Carello

«Benvenuti nel mondo delle Carte Mostrillo, caricature di aspetti antropici che si nascondono tra le pieghe della personalità umana. [...]. Le Carte Mostrillo, dal disegno stilizzato e dal significato immediato, rappresentano un simbolo archetipico delle maschere che il genere umano attua consciamente e inconsciamente per nascondere le proprie paure, insicurezze e sensi vari di inadeguatezza alle pressioni sociali, percepite come realtà. [...]. Il nome mostrillo deriva dalle fattezze deformi dei personaggi, mostri ma con fattezze ridicole che suscitano più il riso che la paura. Da qui il vezzeggiativo mostrillo anziché mostro, poiché suscitano, appunto, ilarità. [...]. I mostrilli sono duali: alcuni tendono al negativo, altri al positivo, ma tutti con lettura pittoresca.» (dall’Introduzione)

"Affanno e tormento, ancora affanno e tormento, certo! Ma anche questa volta con Sara Ciampi ci immergiamo in una spirale di suggestioni dalla diversa natura, in “un nido di emozioni” - come suggerito distintamente dal titolo della silloge - talvolta anche tra loro contrastanti, ma il finale del viaggio, nell’occasione, è differente, almeno in apparenza… Perché se nelle ultime raccolte emergevano più nitidamente sentimenti di fiducia e speranza, in termini di aspettative riposte nella fede, in questo “nido di emozioni” non sembra esserci posto per alcun tipo di consolazione, se non sotto forma di pura illusione… [...] Un meritato plauso, dunque, per l’ennesima brillante fatica di Sara Ciampi - anche questa volta non mancano gli abituali spunti di riflessione con riguardo a temi di attualità, tra guerre e sentimenti antisemiti - che ci restituisce pagine rabbiose, ma nel contempo soavi, paradossalmente proprio per via del loro carico di dolorosa malinconia, e capaci di raggiungere, con il medesimo appagamento, differenti livelli di lettura." (Dalla Prefazione)

Nell'inverno del 2009, una diciannovenne del quartiere mormonico di Kandee, Ohio, scompare nel nulla stravolgendo la tranquilla vita della piccola comunità. Passano settimane, mesi, anni e, inevitabilmente, il caso viene archiviato. Nella primavera del 2018, la polizia della Contea riceve una telefonata da parte di una donna che sostiene di essere Michelle Alan, la ragazza scomparsa nove anni prima. Ritornata a casa dei suoi genitori, la ventisettenne rifiuta assistenza psicologica e nota con sgomento e riluttanza che tutto è cambiato. Portando con sé ricordi e sentimenti logoranti, Michelle, grazie a due giornaliste, trova il coraggio di riaprire la ferita interiore contenente un lunghissimo capitolo della sua vita. Man mano che i colloqui avvengono, verità scomode e segreti dei diversi personaggi della comunità iniziano a intrecciarsi, facendo venire alla luce un’altra storia, ancora più tragica, brutale e sconvolgente.

Anche questo secondo Block-Notes Poetico rende omaggio alla Poesia ed è uno “strumento” su cui scrivere. Si differenzia dal primo per il formato e perché non ospita poesie intere bensì stralci selezionati. Ma è sempre un “prezioso” oggetto, dalla duplice funzione (in parte libro poetico e in parte quaderno). Mi auguro di trasmettere, anche con questa piccola “opera”, le emozioni e i sentimenti contenuti nei miei versi. (V. A. V.)

Ogni parola mia scritta è come un granello di sabbia che il vento poi sparge sul mare. Mi faccio cadere piume leggere. Esse mi donano ancora la melodia l’ultimo scorcio stanco di poesia. (Maurizio Zanon)

Il titolo del nuovo volume dà libertà di parola direttamente alla poesia che, con semplicità e chiarezza, vuole condividere con i suoi lettori, tutta la sua bellezza interiore, ricca di luce, di energia, di sensibilità, di forti emozioni e sentimenti umani e spirituali, che si rivelano una vera ed efficace “terapia dell’anima”. Condivido pienamente l’espressione “terapia dell’anima”, essendo io stesso, ormai, un suo assiduo e convinto fruitore. Pertanto, mi permetto di consigliare a tutti di provare a conoscerla, con pazienza e fiducia, facendo, quindi, esperienza personale, per poi diventare, piano piano, non solo amici della preziosa Poesia libera e leggera, ma anche, nuovi e bravi autori. (l’Autore)

"La pubblicazione di questo particolare Block-Notes Poetico è un omaggio alla poesia in tutte le sue espressioni, oltre a essere uno “strumento” su cui scrivere. Il fruitore di questo speciale e originale Block-Notes Poetico potrà utilizzare le pagine bianche a righe, che accompagnano ogni lirica, per i propri appunti e, contestualmente, leggere i miei versi impreziositi da belle e significative immagini a colori. Con questo piccolo e “prezioso” oggetto, dalla duplice funzione (in parte libro di poesie e in parte quaderno), desidero trasmettere, per quanto possibile, ai lettori interessati, quei sentimenti intimi, veri e sani, che fanno parte dell’essere umano." (L’Autore)

È un romanzo di formazione, con componenti secondarie attinenti al racconto erotico e giallo. Il protagonista è Marco, trentottenne riminese dotato di un’eccezionale mente matematica, ma con alcuni comportamenti nevrotici, asociali e una sessualità disordinata. Classico antieroe, vive con i guadagni derivanti dalle sue doti d’informatico, utilizzate in modo più o meno lecito. Coprotagonista è Cleo, diciottenne impulsiva ed eccentrica, che si presenta a casa dell’uomo dichiarando di essere sua figlia e di voler vivere da lui. A un certo punto, egli è costretto a scappare perché le sue attività di hacking hanno attirato attenzioni indesiderate. La consapevolezza raggiunta nella “vita prima” potrà essere applicata solo nella nuova esistenza che gli si prospetta all’estero.

Può la discesa nella demenza diventare il tema di un racconto avvincente? È questa la sfida affrontata e vinta da Anita Salviati nel dare voce a personaggi che si muovono sullo sfondo di una Venezia nascosta allo sguardo del turista. Nel racconto di Anna emergono antiche frustrazioni e risentimenti legati alla madre di cui è chiamata a prendersi cura e che diventano il tema degli incontri con Easterman, l’amico psicoterapeuta che l’aiuta a venirne a capo. Con toni di un’autenticità non priva di autoironia, Anna coinvolge il lettore nelle vicissitudini in cui l’anziana madre la coinvolge, costringendola, con il peggiorare della malattia, a dolorose decisioni volte a limitarne l’autonomia. Nel manifestare le proprie tensioni emotive, la protagonista non si limita a uno sterile sfogo, ma s’interroga sulle sorti attuali degli anziani e delle persone, per lo più donne, che li accudiscono in una società che rifiuta la vecchiaia e la morte. Un romanzo al femminile che tuttavia molto può dire anche agli uomini sull’essere figlia delle loro compagne.

«Da poco ho iniziato nel carcere di Siano, a Catanzaro, gli incontri di catechesi con i detenuti dell’AS1 e, ai primi incontri, il discorso è piuttosto faticoso; il clima però ben presto si scioglie e lascia spazio a un raccontarsi, a un dialogare molto intenso e ricco di storie molto personali. Così esce dall’anonimato del gruppo Giuseppe, un giovane che già da parecchi anni si trova in carcere e che, nel clima caldo della partecipazione, quasi facendo un urlo, si mette le mani nei capelli e poi le alza in alto dicendo: “Non ha colpa nessuno, mi sono rovinato io con le mie mani, a nessuno devo dar colpa, mio fratello si è fatto una famiglia normale e io… Mi ritrovo qui…”. Questo è l’inizio del mio entrare nella storia di Giuseppe, che, passo dopo passo, diventa un’amicizia, un rapporto di reciproca stima, ricco di racconti personali che man mano mi confida.» (Suor Nicoletta Vessoni)

«L’autore fa sua l’idea che i Greci avevano del Mito, considerato uno spazio aperto, un “topos” letterario libero che favorisse nuove prospettive di materia, forma, ideologia. Il libro è una raccolta di narrazioni con molteplici personaggi e vicende, che hanno in comune un nucleo centrale basato sulla realtà e trasfigurato nel racconto dalla fantasia dell’autore. Egli ha cercato di svelare attraverso la metafora il mistero della vita, dell’esistenza umana, scavando nelle pieghe più recondite dell’animo. [...]. Questo libro non venga confuso, non ne ha la pretesa, con una trattazione completa dei miti in Calabria di cui si può provare la presenza fin dai primordi. In un itinerario antropologico, Calabria: la Via del Mito, il suo autore ha recuperato i miti della presente raccolta, percorrendo luoghi abbandonati, borghi fantasma, case disabitate, chiese dirute, villaggi spopolati. Paradossalmente quel vuoto ha evocato nello scrittore immagini della vita che un tempo lo aveva riempito. [...]» (dalla Prefazione della Professoressa Maria Cristina Michienzi)

Orgogliosamente autodidatta, con i suoi dipinti la Ciampi scava nella sua interiorità, a tratti complessa, e “racconta” i suoi sentimenti, esattamente come avviene con le sue liriche; emerge, infatti, la medesima tensione, questa volta - evidentemente - all’approfondimento degli effetti pittorici. Da ogni suo disegno traspare una tessera di quel multiforme puzzle che è il suo pensiero, il suo cuore, la sua anima, e dai volti dei suoi personaggi vengono fuori le sue emozioni e, così come avviene con la poesia, anche i suoi tormenti; nel contempo, però, la sua matita è agile e leggera sul foglio, e le sue opere ricche di sfumature, metafora di tempi complessi…