Booklet Milano
Manuale di tradizioni popolari
Jean Cuisenier
Libro: Copertina rigida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 168
Melting spot. Strumenti di analisi dell'audiovisivo pubblicitario
Libro: Copertina rigida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 176
Paesaggio e tempo
Michael Jakob
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 141
Quando è comparso per la prima volta il paesaggio nella coscienza dell'uomo? Una prima risposta fa riferimento a una determinata cornice storico-sociale: il paesaggio è comparso come altro dalla città; dunque, almeno in Occidente, in epoca ellenistica, per poi rinascere nella Roma imperiale, scomparire alla fine del periodo classico, ed emergere di nuovo in Italia a partire dal XIV secolo. Si possono tuttavia definire criteri più precisi evocando parametri linguistici, letterari, pittorici, o concetti filosofici (libertà, coscienza di sé, "essere davanti al mondo"). La ricerca della comparsa del paesaggio come oggetto teorico nella letteratura filosofica, critica ed estetica, o in quanto valore mediatico spinge l'autore a ricostruire un grande "testo" che nasce alla fine del secolo XVIII e tocca il suo apogeo nella cultura europea del XIX: basti pensare a Hölderlin, Schiller, Brentano, Richter, Coleridge, Shelley, Wordsworth, Chateaubriand. La storia del rapporto - estetico, letterario, filosofico, architettonico - dell'uomo con il paesaggio narrata in queste pagine parte dall'Ottocento, attraversa l'idealismo tedesco, si prolunga nel Novecento e giunge fino ai pericoli che minacciano oggi il nostro rapporto con la natura - la musealizzazione, la manipolazione, la virtualizzazione -, emblematici di un'ambiguità da cui potrebbero emergere nuove forme del paesaggio.
Performers. Figure del mutamento nell'estetica diffusa
Luisa Valeriani
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 215
Prima c'era l'arte musealizzata: le opere venivano realizzate dagli artisti, si ammiravano nei luoghi deputati, e la fruizione non era per tutti. Adesso la creatività viene dal basso: attori "qualunque" interagiscono con opere d'arte, musei, monumenti, mettendo in atto una "spettacolarizzazione del sé" che privilegia il proprio punto di vista, il proprio stile, le proprie abitudini di vita, piuttosto che un'analisi oggettiva. L'autrice li definisce performers: nuove soggettività che riassumono in sé quella dell'artista e quella del consumatore. In un mondo dominato dalla contaminazione di vecchi media, arti, mode e social network, i performers "mettono in scena" un agire "smart" oggettivamente eversivo, che scompagina meccanismi consolidati ed estetiche dominanti, facendosi portatori di un'inedita creatività. Attraverso una raccolta di saggi che spaziano tra forme del Moderno e processi del Postmoderno, l'autrice traccia i connotati di questa figura, capace, anche senza volerlo, non solo di rivolgere una critica irriverente alla tradizione, ma di porsi come un nuovo potenziale soggetto sociale, e forse anche politico.
Religione e politica nella società post-secolare
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 287
II rapporto tra politica e religione sta cambiando. Già da qualche tempo sociologi e politologi insistono sul riemergere di un "bisogno di sacro" che non è in realtà mai tramontato. La religione intesa in senso ampio - azioni ad essa ispirate, rivendicazioni avanzate in suo nome, conflitti che ne traggono origine - è oggi al centro della scena politica e dell'attenzione pubblica quotidiana di credenti e, inevitabilmente, non credenti. La domanda di un ruolo più pubblico per la coscienza religiosa, di una sua "emersione" dal privato, deve tuttavia fare i conti con l'irrinunciabile laicità delle istituzioni: questa è la sfida che deve affrontare oggi il pensiero liberale e democratico. Il volume ha per oggetto proprio un ripensamento del modo di praticare la separazione tra religione e politica in un contesto segnato dalla consapevolezza dell'ineliminabilità di un momento pubblico della coscienza religiosa.
Rwanda: etnografie del post-genocidio
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 214
Nel 1994 la comunità internazionale ha assistito, pressoché senza intervenire, alla consumazione, in Rwanda, di quello che solo in seguito è stato riconosciuto come un vero e proprio genocidio. Ma cosa è accaduto nei 15 anni successivi in questo paese? Come si gestiscono i morti, la memoria e i sopravvissuti? Cosa fare rispetto ai rifugiati e agli esiliati che rientrano? Qual è stato l'impatto del genocidio sui paesi vicini? E le donne stuprate? E i bambini nati da queste violenze? E gli orfani? Come costruire, oggi, una memoria, se non condivisa, almeno negoziata, per non ripiombare nell'oblio? Quali processi di riconciliazione sono possibili, quali basi sono necessarie per ricostruire il paese, già fortemente provato, dopo la mattanza dei cento giorni? A partire da alcune indagini di terreno compiute dal '94 a oggi, il libro propone alcuni itinerari etnografici all'interno della complessa realtà rwandese e di un'area, quella dei Grandi Laghi, attraversata da esperienze di inedita violenza, tali da disarticolare tutti i legami sociali e negare ogni orizzonte di valore. Gli autori - Ilaria Buscaglia, Silvia Cristofori, Michela Fusaschi, Luca Jourdan, José Kagabo, Philibert Gakwenzire, Francesca Polidori, Francesco Pompeo - propongono da diversi punti di vista il racconto di un contemporaneo che reca in sé molteplici contraddizioni nel rapporto con il passato, nella gestione del presente e nella visione del futuro.
Sociologia della violenza. Modernità, identità, potere
Consuelo Corradi
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 165
Dopo gli eventi dell'11 settembre 2001, i sociologi sono stati stimolati ad affrontare temi "nuovi" come la guerra, il terrorismo e il male. Scopo di questo libro è incoraggiare la disciplina ad aprire questo campo di investigazione, analizzando forme empiriche e situazioni macro e microsociologiche. Poiché la comprensione della violenza non prescinde dai modi concreti in cui si manifesta, la sociologia ha il vantaggio di porsi in quello spazio euristico intermedio, molto concreto, che si trova tra la scienza politica e la psicologia, che studia soprattutto l'aggressività e le perversioni. L'ipotesi di questo libro è che la violenza non sia solo uno strumento del potere, ma anche una forza generatrice di potere, che con esso si confonde. Una forza sociale capace di strutturare la realtà e conferirle significato, rafforzando la partizione noi-loro, irrigidendo schemi identitari talvolta inventati e naturalizzando la vittima entro un modello sessuato, etnico, culturale o nazionalistico. Il libro affronta principalmente la violenza "modernista" e gli elementi che la qualificano: il legame tra pensiero ed emozione, la differenza con la devianza, il legame con il sacro, il lavorio sul corpo della vittima e la particolare soggettività dell'aggressore. L'autrice analizza nel dettaglio due fenomeni collettivi gli stupri di massa in Bosnia e il comportamento dei kamikaze - nonché la violenza contro le donne nelle relazioni di prossimità.
Unconventional. Valori, testi, pratiche della pubblicità sociale
Paolo Peverini, Marica Spalletta
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 263
Affissioni, spot televisivi e radiofonici, spazi sui giornali sono ormai roba del passato: oggi la pubblicità passa attraverso strategie mediali alternative, imprevedibili performance teatrali, cortometraggi in Rete, adesivi disseminati nelle metropoli su temi di rilevanza sociale trascurati dai media. Coniata dagli esperti di marketing, poi metabolizzata nel gergo pubblicitario e oggi utilizzata con disinvoltura da un pubblico sempre più vasto, l'espressione unconventional si riferisce alla tendenza a ripensare le forme del discorso promozionale in funzione della ricerca del massimo effetto di originalità e sorpresa, nonché a rovesciare strategie testuali usurate, pianificando vere e proprie azioni di attacco nei confronti dello spettatore. Avvalendosi dell'arte della mimetizzazione, aggirando e rileggendo i codici di una pubblicità sempre più invasiva e, dunque, inefficace, la pubblicità sociale gioca con l'immaginario dei consumatori e accetta la sfida di provocare reazioni su argomenti scottanti - diritti umani, ambiente, animali, povertà, salute, sicurezza - sfruttando la chiave dell'ironia e dello spiazzamento surreale. L'efficacia di queste azioni di guerrilla - in cui la creatività raggiunge spesso livelli di eccellenza grazie a invenzioni visive, slogan incisivi, giochi di senso - è il frutto di una strategia dell'enunciazione raffinata...
Urban cosmographies. Indagine sul cambiamento urbano a Palermo
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 214
Nel 1991, in uno studio sulle economie urbane in Europa, Palermo era classificata tra le città marginali, senza pianificazione adeguata né infrastrutture sufficienti. Nel giugno del 2008, il capoluogo siciliano ha ricevuto un premio europeo per il migliore progetto di recupero di un centro città. Palermo è entrata dunque, nel corso dell'ultimo ventennio, in una fase di globalizzazione accelerata. La sua "rinascita" è tuttavia un fenomeno molto più complesso e controverso. Vari orientamenti politici e amministativi, con differenti obiettivi e impatti sulla città, si sono avvicendati. Proprio a partire dalle contraddizioni e dalle tensioni della storia recente, gli autori raccontano il mutamento della cultura urbana palermitana attraverso il cambiamento delle sue forme costruite. La ricerca si inserisce dunque nella problematica della globalizzazione della cultura, con lo scopo di comprendere meglio quale sia il ruolo, in questo processo, delle forme architettoniche e urbane. Avvalendosi di dati statistici e interviste con attori e osservatori privilegiati, il libro analizza i regimi urbani succedutisi, illustra forme innovative e progetti di riuso del centro storico in un confronto non facile con il patrimonio monumentale, ricostruisce le biografie dei luoghi e le loro estetiche di reinvenzione del locale in chiave cosmopolita, tematizzando vie alternative alla globalizzazione urbana.
L'universo della mente
Libro: Libro in brossura
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 119
Questo volume non è un'introduzione alle neuroscienze, ma un approfondimento da prospettive diverse del rapporto mente-cervello e un invito al dialogo tra scienza e filosofia. Nonostante gli enormi progressi compiuti in meno di un secolo nell'ambito delle conoscenze sui meccanismi biologici delle funzioni cerebrali superiori, si avverte sempre più forte l'esigenza di nuove categorie interpretative e apparati logico-concettuali per una scienza della mente che possa creare un'alleanza tra varie discipline come la filosofia della mente, la psichiatria, la linguistica, la neurobiologia, la psicologia, la logica, la scienza cognitiva. Difficilmente, infatti, le neuroscienze potranno colmare i propri gap esplicativi se, oltre alle indiscutibili determinazioni biologiche di ogni individuo, non si riconoscerà piena dignità scientifica anche a temi come l'empatia, l'intersoggettività, le qualità estetiche, il libero arbitrio, gli interessi individuali. Contributi di Edoardo e Francesco Boncinelli, Mario Maj, Mauro Maldonato, Giuseppe Mininni, Alberto Oliverio.
Verità e menzogna dei simboli
Ignazio Buttitta
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2008
pagine: 332
Cosa sono e come funzionano i simboli? Quali sono i meccanismi di trasmissione dell'immaginario, i suoi spazi e la sua rilevanza sociale? Quali il ruolo e il perimetro del sacro, del mito, del rito, della magia e della religione in certi ambiti, erroneamente percepiti come marginali, della società contemporanea? Quali le strategie di trasmissione della memoria culturale e i meccanismi di produzione e riproduzione dell'identità comunitaria? I saggi riuniti in questo volume cercano di fornire alcune risposte a questi interrogativi confrontandosi con la pervasiva, sebbene non di rado occulta, dialettica culturale tra immanenza e trascendenza e indagando sulle dinamiche psicologiche e sociali della produzione simbolica attraverso l'analisi di diversi contesti di espressione (ergologici, rituali, letterari, artistici) del simbolismo dell'aria, dell'acqua, del fuoco, della vegetazione, del vino, del pane.