Altromondo Editore di qu.bi Me

Una raggiante e un po' onirica Catania anni 70, le musiche, le mode, le auto di quel decennio, le aspirazioni e i sogni dei ventenni di allora e due esistenze che si incrociano per brevissimo tempo. Nella sua storia - non storia con la bella e fragile Cecilia, il giovane sognatore e un po' filosofo Nino commette uno di quegli errori di cui non potrà mai dimenticarsi. Solo cinquant'anni dopo, Nino - vecchio presidente di Corte di assise - riaprendo la scatola dei ricordi riuscirà a riunire tutti i punti della sua vita, riuscendo forse a intuire come siano stati guidati dal segreto disegno di una canzone e di una donna misteriosamente ferma nel tempo; in quel tempo in cui scioccamente pensava che di tempo per vedere Cecilia, ne avrebbe avuto ancora tanto. Un tempo che ripercorre le tappe del 1970, con i suoi amori delicati e romantici, del 1987, con i suoi cambiamenti epocali, del 2008, dove quel che è successo è ormai successo, e infine il 2019: il tempo di un'ultima disperata ricerca della verità.

L'anima risplende nell'infinito, alla ricerca di un pezzo di puzzle che possa renderla completa. Vaga nell'universo, nelle galassie e negli angoli remoti del mondo, prigioniera della paura di esplorare sé stessa. Ciò che la fa sentire diversa è nascosto all'interno del cuore, rinchiuso dalla gabbia della sofferenza. Fin quando lo spirito non sarà capace di risplendere attraverso il dolore, non sarà possibile trovare la chiave che possa liberarlo. Questa rappresentazione può essere notata negli esseri umani, raffigurazione fisica dell'essere. Se vogliono imparare a brillare, devono conoscere sé stessi e ogni loro sfaccettatura, compresi i temibili difetti. Solamente nel momento in cui capiranno di essere belli, le ali della libertà si spiegheranno al vento, in cerca di un sogno da poter realizzare. In quell'istante, le parole delle vipere non faranno più effetto, perché contrastate dalla loro luce e voce. Bisognerà essere pronti a sapersi lasciare andare e a ballare sotto la pioggia. Quella spensieratezza, ormai scomparsa nell'adolescenza, sarà capace di circondare la mente nei ricordi e nei pensieri, custodi delle risposte a tutte le domande.

L'opera nasce come risposta al grido di aiuto, dovuto ad una forte sofferenza e disorientamento interiore, lanciato da tanti studenti che hanno attraversato la vita professionale dell'autore. Partendo dall'analisi di una realtà sociale in cui le persone si ritrovano, troppo spesso, in pieno stato confusionale, l'autore cerca di portare il lettore, con l'ausilio di eminenti esperti, a riscoprire se stesso, la sua anima e le sue potenzialità, per fargli apprezzare la bellezza della vita. Ma non solo, anzi, questo è il primo passo verso una sublimazione dell'essere che, in piena consapevolezza, attraverso l'Amore, raggiunge la sua pienezza, impara a "volare e s'innalza così verso l'Infinito, cui naturalmente tende.

I due volti della pazzia è un libro divulgativo che si interroga su alcuni aspetti dell'evoluzione mentale. La distinzione tra mente sana, malata e disturbata è solo il punto di partenza per affrontare argomenti di comune interesse. La scarsità dei dati scientifici da una parte e gli elementi strutturali antitetici dall'altra (istinto-ragione), dimostrano che la presenza dell'irrazionale unitamente a concause meramente probabilistiche nella valutazione globale della mente, sono fattori tutt'altro che trascurabili. Questo fatto, per inciso, lungi da essere un limite, offre a chiunque la possibilità, oserei dire fisiologica, di una interpretazione personale sul senso della vita. La facile lettura, a parte alcuni rari passaggi in cui una cultura medio superiore aiuta, ma non è indispensabile, può essere stimolante per chiunque e fonte di riflessione.

La vita può davvero cambiare da un momento all'altro? Ci si può addormentare alla sera, per poi risvegliarsi il mattino seguente e ritrovarsi completamente in un'altra identità, ma rimanendo la stessa ed identica persona, nello stesso corpo? La vita è veramente tutta una coincidenza o esiste davvero un destino prefissato per tutti noi, oppure lo dobbiamo scegliere e rincorrere? Si può realmente toccare il fondo ed avere il coraggio, nonché la forza, la voglia di risalire a galla per respirare a pieni polmoni? Si può vivere davvero senza aver bisogno di sentirsi amati e rispettati, arrivando a dimenticare se stessi solo per amore? È il tempo che impone delle distanze tra le persone o siamo noi a trovare sempre mille scuse? Agnese Fiorenzi, è una donna che si è ricordata di dimenticare per poter ricominciare, cercando le risposte a tutto ciò! E voi? Chi siete realmente?

Cristiana Lancioni attraverso la scrittura cerca di parlare di sé, delle proprie esperienze, delle proprie vicende, dei propri desideri, del proprio vissuto per narrare sentimenti universali in cui è impossibile non riconoscersi. Sa bene che, sull'amore, di libri ce ne sono tanti; ha letto i filosofi, i poeti, i romanzieri, ha ascoltato psicanalisti parlarne. Con il passare degli anni però inizia a credere che, con le teorie, coi libri, l'amore c'entri poco o niente. Neanche i versi di James Joyce e di William Shakespeare sembrano più bastare. L'unico amore che vale la pena di essere raccontato è allora quello quotidiano, reale, concreto, tra corpi. L'amore che siamo, che cerchiamo quotidianamente nel mondo reale e che ci portiamo addosso. Bambina in attesa del Principe Azzurro, e poi donna sempre troppo romantica, ma anche amante adulta capace di non farsi più troppe illusioni. Apparentemente la vita sentimentale di Cristiana non è molto diversa da quella di tante altre donne dei nostri tempi. Comprensiva, disponibile, affidabile e responsabile con tutte le donne e gli uomini suoi coetanei e coetanee ancora alla ricerca della felicità sentimentale…

Lou Zimmermann è una giovane ragazza di vent'anni che vive in Sassonia con la sua famiglia. Terminati gli studi decide di lavorare nell'azienda del padre. I suoi nonni paterni Alanus Zimmermann e Adelheid Hoffmann hanno un Ranch-"Der Geist der Pferde". Un giorno va a trovare i suoi nonni e per caso durante il tragitto le sbuca davanti una cavalla e per non investirla ferma bruscamente. Lou scende dalla macchina e tremante come una foglia osserva la cavalla. Ma il suo cuore non regge e sviene sbattendo la testa contro una pietra. Riuscirà Lou a riprendersi?

Siamo negli Anni Novanta. Il cellulare è un essere alieno, e i social network sono lontani anni luce. L'adolescenza è vissuta in modo molto diverso rispetto ad oggi, ma rimane comunque l'età delle prime volte. Amore e amicizia vengono percepite con un'intensità tale che, tra gioie e delusioni, sembra di vivere perennemente sulle montagne russe. Becky ha 19 anni e una domanda a cui non riesce a rispondere: come si fa a dimenticare il primo amore? Stanca di soffrire per Roberto, decide di passare le vacanze di Natale dalla sua migliore amica, Bea, sperando che andare nella sua "¡sola felice" e mettere distanza tra lei e il suo ex la aiuti a ritrovare un po' di serenità. Ma la vita, si sa, è imprevedibile. E, giorno dopo giorno, un viaggio che inizialmente somigliava più a una fuga, si trasforma in un'esperienza che stravolgerà completamente il significato che lei dava alla parola "amore".

Luna è una giovane donna complicata, dalla forte personalità con aspetti contrastanti. Per quanto sia indipendente, libera ed emancipata, non manca di palesare insicurezze ed instabilità emotive. Si porta dentro, da sempre, un vuoto esistenziale che la costringe a cercare appagamento temporaneo in situazioni al limite e in relazioni complesse. Intorno a lei ruotano variegati personaggi, tra cui Lora: amica fedele, consigliera, custode e testimone di tutti gli eventi che caratterizzano la storia personale di Luna. Presenza altrettanto forte, Pietro: uomo libero, ermetico, sfrontato ed egoista che intreccerà con Luna una relazione burrascosa fatta d'incontri e scontri, di accordi e disaccordi, in quella eterna danza che caratterizza tutti gli amori impossibili e che segna per sempre la vita di molti.

Mi apparve evidente che la Storia c’insegna che l’assenza di dialogo sia alla base di ogni fossilizzazione delle idee e, rimandi semmai alla volontà o meno di mettere in discussione il proprio pensiero. Mi sembrava che la globalizzazione portasse a una serie di fenomeni sconcertanti: cresciuti in un ambiente culturale dal patrimonio eccezionale, la gente non riesce più a riferirsi alle proprie radici, semplicemente a esprimere un’opinione. Una società sana unisce l’interesse collettivo a quello individuale, e favorisce l’invenzione e l’iniziativa. Riposa sull’armonia. Per secoli, Dio garantiva la pace delle anime e l’ordine morale, finché fu dichiarato morto, e cioè, come lo suggerì Dostoevskij nei «Fratelli Karamazov»: “Se Dio non esiste, tutto è lecito”, l’uomo non avrebbe più conosciuto limiti.

Soltanto una persona conosce e custodisce il segreto di Eric, l’uomo alieno: è una anziana donna, un tempo la levatrice del paese, che aiutò sua madre a metterlo al mondo. Timorosa, ma desiderosa di confidarsi prima di morire, lo rivela a Debra, sua nipote, una giovane giornalista di New York andata a farle visita. Le rivela che Eric è figlio di Vivian, una bellissima donna Terrestre, e di un Uomo venuto dallo Spazio. Affascinata e attratta da questa incredibile storia, la ragazza, sperando di ricavarne uno scoop sensazionale, inizia a far ricerche e domande alla gente del luogo, ma nel farlo incontra situazioni sconcertanti e inspiegabili, come macchinari abbandonati nei campi ricoperti da una strana patina verde e animali orrendamente mutilati: teme di imbattersi in qualcosa di troppo grande e misterioso. Suo malgrado però se ne trova coinvolta, perché il destino, proprio in quei luoghi, le farà incontrare l’amore.

Questo libro è rivolto a tutti coloro che sono stanchi di soffrire. È ambientato nel cuore dell’uomo, la dimora dell’essere ma anche della sofferenza. È scritto con il linguaggio dell’amore, per andare dritto al cuore del lettore, perché nel cuore umano vi è un oceano di amore. Contiene gli insegnamenti del maestro Gesù per ricondurre l’uomo ad amare la sua sofferenza, per condurlo a sublimarla in amore e pace infinite. Passo dopo passo si attraversa il ponte che dalla sofferenza conduce alla “conoscenza”, una nuova dimensione dell’essere nella quale nulla più nuoce, perché tutto è esperienza per giungere a un amore sempre più immenso e a una conoscenza sempre più approfondita di noi stessi e delle leggi della vita. L’autrice stessa è testimone dei passi del cammino che propone e che consente di raggiungere una meravigliosa meta interiore: la pienezza della vita e della gioia.