CUEC Editrice: University Press-Letteratura
Sergio Atzeni un figlio di Bakunin
Carola L. Farci
Libro: Libro in brossura
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2015
pagine: 112
Questo volume nasce con lo scopo di rendere omaggio a uno dei più grandi scrittori che la Sardegna abbia mai avuto. Sergio Atzeni, il primo a donare dignità letteraria alla città di Cagliari, viene qui raccontato da familiari, amici, conoscenti, o anche solo studiosi appassionati della sua opera. Così come ne "Il figlio di Bakunin", dove le voci della comunità tentano di ricostruire il personaggio di Tullio Saba, tra aneddoti e contraddizioni, anche qui si cercherà di ricostruire la figura di Sergio Atzeni nella sua complessità di persona e autore: ai ricordi si succedono le analisi letterarie, ai luoghi della vita studentesca le tappe di un viaggio che lo ha portato lontano, in un volume che vuole essere da un lato interessante per chiunque voglia riscoprire questa pagina di cultura sarda, e dall'altra uno strumento utile per le future ricerche in campo critico e filologico.
Relaciones de sucesos sulla Sardegna (1500-1750). Repertorio e studi. Ediz. italiana
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 212
Le "Relaciones de sucesos" furono in età moderna un efficace veicolo di diffusione di notizie - vere, veridiche o fantasiose - tra vaste aree del territorio, quando l'informazione non contava ancora su un proprio sistema stabile. Considerate genere paraletterario e per lungo tempo trascurate, esse godono oggi dell'attenzione degli studiosi che ne propongono il recupero e la rivalutazione in un'ottica paneuropea, sia come forma di proto-giornalismo sia per la ricchezza di dati - di carattere storico, politico, sociale, linguistico, artistico e letterario - che offrono alla ricerca. Il volume presenta il repertorio di "Relaciones" in lingua spagnola - "breves ed extensas" - attinenti alla Sardegna, tra le quali alcune molto rare recuperate presso biblioteche europee.
D'Annunziana. Un itinerario nella parola dell'Imaginifico
Roberto Puggioni
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 120
D'Annunziana è il titolo di un numero monografico della "Tavola Rotonda" del dicembre 1893 ideato come vetrina della fortuna di d'Annunzio. Di quel fascicolo del periodico si parla nel terzo dei contributi critici qui pubblicati. Mutuandone il titolo per questo volume non si è inteso ripetere quella che fu una scaltra operazione promozionale governata dallo stesso poeta: D'Annunziana è piuttosto, per questo libro, l'intestazione dal valore unificante di un percorso in diversi ambiti della produzione dello scrittore, dal romanzo al giornalismo, dalla scrittura epistolare all'oratoria. I saggi affrontano momenti rilevanti dell'esperienza artistica di un interprete a tutto campo della modernità. Un autore che costruisce la propria mito biografia su un'incessante tensione sperimentale, cui fa da sponda, da una parte, un'inventio quanto mai prensile, un'inclinazione al riuso di letture e suggestioni intellettuali di rara ampiezza; dall'altra, una spregiudicata, avvertita sensibilità per le dinamiche del mercato culturale della nascente società di massa.
Drammaturgie. Generi teatrali e esperienze sceniche tra Cinquecento e Seicento
Roberto Puggioni
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 88
I quattro saggi del volume si occupano, da diverse angolature, di pratiche e opere destinate alla rappresentazione, elaborate tra il tardo Cinquecento e gli anni '70 del Seicento. Il libro include distinti percorsi di indagine centrati sulla esemplarità "di confine" di alcune esperienze sceniche, solitamente periferiche negli studi critici, che riverberano, invece, orientamenti non marginali della cangiante fisiologia teatrale tra i due secoli. Il fondale implicito da cui origina l'itinerario di ricerca qui suggerito è la sfaccettata sperimentazione attuata nell'officina drammatica di quei decenni, intercettata, in prima istanza, nel teatro pastorale, genere di punta di fine XVI secolo; poi considerata alla luce di due ibridazioni della forma tragica nel primo ventennio del secolo successivo; infine colta nell'espressione di un'opera scenica di dubbia collocazione di genere.
Notizie d'oltremare dal Gran Chaco e dal regno di Sardegna
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 118
Nel presente volume sono accolti saggi su problematiche che costituiscono intrecci di culture e illustrano una marginalità, intesa positivamente, che contrasta con l'egemonia della Spagna. Con ottica multidisciplinare procede lo studio di testi spagnoli dei secoli XVII e XVIII: la descrizione corografica del Gran Chaco di Pedro Lozano; il "libro comune" di alcune chiese rurali di Sardegna; il romanzo dello scrittore sardo-ispano José Satrilla y Vico. Tutti scritti in territori di rilevanza politica e geografica per la Spagna, ma in qualche misura posti alla periferia del centro metropolitano di Madrid; un centro linguistico e culturale da cui gli autori delle opere qui considerate ricevono sollecitazioni e al quale fanno riferimento per una loro visibilità europea.
Le frontiere del sud. Culture e lingue a contatto
Maria Bonaria Urban
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 276
Polo negativo rispetto a un settentrione moderno e ricco, il Sud è sempre stato immaginato come una terra sofferente, ai confini della civiltà e pertanto da conquistare e redimere. Eppure, per la sua posizione strategica, la penisola italiana costituisce una frontiera aperta ai recenti flussi migratori e soprattutto il Sud si ritrova suo malgrado ad essere il centro di una complessa rete di scambi umani in cui convergono altri Sud, addirittura più disperati. Così l'immaginario collettivo tradizionale del Sud risulta superato: la certezza dell'inferiorità meridionale, l'evidenza della sua insanabile arretratezza vengono ora messe in discussione in questa prospettiva globale, in cui le tradizionali frontiere si infrangono e il Sud può apparire Nord a chi proviene dal Sud del Sud. Così lo stereotipo del Sud immobile comincia a vacillare, va alla deriva e rischia di sciogliersi in un vortice postmoderno di voci e visioni. Sta per nascere, o forse è già nato, un altro Sud, un Sud mobile e cangiante, dal profilo ancora incerto e sfuggente, ma per questo non meno affascinante e degno di essere esplorato nelle sue espressioni letterarie, cinematografiche e linguistiche contemporanee.
Con parole altrui. La Sardegna nella cultura europea
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2012
pagine: 296
La letteratura critica si è occupata di identificare le voci dei tanti viaggiatori che hanno descritto la Sardegna a vantaggio di pubblici delle nazioni di loro provenienza. L'unità di ricerca operante all'interno del progetto denominato "Interazioni culturali e linguistico letterarie tra Sardegna, Europa e Mediterraneo" ha inteso dare un proprio personale contributo alla divulgazione di resoconti di viaggio apparsi in varia forma ed in varie epoche che hanno come oggetto, o sfondo, la Sardegna. La presente raccolta vuole anche analizzare queste testimonianze, distribuite in un arco temporale assai ampio (dal Medioevo ai nostri giorni), con gli strumenti maturati dalla più recente letteratura critica.
Don Chisciotte nella cultura russa (1720-1928)
Lidia Sedda
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 256
In un dialogo continuo ed appassionato, da oltre tre secoli la Russia interroga Don Chisciotte, per trovare risposta al senso della propria esistenza, per capire come affrontare il presente e costruire il futuro. Karamzin, Belinskij, Turgenev, Dostoevskij, Platonov, i maggiori scrittori, poeti, pubblicisti russi, attraverso "l'inclito paio" formato dal "magro cavaliere e dal suo scudiere grasso", riflettono su se stessi e sulle questioni nodali dei loro tempi, giungendo ad elaborare proposte e soluzioni che affrontano i temi centrali dell'esistenza umana: la libertà, la schiavitù, l'omologazione, la diversità, il progresso, lo sviluppo. Il presente saggio offre un contributo importante e consente di dire qualcosa in più non solo sulle dinamiche dello sviluppo culturale russo ma soprattutto sulla capacità dei fatti culturali di uscire dai contesti in cui sono nati e stabilire relazioni, affascinare e trasformare realtà profondamente altre.
Immaginazione e scienza in Frankenstein, Brave new world, Never let me go
Irene Meloni
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2009
pagine: 104
L'analisi ha per oggetto la sempre attuale problematica sul confronto, in età moderna, fra le due branche del sapere, quella scientifica e quella letteraria. Dopo aver rievocato il coinvolgimento di due grandi esponenti della cultura anglosassone ottocentesca: Matthew Arnold per il campo letterario e Thomas H. Huxley per quello scientifico, l'indagine si sofferma sul suo riaccendersi negli anni Sessanta del secolo appena trascorso con i significativi interventi di Charles P. Snow, "scrittore per vocazione", ma di formazione accademica scientifica, e il critico letterario di forte vena polemica, Frank R. Leavis. Alla luce della suddetta controversia si sono prese in esame le opere "Frankenstein", di Mary Shelley, "Brave New World", di Aldous Huxley e "Never Let Me Go" di Kazuo Ishiguro, nelle quali è palese la preoccupazione nei confronti di un progresso scientifico sempre più entusiasmante ma anche di sempre più difficile governabilità. L'efficacia dell'analisi condotta dai tre autori mostra come la scrittura letteraria non si ritragga davanti alle sfide della modernità alle quali i pur sofisticati strumenti matematici dell'indagine scientifica non sempre riescono a dare delle risposte.
Il poemetto. Un esempio novecentesco di ricerca poetica
Maria Cecilia Gragna
Libro: Copertina morbida
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2007
pagine: 280
Cosa succede a Fraus? Sardegna e mondo nel racconto di Giulio Angioni
Franco Manai
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2006
pagine: 256
L'opera di Angioni dovrebbe venir riconosciuta come una delle più utili a comprendere cosa è accaduto in Italia, e forse nella maggior parte del mondo, negli anni cruciali della plastica, della televisione, dell'automobile [...]. Angioni, oltre i suoi meriti di scrittore originale e alto, non consola e non sparge miele, butta sale, "non accetta"[...] Cantore della solitudine e del dolore degli esseri, della lacerazione che i personaggi dei suoi romanzi e dei suoi racconti hanno subito, quasi sempre senza i mezzi per capirla fino in fondo e per potervi reagire, ma i cui effetti egli, il narratore, sa di aver subito come loro, come loro li ha condivisi e continua a farlo (dalla prefazione di Goffredo Fofi).
Lo straniero che è in noi. Sulle tracce dell'Unheimliche
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2006
pagine: 164
In un saggio intitolato "Das Unheimliche", Freud analizza il termine tedesco "heimlich" a partire dalla radice "Heim", che significa casa, verificando come nell''uso esso assuma significati diversi e talvolta contrastanti. Tale ambivalenza si moltiplica nel negativo "un-heimlich", che in italiano viene tradotto con l'aggettivo "perturbante". Alludendo a un senso di pericolo collegato al nostro esistere, collegato ai temi della casa e dell'abitare, il perturbante ci mostra i fantasmi che popolano quella casa e inquietano il nostro abitare, segnalando così l''estraneità che alberga al cuore stesso della nostra identità. "Perturbante" è dunque la nostra soggettività in quanto mancante di ogni garanzia, corrosa da un'irriducibile alterità che la destabilizza mentre la costituisce.