Bulzoni: Culture teatrali
Egloga e spettacolo nel primo Rinascimento. Da Firenze alle corti
Francesca Bortoletti
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 384
Il mito nello spettacolo di corte primo rinascimentale passa anche attraverso le storie dei pastori, i loro canti, le danze e le fughe delle ninfe, gli inseguimenti e le caccie, che animano l'egloga evocando scenari di rappresentazione antichi e moderni per mezzo dell'allegoria e della maschera del pastore-cantore alla lira. Questo libro affronta la questione assai dibattuta dell'egloga rappresentativa, che, come la maggior parte dei fenomeni legati alla sfera dell'intrattenimento e dello spettacolo del Quattrocento, è stata appiattita dalla storiografia sugli 'sviluppi' del secolo successivo e, nel caso specifico, sulla definizione cinquecentesca del dramma pastorale in termini vitruviani e aristotelici. Cambiando invece prospettiva, il presente lavoro, riconduce le esperienze egloghistiche maturate nel Quattrocento entro un quadro di acceso sperimentalismo sulla poesia recitativa e su espressioni dell'intrattenimento e della produzione spettacolare del tutto peculiari del periodo, rintracciando nuove linee di connessione tra egloga e teatro. "Egloga e spettacolo" ricompone la vicenda dell'egloga volgare quattrocentesca in due atti e due intermezzi, racchiusi da un prologo e da un epilogo. Muove da Firenze, da Siena e dai poeti di età laurenziana, dove il recupero, unicamente lirico, dell'egloga si connette con la sperimentazione sul verso volgare e con un'idea nobilitata di prassi recitativa. Lo studio prosegue inseguendo l'epidemia bucolica lungo tutta la penisola e giungendo a Ferrara.
Il teatro dopo l'età d'oro. Novecento e oltre
Marco De Marinis
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 420
È il caso di chiarire subito in che senso il Novecento lo possiamo considerare un'età d'oro del teatro. È evidente che può esserlo innanzitutto per il fatto di aver costituito un culmine nella vicenda plurisecolare della scena occidentale. Basterebbe pensare all'avvento della Regia, modalità produttivo-creativa del tutto inedita ed essenzialmente novecentesca comunque la si pensi sui suoi precorrimenti nel XIX secolo -, alla tradizione dei registi-pedogoghi, a figure come Craig, Appia, Stanislavskij, Mejerchol'd, Copeau, Artaud, Brecht, giù giù fino a Grotowski, Kantor, Brook, Mnouchkine, Barba - per non citare che alcuni dei più celebri. Tuttavia la stessa immagine può essere utilizzata per mettere in rilievo un altro carattere del Novecento teatrale, che è almeno altrettanto importante di quello riguardante l'eccellenza e l'originalità artistiche appena ricordate: e cioè il carattere della crisi. Mentre da un lato ha rappresentato indubbiamente un apogeo nella storia del teatro, dall'altro e per le stesse ragioni il Novecento è stato anche un'epoca che ha messo in crisi profondamente il teatro, di più, che ha reso possibile pensare la crisi del teatro. Infatti, nel cercare di restituire a questo mezzo espressivo-comunicativo, ormai a rischio di obsolescenza, un senso, un valore, una necessità, i protagonisti della scena novecentesca (e, oggi, quelli postnovecenteschi) hanno tutti imboccato, sia pure in modi differenti e con diversa radicalità...
W. B. Yeats e il teatro dell'«antica memoria». Con l'antologia degli scritti teatrali
Francesca Gasparini
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2016
pagine: 365
Rudolf Steiner e il teatro
Monica Cristini
Libro: Copertina morbida
editore: Bulzoni
anno edizione: 2008
pagine: 374
Capire il teatro. Lineamenti di una nuova teatrologia
Marco De Marinis
Libro: Libro in brossura
editore: Bulzoni
anno edizione: 2008
pagine: 405
Nikolaj Michajlovic Foregger (1892-1939). Dal simbolismo al realismo socialista
Erica Faccioli
Libro: Libro in brossura
editore: Bulzoni
anno edizione: 2007
pagine: 300
Una biografia dedicata a Nikolaj Foregger, teorico del teatro, regista, coreografo e pedagogo tra i più attivi e poliedrici dell'avanguardia russa. Lo studio ripercorre la parabola intellettuale di Foregger contestualizzandola nel panorama culturale russo dei primi trent'anni del Novecento, analizzando la teoria estetica del protagonista attraverso la presentazione dei suoi più significativi scritti sul teatro, sulla danza, l'opera e il circo. Restituendo l'atmosfera creativa e concitata di un'epoca tra le più feconde della storia del teatro, l'evoluzione artistica foreggeriana è posta in primo piano evidenziando le linee di coesione e incidenza tra la riflessione teorica del regista e l'attività dei suoi contemporanei. La teoria e le sperimentazioni sceniche foreggeriane emergono nella loro forma originale ed eterogenea, dimostrando di costituire in diversi passaggi momenti di alto sincretismo per la scena teatrale sovietica.