Il Nuovo Melangolo
Filosofia del ritorno al bosco
Gaia De Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 100
Questo è un libro che ha sognato di essere scritto sulla corteccia di un albero col becco di un picchio nero, e restare ferita aperta in cui abitano funghi, si arrampicano licheni. Questo è un libro che ha provato a fare silenzio nella scrittura, perché chi legge potesse ascoltare la voce del bosco e dei suoi abitanti; reali o fantastici. Questo è un libro per perdersi, godendo dello smarrimento, e anzi trovando in esso gli ultimi scampoli possibili di una salvezza primigenia. Questo è un percorso irto di ostacoli per chi deve imparare a smarrire il mondo per ritrovare se stesso.
FILOSOFIA DI HALLOWEEN
THOMAS ELLIOTT J.
Film
produzione: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 100
Mantenersi in salute con la ginnastica
Claudio Galeno
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 126
Da un antico passato Galeno ci consegna un breve trattato di filosofia dell'esercizio fisico che per la prima volta viene tradotto in italiano. Il suo ragionare è analitico eppure, all'interno delle deduzioni che egli compie, il medico greco traccia il profilo di una ginnastica che serve ed è utile alla salute e di una, al contrario, che nuoce ad essa e la danneggia. Le sue argomentazioni sono serrate e stringenti, e nelle indicazioni che egli fornisce relativamente a un tipo di attività fisica moderata e però completa e a un'attività esasperata ed eccessiva (come si può riscontrare non solo negli agoni classici ma anche nello sport moderno), anche il lettore di oggi troverà delle utili riflessioni che potranno guidarlo nelle quotidiane pratiche atletiche svolte non necessariamente a livello professionistico ma anche solo come attività amatoriale e ricreativa.
Gioco dunque sono. Filosofia del videogamer
Massimo Villa
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 120
Videogiocare è una cosa seria. Videogiocare coinvolge milioni di persone in tutto il mondo, di ogni età. Videogiocare non vuoi dire solo sedersi davanti al televisore, prendere un joypad in mano e accendere la PlayStation. Vuoi dire portarsi dietro le proprie passioni anche su uno smartphone, sul treno, in strada, in vacanza o al lavoro. Videogiocare spesso comporta scelte etiche, percorsi da seguire, finali da condividere o apprezzare da soli. Videogiocare apre portali su versi alternativi dove creare il proprio alter ego per vivere un'esistenza diversa. In questo volume troverete fenomeni sociali che hanno sconvolto la vita di intere popolazioni, non solo di gamer ma del mondo intero. Tendenze, mode, passioni e rivoluzioni tecnologiche che non credereste essere possibili. O forse sì, se siete un po' hardcore nerd inside.
Parigi occupata
Jean-Paul Sartre
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 120
«Non siamo mai stati così liberi come sotto l'occupazione tedesca. Avevamo perduto ogni diritto e prima di tutto quello di parlare; ci insultavano apertamente, ogni giorno, e dovevamo tacere; ci deportavano in massa, come lavoratori, come ebrei, come prigionieri politici; ovunque - sui muri, sui giornali, sugli schermi - ritrovavamo l'immagine immonda e insulsa che i nostri oppressori volevano darci di noi stessi: ma proprio per questo eravamo liberi. Il veleno nazista si insinuava nel profondo dei nostri pensieri e quindi ogni pensiero giusto era una conquista; una polizia onnipotente cercava di costringerci al silenzio e quindi ogni parola diventava preziosa come una dichiarazione di principio; eravamo braccati e quindi in ogni nostro gesto gravava il peso dell'impegno. Le circostanze spesso atroci della nostra lotta ci rendevano finalmente in grado di vivere, senza trucchi e senza veli, questa situazione straziante, insostenibile che chiamiamo la condizione umana».
Come si costruisce una dittatura. La politica giudiziaria del Tribunale speciale e il caso savonese del marzo 1934
Andrea Corsiglia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 120
Storia e microstoria si intrecciano e costruiscono la trama di un'unica narrazione, basata su fonti dirette d'archivio e volta a tracciare il quadro nazionale italiano compreso tra il 1922 e il 1945 attraverso la politica giudiziaria del Tribunale speciale per la difesa dello Stato. Nella prima parte, la ricostruzione storica muove "dall'alto": utilizza i documenti prodotti dalla macchina legislativa fascista, per scandire le tappe fondamentali del sistema giudiziario del regime e delinearne l'involuzione autoritaria, di cui il Tribunale speciale è la più vivida espressione. Nella seconda, la storia viene riletta "dal basso": l'analisi delle carte d'archivio mette in luce la vasta operazione anticomunista savonese del 1934 che portò in carcere più di quaranta "sovversivi". Il testo si chiude con l'intervista all'ex deputato Aldo Pastore, figlio di Francesco Pastore, uno dei protagonisti dell'operazione anticomunista savonese. La memoria del figlio dà voce all'impegno civile del padre, teso a riaffermare i diritti fondamentali di ogni individuo cancellati a colpi di legge dal fascismo nel giro di pochi anni.
Sulla difficile libertà. Scritti per un marxismo a venire
Matteo Bergamaschi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 170
Sulla difficile libertà intende indagare alcuni aspetti della condizione attuale riprendendo sollecitazioni dal pensiero marxista. La sua struttura riprende esplicitamente il riferimento a diverse opere marxiane, con l'aggiunta di un rimando ai Minima Moralia di Adorno, in modo da ricavarne uno strumento di indagine aggiornato per comprende alcuni difficili snodi del presente, con particolare riferimento alle moderne arti liberali, vale a dire alle discipline umanistiche e alle figure professionali che esse rendono possibili. La domanda che il testo tenta di affrontare suona: che cosa ci stiamo perdendo, quale occasione storica è sul punto di tramontare, forse per sempre? L'intento è quello di inserire la rivendicazione del valore delle discipline umanistiche all'interno di un'analisi del contesto materiale e storico che le rende possibili, in modo che tale rivendicazione non suoni velleitaria o utopica, ma concretamente politica.
Dandysmo alcolico. Meditazioni sul bere consapevole
Giovanni Giaccone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 100
«Occorre la maestria di districarsi in un mondo ostile di bottiglie camuffate, di vini torturati, di evitabili prosecchi e cogliere il lampo dell'amico sommelier che ci porta la bottiglia giusta dall'ultima fiera in Provenza, conoscere l'oste appassionato che tira fuori il Barsac delle migliori occasioni, avere il colpo d'occhio di scorgere sullo scaffale dell'enoteca, o alla peggio del supermercato, la bottiglia giusta, il valore inestimabile di un'esperienza elitaria nel pieno centro della vostra città. Benvenuti nel mondo clandestino e latitante del dandismo alcolico».
Che ne dici di tornare a pensare. Come risvegliare il cervello nell'epoca dei social network
Gianluca Galotta
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 130
Viviamo nell'epoca in cui trionfano la brevità e la concisione. I social network, gli stringati tempi della comunicazione televisiva, gli slogan pubblicitari, la frenesia delle nostre giornate: tutto ci porta nella direzione di condensare il più possibile il pensiero e di ridurre così radicalmente le nostre capacità argomentative e riflessive. Come fare, allora, per contrastare questo pericoloso cambiamento? Occorre esercitarsi. Partendo da brevi aforismi che spaziano dall'amore all'arte, dalla religione alla moda, dal senso della vita alla felicità anche il lettore è spronato ad avventurarsi in personali riflessioni e interpretazioni. Per ampliare ciò che è conciso e dare libero sfogo all'argomentazione. Per rovesciare la logica degli odierni modi del comunicare e tornare a pensare.
Filosofia della danza
Selena Pastorino
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 204
«Queste pagine vedono un corpo impegnato nella danza impegnarsi a dar corpo al pensiero che da questa esperienza nasce. L'urgenza di questo corpo a corpo non riguarda solo i filosofi, cui nulla di meglio si potrebbe augurare che di farsi danzatori per riscoprire il proprio corpo e la realtà tutta, e nemmeno soltanto i danzatori, la cui saggezza ha molto da guadagnare nel farsi filosofia nella scrittura, ma tocca, letteralmente, tutti, perché dall'impegno del corpo nella danza c'è un qualcosa da apprendere e conservare anche qualora non si sia mai mosso un passo danzato. Qualcosa che qui si prova ad esplorare, nella certezza che, come potrebbe aver scritto uno dei più grandi danzatori esistiti: "Ogni uomo dovrebbe danzare, tutta la vita. Non essere un danzatore, ma danzare"».
Ritmografie. Derrida, la letteratura, la cenere
Silvano Facioni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 160
«Ritmo che si dà il suo ordine senza lasciarsi imprigionare da questo. La letteratura non conosce prigionia, fosse pure quella del senso di cui pure non può fare a meno: la letteratura, che nel corso della sua storia ha - più o meno consapevolmente - parassitato categorie e orizzonti della tradizione filosofica, mostra al contempo la chance di una possibile liberazione da tali orizzonti, il che equivale a dire che la letteratura mantiene intatta la possibilità di liberarsi di sé». Jacques Derrida ha instancabilmente attraversato la letteratura senza permettere che paratoie disciplinari o astratte questioni di metodo ostacolassero letture e percorsi, incontri e innesti. Che si tratti di Agostino o di Jean Genet, di Hélène Cixous o di William Shakespeare, la scrittura del filosofo algerino si è sempre mossa alla ricerca di un "ritmo" capace di inaugurare prospettive inedite sia per la letteratura, sia per la filosofia. È dunque dal "ritmo" che occorre forse ripartire...
Hannah Arendt a Gerusalemme. Ripensare la questione ebraica
Francesco Fistetti
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2020
pagine: 105
La pubblicazione, nel 1963, del libro di Hannah Arendt "La banalità del male" suscitò un dibattito incandescente, che turbò profondamente Arendt, anzitutto perché quel libro incrinò i suoi rapporti con gli amici e i sodali ebrei di un tempo, tra i quali Gershom Scholem. Ma quel dibattito dai toni accesissimi, che dagli ambienti accademici tracimò sui giornali e sui media del tempo, era destinato a lasciare un segno indelebile sul pensiero e sulla vita stessa di Arendt. Esso inaugurò un lungo e travagliato percorso speculativo che l'avrebbe condotta al capolavoro incompiuto "La vita della mente". La "questione ebraica", così come viene messa a fuoco attraverso il dibattito provocato da "La banalità del male", segna così una svolta radicale nel cammino di pensiero di Arendt e lascia affiorare una concezione assolutamente peculiare dell'ebraismo, distante anni luce dalle versioni allora dominanti, compresa quella difesa dallo Stato di Israele, una concezione che negli scritti arendtiani, fino ad allora, era rimasta sottotraccia.

