia a decidere da che parte stare, a camminare sullo scivoloso crinale che separa desiderio di redenzione e istinto di sopravvivenza. Mentre gli eventi storici incalzano – i bombardamenti angloamericani sempre più frequenti segnalano che il tempo sta scadendo, l'orrore della deportazione si consuma sotto gli occhi di tutti (memorabile la scena del campo di concentramento di Fossoli) – la giovane donna imparerà che, anche se non possiamo scegliere chi amare, dobbiamo lottare per diventare padroni delle nostre vite.
19,00

Platone. Una storia d'amore

Platone. Una storia d'amore

Matteo Nucci

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 576

È un mattino d’estate del 415 a.C. e su un masso che sporge sopra il porto del Pireo sono appollaiati quattro ragazzini. Il canto delle cicale copre il brusio della folla. C’è aria di festa, ma la guerra incombe, e i quattro tacciono, assorti. Tra loro c’è un dodicenne dallo sguardo febbrile. Si chiama Aristocle e, cinque anni più tardi, per via delle ampie spalle, prenderà un nome destinato all’eternità: Platone. Accanto a lui, in quel mattino decisivo, l’uomo che ne racconta la storia. Questa storia. Una storia d’amore. È un romanzo di verità, quello che avete in mano. Un romanzo che per la prima volta ripercorre la vita del più grande filosofo di sempre. Bambino timido e facile all’ira, all’inizio. Sofferente per la morte prematura del padre, dominato da una madre onnipresente, e accudito da una sorella che lo accompagna nel mondo senza darlo a vedere, il ragazzo scruta le vicende del suo tempo con occhi onnivori e assiste attonito alla sconfitta di Atene contro Sparta. Gli zii lo invitano a partecipare a un’operazione politica sanguinaria, ma resiste. Ha conosciuto Socrate, infatti, l’uomo più strano di Atene, e con lui si consegna alla filosofia. La filosofia però non basta, Socrate viene condannato a morte. Platone allora parte verso Cirene e l’Egitto per trovare la sua strada. Sarà una strada retta e tortuosa assieme. Ciò che la segna, tuttavia, è l’eros, l’amore sensuale vissuto con ragazzi lascivi e uomini dalla mente brillante, e l’amore totalizzante, la passione sublime, il motore più potente dell’animo umano. Con il suo stile inconfondibile, Matteo Nucci ci regala un romanzo fuori dal tempo, frutto di anni di studio e di sana ossessione, con cui riesce a farci superare di nuovo la linea d’ombra della letteratura, rendendo la nostra esperienza di lettori un capitolo di vita epico, erotico, illuminante. Scopriamo in Platone un uomo sempre in lotta per realizzare giustizia e felicità, un “atleta dell’anima”. Seguendone dolori, fallimenti e amori, alla fine di questa lettura travolgente, ci ritroveremo diversi: cambiati nel profondo da uno scrittore filosofico capace di sfidare ogni luogo comune pur di dare a noi la possibilità di rimettere sempre in gioco il nostro modo di vivere il tempo che ci è concesso.
22,00

Il passo falso di Emma Picard

Il passo falso di Emma Picard

Mathieu Belezi

Libro: Libro in brossura

editore: Gramma Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 272

È il 1868 e la Francia di Napoleone III fa fatica a popolare le vaste colonie del suo Impero. L’amministrazione centrale decide allora di rivolgersi ai ceti meno abbienti, ai contadini poveri che abbondano in ogni parte del paese. Allettati da offerte irrinunciabili, muovono alla volta delle aride terre africane. Tra loro, la giovane vedova Emma Picard. Una fattoria e venti ettari di terra in Algeria sono il trofeo in palio per poter sfuggire alla miseria e garantire un decente avvenire o la semplice sopravvivenza ai suoi quattro figli. Emma si lancia anima e corpo nell’impresa, con la passione, lo slancio e la determinazione di una giovane madre, prima di rendersi conto di essere stata ingannata da promesse illusorie, sogni irrealizzabili, vuote chimere. È lei stessa che racconta la sua tragica avventura attraverso un ammaliante, ipnotico monologo. Nel corso di una notte, per allontanare la morte, alternando caparbietà e speranza, racconta all’ultimo figlio sopravvissuto, Léon, la loro discesa agli inferi. Ripercorre tutto quello che hanno passato: il duro lavoro in una terra selvaggia, la fame, le siccità, le invasioni di cavallette, lo scoramento. Ma anche le gioie, le risate fragorose, l’amore infinito di una madre per i suoi figli, la lotta, l’ostinazione… fino all’inevitabile disfatta. Personaggio tragico e nobile, indimenticabile, Emma Picard compie eroicamente il suo destino sul suolo algerino che, per riprendere le parole di Mathieu Belezi, “non l’ha mai voluta e mai la vorrà”. In lei, come nelle grandi figure femminili della letteratura, affiora l’irriducibilità e la rassegnazione, la ribellione e l’arrendevolezza, tutta la grandezza e la miseria della condizione umana. Il ritratto memorabile di una donna indomita nel cuore dell’inferno coloniale.
19,00

Enrico VIII. Il cuore e la corona

Enrico VIII. Il cuore e la corona

Alison Weir

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 640

È il 1503 ed Enrico, a undici anni, pensa che il mondo sia finito. Elisabetta di York, la regina amata, anzi venerata, è morta. Sua madre. Morta dando alla luce la sorellina. Da quando l’anno prima il fratello Arturo se ne è salito in Cielo appena quindicenne, le attenzioni materne erano state solo per lui, e lui aveva ricambiato con il più puro dei sentimenti di bambino. Ma all’erede al trono dei Tudor non è permesso crogiolarsi nel dolore, cercare conforto come una donnicciola: la vita ha ben altro in serbo per lui. In pochi anni, il sensibile principe che studia ogni giorno col suo precettore Erasmo da Rotterdam deve trasformarsi nel re d’Inghilterra e signore d’Irlanda. Deve diventare Enrico VIII. Il destino lo rincorre galoppante: in un soffio si ritrova promesso alla vedova di suo fratello, Caterina d’Aragona, la principessa spagnola di cui, contro ogni previsione, s’innamora perdutamente. Il Regno pesa come un macigno sulle sue spalle di re, il futuro della dinastia dipende dalla discendenza, ma dall’unione con Caterina sopravvive soltanto una femmina. Per Enrico è l’inizio della grande ossessione di una vita. Per le sue mogli, le regine, una condanna. Il suo desiderio spasmodico lo spingerà contro istituzioni nei secoli inamovibili, contro tutto e tutti. Sempre più potente e temibile, il re combatterà, giorno dopo giorno, la sua guerra infinita fra testa e cuore, fra corona e amore. In questo nuovo gioiello della collezione sui Tudor, Alison Weir ripercorre la vita del sovrano leggendario e controverso, romantico e spietato, che cambiò l’Inghilterra per sempre.
22,00

Sette volte bosco

Sette volte bosco

Caterina Manfrini

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2025

pagine: 208

Adalina è sola. Sta viaggiando su quel treno vecchio e cigolante da due giorni. Non ha nessuno accanto da stringere, consolare, sfamare. Ha soltanto una valigia stretta tra le gambe, fatta un po’ di legno e un po’ di cartone che si è quasi sciolto sotto il temporale. Sta tornando da Mitterndorf, il campo profughi per gli abitanti del Tirolo meridionale inglobato nel fronte della Grande Guerra, dove ha trascorso l’ultimo, terribile anno e ha perso i genitori, stroncati dalla fatica e dal dispiacere. Al campo, nei giorni durissimi spezzati solo dal lavoro alla fabbrica di scarpe, e nelle lunghe notti schiacciata tra i corpi degli altri disperati, solo due pensieri hanno tenuto in vita Adalina: il suo màs, il maso che la famiglia si tramanda da generazioni, ed Emiliano, il fratello partito soldato per un Impero che si è sbriciolato come un tozzo di pane, il fratello di cui non ha notizie da mesi e che è rimasto l’unico, ormai, a chiamarla con il nome che lei ama, Lina. Tornata a casa, Lina si rende conto che non solo la sua famiglia, i confini, la lingua sono cambiati: le montagne e i boschi non sono più gli stessi, dilaniati dai bombardamenti, depredati e spogli. E il maso è in parte crollato, in parte annerito dai fuochi degli occupanti abusivi. Ma è ancora in piedi. Adalina sa che la vita è fatta di tristi inverni così come di primavere rigogliose, e ora è giunto il tempo di ricominciare, di curare le ferite del corpo e dell’anima. Anche per Emiliano, che tornerà dalla guerra e non deve pensare che Lina si sia mai arresa. Finché un giorno qualcosa cambia nella sua quotidianità così faticosamente riconquistata. Nel màs si è intrufolato un ragazzo: è un soldato, come Emiliano; parla tedesco, quello vero. E, proprio come Emiliano, anche lui ora si trova dalla parte sbagliata del confine.
18,00

L'alba della nostra libertà

L'alba della nostra libertà

Barbara Cagni

Libro: Libro in brossura

editore: Fazi

anno edizione: 2025

pagine: 264

Un romanzo ispirato a storie vere, sulle donne che hanno fatto la Resistenza. Milano, 8 settembre 1943: il paese si ferma ad ascoltare l'annuncio dell'armistizio. Perfino nella casa di tolleranza gestita da Marilù, dove non c'è mai un giorno di pausa, le ragazze escono dalle loro stanze e si raccolgono in silenzio davanti alla radio, per poi esclamare: «La guerra è finita!». In realtà, sta per avere inizio la fase più dura del conflitto, in cui sarà difficile capire di chi potersi fidare davvero. Dopo anni passati come prostituta e poche speranze di affrancarsi dalla propria condizione, per Marilù l'obiettivo è diventato mettere in salvo la figlia Cecilia, che riuscirà a far ospitare in campagna grazie alle conoscenze di Venera, una studentessa di Storia dell'arte, che vive da sola e che pian piano sta acquistando consapevolezza di sé grazie a una storia d'amore tanto travolgente quanto proibita. Mentre Marilù resiste, cercando di tenere al sicuro le ragazze che lavorano per lei e aiutando come può i partigiani del quartiere, Venera decide di entrare nella Resistenza per opporsi alla situazione generale insieme alle donne lasciate in città, stanche di non avere mai voce in capitolo. In una Milano stremata dalla fame e dai bombardamenti, sono proprio le donne, rimaste sole, ad allearsi e farsi forza tra di loro. Dalle lavoratrici nelle fabbriche alle studentesse, dai ceti popolari alla borghesia, hanno tutte un obiettivo comune: tornare, finalmente, libere. Un romanzo che restituisce attenzione alle partigiane che hanno combattuto per la libertà ricostruendo gli anni della Resistenza con una scrittura precisa ed emozionante.
18,00

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