Galassia Arte

"Come in Cielo così in Terra" come il "Figlio dell'Uomo Amò la Nostra Signora" così il Pellegrino potrà amare la sua "Sposa". Il pellegrino inizia il suo percorso in una chiesa dove per la prima volta sente parlare di Dio, un Dio che lo delude. Si dà quindi a una vita di eccessi ma, nonostante gli stravizi, continua il suo stato di infelicità. L'incontro con la "Sua Signora" lo porta a una ricerca di Sé. Attraverso vari incontri sviscera tematiche sull'amore, sulla libertà; incontra personaggi a volte di fantasia a volte reali. In questo viaggio interiore scoprirà l'amore, l'amata, ma non potrà godere di questo dolce frutto fino a quando non avrà ritrovato se stesso.

"Osservo il morso che imbrunisce in una mela. Qualcosa manca, eppure si colora. Sembra la mia vita, sul fare della sera." La prima raccolta delle più belle liriche di Francesco Aprile scritte tra il 2010 e il 2015. Un percorso sentimentale epico e tormentato, dai labirinti della mente e del desiderio alla carta stampata.

"L'aforisma è una scoperta fatta in estate, quando al termine di una giornata, vedendo il sole calare tra i flutti del mare, vidi la superficie increspata dell'acqua ricoprirsi d'oro. Durò poco, il tempo necessario per lasciarmi naufragare e riemergere più vivo di prima; pensai che così dovesse essere l'aforisma: breve, forte e in grado di lasciare la sensazione della vita sulla pelle. Tra i miei ricordi più vivi c'è quel mare d'oro e di fiamme, un dipinto olio su tela che non ho mai più dimenticato."

Nel cerchio della coscienza espansa è un viaggio iniziatico attraverso la meditazione. I visionari scritti ispirati al mistero dei deserti, al sesso tantrico e al misticismo dell'India, condurranno il lettore tra i profondi flussi di coscienza dell'autore.

"Pazzo fu il vetturino" è un titolo che si ispira a un episodio specifico, raccontato in forma poetica all'interno della silloge, di cui il protagonista è Nietzsche. La maggior parte delle poesie sono scritte in stile aulico, ma difficilmente inciampano nel criptico; trattano tematiche interessanti, piuttosto accessibili a qualsiasi tipo di pubblico. Si propongono di invogliare in ogni caso alla riflessione, filosofica e non, in particolar modo mostrando il capovolgimento di idee e realtà convenzionali.

Istanti che hanno il loro valore nell'unicità del momento, improrogabili, sottilmente evoluti, da leggere con gli occhi dell'anima, immergendosi nel proprio luogo intimo. Appartengono a dipinti del passato, vissuti nei colori delle emozioni, nelle sfumature degli attimi, ricordati negli anni sui margini di cieli distanti.

"Lascia che la vita ti dia sempre nuove rotte da tracciare, ma non dimenticare mai la via di casa." Forse un diario è quello che ci vuole per dire tutto quello che si vorrebbe e rileggendolo di tanto in tanto ti parlerebbe per dirti quello che sei, che sei stato e per darti da pensare. Ma poi la vita si vive, le parole si dicono, si scrivono e cambiano di significato ogni giorno che passa, e quello che resta è una sfocata immagine giallina di ciò che è stato, proprio come un fotogramma di un vecchio film muto. Ed è così che si presenta questo libro, come un diario, che tenta di afferrare la vita in un attimo.

Morire per vivere raccoglie 14 racconti di Andrea Schillirò. In queste pagine, spregiudicate e persino malvagie, l'autore cerca di descrivere determinate situazioni attraverso gli occhi di svariati personaggi caratterizzati da diversi aspetti psicologici. Il tutto è ambientato in contesto indefinito, il che rende molto semplice al lettore l'immedesimarsi nelle circostanze narrate. Non mancano all'interno della raccolta aspetti strettamente legati alle vicende personali dell'autore.

Aurora si sveglia, un giorno, in un prato lontano da casa, senza nessun ricordo del suo passato. Disperata, intraprende un lungo viaggio insieme a due nuovi amici, Filippo ed Edoardo, per cercare la sua identità e il suo passato. Quando finalmente, grazie all'aiuto della sorella, recupera i ricordi, scoprirà la verità su se stessa: è una strega. Aurora dovrà prendere la decisione più difficile: tornerà a Flotink, il luogo magico da cui proviene, e scoprirà chi si cela dietro l'incidente che ha causato la sua perdita di memoria, o rimarrà con Edoardo e Filippo, che ormai considera la sua nuova famiglia?

È un romanzo ambientato in epoca medievale, in cui si eleva la personalità atipica, rispetto al tempo, della protagonista Eirene. In una società robotica, dedita soltanto a eseguire le cosiddette leggi di Dio, la ragazza si ritrova in una vita che tutto potrebbe essere tranne tale. Quando Eirene comprende che non tutto ciò che gli uomini ritengono giusto lo è necessariamente, la donna non sopporta più ogni angheria e finalmente comprende che il sole spesso tramonta, si nasconde dietro alle nubi e timido si rifugia dentro al mare, ma non ci abbandona mai, sorge ogni giorno e illumina sempre i fiori, senza privarci delle bellezze che la Natura un giorno decise di donarci.

È il diario di Lavinia Lachesi, quindicenne, cresciuta da una madre rigida e da un padre sottomesso, che vive cercando di soddisfare l'immagine di figlia perfetta che i suoi genitori le hanno imposto: per loro, tutto ciò che conta è l'apparenza ma, dietro le mura di casa, al sicuro da sguardi indiscreti, liti e violenza sono all'ordine del giorno. Tutto cambia quando Lavinia scopre di essere attratta dalla sua migliore amica. Immediatamente capisce che questo è un segreto che deve portarsi dentro perché la famiglia non potrebbe mai accettare la sua omosessualità. Questa scoperta, la condurrà sempre più lontana da quella bolla di assurda finzione in cui ha sempre vissuto.