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Narrativa classica (prima del 1945)

La teiera di Mrs. Podgers e altre storie di Natale

Louisa May Alcott

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2025

pagine: 96

«Coloro che danno ai poveri prestano al Signore» recita la massima incisa sulla piccola teiera d'argento. Così in una fredda notte d'inverno, Mrs Podgers, vedova facoltosa ma un po' egoista, decide di accogliere nella sua casa un povero orfano infreddolito e malnutrito, che mendica per mettere insieme qualche dono da offrire a Natale alla vecchia nonna e agli amici. Commossa dalla generosità del bambino, Mrs Podgers si trasformerà in una fata benevola e organizzerà una grande festa per il piccolo e i suoi compagni. E insieme a quei poveri ospiti entreranno nella sua casa l'innocenza, la carità e anche la gioia di un nuovo, inatteso amore. L'atmosfera intima dei Natali di un tempo rivive in questo racconto della Alcott e negli altri qui proposti ("Il Natale di Tilly", "Che cosa può fare l'amore"): storie semplici, commoventi, umanissime, che ci ricordano che la bontà, la generosità, la solidarietà sono le «forti e dolci virtù che benedicono e abbelliscono il mondo» e rendono più degna la vita, non solo nel giorno di Natale.
5,90

I viaggi di Gulliver

Jonathan Swift

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 352

Alla loro comparsa, nel 1726, “I viaggi di Gulliver” conquistarono immediatamente un pubblico vastissimo e trasversale: se i bambini erano catturati dalla sua trama fantastica, i politici ne coglievano il veleno satirico, riversato sugli eventi e la società contemporanea. Da allora, il libro ha continuato a esercitare un fascino duraturo su lettori di ogni genere, distinguendosi come un unicum nella letteratura mondiale per la sua capacità di agire su più livelli. Il primo piano è quello della pura invenzione narrativa: Swift costruisce mondi che funzionano come fiabe geometriche, dove la meraviglia è regolata da una logica ferrea. Nei quattro viaggi compiuti da Lemuel Gulliver, il lettore assiste attraverso il suo sguardo a un'infinita serie di prodigi - minuscole cucitrici che infilano invisibili fili di seta in altrettanto invisibili aghi, vespe grandi come pernici e rumorose come cornamuse, un'isola che fluttua in cielo grazie a un enorme magnete e a un assale di diamante -, e vi si abbandona con la curiosità rapita dei bambini. Ma oltre a stimolare l'immaginazione visiva, Swift mette alla prova la nostra capacità di interpretazione. Nei “Viaggi di Gulliver”, le apparenze spesso ingannano, e l'ironia - tagliente e corrosiva - permea quasi ogni frase. Non è un caso che, nell'ultimo capitolo, il giuramento che il protagonista pronuncia per affermare la propria sincerità riecheggi le parole di Sinone, l'ingannatore che condusse i Troiani a spalancare le porte al cavallo di legno. E a un ulteriore livello, sotto la satira, oltre la favola, resta la domanda portante dell'opera: che cos'è davvero l'essere umano? Sovrano della natura o insetto che si crede re? Meschino come un lillipuziano, feroce come uno yahoo, o ingenuo come il “gullible” Gulliver? Swift non fornisce risposte, ma voltata l'ultima pagina chi legge ha la sensazione di aver guardato l'umanità intera attraverso una lente deformante - e di avervi scorto, alla fine, il proprio volto. Grazie all'ampio corredo di immagini con cui Lorenzo Mattotti contrappunta il testo, creando un universo visuale parallelo e armonico a quello di parole della nuova traduzione di Anna Nadotti, la versione qui proposta offre un'esperienza sensoriale a tutto tondo, il miglior omaggio possibile all'inventiva multidimensionale del capolavoro di Jonathan Swift.
26,00

I racconti

Franz Kafka

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 648

I racconti di uno tra i maggiori scrittori del Novecento in una nuova traduzione rigorosa e sensibile, che dà rilievo all’evoluzione della ricerca letteraria dell’autore praghese. Dai primi tentativi di scrittura a “La trasformazione” (da sempre nota con un titolo più altisonante, “La metamorfosi”), insieme ad altrettanti capolavori: fulminanti miniature come “La trottola”, i racconti lunghi “Nella colonia penale” e “La tana”, il grande cantiere narrativo “Durante la costruzione della muraglia cinese”. Nella sua critica radicale della realtà, Kafka utilizza una lingua precisa e quotidiana, in vertiginoso equilibrio fra tragico e comico, e Daria Biagi la mantiene il più possibile lontana da astrazioni e sovrainterpretazioni, portando alla luce le diverse tonalità espressive di un’opera che ha influenzato come poche altre la letteratura dell’ultimo secolo. Chiude il volume un saggio di Massimo Cacciari sui fondamentali snodi tematici presenti nell’opera di Kafka. «I racconti di Kafka sono in fondo un grande campionario di diversi, di alieni, di marginali della società che però, anche dal gradino più basso in cui vengono posti, si rifiutano di accettare le regole di un gioco disumanizzante. E non lo fanno protestando, ribellandosi: piuttosto tirandosi indietro, sottraendosi al discorso del potere – fallendo, anche – ma infine impedendosi di diventare pedine altrui. [...] Spesso in Kafka la violenza è esplicita, ma più spesso è violenza simbolica, vessazione, umiliazione, negazione della possibilità di autodeterminarsi, ed è proprio la disamina meticolosa di queste infinite e sempre più raffinate forme di prevaricazione ad aver fatto sì che molti filosofi vedessero in lui prima di tutto un lucido analista del potere. E anche un analista di come questo potere venga introiettato dalle vittime, che spesso, condividendo il sistema di valori dei loro oppressori, si arrendono e si lasciano morire prima ancora che il pugnale del boia sia calato su di loro» (dalla prefazione di Daria Biagi).
28,00

Isotta

Isotta

Irina Odoevceva

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 224

Quando apparve a Parigi nel 1929, "Isotta" suscitò critiche e indignazione negli ambienti dell’emigrazione russa: troppo moderna, troppo «europea» la scrittura, tersa e senza fronzoli; troppo esplicite le allusioni alla sessualità degli adolescenti – da una prospettiva femminile, per di più; troppo fosca l’atmosfera che si respirava, e che gettava pesanti ombre su tutta la gioventù émigrée. Irina Odoevceva narra la storia di una quattordicenne, Liza, e della sua piccola cerchia: Nikolaj, il mefistofelico fratello che ne tiene le redini; Andrej, legato alla ragazza da un amore inquieto e autodistruttivo; e l’inglese Cromwell, rampollo di buona famiglia a sua volta perdutamente innamorato di Liza. Assediata da una profonda disgregazione sociale e familiare, la jeunesse dorée ritratta da Odoevceva oscilla tra una noia asfissiante e l’illusorio richiamo di una vita «folle, divertente e spudorata», fatta di alcol e notti senza fine nell’incanto avvelenato di Biarritz. Finché «il presagio di qualcosa di inevitabile e tremendo» che grava su queste burrascose esistenze non si materializza, quasi fosse già inscritto nel nome fittizio della protagonista. Rivisitazione modernista del mito arturiano, "Isotta" ci rivela una figura dimenticata della diaspora russa e quasi estranea alla sua letteratura, capace di raccontare con ineguagliabile acutezza, in queste pagine a un tempo morbose e delicate, il trauma lacerante dell’esilio, di ogni esilio.
19,00

A proposito di Casanova

A proposito di Casanova

Miklós Szentkuthy

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 249

Miklós Szentkuthy, saggista, memorialista, romanziere – paragonato a Borges per l’erudizione e a Joyce (ne aveva tradotto l’Ulisse) per l’inventiva linguistica –, ha lasciato un’opera labirintica e proteiforme, ancora oggi completamente sconosciuta. Il centro di questo labirinto è un ciclo di dieci volumi, inclassificabili per forma e contenuto, che l’autore ha voluto raccogliere sotto l'etichetta paradossale e sottilmente blasfema di Breviario di sant’Orfeo. Quello che qui presentiamo, "A proposito di Casanova", è il primo pannello, dove le memorie del celebre avventuriero settecentesco servono da spunto e contrappunto per parlare di tutto, perché l’unico vero lusso, secondo Szentkuthy, è tutto ciò che esiste. Da Venezia alla musica di Mozart, dagli exploit erotici al gioco d’azzardo e alle tentazioni religiose, da uno squarcio sulla Susanna e i vecchioni di Tintoretto a uno stupefacente excursus sulla storia di Abelardo e Eloisa, ogni cosa, sfiorata dallo sguardo superstizioso e infantile di Szentkuthy, assume nuove sembianze, in un perenne gioco di metamorfosi. Una sorta di catalogo segreto, dove fatti metafisici, mezze verità o deliri razionali convergono nella pagina, rivelando l'intento di cogliere «le pieghe nascoste della realtà» e uno scrittore che non teme confronti e non ha paragoni. Vertiginoso e sfuggente, proprio come Casanova.
20,00

Terre del finimondo

Terre del finimondo

Jorge Amado

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2025

pagine: 352

Il lento avanzare dell'uomo nel fitto della foresta amazzonica all'inizio del Novecento ha trasformato le «terre del finimondo», popolate di piante secolari e animali selvaggi, in efficienti e produttive piantagioni di cacao. La mancanza di scrupoli e la cupidigia dei fazendeiros ha scatenato la lotta per la conquista di nuove porzioni di territorio coltivabile. Ed è proprio la contesa per una di queste, la Foresta do Sequeiro Grande, a mettere due famiglie ferocemente l'una contro l'altra. Prendendo spunto da una vicenda reale cui da bambino aveva assistito, Amado compone una narrazione che raffigura anche simbolicamente un mondo che ha costruito la propria prosperità devastando la natura e concimando il suolo con il sangue versato nello scontro tra avversari. Muovendosi con sapienza tra fatti reali e fantasia, storia e leggenda, in questo romanzo del 1942 Jorge Amado mostra già di padroneggiare i registri tipici della sua arte, che lo renderanno uno degli scrittori più importanti del Novecento.
20,00

Londra

Londra

Louis-Ferdinand Céline

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 504

All’inizio di Londra Ferdinand, alter ego di Céline, appena sceso dalla nave su cui si era imbarcato alla fine di Guerra, si ritrova nel mondo della mala londinese, o meglio di quella francese, fuggita in massa per scampare alle trincee. Una contro-società chiusa in sé stessa, con le sue regole inumane, da tutti accettate stoicamente. Ma che cos’è Londra? Un manuale di sopravvivenza a uso dei disertori, un inno dolente alla prostituzione, un’elegia alla città che i giornali dell’epoca definivano «il più grande mercato di carne umana del mondo»: mai così diversa, stralunata, affascinante nel suo superbo squallore. Céline squaderna una galleria di personaggi eroici nella turpitudine, alcuni già incontrati in Guerra come la prostituta Angèle e il maggiore Purcell (qui trasformato in folle inventore), o il bombarolo dostoevskiano Borokrom, i due papponi rivali Cantaloup e Tregonet, e il medico ebreo Yugenbitz, «pura bontà», quello che Céline avrebbe voluto diventare. Tutti dal destino segnato, popolano giorno e notte grandi arterie e angiporti, androni e locali malfamati, parchi e latrine. La violenza, l’intensità quasi insopportabile di questa prosa dimostrano che il romanzo ci è pervenuto in una versione non purgata, che mai avrebbe potuto vedere la luce negli anni Trenta, quando è stato scritto, e resta materia incandescente ancora oggi. Perché Céline, lo sappiamo, vuole arrivare «fino a dove c’è l’origine di tutto». E per farlo ha bisogno di trovare la giusta dose di delirio, di far suonare il suo organetto nella nebbia, sul selciato infido della City, verso l’acqua che lo ha sempre tentato, verso il Tamigi: «È la notte del mondo che scorre, sotto i ponti. Si alzano come braccia per farla passare».
25,00

La mia Ántonia

La mia Ántonia

Willa Cather

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 352

America, fine Ottocento. Praterie senza fine, terreni mai solcati da un aratro, treni che corrono verso i limiti ultimi della frontiera. In mezzo a questa natura primordiale ed espressiva – con il vento ad animare le distese di erbe selvagge, le tempeste di fulmini e le tormente di neve –, Willa Cather ambienta l’intensa vicenda di due anime affini che si incontrano, si riconoscono e restano unite per sempre, nonostante il tempo e le distanze, le opposte fortune e le scelte divergenti. Ántonia, immigrata dalla Boemia senza sapere una parola di inglese, e Jim, affidato ai nonni dopo essere rimasto orfano, si vedono la prima volta quando hanno poco più di dieci anni, a bordo di un treno diretto a ovest. Tra i campi di granturco e l’erba alta delle campagne del Nebraska, i due, diventati presto inseparabili, trascorrono interminabili giornate a esplorare termitai e ad affrontare serpenti, a osservare il cielo e ad annusare nell’aria il cambio delle stagioni. Nel frattempo Jim insegna l’inglese ad Ántonia e lei gli racconta dell’Europa. Un’esistenza magica e sospesa, finché una tragedia colpisce la famiglia della ragazzina. Da questa prima cesura le loro vite continueranno a separarsi e a incrociarsi più volte tessendo la trama del loro destino. Attraverso i ricordi di Jim lo spirito indomito e puro di Ántonia, la sua ingenuità e la sua determinazione emergono sempre più forti, regalandoci uno fra i personaggi femminili più belli e indimenticabili della letteratura americana, capace di catalizzare intorno a sé un romanzo che all’indagine sottile e partecipe dei legami umani più profondi unisce la riflessione sulla nascita dell’identità nazionale. Vero capolavoro di Willa Cather, una delle più grandi autrici del Novecento americano, "La mia Ántonia" torna qui in una nuova traduzione che restituisce al testo tutta la sua potenza e freschezza. “Era come se per noi quella ragazza rappresentasse, più di chiunque altro, la terra, le circostanze, tutta l’avventura della nostra infanzia.” Postfazione di Sara Antonelli.
24,00

Guerra

Guerra

Louis-Ferdinand Céline

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2025

pagine: 156

«Se Rabelais fosse stato un soldato nella prima guerra mondiale, non avrebbe potuto fare niente di meglio di Céline. Più di ogni altra cosa, lo spazio narrativo così ristretto, nel quale i personaggi appaiono e scompaiono ciclicamente come i pupazzi di una giostra, esalta la sua straordinaria capacità di caratterizzare e rendere indimenticabili i singoli esseri umani ... Céline è stato più di ogni altra cosa un superbo ritrattista, un impareggiabile anatomista della singolarità umana. Il suo stesso senso del comico e del grottesco nasce dalla constatazione, così fertile di conseguenze poetiche, che ognuno, in quel grande circo che è il mondo, recita la sua parte a modo suo, destinato a rimanere incomprensibile agli altri». (Emanuele Trevi). Con una premessa di François Gibault.
12,00

La danza dei demoni

La danza dei demoni

Esther Kreitman Singer

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2025

pagine: 384

All'inizio del Novecento, nel villaggio ebraico di Jelhitz, la giovane Deborah cresce in un mondo che non le offre scampo: figlia di un rabbino chassidico remissivo e di una madre autoritaria che la disprezza per il solo fatto di essere femmina, è esclusa dall'istruzione, dalla libertà, dalla possibilità di scegliere. Mentre il fratello studia e si apre al mondo, a lei restano le faccende di casa e il peso di un destino già scritto. Ma Deborah osserva, sogna, si ribella in silenzio. Ispirato alla vita vera di Esther Singer, sorella maggiore di Israel J. e Isaac B. Singer, questo romanzo – crudo, autobiografico, potentemente femminile – squarcia il velo della nostalgia per raccontare la realtà dura dello shtetl. Niente indulgenza, niente sentimentalismi: solo la voce autentica di chi ha vissuto sulla propria pelle l'oppressione, e ha trovato il coraggio di raccontarla.
13,00

Winesburg, Ohio

Winesburg, Ohio

Sherwood Anderson

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 240

C’è chi lo descrive come uno dei primi libri modernisti e c’è chi ne parla come della versione in prosa dell’Antologia di Spoon River. Tutti, però, concordano sul fatto che "Winesburg, Ohio" è un capolavoro. Siamo nel Midwest, in un’immaginaria cittadina dell’America preindustriale. È qui che Anderson, con la sua voce asciutta e poetica, inanella le vite degli abitanti e ci scava dentro per farne lo specchio della nostra incapacità di comunicare. I personaggi di questi racconti affrontano le piccole, grandi difficoltà di ogni giorno con la perseverante determinazione dei contadini, e sulla pagina fanno mostra della loro normalità e della loro inaspettata, geniale follia. Il risultato è una sorta di “bestiario” umano, un compendio raffinatissimo che scandaglia la solitudine dei nostri cuori e lo sforzo di trovare un senso alle nostre esistenze, tracciando un parallelo spietato tra il presente che viviamo e quello dell’America di inizio Novecento. Nelle pagine di questo libro, nell’odore dei campi e del fieno tagliato, nel profumo di pioggia e dei frutti da raccogliere, Anderson nasconde una magistrale lezione di scrittura e pone le radici per la grande letteratura americana a venire. Con un testo di Amos Oz.
22,00

Guerra e pace

Guerra e pace

Lev Tolstoj

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2025

pagine: 1712

“Sì, tutto è vuoto, tutto è inganno, al di fuori di questo infinito cielo. Nulla esiste, nulla di nulla, al di fuori di esso.” Pace, guerra, amore e valore si scambiano continuamente di posto mentre la Russia affronta la minaccia dell’invasione napoleonica. In questo testo vasto e ambizioso, Tolstoj delinea una carrellata di personaggi indimenticabili con finezza di tocco e straordinaria sensibilità psicologica. Senza mai abbandonare la gioia del racconto, osserva lo sterminato affresco narrativo che va componendo con l’occhio curioso di Pierre Bezùchov, figlio illegittimo riconosciuto dal padre in punto di morte, erede inaspettato di un’enorme fortuna a cui il giovane attinge per alimentare ideali libertari, in una serie di tentativi disordinati quanto velleitari di riparare il mondo e costruirsi un rigore morale. Intorno a quest’uomo ingenuo e volubile, entusiasta e sognatore, il mondo marcia veloce verso la guerra al passo dell’armata russa che si appresta ad affrontare Bonaparte alle porte di Austerlitz. Lì, a scrutare il campo di battaglia, troviamo il principe Andrèj Bolkònskij, severo e orgoglioso, idealista e intransigente, pronto a dare la vita in combattimento e desideroso di misurarsi con Napoleone stesso. Tolstoj condensa in quest’opera tutta un’etica della scrittura, intesa come mezzo per imparare ad amare la vita in ogni suo aspetto, dal più dolce al più truce. Senza timore di guardare in faccia il massacro della guerra, si addentra nel fango della Storia intrecciando i destini dei suoi eroi – siano essi oscurati dall’ombra della sconfitta o rischiarati dalla luce della speranza.
23,00

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