Collezione Letteraria: Poesia
Coleoptera
Enea Roversi
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 56
«"Coleoptera" – sin dalle metafore, presenti nella prima parte, del fiore calpestato e dei fatali anacronismi esistenziali «fuori tempo massimo» – è un’elegia del residuale, del marginale, di quel particolare scarto biologico, capace di ogni adattamento pur di sopravvivere, che è l’uomo. Meglio dunque rinunciare agli effetti speciali e denunciare la nostra natura saprofita – o magari decisamente parassita – simboleggiata dal volo di corvi di il futuro del mondo (III) e dai coleotteri, nel testo che dà il nome al libro: «forse la soluzione potrebbe stare nel / vivere come un coleottero qualunque / tra miliardi di simili incompresi e vacui / con la disinvoltura del saprofago / che sceglie con cura ogni sostanza». Poeti come Roversi, tre generazioni dopo Stevens, scelgono ancora una volta di attraversare la realtà senza sconti, lasciandosene in pieno contaminare. Non temono di increspare la loro voce con dissonanze che, una volta scoperte e metabolizzate, non si potranno mai più tacere. Essi sono capaci di trasferire il loro coraggio, la loro lucidità in uno stile assolutamente riconoscibile, che dosa pause, punteggiatura e sintassi con un effetto di improvvisazione mai banale.» (Prefazione di Alessandra Paganardi)
Croci del Sud
Sergio Spezzano
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 64
«È il libro della musica quello di Sergio Spezzano – in versione monastica padre Elia, con una sorta di duplice profezia di passione e silenzio, secondo il carisma del profeta di Tishbe. Una musica che arriva dove non arriva il cuore, non per mancanza di coraggio, ma per una sorta di – ancora monastica – umiltà. È una porta del cuore che si deve aprire, per vedere le rose di lorchiana memoria, anch’esse segno di sentimenti così radicati da sbocciare. È una poesia dal caldo respiro quasi latino americano, una via di mezzo tra Lorca e Neruda, immaginazioni in libertà, senza il peso di anacronistiche censure, ma poesia di lotta, canzone da battaglia, a metà strada tra Mosè e gli Inti Illimani. I versi di Spezzano sono come un Magnificat che non può non ampliare la sua voce, traducendosi in un noi che è al tempo stesso poetico e politico, nel senso della polis, mai abbandonata nell’austero isolamento dell’abbazia cistercense. L’amore, in questi versi, è un valore non solo cristiano, ma incistato nella carne del povero, che è l’uomo tout court, con la sua sempre risorgente, tenera violenza. La contaminazione linguistica è un segnale dell’io che sconfina nell’altro» (dalla Prefazione di Fabrizio Centofanti)
Tutte le distanze
Chiara Olivero
Libro
editore: Collezione Letteraria
anno edizione: 2020
pagine: 58
«Leggendo quest’opera di Chiara Olivero, poetessa casalese ancora giovane e già attiva da oltre un lustro nella scrittura in proprio, nell’editoria e nelle collaborazioni con altre forme d’arte (in particolare con la musica), si ha l’impressione fortissima di un contrappunto. È come se la voce della poetessa fosse costituita da due tonalità armonicamente congiunte: quella infantile e quella matura. La prima, annunciata dall’esergo di Margherita Guidacci (Ho messo la mia anima fra le tue mani./ Curvale a nido. Essa non vuole altro/che riposare in te) si esprime appieno nelle brevi composizioni d’inizio, elegiache e forse volutamente ingenue – proprio nel senso etimologico di nate libere... ma... questa voce, che viene spontaneo figurarsi acuta e sorgiva, si arricchisce di tonalità più meditate e gravi. Tonalità che, proprio come in un contrappunto, non si azzerano ma si potenziano, l’una rincorrendo e inverando l’altra. Allora, pur in un dettato che si vuol fluido e lineare, sorgono chiose e soprattutto chiuse che fanno posto al pensiero, a metafore originali proprio nella loro captata immediatezza, nella presa radente sulla realtà.» (Dalla Prefazione di Alessandra Paganardi). Con Postfazione di Roberto Agostini.