ANCSA - Ass. Naz. Centri Storico-Artistici: Documenti
Città fragili. Bari, Bergamo, Bologna, Catanzaro, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia ai tempi del Coronavirus
Libro: Libro in brossura
editore: ANCSA - Ass. Naz. Centri Storico-Artistici
anno edizione: 2020
pagine: 104
L’epidemia da Coronavirus ha sconvolto le nostre vite al punto che desiderio diffuso è quello di un ritorno alla normalità, quella normalità che nel passato cercavamo tutti in un modo o nell’altro di modificare alla ricerca del nuovo. La più sconvolta di ogni altra cosa è la città ed il rapporto che abbiamo con essa. Guardandola dalla finestra, passeggiando, un po’ clandestini ed un po’ nuovi flâneur, cominciamo a vederla con occhi nuovi. Ricaviamo immagini e significati inediti, scopriamo improvvisamente i suoni e il termine largamente utilizzato dagli addetti ai lavori di soundscape, panorama sonoro, acquista finalmente un significato e arricchisce la nostra quotidianità. Perciò questa dell’epidemia è un’occasione preziosa, pur dolorosa ed angosciante, per riflettere sulla nostra città leggendola sia come sistema che come esperienza, riflettendo su di essa da addetti ai lavori e da cittadini.
Venezia semi-capitale. La teoria sugli «stabilimenti pubblici» e il caso dell’Orto Botanico (1806-1887)
Elena Doria
Libro: Libro in brossura
editore: ANCSA - Ass. Naz. Centri Storico-Artistici
anno edizione: 2020
pagine: 112
Questo lavoro racconta la vicenda ottocentesca dell’Orto Botanico di S. Giobbe a Venezia, e indaga alcune rappresentazioni di un’idea di città attribuite a Venezia dai governi francesi e asburgici dopo la caduta della Repubblica Serenissima nel 1797. In esse si pone, in tempi e forme diverse, la questione del nuovo “rango” da riservare all’ex-capitale e antica città-stato, alla luce di una ridefinizione dei limiti dei nuovi stati. Con il Regno d’Italia, dal 1806 anche Venezia e i territori ex veneti subiscono una profonda riorganizzazione, sul modello dell’analogo Stato francese. Nuovi criteri di omologazione amministrativa suddividono i territori della Dominante e degli antichi “domini” di terraferma in “dipartimenti” e “città capoluogo” di pari dignità giuridica, sottoposti all’autorità di Parigi, attraverso Milano, la nuova capitale. Larga parte degli studi hanno intravisto nel passaggio di Venezia da capitale a capoluogo un segno di declassamento. Questa ricerca si colloca nel solco di un più recente dibattito che ha inteso riportare il caso di Venezia dal “rimpianto” per la perdita dell’antico rango alla ricostruzione storiografica.

