Bibliopolis: Loica. Testi e studi sul pensiero moderno
Essere, storia
Gennaro Sasso
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2024
pagine: 496
Studi di filosofia
Mauro Visentin
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2023
pagine: 321
Perché l'antica lingua greca, di cui si servono i pensatori dei secoli dal VI al IV a.C., per designare il concetto che noi oggi esprimiamo utilizzando la parola "essere", impiega abitualmente il termine "ἐόν" (essente) e solo più di rado l'infinito "εἶναι" (appunto: essere" )? Esiste una relazione che lega l'essere come concetto (contenuto del pensiero) all'essere che appartiene al pensiero considerato in quanto ente? Che cos'è la negazione e come si rapportano, nella sua vettorialità logico/ontologica, il positivo e il negativo? Quale paradosso concettuale permette al tempo di apparire al pensiero, insieme, come manifestazione della contraddittorietà e come un presidio rispetto alla contraddizione? Che cosa significa "dimostrare" e che relazione lega il dimostrare alla verità? La verità è l'oggetto "neutro" del dire e del pensare? E in questa veste può anche essere negata? Sono davvero opposte, la metafisica e l'esperienza, come abitualmente si crede, o sono tanto intimamente legate da potersi risolvere l'una (la metafisica) nell'altra (l'esperienza)? Ecco alcune delle domande alle quali gli scritti raccolti in questo libro tentano l'azzardo di una risposta. Ma la risposta a una domanda non è mai, in filosofia, la soluzione di un problema. È, piuttosto o casomai, il suo riposizionamento. E attraverso questo riposizionamento che il problema viene illuminato dalla domanda in un modo che consente a questa di tradursi nell'azzardo di una risposta. La domanda e la risposta sono così le due facce del pensiero, che proprio in questo voltafaccia attinge la sua più intima e schietta essenza speculativa. Non si tratta di "andare oltre", "superare", "lasciarsi alle spalle" la morta spoglia disossata, la veste corporea senza più corpo di un problema che ha smesso di interrogarci, perché ne abbiamo colto e svelato la natura equivoca e fallace che ne faceva un problema e che ora non è, quindi, semplicemente più in grado di rappresentare un ostacolo alla penetrazione della verità. Si tratta, al contrario, di penetrare nel problema, inoltrandosi in esso per giungere a conquistarne il cuore: è lì, nella seduzione del problema, che la filosofia esprime, col voltafaccia del domandare, la sua più segreta propensione all'amore dell'azzardo.
Per invigilare me stesso. I Taccuini di lavoro di Benedetto Croce
Gennaro Sasso
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2022
pagine: 354
Croce iniziò a scrivere i suoi "Taccuini di lavoro" nel 1906 e li interruppe solo due anni prima di morire, nel 1950. Come dice nelle stesse pagine dei taccuini, il fine di tenere un diario, oltre che rendere conto dei lavori svolti, era quello "quasi d'invigilare" sé stesso, in vista della proficua distribuzione del tempo nelle sue giornate, segno di quella grande operosità che ci ha lasciato un patrimonio di così numerose e importanti opere. Dopo più di trenta anni dalla sua prima edizione, torna il fondamentale libro dedicato da Gennaro Sasso ai Taccuni di lavoro. Questa nuova edizione, immutata nella struttura, è però arricchita di molte pagine, nei luoghi che più richiedevano approfondimenti e precisazioni. Nuove considerazioni, ad esempio, sono state aggiunte nei punti dedicati al modo in cui Croce visse e patì la Judenfrage negli anni che seguirono la promulgazione, nel 1938, delle leggi per la difesa della razza.
Croce e le letterature e altri saggi
Gennaro Sasso
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2019
pagine: 244
In questo volume è stato ristampato, nella sua forma originaria, e con diverse aggiunte anche rispetto a questa, il saggio su "Croce e le letterature" già apparso in un volume pubblicato nelle edizioni dell'Enciclopedia italiana. Vi si sostiene che nell'analisi delle opere letterarie e poetiche è presente, alla radice, la riflessione che Croce esercitò sulla cultura europea e il rifiuto da lui sempre opposto a ogni forma di irrazionalismo e di decadentismo, sì che un nesso fortissimo stringe insieme queste due storie e dà risalto a un aspetto dell'opera crociana forse, fin qui, non adeguatamente considerato. Nella seconda parte sono inclusi due saggi di diversa ampiezza: il primo dedicato all'analisi di alcune difficoltà presenti nelle filosofie dell'idealismo italiano, il secondo all'interpretazione del saggio "Politica 'in nuce'", che, nel 1924, in un anno quindi particolarmente drammatico per l'Italia, Croce dedicò alla delineazione della sua idea della «politica». Nella sua ispirazione fondamentale, e non solo quindi per i temi trattati, questo volume richiama in modo evidente i temi affrontati nell'altro che, dedicato alla "Storia d'Italia" e alla "Storia d'Europa", ha visto la luce nel 2017 presso queste medesime edizioni Bibliopolis.
Croce. Storia d'Italia e storia d'Europa
Gennaro Sasso
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2017
pagine: 294
Il libro consta di tre parti, delle quali la prima risale al 1978, mentre la seconda e la terza presentano saggi, ampiamente rivisti e con aggiunte, editi di recente in un volume dell'Enciclopedia italiana dedicato a Croce e a Gentile. Ed è proprio alla ricostruzione del rapporto intercorso fra Croce e Gentile che è dedicato l’ultimo saggio di questo volume. Un rapporto assai più complesso di quanto in genere non sia stato supposto dai non molti che hanno provato a indagarlo nelle sue varie implicazioni, e che, in effetti, legò i due filosofi in modo profondo persino al di là della consapevolezza che l'uno ebbe dell'importanza che l'opera dell'altro rappresentava per la sua. La raccolta documenta e testimonia ciò a cui non sempre si dà il necessario rilievo: l'ispirazione civile che sta a fondamento della storiografia di Benedetto Croce. Un’ampia introduzione arricchisce il volume, con una riflessione che apre nuovi e inediti orizzonti – condotta nel dialogo serrato con le discussioni, analisi e interpretazioni che intorno all'opera e al pensiero di Croce si sono svolte - da parte di uno dei maggiori studiosi e interpreti della filosofia di Croce.
Onto-logica. Scritti sull'essere e il senso della verità
Mauro Visentin
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2016
pagine: 472
L'essere (vale a dire: l'on) possiede una logica? Ovvero: esiste una "logica dell'essere", una "onto-logica"? E che cosa significa "logica dell'essere"? In che modo si deve intendere l'espressione: "dell'essere"? Si tratta, evidentemente, di un'espressione genitiva, eppure non basta classificarla così per comprendere il suo significato: occorre chiedersi anche se sia un genitivo oggettivo o soggettivo. La logica dell'essere, in altre parole, è l'"organo" per mezzo del quale l'essere pensa oppure quello in virtù del quale esso viene pensato? L'essere pensa? È pensiero? E se non lo è, la logica con cui lo si pensa non è forse, essa stessa essere, qualcosa che è, che partecipa dell'essere almeno come esistente? In domande come queste si annida il senso dell'ontologia. E il problema dello sguardo ontico che essa rivolge all'essere. Un problema in cui prende corpo - ma insieme si manifesta e si svela - l'equivoco della "differenza ontologica". E quello, non meno incalzante, della natura predicativa dell'essere.
Il logo, la morte
Gennaro Sasso
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2010
pagine: 448
Questo libro riprende e rielabora i temi teoretici che, a partire da Essere e negazione (1987), sono stati svolti dall'autore e via via approfonditi e precisati, prima ancora che un riepilogo, si può considerare questo testo come il compimento e la conclusione di un'esperienza concettuale. Con il tema dell'essere e della sua incontraddittorietà, della negazione del nulla e delle complesse implicazioni che questo atto implica, il libro riprende anche il tema della prassi e del rapporto in cui essa si colloca nei confronti del logo e della verità. La restituzione del mondo, non alla verità, in cui non può esserci se non la verità, ma all'opinione, significa non la rinunzia alla razionalità, ma il riconoscimento che la sua interpretazione e comprensione costituiscono un dramma sempre aperto, di cui protagonista assoluta è, con gli strumenti di cui di volta in volta dispone, l'intelligenza.
Ernesto De Martino. Fra religione e filosofia
Gennaro Sasso
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2002
pagine: 380
La filosofia di Benedetto Croce
Michele Maggi
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 1998
pagine: 374
Il libro è la rielaborazione e l'ampliamento dell'edizione del 1989. L'intento fondamentale è quello di una ricomprensione generale della concezione di Croce, che porta ad una rivendicazione della peculiarità filosofica della sua opera, attraverso la ricognizione del rapporto che in essa si realizza tra procedimento sistematico e ricchezza di esperienze storiche.
Archetipi del 900. Filosofia della prassi e filosofia della realtà
Michele Maggi
Libro: Copertina morbida
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2011
pagine: 228
La vicenda culturale del novecento è segnata dalla tensione tra due orientamenti fondamentali: da un lato la filosofia come comprensione dell'unità della realtà, riconoscimento di un dato che è di per sé valore; dall'altra l'unificazione come progetto, la filosofia come prassi totale e risolutrice, cui spetta il compimento dei tempi e il trionfo finale sul peso opaco del negativo. È un confronto di archetipi, riaffioranti nella prospettiva di una filosofia integrale, non disciplina particolare, ma concezione della vita e del mondo. La ricerca di nuovi movimenti spirituali, di fedi in grado di corroborare o sostituire quelle storiche, in Italia tende a misurarsi più direttamente con la dimensione statale, dando un rilievo particolare al rapporto tra teoria e politica, tra princìpi e istituzioni, tra filosofia e classe dirigente. Il confronto di filosofia della prassi e filosofia della della realtà trova così nell'esperienza italiana (sulle linee intersecate e divergenti di Croce, di Giovanni Gentile, di Antonio Gramsci) la sua esplicitazione più compiuta ed esemplare.
Giordano Bruno. Scritti editi e inediti (1888-1900)
Arturo Labriola
Libro
editore: Bibliopolis
anno edizione: 2009
pagine: 139
Non studioso o specialista di Bruno, Antonio Labriola, all'incrocio fra la tradizione interpretativa proveniente dalla scuola di Spaventa e quella emersa in ambienti neokantiani e positivisti in Italia e in Germania, si accostò al Nolano in un periodo in cui l'enfasi e una lettura fortemente ideologizzata prevaleva sull'analisi storica. Con acutezza e spunti originali egli tentò un bilancio del 'brunismo' della sua epoca, individuandone i limiti e prospettando un lavoro di revisione critica della biografia e del pensiero di Bruno. L'importanza della sua interpretazione non sfuggì a critici come Benedetto Croce e Nicola Badaloni, che ne sottolinearono l'originalità dell'approccio, l'indipendenza di giudizio e la capacità di mettere in relazione la vicenda del Nolano con la storia dell'Italia moderna. In questo volume sono riproposti tutti i testi in cui Labriola si è occupato di Bruno, tra il 1888 e il 1900, fra i quali un intervento sconosciuto (apparso non firmato sul «Satana» nel 1889) e l'edizione critica delle lezioni su Il destino storico di Giordano Bruno tenute all'Università di Roma nel febbraio-marzo 1900. Quest'ultimo testo era noto finora agli studiosi solo attraverso l'edizione parziale curatane da Croce nel 1906 negli Scritti varii, basata su una trascrizione stenografica della prima lezione e contenente alcuni excerpta delle altre. Ricostruite integralmente sul manoscritto originale, le lezioni restituiscono la parola definitiva di Labriola su Bruno.