Fratelli Alinari Fondazione
Synthesis. Storie di persone e trapianti
Libro
editore: Fratelli Alinari Fondazione
anno edizione: 2011
Ansia d'immagini. Italo Zannier fotografo 1952-1976
Libro: Libro in brossura
editore: Fratelli Alinari Fondazione
anno edizione: 2010
pagine: 128
Una importante monografia presenta il lavoro di fotografo svolto da Italo Zannier, figura di intellettuale preminente nel mondo della Fotografia anche per la sua lunga attività di studioso e critico. Dal 1952 al 1976 è stato infatti tra i più attivi e considerati fotografi dell'Italia del dopoguerra, con riconoscimenti anche internazionali. Il catalogo illustra l'attività di questi anni soprattutto come memoria di un periodo storico della fotografia italiana caratterizzato dal Neorealismo, del quale Zannier è stato un protagonista, fondando il Gruppo Friulano e scrivendo un "Manifesto" programmatico dello stesso neorealismo fotografico. Zannier si è impegnato per vent'anni in un profondo lavoro di documentazione che si è spinto, con risultati sorprendenti nella pura ricerca estetica dell'immagine condotta con umana e intensa partecipazione. La stessa sensibilità è riconoscibile anche nel percorso professionale al fianco di artisti e architetti come appare evidente dal nutrito numero di pubblicazioni che rendono pieno merito al suo lavoro di ricerca.
René & Radka. Dreams and shadows
Libro: Libro in brossura
editore: Fratelli Alinari Fondazione
anno edizione: 2009
pagine: 46
Carlo Mollino. A occhio nudo. L'opera fotografica 1934-1973. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Fratelli Alinari Fondazione
anno edizione: 2009
pagine: 184
Attraverso 140 opere che vanno dal 1936 al 1973, ed alcuni disegni e materiali storici a loro legati, il volume svela i "mondi fotografici" di Mollino: l'architettura, lo sci e, sopratutto, l'importante corpus dei ritratti femminili, scanditi da tre nette cesure temporali: l'anteguerra, gli anni '50 e le Polaroid negli anni '60/'70. Fin dagli anni '30 Mollino appunta la sua attenzione a cogliere il senso della fotografia, della sua specificità, che è ben disgiunta da quella della pittura. L'argomento è tutt'altro che scontato in quella prima metà del '900 e con grande perizia Mollino lo affronta e lo risolve, con i molti temi che toccano questa "nuova" arte. Mollino, professore presso il Politecnico di Torino, fonda un laboratorio di fotografia nella Facoltà di Architettura. Considera la fotografia come opportuno strumento per intervenire ancora sulle proprie opere edificate esaltando con ogni artificio tecnico e persino letterario l'autentico spirito dei suoi interni e degli edifici. Il vero soggetto delle sue fotografie appare essere costituito, salvo alcune eccezioni tra gli anni 30-40, esclusivamente da ritratti femminili ed è specificatamente molliniano nel suo nascondimento. È una donna esclusivamente fotografica, l'autentico amore di Mollino.