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Economia

Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo

Operazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo

Clara E. Mattei

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 528

L’austerità, parola d’ordine degli economisti ortodossi, sembra aggravare i problemi più che risolverli. E se ne osserviamo la storia, scopriamo che è nata come baluardo del capitalismo difeso dagli economisti liberali a ogni costo, anche alleandosi al fascismo e sostenendo politiche autoritarie. Perché l’austerità non è qualcosa di nuovo né un prodotto della cosiddetta era neoliberista iniziata alla fine degli anni Settanta: per più di un secolo, governi in crisi finanziaria hanno fatto ricorso a politiche di austerity, ovvero tagli al welfare (alla scuola, alla sanità ecc.), privatizzazioni, tassazione regressiva, deflazione, repressione salariale e deregolamentazione del mercato del lavoro. Si tratta di politiche che rassicurano i creditori, ma producono effetti sociali devastanti. Oggi che l’austerità continua a imperare è urgente domandarsi: e se il pareggio di bilancio non fosse mai stato davvero l’obiettivo? L’economista Clara E. Mattei risale alle origini dell’austerità per svelarne i veri motivi fondanti: proteggere il capitalismo dalla sua crisi esistenziale, per far fronte alle contestazioni dal basso che ne stavano intaccando le fondamenta. Con una nuova prefazione dell’autrice.
16,00

Il capitale nell’Antropocene

Il capitale nell’Antropocene

Kohei Saito

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 304

Il capitalismo non ci guiderà fuori dalla crisi. Qualsiasi ricetta economica basata su una crescita continua porta alla distruzione del pianeta. L’unica possibilità è tirare il freno. E Marx, al riguardo, ha qualcosa da insegnarci. Il manifesto politico-economico con cui tutte le sinistre del mondo devono confrontarsi. In un periodo di ecoansia, in cui fenomeni estremi sono sempre più frequenti, siamo chiamati a fare i conti con l’abitabilità del nostro mondo e la sostenibilità della nostra specie. Che fare quando la propria casa è in fiamme? La risposta di Saito non lascia scampo: occorre andare al nucleo, cioè al capitalismo, e lanciargli una sfida radicale. Il tecno-utopismo, il Green New Deal, l’ecologismo di facciata delle aziende non costituiscono una soluzione e i piccoli gesti quotidiani dei singoli sono insufficienti. Come intuito da Marx, per evitare la rovina dobbiamo unirci: accettare l’idea che le risorse sono limitate, affrontare il problema delle diseguaglianze e rivolgerci all’essenziale, alle cose concrete, alla comunità.
13,00

L'arma economica. L’ascesa delle sanzioni come strumento della guerra moderna

L'arma economica. L’ascesa delle sanzioni come strumento della guerra moderna

Nicholas Mulder

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 544

La guerra può essere messa al bando dalla storia? E le sanzioni sono lo strumento giusto per farlo? Oppure rischiano di essere uno strumento peggiore del male che vogliono sradicare, finendo con il produrre ulteriori conflitti sempre più rabbiosi e cruenti? Ricostruendo l’uso delle sanzioni fatto dai blocchi della Prima guerra mondiale, fino allo scontro con il fascismo tra le due guerre, Nicholas Mulder utilizza un’ampia ricerca d’archivio per intrecciare storia politica, economica, giuridica e militare. Un libro importante e quanto mai attuale che getta una nuova luce sul perché le sanzioni siano oggi considerate una forma di guerra – e perché le loro conseguenze indesiderate siano così gravi.
34,00

Visioni della disuguaglianza

Visioni della disuguaglianza

Branko Milanovic

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2025

pagine: 376

Nel nostro tempo sono tornate in primo piano alcune domande ineludibili che la teoria economica, fin dalle sue origini, ha posto a fondamento della sua analisi: è ‘naturale’ che gli uomini si dividano in ricchi e poveri? Esiste un criterio razionale che possa giustificare questa divisione? Quali sono le conseguenze di una distribuzione ineguale delle risorse sulla società e sul suo benessere? Qual è il livello massimo di disuguaglianza che possiamo permetterci? Branko Milanovic, uno degli economisti più originali e innovativi del nostro tempo, immagina di porre queste domande a sei dei più influenti economisti della storia: François Quesnay, Adam Smith, David Ricardo, Karl Marx, Vilfredo Pareto e Simon Kuznets. Analizzando le loro opere e il loro tempo, Milanovic traccia l’evoluzione del pensiero sulla disuguaglianza, mostrando quanto le teorie siano variate a seconda delle epoche e delle società. In effetti, sostiene Milanovic, non possiamo parlare di ‘disuguaglianza’ come di un concetto astratto dal contesto: qualsiasi analisi è inestricabilmente legata a un tempo e a un luogo particolari. Così se durante la Guerra Fredda, all’apogeo del welfare state, gli studi sulla disuguaglianza erano passati in secondo piano, oggi, con il trionfo del capitalismo neoliberale, assistiamo a una loro rinascita.
24,00

Il primo libro di economia

Il primo libro di economia

Tony Cleaver

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 328

Questo libro è un’introduzione autorevole e coinvolgente ai temi fondamentali dell’economia contemporanea. Aggiornato rispetto alle più recenti tendenze in atto nell’economia del mondo globalizzato, e prendendo in considerazione fenomeni diversi quali la recessione globale, i problemi attuali dell’Eurozona, le trasformazioni in corso nella struttura del commercio mondiale, il mercato immobiliare o valutario, “Il primo libro di economia” illustra e discute tutte le problematiche e le parole chiave della disciplina. Tra queste, il modo in cui funzionano i diversi sistemi economici, i successi e i crolli delle economie di mercato, l’impatto dei mercati emergenti sull’economia mondiale, le interazioni di prezzo, domanda e offerta, il ruolo delle banche e dell’industria finanziaria, le condizioni che consentirebbero di superare le fasi di recessione e di ridurre la povertà, l’impatto dell’economia sull’ambiente. Arricchito con studi di caso riguardanti le scelte da adottare in relazione alle economie in fase di sviluppo, l’impatto della crescita sul prezzo delle risorse naturali e le conseguenze di un crack finanziario, e corredato di un glossario di termini fondamentali, il libro costituisce una guida ideale per chiunque voglia capire davvero in che modo funziona l’economia, e quindi il mondo.
24,00

La strada per la libertà. L’economia e la società giusta

La strada per la libertà. L’economia e la società giusta

Joseph E. Stiglitz

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 368

Gli Stati Uniti sono una nazione nata dal convincimento che il popolo debba essere libero. Ma dalla metà del secolo scorso quest’idea è stata travisata. La destra ha giustificato lo sfruttamento ammantandolo sotto la retorica della libertà: compagnie farmaceutiche che chiedono un prezzo eccessivo per i loro prodotti, compagnie Big Tech svincolate dai controlli, politici padroni di incitare alla rivolta, multinazionali libere di inquinare e così via. Come siamo arrivati a questo punto? A quale tipo di libertà dovremmo pensare? Il premio Nobel Joseph E. Stiglitz esamina l’attuale sistema economico americano e l’ideologia politica che lo ha creato, mettendo a nudo i suoi fallimenti. Il mercato “libero” e senza regole ha sfruttato i lavoratori, i consumatori e l’ambiente, foraggiando movimenti populisti che ora pongono una minaccia reale alla vera libertà economica e politica. Stiglitz ci mostra le idee neoliberiste per quello che sono: visioni contorte che lacerano il tessuto sociale mentre arricchiscono pochi privilegiati. Vi è un modo più profondo e umano di considerare la libertà: se vogliamo creare una società in cui tutti possano prosperare dobbiamo ripensare i nostri sistemi economici e normativi e adottare investimenti pubblici nell’istruzione, nella ricerca e nelle infrastrutture.
19,50

Il governo economico del mondo. 1933-2023

Il governo economico del mondo. 1933-2023

Martin Daunton

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 1304

Per comprendere la crisi che viviamo oggi è necessario osservare con attenzione le forze che hanno mosso l’economia nell’ultimo secolo: quali sono state? Come hanno agito? Che interessi le guidavano? Una monumentale e complessa fotografia del nostro tempo. Nel 1933, nel cuore della Grande Depressione, le cui radici affondavano negli eccessi di un sistema economico sregolato, John Maynard Keynes rifletteva sulle sorti del capitalismo in maniera perplessa. Eppure, malgrado ne ammettesse l’inadeguatezza e la poca funzionalità, nonché la sostanziale ingiustizia, doveva constatare che le alternative restavano poco auspicabili. Prima del 1929, però, i dubbi sull’ordine economico globale non sembravano nemmeno poter sorgere: le merci viaggiavano libere tra i mercati e, almeno per una parte di mondo, gli unici orizzonti sembravano essere quelli del progresso e dell’espansione senza limiti. Partendo dalla crisi di questo ordine che pareva incrollabile, il ponderoso affresco di Martin Daunton ci mostra, con l’ampia prospettiva di cui è capace un grande storico, le complesse dinamiche che hanno dato forma ai cicli economici e politici che da allora si sono susseguiti, quasi sempre a partire dalle spinte statunitensi. Dai protezionismi nazionalisti al New Deal, dal mercato sorvegliato a debita distanza dagli stati, attraverso decine di organi internazionali, degli anni del secondo dopoguerra, alle politiche liberiste e neoliberiste dell’ultimo quarantennio. Per arrivare infine alle rivendicazioni dei paesi in via di sviluppo e alle conseguenze del tracollo del 2008, da cui forse ancora non è emerso un nuovo ordine in grado di imporsi in uno scenario geopolitico sempre più complicato e frammentario.
52,00

Il capitale nell’Antropocene

Il capitale nell’Antropocene

Kohei Saito

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 312

Il capitalismo non ci guiderà fuori dalla crisi. Qualsiasi ricetta economica basata su una crescita continua porta alla distruzione del pianeta. L’unica possibilità è tirare il freno. E Marx, al riguardo, ha qualcosa da insegnarci. Il manifesto politico-economico con cui tutte le sinistre del mondo devono confrontarsi. In un periodo di ecoansia, in cui fenomeni sempre più estremi ci costringono a fare i conti con l’abitabilità di alcune parti del globo e con la sostenibilità del nostro modo di vivere, Saito irrompe nel dibattito con proposte coraggiose, radicali e meditate. Il tecno-utopismo, il Green New Deal, l’ecologismo di facciata delle aziende non sono una soluzione. E i piccoli gesti quotidiani dei singoli non sono sufficienti. Se non accettiamo l’idea che le risorse sono limitate e non affrontiamo il problema delle disuguaglianze, siamo destinati alla rovina. Dobbiamo tornare all’essenziale, alle cose concrete, alla comunità. Riscoprire, insomma, quella che Marx definiva «la relazione metabolica tra uomo e natura».
19,00

Globalismo e democrazia. L'economia politica del tardo neoliberismo

Globalismo e democrazia. L'economia politica del tardo neoliberismo

Wolfgang Streeck

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2024

pagine: 416

Nel periodo di massimo splendore del neoliberismo, la globalizzazione era considerata inevitabile e la democrazia redistributiva obsoleta. Un incremento di prosperità per tutti era la promessa, il risultato è stato però la crescente incapacità di domare la macchina della disuguaglianza. I partiti politici tradizionali in crisi, il declino dei sindacati e i dubbi dilaganti sul funzionamento delle istituzioni democratiche sono una conseguenza di questa evoluzione. Un’altra è rappresentata dall’affermarsi di movimenti populisti e di nuovi partiti ai margini dello spettro politico, che hanno prodotto – in molti paesi – un braccio di ferro istituzionale e politico che minaccia di lacerare le società. Alla luce di questa situazione, le cui cause stanno diventando ancora più evidenti dopo la pandemia, i tempi sono maturi per una scelta fondamentale. È la questione al cuore del nuovo libro di Wolfgang Streeck: la ristrutturazione del sistema statale deve continuare nella direzione di una maggiore centralizzazione sovranazionale, che concentrerebbe il potere nelle mani di un’élite globalizzata, con il rischio di perfezionare un sistema indifferente alle condizioni storiche e culturali delle società? Oppure la soluzione migliore è l’inserimento degli stati in un’architettura internazionale che rispetti la loro sovranità, e quindi sia pluralista? La linea indicata da Streeck è inequivocabile: la strada da percorrere segue la ricostruzione dell’autonomia e della sovranità decentralizzata. Solo così, soprattutto in Europa, con il ritorno delle decisioni politiche nell’economia, sarà possibile rifondare la politica democratica.
35,00

Il capitale. Volume Libro 1

Il capitale. Volume Libro 1

Karl Marx

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 1336

Se per un certo periodo “Il capitale” è potuto sembrare un testo superato, gli attuali andamenti delle società e dell’economia mondiale sembrano invece avvalorare alcune intuizioni di Marx. Del resto, la teoria marxiana del capitale resta una delle poche a proporre spiegazioni organiche a molti dei fenomeni storico-economico-sociali in atto. Dunque un grande classico e insieme un’utile chiave di lettura del mondo contemporaneo. Il primo libro, l’unico scritto integralmente da Marx, è dedicato all’analisi del processo di produzione del capitale, esamina la base dei meccanismi economici delle società moderne, la loro complessiva struttura di funzionamento. È un testo che ha avuto una genesi travagliata e molte edizioni, vivo Marx e postume. Partendo dalla più recente edizione storico-critica, viene qui tradotta la quarta edizione tedesca del 1890, messa insieme da Engels tenendo conto degli appunti di Marx e delle sue postille alle edizioni precedenti. Dando però in apparato le varianti significative delle prime tre edizioni tedesche e della traduzione francese. Molte le variazioni nella struttura del libro e nell’elaborazione concettuale di alcuni nodi importanti, come la distinzione tra valore e valore di scambio, tra lavoro e processo lavorativo, o riguardanti la teoria del plusvalore. D’altronde quella di Marx era una riflessione in fieri, perennemente provvisoria, in costante elaborazione. E questa nuova traduzione permette per la prima volta di seguirne gli sviluppi, gli scarti e i ripensamenti.
95,00

Ripensare il capitalismo

Ripensare il capitalismo

Libro: Libro in brossura

editore: Laterza

anno edizione: 2024

pagine: 376

Le economie dei paesi sviluppati devono affrontare problemi profondi e interconnessi: città inquinate, gravi diseguaglianze, marginalizzazione di larghe fasce di popolazione, crescita lenta, un disastroso cambiamento climatico. Per affrontare questi problemi le politiche economiche devono cambiare radicalmente. Il che vuol dire che dobbiamo capire fino in fondo come funziona il sistema capitalista contemporaneo. In questo libro, alcuni tra i massimi economisti a livello internazionale affrontano le questioni chiave dell’economia contemporanea – la politica fiscale e monetaria, il mercato finanziario, la diseguaglianza, le privatizzazioni, l’innovazione e il cambiamento climatico. Con una convinzione: il capitalismo deve essere riformato e reinterpretato per evitare i fallimenti che tuttora abbiamo davanti agli occhi.
20,00

La lotta di classe nel XXI secolo. La nuova offensiva del capitale contro i lavoratori: il quadro mondiale del conflitto e la possibile reazione democratica

La lotta di classe nel XXI secolo. La nuova offensiva del capitale contro i lavoratori: il quadro mondiale del conflitto e la possibile reazione democratica

Lidia Undiemi

Libro: Libro in brossura

editore: Ponte alle Grazie

anno edizione: 2024

pagine: 448

Tutto il mondo converge verso un'unica, pericolosa traiettoria politica: la negazione del conflitto sociale. Ma sotto l'illusione dell'«interesse comune» si nasconde una sempre maggiore aggressività del capitale contro il lavoro. Si assiste così a un ribaltamento della lotta di classe: gli interessi del capitale sono divenuti interessi di «tutti», assurgendo a un rango superiore. In questo libro, Lidia Undiemi compie un'impresa notevolissima: analizza la guerra del capitale contro il lavoro in tutto il globo, dai principali Paesi europei agli Stati Uniti, dal Sud America all'Asia: una lotta «quasi vinta», che ha incoronato il neoliberismo come ideologia mondiale, ha prodotto ovunque peggiori condizioni di vita per i lavoratori, ha favorito la creazione di organi decisori internazionali svincolati da ogni legittimazione democratica. Dimostra inoltre nel dettaglio come lo sviluppo delle multinazionali favorisca l'aumento incessante delle disuguaglianze; propone concrete misure per la fine della globalizzazione neoliberista, invoca una nuova fase di conflitto di classe su un terreno pienamente democratico e la formazione di un soggetto politico finalmente all'altezza della posta in gioco. Untour de force intellettuale, una guida indispensabile per comprendere il presente.
19,00

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