Aracne: Finance & Development
La resilienza del sistema finanziario alle crisi di liquidità degli intermediari e al rischio sovrano
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2021
pagine: 156
La crisi economico-finanziaria generata dallo scoppio della pandemia da Covid-19 nel marzo del 2020 ha sollevato importanti questioni riguardo la solidità e la resilienza del sistema finanziario internazionale. Inoltre, la recente crisi ha riacceso il dibattito sulla migliore gestione degli shock sui debiti sovrani e delle crisi di liquidità degli intermediari, e non solo bancari, come per esempio i fondi di investimento e, in particolare, gli hedge fund. Nonostante Basilea III abbia introdotto nuove regole sui rischi di liquidità e di leva e nuovi cuscinetti di capitale bancario a copertura delle perdite in situazioni di stress sia sistematico che idiosincratico, il recente aumento della volatilità del mercato mobiliare, il cambiamento strutturale delle fonti di finanziamento e la contrazione del ricorso ad attività liquide, hanno acuito il problema della gestione del rischio di liquidità, soprattutto per gli intermediari non bancari. Attualmente, i modelli di stress-testing utilizzati dalle banche sono basati essenzialmente su dati estratti da eventi di mercato verificatisi durante la crisi finanziaria globale del 2007-2008. Tuttavia, larga parte delle recenti perturbazioni sul mercato della liquidità non vengono catturate da questi modelli. Inoltre, nell'ultimo decennio il settore non bancario ha avuto un notevole sviluppo. In particolare nell'Unione Europea, i conti di credito non bancari costituiscono a oggi circa un terzo del totale del finanziamento a cui le imprese ricorrono per svolgere le proprie attività. Inoltre, anche la percentuale di titoli di debito negoziabili è più che raddoppiata dalla crisi finanziaria del 2008. Tali sviluppi sono positivi, poiché permettono una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento che consente di distribuire il rischio e di allocare le risorse finanziarie in modo più efficiente; tuttavia possono anche minare la resilienza del sistema finanziario in situazioni di stress, poiché le Banche Centrali non possono svolgere il ruolo di prestatore di ultima istanza nei confronti degli intermediari non bancari. Tali fragilità sono emerse in maniera evidente allo scoppio della pandemia. Nella primavera del 2020, il livello di stress sistemico registrato sia negli USA che nell'area Euro ha raggiunto livelli simili a quelli toccati nella crisi finanziaria globale del 2008.
L'analisi del business model e della profittabilità nel processo strategico delle banche
Giordano Di Veglia, Melania Franzese
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 156
Quando si pone in essere un'analisi di business model occorre analizzare una serie di elementi chiave che concorrono alla vitalità e sostenibilità imprenditoriale nel medio-lungo termine. La metodologia proposta, che fa perno su un tool caratterizzato da 7 mosse, arricchisce l'analisi tradizionale in ottica di backward e forward looking con approfondimenti volti a identificare i segmenti di operatività che contribuiscono alla creazione o distruzione di valore. Il testo, dopo una panoramica delle analisi sviluppate da operatori di mercato e economisti, fornisce un "pratico" contributo ai lettori proponendo una visione più di stampo gestionale dell'argomento, corredata da esercizi e case study. Vengono infine proposti spunti di riflessione sull'analisi di business model post-crisi pandemica. Prefazione di Ciro Vacca.
I fondi qualificati per l'imprenditoria sociale. EuSEF e EuVECA
Maria Manganiello
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 140
I fondi comuni di investimento sono strumenti nati con lo scopo di consentire ai piccoli risparmiatori in avanzo finanziario di ottenere, mediante una gestione collettiva, vantaggi in termini di rendimento, minori costi, maggiore potere contrattuale nell'investimento e diversificazione del portafoglio. Nel corso degli anni la gestione del risparmio in Italia ha subito radicali modifiche, principalmente in relazione al modo di operare dei diversi attori che si sono incamminati sempre più verso investimenti orientati all'innovazione e all'imprenditoria sociale. Con i regolamenti UE n. 345/2013 e n. 346/2013, disciplinanti, rispettivamente, i fondi europei per il venture capital (EuVECA) e i fondi per l'imprenditoria sociale (EuSEF), il Parlamento europeo si è concentrato sull'implementazione di un piano per l'imprenditoria sociale e sull'elaborazione di nuove azioni e misure in grado di sostenere e promuovere lo sviluppo dell'impresa sociale nel suo complesso. La nuova economia europea dovrà, dunque, costruirsi sui paradigmi di una crescita che sia: intelligente (volta a perseguire lo sviluppo di un'economia basata sulla conoscenza e l'innovazione); sostenibile (attraverso un uso efficiente delle risorse e la diffusione di una cultura basata sulla sostenibilità) e inclusiva (in grado di favorire la coesione sociale e preservare i tassi di occupazione).
Sviluppi in tema di analisi del rischio sistemico e indicazioni di policy
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 132
Una delle caratteristiche distintive dell'attuale sistema finanziario è la forte interconnessione tra le istituzioni e i mercati finanziari. Se tale peculiarità tende a rafforzare la stabilità finanziaria globale attraverso la tecnica della diversificazione dei rischi idiosincratici, nel caso in cui si generi un evento di shock può alimentare l'instabilità finanziaria globale attraverso il canale della propagazione dei rischi. La stabilità del sistema finanziario è quindi messa in pericolo non solo dalle istituzioni "troppo grandi per fallire", ma anche da quelle "troppo interconnesse per fallire". Proprio queste ultime, in caso di dimensione relativa media o piccola, potrebbero essere sottovalutate dalle autorità di supervisione finanziaria come potenziali trasmettitori di instabilità sistemica. Per tale motivo, la regolamentazione finanziaria odierna deve prevedere anche interventi di natura macroprudenziale che prendano in considerazione il fenomeno della diffusione dei rischi all'interno del sistema finanziario attraverso i canali di propagazione dei rischi che,in primis, sono rappresentati proprio dai forti legami o link (in entrata e in uscita) esistenti fra le istituzioni finanziarie derivanti da rapporti diretti di credito, da esposizioni di liquidità e da alcuni fattori comuni come, per esempio, il rischio di settore e l'esposizione verso clienti comuni.
Il monitoraggio gestionale e regolamentare della liquidità. A che punto siamo e che cosa possiamo ancora fare
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 64
La severità della recente crisi di liquidità ha reso necessaria una revisione dell'attuale regolamentazione per l'intero settore bancario, tesa al conseguimento di una maggiore stabilità del sistema finanziario. Il volume si propone, prima di tutto, di fornire una chiara definizione di rischio di liquidità e una puntuale descrizione delle tecniche gestionali e regolamentari utilizzate per la sua misurazione e monitoraggio; poi, di fornire spunti di riflessione su quanto si possa ancora fare in ambito regolamentare per gestire tale rischio.
Regolamentazione bancaria e stabilità finanziaria
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 152
In che misura la regolamentazione e la vigilanza bancaria internazionale possono contenere l'alimentazione del rischio di instabilità del sistema finanziario? L'evidenza empirica disponibile dimostra come una regolamentazione e una vigilanza più stringenti possano ridurre il grado di accettazione del rischio delle banche e, rafforzare la solidità del sistema finanziario. D'altro canto le richieste, di regole e controlli più severi sulle banche hanno sollevato non poche proteste. Queste ultime lamentano che le recenti regole (Basilea 3) abbiano un'influenza negativa sulla loro performance deteriorandone la redditività e la stabilità finanziaria. Per rispondere a questo quesito è quindi fondamentale individuare le determinanti del rischio sistemico per poi identificare i fattori che guidano la fragilità finanziaria globale. Lo studio sulle variabili driver del rischio sistemico è riconducibile sia a diverse caratteristiche della struttura bancaria, che ad alcune misure tradizionali di performance bancaria.
Instabilità finanziaria globale: come governarla?
Giovanni De Angelis, Vanessa Iriti
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 188
"Il dibattito sulla stabilità globale è tema centrale nell'agenda politica delle autorità di regolamentazione finanziaria. L'obiettivo è limitare il contributo al rischio sistemico degli intermediari finanziari al fine di prevenire crisi future che potrebbero verificarsi nel caso in cui l'intermediario, colpito da un evento di stress, dovesse contagiarne altri ad esso strettamente connessi e contagiare l'intero sistema attraverso una sorta di "effetto domino". Lo strumento regolamentare per limitare l'insorgenza di tale rischio è la richiesta a ciascuna istituzione "sistemicamente rilevante" di un surplus di capitale in funzione delle esternalità negative generate dall'istituzione al sistema. Le debolezze in termini di trasparenza dei dati e di verificabilità dei risultati dell'approccio regolamentare hanno provocato critiche e insoddisfazioni da parte del mondo bancario, stimolando i ricercatori a proporre metodi alternativi basati su modelli matematico-statistici e alimentati soprattutto da dati di mercato ad alta frequenza." (Ilenia Procopio)
Stabilità finanziaria e rischio sistemico. Problemi di stima e di regolazione
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2016
pagine: 160
Dato il recente dibattito da parte dei regolatori, delle istituzioni finanziarie e del mondo accademico sul problema della (in)stabilità del sistema finanziario globale e degli enormi costi non solo economici ma anche sociali legati ad eventuali future crisi sistemiche, questo volume si pone come obiettivo quello di fare chiarezza sul concetto di rischio sistemico sia a livello di definizione, che di stima e di successiva regolazione. La crisi recente ha infatti dimostrato come il sistema finanziario possa rivelarsi fragile anche quando le sue singole componenti risultano solventi, poiché è esposto al fenomeno della “propagazione” degli shocks. Occorre quindi investigare la natura complessa e molteplice del rischio sistemico analizzando sia i concetti di “importanza sistemica” che di “contributo sistemico” di ciascuna istituzione finanziaria partecipante al sistema globale.