Centro Di: Museo Stefano Bardini
Ritratti di imperatori e profili all'antica. Scultura del Quattrocento nel museo Stefano Bardini
Francesca M. Bacci
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Di
anno edizione: 2012
pagine: 199
Nella seconda metà del XV secolo, alcuni scultori attivi a Firenze, in particolare Desiderio da Settignano e Mino da Fiesole, si dedicarono a scolpire bassorilievi raffiguranti profili di imperatori romani e personaggi celebri dell'antichità. Questa iconografia, che nacque e si diffuse grazie a una rete di rapporti tra artisti fiorentini e committenti delle corti di Napoli, Ferrara e Milano, sarà destinata a un enorme successo come elemento decorativo architettonico. Il presente saggio, riccamente illustrato e commentato, documenta l'interesse dell'antiquario Stefano Bardini per queste opere d'arte e illustra quelle che oggi sono esposte nel museo fiorentino dedicato alle sue collezioni.
La Collezione Corsi. I dipinti dal XIV al XV secolo-The Corsi Collection. Italian paintings from the Fourteenth to the Fifteenth Century
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Di
anno edizione: 2011
pagine: 314
Si celebra qui l'importanza artistica e scientifica di una collezione d'arte che, nelle intenzioni del suo proprietario, Arnaldo Corsi, avrebbe dovuto essere mostrata già all'inizio del secolo scorso in una pinacoteca interamente dedicata ad essa ma che una serie di circostanze la sottrassero all'esposizione pubblica fino alla definitiva collocazione presso il Museo Bardini che, riaperto recentemente, mostra oggi con orgoglio i suoi pezzi migliori. Questo libro presenta e analizza alcuni dei dipinti italiani della collezione, con schede descrittive sulla vita e le opere degli autori e sulle caratteristiche tecniche di ciascuna opera. Il volume è ricco di illustrazioni in bianco e nero e a colori di tutti i dipinti presentati e di quelli messi a confronto.
I bronzetti e gli oggetti d'uso in bronzo
Tommaso Rago
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Di
anno edizione: 2009
pagine: 191
A pochi mesi dalla riapertura del Museo Stefano Bardini, viene pubblicata per la prima volta in modo completo, la collezione di bronzetti appartenuta all'antiquario. Stefano Bardini vendette moltissimi pezzi che aveva raccolto e che oggi sono dispersi nei musei di tutto il mondo, ma ne selezionò un gruppo, costituito in gran parte da bronzetti rinascimentali di ambito veneto, che oggi è interamente esposto al museo che porta il suo nome. Il catalogo, frutto dell'accuratissima ricerca di un giovane studioso del settore Tommaso Rago che con grande passione ha studiato per la prima volta l'intera collezione, è introdotto da un breve saggio di Alvar González-Palacios e arricchito da un intervento della curatrice del museo, Antonella Nesi.