Analogon
«L'opera lirica è passione e perfidia per paranoici». Critiche d'opera, saggi su Hanslick
Eric Sams
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2015
pagine: 234
Il cantante di corte. Tre scene. Con gli scritti di Karl Kraus su Hugo Wolf
Frank Wedekind, Paul Kraus
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2015
pagine: 156
Nelle opere qui presentate, il dramma Der Kammersänger di Frank Wedekind e gli scritti su Hugo Wolf di Karl Kraus, prende forma con contorni diversi lo spirito del tempo dissacratorio della Vienna tra i due secoli, con la musica come potente mezzo di contrasto. Mittner parla del dramma di Wedekind come di un "efficacissimo atto unico, tre sole scene, densissime, spietate e pure di una sorprendente levità giocosa. L'avventuriero wedekindiano questa volta è non solo valorizzatore dei falsi bisogni artistici della sua età ma anche vittima delle sue reali doti artistiche." Wolf, di cui Kraus si erge a difensore d'ufficio dalle colonne della sua rivista Die Fackel, appartiene alla tipologia opposta: l'artista a tutto tondo alieno da ogni compromesso che l'industria dell'arte espelle. In quello stesso 1897 in cui Wedekind scrive e ambienta il suo dramma Wolf vive il suo personale dramma: collasso nervoso, follia, primo ricovero. Ma neppure la catastrofe che lo colpì gli risparmiò la furia dell'establishment culturale viennese. Qui Kraus dà libero sfogo alla sua fantasia rapsodica per inscenare la tragedia postuma di Wolf tra le quinte eccedenti del teatro a cielo aperto di Vienna.
I Mörike-Lieder di Hugo Wolf e altri scritti su Wolf e Mörike
Dietrich Fischer-Dieskau
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2015
pagine: 262
Per molti cultori del Lied il primo incontro con la poesia di Mörike filtrata attraverso la musica di Wolf è avvenuto tramite il medium della voce di Dietrich Fischer-Dieskau (1925-2012). Il grande baritono si è occupato professionalmente di Hugo Wolf per circa 60 anni, dalle prime incisioni radiofoniche del 1948, a centinaia di leggendari Liederabend wolfiani, alla stesura della biografia di Wolf pubblicata nell'anno del centenario 2003. Qui Fischer-Dieskau analizza i 53 Lieder composti di getto nel 1888, dal punto di vista del poeta Eduard Mörike, il primo autore simbolista tedesco. Il pastore di Cleversulzbach, uomo modesto e mite, fu uno dei più grandi intellettuali europei dell'800. Pittore come Fischer-Dieskau, romanziere, colto classicista, nella sua poesia coniugò la perfezione formale dell'idillio a una ricchezza emotiva senza precedenti, svelata per la prima volta ai lettori proprio grazie alla mediazione della musica di Wolf. A sua volta Wolf trovò grazie a Mörike la peculiarità del suo stile e l'ultima nuova via del Lied tedesco stesso. In appendice: traduzioni italiane delle poesie, discografia, catalogo ragionato dei Lieder, quadri e disegni del poeta e dell'autore.
Introduzione ai Lieder di Brahms
Eric Sams
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2015
pagine: 182
Questo lungo saggio introduttivo ai Lieder di Brahms, scritto da Eric Sams in forma di piccolo volume nel 1972, è paragonabile per importanza al celebre "Brahms il progressivo" di Schönberg: in entrambi i casi viene proposta una radicale rilettura del linguaggio brahmsiano. Schönberg, in implicita polemica con chi vedeva in Brahms un appagato conservatore, volle isolare quei gesti dirompenti della sua scrittura che avevano favorito la modernità musicale; Sams conferisce ai Lieder di Brahms, da sempre amati e solo in nome di una astratta qualità "autunnale", lo status di perfetti veicoli musico-verbali del contenuto poetico. Anche in Brahms, come in Wolf e Schumann, Sams identifica una serie di motivi che per profonda analogia rendono la musica il luogo della vita emozionale dei versi, anche ricorrendo a stratagemmi crittografici (il tema di Clara, di Agathe, ecc.). Tutti i Lieder di Brahms vengono citati e brevemente analizzati, in riferimento alle stagioni della vita del compositore e alle fasi della sua tormentata solitudine affettiva. Alcuni saggi più brevi e un catalogo dei Lieder completano questo volume.
Dichterliebe. L'interpretazione dei cicli e dei Lieder di Robert Schumann
Gerald Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2015
pagine: 294
Hugo Wolf. Una biografia
Frank Walker
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2015
pagine: 566
Nella recensione alla II ed. di questa biografia, Eric Sams aveva scritto: "Considero il libro di Frank Walker su Hugo Wolf la migliore biografia musicale mai scritta. Il testo completo è ora disponibile per la prima volta. L'autore aveva omesso diversi passaggi dalla prima edizione per rispetto verso i sentimenti di persone viventi'. Si ha l'impressione di un uomo tanto cortese nella vita quanto scrupoloso negli studi." Oggi dopo 60 anni il libro di Walker resta insuperato. Quando Walker mise mano al grande archivio vivente e di documenti, la vita terrena di Wolf si era conclusa in anni sufficientemente lontani da garantire maggiore obiettività rispetto a Newman e Decsey, ma abbastanza vicini da permettere ancora il contatto con testimoni della vita di Wolf: parenti, amici, protagonisti della vita musicale-culturale dell'epoca. Migliaia di pagine sotto la lente dello studioso, confrontate, verificate, depurate tramite testimonianze dirette. Il risultato è un romanzo d'una vita e di un'epoca, ma senza tentazioni romanzesche: dal ritratto di compositore da giovane alla tragedia finale, sullo sfondo della Vienna provinciale e universale di fine secolo.
Bute
Pascal Quignard
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2014
pagine: 100
Con "Bute", Pascal Quignard, torna in Italia dopo un silenzio di quasi 15 anni. Rende omaggio a una figura marginale le cui tracce si riassumono in una manciata di versi delle "Argonautiche", scritte da Apollonio Rodio ad Alessandria nel III sec. a. C. Bute è l'argonauta che volle ascoltare il canto delle sirene e si gettò nell'acqua. Solo tra tutti, Bute rispose all'appello del canto originario e si tuffò verso l'ignoto. Su questo personaggio oscuro che la storia ha dimenticato, Quignard si china con gesto amoroso per farne l'incarnazione del desiderio di avvicinarsi al fondo abissale della vita e della natura umana. Dal mito, attraverso immagini e riferimenti letterari e frammenti di eredità greca e latina, tesse la sua meditazione sulla musica: essa si spinge verso quel luogo estremo al-di-là del linguaggio, punto d'origine tra la vita e la morte, dove giace l'inarticolato, il grido dell'infans, la notte da cui siamo scaturiti, e ne conserva le tracce. E chiama colui che, come Bute, acconsente ad ascoltare.
Il povero pazzo. Dramma in un atto. Con gli scritti su Hugo Wolf
Hermann Bahr
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2014
pagine: 154
Almeno tre opere letterarie del 900 si ispirarono alla figura tragica e al destino infausto del compositore Hugo Wolf (1860-1903), il genio del Lied tedesco di fine 800. Il dramma di Hermann Bahr "Il povero pazzo" (1906) è la prima di queste opere, che porta letteralmente in scena il Wolf degli ultimi anni, condannato dalla sifilide a lenta agonia nel manicomio di Vienna. Bahr fa irrompere il compositore malato di nome Hugo in un cupo dramma borghese post-ibseniano, cartina al sole che non torna per provare chi abbia vissuto più degnamente la propria vita: Vinzenz, il fratello maggiore, ricco commerciante in punto di morte, o Hugo il genio sregolato, "punito" dal contagio della malattia distruttiva. La casa opprimente e i suoi personaggi irrisolti (Vinzenz, il fratello Eduard, la giovane Sophie) sembrano sospesi nell'attesa dell'annunciato arrivo di Hugo con dottore e infermiere al seguito (come nelle ultime visite di Wolf agli amici nel 1899). Al suo arrivo un drammatico crescendo accompagna, come in un'opera da camera, il confronto finale tra i due fratelli, lo scambio dei ruoli: si vedrà chi è il povero pazzo, e di quale "sangue cattivo" Sophie dovrà bere l'amara goccia.
Il libro dei lieder. 1111 poesie tradotte off-line. Testo tedesco a fronte
Erik Battaglia
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2014
pagine: 648
Con il testo tedesco a fronte e 45 tavole fuori testo. Il numero (come nella raccolta di 1001 novelle) non fa che indicare la possibilità pressoché infinita di continuare con il racconto. In questo caso, oltretutto, il fine non è quello di rimandare, bensì di reiterare l'esecuzione, notte - o Liederabend - dopo notte, note dopo note. I più importanti cicli di Lieder sono presentati qui nella loro interezza, insieme a un'alta percentuale di Lieder dei più grandi maestri: in media circa due terzi di quelli di Schumann, Brahms, Wolf, Mahler, Berg, oltre un terzo di quelli di Beethoven, Schubert e Schönberg. Rispetto alle precedenti opere antologiche in lingua inglese (The Fischer-Dieskau Book of Lieder, The Penguin Book of Songs) e italiana (Lieder, Vallardi), si è voluto e potuto dare molto più spazio al Lied novecentesco (Webern, Fortner, Killmayer, Reimann, Rihm), ma anche all'opera ancora assai sottovalutata di Robert Franz (quasi 60 Lieder) e di altri compositori minori.
I Lieder di Johannes Brahms
Eric Sams
Libro: Libro in brossura
editore: Analogon
anno edizione: 2013
pagine: 418
L'autore Eric Sams, musicologo, crittografo, studioso di Shakespeare, dopo aver fatto parte, giovanissimo, del gruppo di lavoro di Bletchley Park per la decrittazione del codice Enigma, si laureò a Cambridge. I suoi studi musicologici furono incentrati sul Lied tedesco, su problemi di crittografia musicale (Schumann, Brahms, Elgar) e su aspetti del rapporto tra malattia e creatività (Schubert, Schumann, Wolf). I suoi volumi monografici ("The Songs of Hugo Wolf", 1961; "The Songs of Robert Schumann", 1969; "The Songs of Johannes Brahms", 2000, pubblicati in questa collana) sono i testi più importanti nella bibliografia mondiale sul rapporto tra poesia, musica e linguaggio dei motivi. "Brahms è il più incompreso e trascurato tra tutti i grandi compositori di Lieder. Era un romantico a tutto tondo, e in quanto tale esprimeva i suoi sentimenti. [...] Il linguaggio delle emozioni musicali è italiano; e non è un caso che Brahms spendesse in Italia molto del suo tempo libero (e del suo denaro). Parte di quella luce solare illumina i suoi Lieder più sereni, soprattutto quelli che descrivono un'attitudine spontanea verso la vita e l'amore." (Dal capitolo "Brahms come compositore di Lieder")
I cicli di Lieder di Schubert. Con pensieri sull'interpretazione
Gerald Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2013
pagine: 334
I cicli di Schubert sono anche viaggi: una trasferta invernale, "Winterreise"; una camminata lungo il ruscello, "Die schöne Müllerin"; un volo di ricognizione sul futuro di musica e letteratura, "Schwanengesang". Spesso descritti in termini epici, con sfoggio di linguaggio filosofico, psicanalitico, analitico, questi capolavori furono invece per Moore reale occasione di viaggi e cicli di sedute: tournée mondiali, sessioni di registrazione. Questo è il diario di quelle imprese. Il linguaggio non sarà affascinante, ma il punto di vista (la tastiera di un pianoforte, non quella di un computer iperconnesso) è più prossimo a quello originale di Schubert. Nessuno meglio di Moore, il re degli accompagnatori, può condurci in quel mondo musico-verbale fatto di dettagli semplici, in compagnia dei più grandi interpreti del Lied. Queste "carte di un pianista itinerante", con esempi musicali, citazioni e traduzioni poetiche, sono illuminanti per lo studente, l'interprete professionale, il frequentatore di concerti, il fan di Schubert e del Lied. E anche chi predilige le letture metafisiche sarà soddisfatto, perché Moore fu un interprete trascendentale.
Il pianista accompagnatore (The unashamed accompanist)
Gerald Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Analogon
anno edizione: 2013
pagine: 158
Nel 1943 Gerald Moore presentava al mondo per la prima volta la figura, sino a quel momento trascurata, del pianista accompagnatore, usando provocatoriamente il termine "Unashamed", ovvero "sfacciato, privo di vergogna". Una rivendicazione, per una volta senza modestia, dell'importanza del pianista di Lieder e di musica da camera; nessuno più di lui aveva titolo a farlo, poiché era stato proprio Moore a far emergere dall'ombra delle convenzioni romantiche (che esaltavano esclusivamente il solista virtuoso) la figura dell'uomo al pianoforte non più come abile comprimario ma come coprotagonista sulla scena concertistica. Nello stesso tempo, questo volume è un imperdibile trattato di arte pianistica applicata, una sorta di aurea sintesi tra quello sulla prassi clavicembalistica di C. P. E. Bach e "L'arte del pianoforte" di Neuhaus, con preziose indicazioni di tecnica dell'interpretazione e gustosi ricordi e aneddoti personali. Nella prefazione, Erik Battaglia traccia il ritratto di Gerald Moore all'epoca di YouTube, invitando a esplorare l'oceano informatico alla ricerca di perle d'interpretazione che nel tempo non hanno perso né valore né lucentezza.