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Alpine Studio: I pocket della montagna

I guerrieri venuti dall'est. Storia dell'alpinismo sloveno

I guerrieri venuti dall'est. Storia dell'alpinismo sloveno

Bernadette McDonald

Libro: Copertina morbida

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2019

pagine: 347

Dopo la seconda guerra mondiale, per la Jugoslavia iniziò l'era di Tito, l'uomo che guidò la nazione per i successivi 30 anni. Un lungo periodo in cui ben pochi potevano uscire liberamente dai confini nazionali. L'eccezione erano gli alpinisti! Dopo una granitica formazione, lo Stato sosteneva i più "meritevoli" consentendo loro di tentare le montagne più difficili del mondo per la gloria nazionale. Fu così che gli alpinisti jugoslavi iniziarono negli anni '60 a realizzare impressionanti salite in Himalaya. In queste spedizioni spiccavano gli alpinisti Sloveni, provenienti dalle selvagge Alpi Giulie, una grande riserva di cime e di pareti dove poterono forgiare la loro maestria e audacia. Quando Tito morì, nel 1980, il periodo di isolamento politico terminò. Ma questo diede vita ad una serie di sanguinosi conflitti etnici che fino a quel momento erano stati sedati con la repressione e l'autoritarismo. Il leader serbo Milosevic riuscì così a incoraggiare una reazione a catena tra tutti gli stati jugoslavi facendo leva sulle loro identità etniche. Compresi gli sloveni. La nuova Slovenia continuò così a supportare gli alpinisti. Entro il 1995 tutti gli Ottomila furono saliti da almeno uno sloveno, e in seguito molte tra le più straordinarie imprese furono portate a termine da questi incredibili alpinisti. "I guerrieri venuti dall'est" è una storia in cui traspare la voglia di salire montagne ardite e pareti audaci, come intrepidi erano questi silenziosi uomini d'acciaio, protagonisti di una delle più belle storie dell'alpinismo mondiale. Nomi ormai noti come come Humar, Cesen, Sveticic, Knez, Karo, si alterneranno ad altri meno noti come Kunaver, Belak, Manfreda, Kozjek, Prezelj... tutti uniti da una tempra fuori dal comune e da una volontà incrollabile che consentì loro di conquistare il conquistabile e di essere più forti della tempesta.
15,00

Patrick Edlinger. Libero nell'aria

Patrick Edlinger. Libero nell'aria

Jean-Michel Asselin

Libro: Copertina morbida

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2019

pagine: 203

II mondo alpinistico rimase esterrefatto nel 2012 alla notizia che Patrick Edlinger, "l'uomo che ha inventato l'arrampicata", era morto per una banale caduta lungo una scala di casa sua. Protagonista assoluto dell'arrampicata libera tra gli anni 80 e 90, aveva iniziato fin da ragazzo a muoversi come un ballerino sulla roccia e poi era diventato famoso per le sue scalate sulle pareti del Verdon, su difficoltà allora impensabili. Atletico, biondo e bellissimo, la sua immagine in azione su pareti lisce e verticali era diventata popolare su libri e riviste, e grazie a un film, La vie au bout des doigts, che mostrava per la prima volta l'arrampicata come un capolavoro di eleganza. Nel 1995 un incidente nelle Calanques marsigliesi lo costrinse ad abbandonare l'arrampicata estrema, ma Patrick si trasferì nel Verdon proprio per essere vicino alle sue pareti più amate. Edlinger era molto amato, ma anche molto invidiato per il suo successo strepitoso. Eppure lui era un uomo semplice e schivo. La fama gli era piombata addosso quasi come un peso insostenibile. Negli ultimi anni dalla sua vita era depresso e si era allontanato dal mondo alpinistico. Jean-Michel Asselin era uno dei suoi più intimi amici; solo lui poteva tracciarne un ritratto veritiero, che stupirà i molti lettori che di Patrick hanno conosciuto soltanto l'aspetto pubblico di "dio dell'arrampicata".
15,00

Spirito libero

Spirito libero

Franco Perlotto

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2019

pagine: 224

L'alpinismo solitario è una delle pratiche più affascinanti e ammirate dagli amanti della montagna; per chi è in cerca della grande avventura verticale è l'essenza stessa dell'alpinismo. L'autore di questo libro, Franco Perlotto, è uno dei grandi arrampicatori solitari italiani, ed è stato uno dei primi ad applicare questa pratica anche all'estero, in paesi lontani e in luoghi leggendari. Dopo i primi anni sulle Dolomiti, dove aveva scalato numerose pareti in solitaria, realizzò la prima ascensione solitaria sulla parete più alta d'Europa: il Troll, in Norvegia, un gigantesco muro di granito di 2600 metri di sviluppo. (Messner la definì la più grande impresa solitaria di quegli anni). Negli anni settanta fu il primo italiano a scalare le pareti dello Yosemite e a incontrare i protagonisti dell'epoca d'oro dell'arrampicata americana dai quali trasse preziosi insegnamenti, applicati in seguito a una serie incredibile di ascensioni in tutto il mondo, in gran parte addirittura in aree remote e selvagge del continente sudamericano dove il solo arrivare ai piedi delle montagne da lui scalate era - e sarebbe ancora adesso per chiunque - un'avventura di per sé strepitosa.
15,00

Su ghiaccio sottile

Su ghiaccio sottile

Mick Fowler

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2018

pagine: 297

Mick Fowler è sicuramente uno degli alpinista più stimati di tutto il mondo. Le sue grandi imprese sono oggi conosciute per come sono state realizzate, cioè un puro stile alpino che spesso mal si concilia col suo limitatissimo tempo libero. Una condizione che ha portato molti a chiedersi se Fowler sia veramente così bravo, oppure che sia così maledettamente fortunato da non aver sbagliato un colpo (o quasi). Ma la sua attività parla da sé, dando un'inequivocabile risposta alla domanda. Alcune tra le sue imprese più conosciute sono il leggendario Golden Pillar sullo Spantik, l'ascensione all'inviolata parete Nord del Changabang, l'Arwa Tower, lo Siguniang (che gli valse il Piolet d'Or 2003) e il più recente Prow of Shiva (Piolet d'Or 2013). Ecco dunque l'idolo degli alpinisti-lavoratori, che conferma candidamente che unire conquiste extraeuropee con una costante vita lavorativa è cosa possibile. Prefazione di Chris Bonington.
15,00

La cresta infinita. La Mazeno Ridge del Nanga Parbat

La cresta infinita. La Mazeno Ridge del Nanga Parbat

Sandy Allan

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2018

pagine: 196

Nell'estate 2012 sei alpinisti provenienti da diverse nazioni tentarono la prima salita alla vetta del Nanga Parbat (la nona montagna più alta del mondo) lungo la Mazeno Ridge, che con il suo sviluppo di oltre 10 chilometri è la più lunga cresta dei quattordici Ottomila. Dieci spedizioni precedenti l'avevano tentata e avevano fallito. Undici giorni dopo la partenza e arrivati a quota 7200 metri, quattro di loro si ritirarono. Mancavano ancora tre chilometri di percorso e 1300 metri di dislivello, ma due alpinisti britannici, Sandy Allan e Rick Alien, entrambi più che cinquantenni, determinati ad arrivare in vetta, proseguirono da soli. A corto di cibo e di acqua, ben presto esauriti e in preda ad allucinazioni per la prolungata permanenza sopra gli 8000 metri e per la mancanza di ossigeno, arrivarono in vetta. Impiegarono altri tre giorni, senza cibo ne acqua, per scendere al campo base lungo il versante più alto della montagna. La cresta infinita è la storia di una straordinaria prova di resistenza e impegno ai limiti della sopravvivenza.
15,00

Appigli sfuggenti

Appigli sfuggenti

Maurizio Giordani

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2017

pagine: 300

In questo libro si parla di montagne, di difficili scalate, di ardite mete da raggiungere, di avventura e di esplorazione, di viaggi in luoghi remoti, di amicizia, di condivisione... di amore. Ma non solo. Se si cerca fra le righe si può estrapolare anche un messaggio importante, non certo banale né scontato. Succede a tutti, prima o poi, di trovarsi davanti a quello che sembra un vicolo cieco; una malattia invalidante, una importante perdita, un ostacolo che sembra insormontabile. E l'indicazione che ne esce è chiara. L'alpinismo non fine a se stesso ma un'importante scuola di vita, maestro severo ed efficace, che aiuta a non perdere il filo, che insegna a non mollare, che può mostrare la via giusta da seguire e che indica come fare a non perderla. Una passione forte, inesauribile, che non sfuma dopo l'appagamento ma che si rinnova con costanza, perché solida, concreta, vera.
15,00

Un giorno da leoni. Alex MacIntyre e la nascita dell'alpinismo leggero e veloce

Un giorno da leoni. Alex MacIntyre e la nascita dell'alpinismo leggero e veloce

John Porter

Libro: Copertina morbida

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2017

pagine: 357

Su una pietra commemorativa al campo base dell'Annapurna sta scritto "One day as a tiger". È il titolo originale di questa biografia di Alex Maclntyre che John Potter ha scritto per ricordare il suo amico e compagno di ascensioni e di avventure in ogni parte del mondo, della cui tragica fine è stato testimone quando, nell'autunno del 1982, una pietra solitaria precipitata lungo la parete sud dell'Annapurna colpì alla testa Alex Maclntyre uccidendolo all'istante e privando il mondo alpinistico di uno dei suoi massimi talenti. Alex aveva solo ventotto anni, ma era già una delle figure leader in quella che fu un'epoca d'oro per l'alpinismo. Per le sue numerose ascensioni di grande rilievo, come le prime alle pareti est del Dhaulagiri e sud del Changabang, ma soprattutto per la tecnica e lo spirito con i quali le portava a compimento, Alex Maclntyre può essere considerato un profeta dell'alpinismo moderno insieme a pochi altri. Superleggero e superveloce, Alex aveva pronosticato e realizzato un ritorno all'alpinismo puro, da applicare anche sulle grandi montagne del mondo. Prefazione di Stephen Venables. Postfazione di Simone Moro.
15,00

Salvate Iñaki!

Salvate Iñaki!

Jorge Nagore

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2017

pagine: 238

Nel maggio del 2008 l'alpinista navarro Inaici Ochoa de Olza stava scalando l'Annapurna con un compagno, lungo la parete sud. Sarebbe stato il suo tredicesimo Ottomila. Entrambi erano ben preparati e acclimatati, ma improvvisamente, a circa 7400 metri, Inaki venne colpito da un edema polmonare. Si trovavano in piena parete in un punto raggiungibile soltanto da alpinisti molto capaci ed esperti, e non avevano alcuna possibilità di cavarsela da soli. Ma avevano un satellitare, e da quel momento si scatenò la più massiccia operazione di soccorso mai portata a una singola persona su qualsiasi montagna in qualsiasi parte del mondo. Per sei giorni quattordici alpinisti provenienti da dieci paesi diversi si avvicendarono per soccorrerlo. Qualcuno di loro veniva dal campo base, altri stavano compiendo ascensioni in quell'area e interruppero la salita per portare l'ossigeno e le medicine a Inaki. Tutti alpinisti di prim'ordine che rischiarono la vita per salvare quella di un altro alpinista. Salvate Inaki è la cronaca dettagliata di quei sei giorni su una montagna considerata tra le più pericolose al mondo e una testimonianza di straordinaria generosità.
15,00

Il profumo delle mie montagne

Il profumo delle mie montagne

Gigi Alippi

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2017

pagine: 220

Alpinista tra i più forti della sua generazione, alla soglia degli ottant'anni, vissuti con energia e generosità, Gigi Alippi ha deciso di accomodarsi ad una scrivania per scrivere e raccontare senso e significato della sua visione verticale, dove l'atto di scalare è sempre un passo indietro alla volontà di vedere la bellezza di ciò che c'è intorno, per condividerne con gli altri lo stupore. Conoscendo Gigi e la sua meritata fama nell'ambiente lecchese, culla di tanti fuoriclasse, non sorprende di leggerlo a suo agio in un saliscendi di racconti che ci portano a spasso per la geografia delle montagne del pianeta. Grigna, Cervino, Grand Capucin, McKinley, Dru, Lyskamm, Sarmiento, Monte Bianco, Monte Rosa, Pizzo Badile, Brenta, Bernina, Disgrazia, Tre Cime di Lavaredo, Buckland, Jirishanca, Lothse, e tanto altro ancora, in Africa, in Patagonia... ovunque. Venti capitoli per un titolo suggestivo, "Il profumo delle mie montagne", che non ha nulla di casuale. Delle montagne, delle cime, Gigi sente infatti l'odore, e prova a renderci partecipi di una simile magia, provando a spiegare ciò che è davvero più facile intuire che comprendere razionalmente. Una grande storia d'amicizia e d'amore, per esempio, per la famiglia, per i compagni d'avventura, per essere parte di una generazione e di un luogo, Lecco, in qualche modo predestinati. Prefazione di Marco Valentini.
15,00

Patagonia. Terra di sogni infranti

Patagonia. Terra di sogni infranti

Cesarino Fava

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2017

pagine: 231

La Patagonia, terra estrema ai confini del mondo, è stata protagonista di imprese di uomini che con coraggio sopportarono ogni genere di privazione pur di conoscere quella terra inesplorata. Col passare del tempo audaci alpinisti tentarono di salire le sue cime, sfidando le imprevedibili condizioni meteorologiche che li misero sovente a dura prova. Ancora oggi, questa terra remota e la bellezza delle sue montagne non cessano di attrarre spiriti avventurosi e romantici. Patagonia, terra di sogni infranti è l'autobiografia di un alpinista trentino emigrato in Argentina che descrive le estenuanti e travagliate spedizioni, fatte di salite azzardate e discese infauste. Ed è proprio con una di queste ascensioni che ebbe inizio l'ancora tanto discussa storia del Cerro Torre, che vede tra i suoi protagonisti Cesare Maestri, uomo così affascinato dalle sfide da non saper resistere al richiamo di quella vetta fino ad allora considerata inaccessibile.
15,00

Tra i giganti della terra

Tra i giganti della terra

Jerzy Kukuczka

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2017

pagine: 294

Jerzy Kukuczka è stato il secondo uomo al mondo ad aver conquistato le vette dei 14 Ottomila, che salì nel breve tempo di otto anni. Fu uno dei più grandi alpinisti del mondo e un forte sostenitore delle salite in stile alpino in Himalaya, senza uso di ossigeno e disdegnando le imponenti e goffe spedizioni himalayane, tipiche di quegli anni. Il suo fu un percorso con regole severe che gli imposero di salire quelle vette con l'umiltà e il rispetto di non rincorrere una triste collezione di vie normali, ma vie nuove e prime invernali. Seguendo questo suo modo di essere, sui giganti di 8000 metri ha aperto sette vie nuove e compiuto ben quattro prime salite invernali. Dotato di una perseveranza senza eguali e di una capacità di adattamento unica al mondo, in molte di queste incredibili imprese Kukuczka ha avuto come compagni alcuni tra i più grandi nomi dell'alpinismo mondiale e per una decina di volte è stato costretto a bivacchi di fortuna oltre la zona della morte - alcuni nell'inverno himalayano. Kukuczka ha vissuto la sua esistenza nella "gabbia" del sistema politico sovietico, che mandava in spedizione i propri alpinisti con mezzi tecnici e abbigliamento quasi primitivi, e con riserve alimentari molto scarse e razionate. Capire dove sarebbe arrivato uno come Jerzy se dotato degli stessi mezzi in uso agli occidentali in quegli anni, è oggi cosa impossibile, perché con tutta l'obiettività di questo mondo, è difficile poter immaginare qualcosa di più grande.
15,00

Il richiamo dei sogni. La montagna in punta di piedi

Il richiamo dei sogni. La montagna in punta di piedi

Elio Orlandi

Libro: Libro in brossura

editore: Alpine Studio

anno edizione: 2016

pagine: 194

Elio Orlandi è uno degli alpinisti italiani più affermati a livello internazionale. Lontano dai clamori che non mancano nel settore alpinistico, è considerato oggi un "veterano" delle vette patagoniche, dal gruppo del Paine al gruppo del Cerro Torre e del Fitz Roy. Fin dalla sua prima esperienza extraeuropea, nel 1982, ha mostrato una particolare attenzione per l'estetica, la difficoltà, l'arditezza e la bellezza dei picchi patagonici. Le sue imprese lo hanno portato dalle terre desolate della Patagonia agli orizzonti sconfinati del Karakorum, a volte con compagni di eccezione come Rolando Larcher, Fabio Leoni e Maurizio Giarolli. In Patagonia ha aperto importanti vie come "Linea d'Eleganza" al Fitz Roy, "Otra vez" al Cerro Standhardt, "Cristalli nel vento" e "Sogno Infranto" al Cerro Torre, "Spirito Libero" e "El Flaco, El Gordo y l'Abuelito" alle Torri del Paine, sulle quali ha anche effettuato la prima solitaria della parete Sud della Torre Nord. In Karakorum ha compiuto la prima ascensione del Gran Pilastro Ovest del K7, mentre nelle sue amate Dolomiti ha aperto un centinaio di itinerari di alta difficoltà nel gruppo del Brenta - dove tuttora vive - e anche molte ripetizioni solitarie. Durante i suoi numerosi viaggi in Patagonia ha filmato vari documentari coi quali trasmette la grande passione per la montagna, l'alpinismo e l'arrampicata.
15,00

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