Bollati Boringhieri: Le piccole varianti
Fino in fondo
Louise Doughty
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2016
pagine: 394
Quando, in un corridoio di Westminster, Yvonne Carmichael incontra lo sguardo ipnotico di un uomo elegante, sicuro di sé, non sospetta che la sua vita stia per cambiare in modo radicale. A 52 anni, Yvonne è una donna attraente, una scienziata brillante nel campo della genetica, ha una bella casa, un buon marito, due figli adulti e una cerchia di amici fedeli. Ma in un istante decide di seguire lo sconosciuto nella cappella della cripta del Parlamento... Nelle intense pagine all'inizio del romanzo troviamo i due innamorati in un'aula dell'Old Bailey, imputati di omicidio volontario, e il romanzo continua come un vero legal thriller che tiene il lettore con il fiato sospeso. Senza facili sentimentalismi, con una scrittura appassionata, Doughty riesce nella difficile impresa di coniugare una storia di sesso e amore con quella di un processo dagli esiti imprevedibili.
Di un mondo che non c'è più
Israel Joshua Singer
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 274
Un memoir, i ricordi dell'autore: la sua famiglia, la famiglia d'origine della madre, i due villaggi che l'hanno visto bambino. E i personaggi veri che popolano Leoncin e Bilgoraj - il padre sognatore, ingenuo, fragile, affascinato dal chassidismo con la sua vena mistica, le sue danze e i suoi canti, ma incapace di mantenere la famiglia a un livello accettabile; la madre, donna colta e intellettuale; il nonno, rabbino autorevole e benestante; la nonna, regina di una cucina generosa e affollata - sono, se possibile, ancora più vivi e originali di quelli dei romanzi, come se l'autore, mentre scrive, stesse rivivendo quei giorni lontani, e li raccontasse con lo stesso sguardo critico, ironico, ma affettuoso e tollerante che gli appartiene sempre. Una storia vera, calata nell'ambiente ristretto di due villaggi d'antan, che in realtà rivela un intero universo.
Venivamo tutte per mare
Julie Otsuka
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 144
"Da anni" ha dichiarato Julie Otsuka, "volevo raccontare la storia delle migliaia di giovani donne giapponesi - le cosiddette "spose in fotografia" che giunsero in America all'inizio del Novecento. Mi ero imbattuta in tantissime storie interessanti durante la mia ricerca e volevo raccontarle tutte. Capii che non mi occorreva una protagonista. Avrei raccontato la storia dal punto di vista di un 'noi' corale, di un intero gruppo di giovani spose". Una voce forte, corale e ipnotica racconta dunque la vita straordinaria di queste donne, partite dal Giappone per andare in sposa agli immigrati giapponesi in America, a cominciare da quel primo, arduo viaggio collettivo attraverso l'oceano. È su quella nave affollata che le giovani, ignare e piene di speranza, si scambiano le fotografie dei mariti sconosciuti, immaginano insieme il futuro incerto in una terra straniera. A quei giorni pieni di trepidazione, seguirà l'arrivo a San Francisco, la prima notte di nozze, il lavoro sfibrante, la lotta per imparare una nuova lingua e capire una nuova cultura, l'esperienza del parto e della maternità, il devastante arrivo della guerra, con l'attacco di Pearl Harbour e la decisione di Franklin D. Roosevelt di considerare i cittadini americani di origine giapponese come potenziali nemici. Fin dalle prime righe, la voce collettiva inventata dall'autrice attira il lettore dentro un vortice di storie fatte di speranza, rimpianto, nostalgia, paura, dolore, fatica, orrore, incertezza, senza mai dargli tregua.
Casta Diva. Le indagini di Norberto Melis
Hans Tuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 148
Giugno 1982: come potrebbe Norberto Melis non accettare l'invito del suo ex questore a passare un fine settimana in villa, sulla Costiera, tra lo splendore del Mediterraneo e le prelibate ricette della cucina partenopea? È un universo un po' a sé, appartato, una piccola società dalla mondanità molto particolare: un universo dove non mancano le vecchie glorie e i mostri sacri di un tempo ormai trascorso, come la Divina cantante e il pianista del secolo. Ma l'idillio è guastato da un incidente che forse incidente non è, la morte di un turista che forse solo turista non era. E così, Melis, su richiesta del suo ex superiore, si trova costretto a prolungare una vacanza ormai tramutata in indagine.
Una principessa in fuga
Elizabeth von Arnim
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 253
La giovane principessa Priscilla è stanca, stanca morta della vita di corte, del protocollo, delle dame di compagnia e di tutti gli obblighi cui deve sottostare per il solo fatto di essere figlia del granduca di Lothen-Kunitiz. Così progetta la fuga da palazzo, una fuga inesorabilmente e frettolosamente anticipata non appena il granduca decide di dare Priscilla in moglie a un cugino. Accompagnano Priscilla il bibliotecario Fritzing - ufficialmente bibliotecario, in realtà una via di mezzo tra un padre, troppo assente quello vero, e la madre che Priscilla ha perso anni prima - e la cameriera Annalise, ignara del fatto che la principessa abbia deciso di trasferirsi in un piccolo cottage della campagna inglese soffocato dai rampicanti, senza servitù, per condurre finalmente una vita del tutto normale. Priscilla può adesso cominciare la vita che sogna da sempre: non avere nessun obbligo, se non quello di essere buona e aiutare i bisognosi. Ma la sua idea di bontà distribuire banconote di grosso taglio tra i paesani allibiti, rimpinzare di dolciumi i bambini, somministrare del rum a una vecchietta malata - non è delle più canoniche. Neanche a dirlo, presto i sogni si infrangono: i soldi finiscono, la cameriera avvilita tesse un ricatto ai danni di Priscilla, le famiglie del villaggio mal tollerano lo scompiglio che l'arrivo della principessa ha portato con sé. Ma, come in ogni fiaba che si rispetti, non manca il lieto fine. O quasi.
Il principe dei gigli
Hans Tuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 156
Maggio 1982: il commissario Melis, ormai vicequestore, ha accompagnato Fiorenza a un congresso internazionale di bibliologia che si tiene in un antico borgo del Centro Italia. Tutto sembra promettere noia e piccole gelosie fra accademici. La giornata inaugurale è però funestata dall'omicidio di uno studente, brutalmente ucciso in una delle aule. Così, mentre il convegno procede fra sospetti, tensioni e volontà di evitare una pessima pubblicità, dietro le, quinte apparentemente serene del borgo rinascimentale si snoda un'indagine che vede le autorità locali sfruttare la presenza, nel pubblico, di Melis e di un alto ufficiale dei carabinieri. Qual è il movente? Un piccolo commercio di droga, come farebbe supporre un secondo delitto? Oppure, come nessuno si augura, la causa della morte dello studente potrebbe trovare spiegazione nella sua relazione con la figlia di un potente locale? Fiorenza da parte sua tenta di rendersi utile sondando i professori e gli studiosi, non senza scoprire coincidenze curiose e verità inattese. Sarà tuttavia Melis a risolvere il caso, ricorrendo all'aiuto "fuori ordinanza" dei più giovani della sua squadra, gli agenti Ferrini e Giovannini. Ma, anche, alla competenza di due illustri studiosi.
La riva del silenzio
Paul Yoon
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 162
Un giovane prigioniero di guerra nordcoreano, ribattezzato Yohan dagli americani, viene mandato via mare in Brasile perché si ricostruisca una vita dopo gli orrori di un conflitto che ha finora poco interessato la letteratura. Grazie all'abilità manuale che ha dimostrato al campo, viene assegnato come aiutante nella bottega di un sarto giapponese, a sua volta emigrato, a sua volta spaesato nel nuovo continente. Unico legame con l'altro capo del mondo, uno dei marinai giapponesi della nave che fa scalo a intervalli regolari nel porto. E unico interlocutore l'uomo di mezza età che taglia e cuce pazientemente nella piccola, spartana bottega. Interlocutore silenzioso, e non solo per problemi linguistici, il sarto trasmette a Yohan, insieme alla sua arte, anche la malinconica serenità raggiunta negli anni. I due tacciono su un passato drammatico: il lettore viene a conoscere quello del ragazzo tramite una serie di flashback che rivelano con parole scarne le vicende spaventose della guerra, dello sradicamento e della prigionia mitigata solo dalla compagnia di un amico più sfortunato. Ed è grazie al silenzio leggero, colmo di gentilezza, saggezza ed empatia del sarto, e all'incontro con due straordinari ragazzi di strada brasiliani, che Yohan a poco a poco comincia a rinascere, a creare legami di affetto, e perfino a sognare.
La donna che collezionava farfalle
Bernie McGill
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 224
Irlanda del Nord, 1892. Charlotte Ormond, quattro anni, viene trovata morta nella stanza del guardaroba della dimora di famiglia. Ha le mani legate con una calza annodata a un anello infisso nel muro. La piccola si è strangolata nel tentativo di liberarsi. A chiuderla lì dentro è stata la madre Harriet, mettendo in atto i rigidissimi principi educativi in cui crede: la situazione le è sfuggita di mano, la sua colpevolezza è evidente, ma le cose sono davvero andate nel modo che appare più ovvio? Sessanta anni dopo, Maddie, la vecchia tata di Charlotte, nel ricevere una lettera di Anna, l'ultima discendente degli Ormond, capisce che è giunto il momento di confessare un segreto che serba ormai da troppo tempo: solo lei sa cosa accadde veramente nell'ultimo giorno di vita di Charlotte. Al racconto di Maddie si alternano le pagine del diario che Harriet Ormond ha scritto in carcere dopo la condanna con cui si è concluso il processo a suo carico. Due voci potenti e straordinarie, quella arcaica, intrisa di spunti gotici, della popolana Maddie, e quella secca, tagliente, aristocratica di Harriet, una donna fiera e indipendente, algida e volitiva, incapace di scendere a compromessi. La piccola comunità del luogo è stata pronta a giudicarla, ma il suo diario rivela una realtà ben più complessa.
La moglie dell'albergatore
Alison Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 169
Sul ponte del ferry che lo porta in Germania, Futh ripensa allo stesso viaggio affrontato tanti anni prima, appena dodicenne, in compagnia del padre, per stemperare il dolore dell'abbandono della madre. Ora, stringendo tra le mani il portaprofumo d'argento con l'essenza di violetta amatissima dalla donna, Futh ritorna su quei passi. Intanto il destino gli ha procurato un dolore simile: la moglie lo ha lasciato e Futh vuole tempo per sé, per pensare a quello che gli è successo. È così concentrato sui propri ricordi che non capisce il perché dell'ostilità dell'albergatore Bernard, né si accorge dello strano comportamento di Bernard e della moglie Ester, una coppia dal rapporto ambiguo, pieno di tensione. Bernard sospetta ripetuti tradimenti da parte dell'irrequieta moglie e la tiene continuamente d'occhio. L'incontro tra solitudini e una improvvisa quanto banale scelta di Futh precipiteranno in un finale del tutto imprevisto. Sarà la decisione di un attimo a cambiare il destino dei protagonisti.
Il picco dell'avvoltoio
John Burdett
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 340
Detective dal nome impronunciabile, Sonchai Jitpleecheep della Polizia Reale Thailandese è quanto di più distante dal tipico investigatore di giallo seriale: è giovane, è figlio di una ex tenutaria di bordello e marito di Chanya, una ex prostituta che studia sociologia; è buddhista, è cinico, o meglio è abituato al cinismo assoluto del suo capo, il colonnello Vikorn. Vikorn, deciso a diventare sindaco di Bangkok, ha bisogno di pubblicità internazionale. Incarica quindi Sonchai di indagare su un traffico di organi umani diffuso a livello globale, e gli fornisce una carta di credito nera senza limiti di spesa. Seguiamo Sonchai e la sua preziosa carta da Bangkok a Phuket, Dubai, Montecarlo, Lourdes, Hong Kong, Shanghai, sempre sulle tracce delle principali indiziate, le sorelle Yip, due bellissime e ricchissime gemelle cinesi dalle inquietanti caratteristiche fisiche e morali, proprietarie del lussuoso complesso turistico di Phuket dove sono stati trovati tre cadaveri, puliti, senza un filo di sangue, privi degli organi interni. Gli alberghi sei stelle, le valigette frigorifero dal contenuto misterioso, la magnifica villa sulla cima del Picco dell'avvoltoio, nonché le comitive di cinesi danarosi, i funzionari dei servizi segreti americani esportatori di democrazia, le sociologhe moraliste, i militari e gli ex militari disgustano Sonchai assai più che non i bordelli - etero, omo e trans - di Bangkok e Phuket...
Lo scrivano di Bombay
Anjali Joseph
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 270
A Saraswati Park, un tranquillo quartiere di Bombay lontano dagli alberghi di lusso, da Bollywood e dalle zone degradate, abitano Lakshmi e Mohan, genitori di ragazzi emigrati all'estero, e zii di Ashish, irrequieto studente di letteratura, ospite per l'anno che deve ripetere al college. Mohan scrive lettere e compila moduli per chi non può farlo da sé. La sua passione sono però i libri usati, di ogni genere, che colleziona, e la sua segreta aspirazione è la scrittura, quella vera. Anche Lakshmi ha una vita interiore, una narrazione di sé che tiene rigorosamente segreta. La presenza del giovanissimo Ashish, alla ricerca di un futuro e di un'identità sessuale, coinvolto in una difficile storia d'amore gay, spinge la coppia a prendere a sua volta coscienza dei propri desideri e ad acquistare una nuova sicurezza. Sarebbe una tradizionale storia di amori, sentimenti e ansie nascoste se l'autrice non fosse maestra nel raccontare anche quella che è la vera protagonista del romanzo, e il suo vero amore, la città che continua a chiamare Bombay nonostante nella nuova India sia da tempo diventata Mumbai: sintomo di una grande nostalgia per quel brulicare di vita minuta, ricca, affascinante che riempie le strade, i giardini e i caseggiati delle città, anche quelle dell'India contemporanea. Sono le strida degli uccelli, gli strilli e le risate dei bambini, le grida dei venditori ambulanti, i profumi dei fiori e degli incensi votivi, gli aromi della cucina...
I cani della mia vita
Elizabeth von Arnim
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2015
pagine: 185
Scritta nel 1936, questa sorta di autobiografia intessuta di ironia racconta il rapporto di Elizabeth con i quattordici cani che, testimoni non del tutto silenziosi, le sono stati via via accanto. E proprio attraverso il loro succedersi al suo fianco, "datando" affettivamente i momenti della sua esistenza, l'autrice evoca luoghi, fatti e amori di una vita non comune. Immediato è il collegamento con il fortunato "Giardino di Elizabeth": sono cambiati i protagonisti - i cani hanno sostituito i fiori e le piante - ma sono rimasti intatti la sensibilità, l'intelligenza, l'anticonformismo con cui lavon Arnim ci mette a parte della sua storia.