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Itinera Progetti

San Trovaso. Guida storico-artistica alla chiesa dei Santi Gervasio e Protasio

San Trovaso. Guida storico-artistica alla chiesa dei Santi Gervasio e Protasio

Umberto Franzoi

Libro: Copertina morbida

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2020

pagine: 144

Il santo a cui la chiesa è intitolata, San Trovaso, in realtà non esiste. Trovaso non è altro che la deformazione vernacolare e la riduzione fonetica dei nomi dei due santi gemelli e martiri milanesi, Gervasio e Protasio, ai quali la chiesa è dedicata. Le pessime condizioni della fabbrica, di antichissima origine (VIII o IX secolo), ed alcuni incendi e crolli, ultimo dei quali il 12 settembre 1583, determinarono la decisione di ricostruirla completamente, presumibilmente su progetto del Palladio, nel 1584. Risaltano in questo contesto edilizio le due facciate palladiane contrapposte pressoché identiche, dominate dalle grandi finestre termali, con doppio affaccio sul rio di Ognissanti e sul rio di San Trovaso; le stesse consentono gli ingressi sull'unica navata e sul transetto di destra. Secondo la tradizione questo doppio ingresso serviva per tenere separate le due fazioni rivali dei Castellani e dei Nicolotti quando si recavano contemporaneamente in chiesa, onde evitare lo scatenarsi di risse. La chiesa ospita importanti opere tra cui alcune tele di Jacopo e di Domenico Tintoretto, del Giambono, del Vicentino e due pale d'altare di Palma il Giovane. Nel campo su cui affaccia la chiesa si può osservare il caratteristico rialzo che serviva per contenere le casse di argilla usata per immagazzinare e filtrare l'acqua piovana per i pozzi di Venezia. Accanto alla chiesa si trova l'omonimo squero, uno degli ultimi rimasti a Venezia dove vengono costruite e riparate le gondole e altre tipiche imbarcazioni lagunari.
15,00

Prigionieri. I militari italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra: la detenzione, il ritorno, l'internamento in patria, l'oblio

Prigionieri. I militari italiani nei campi di concentramento della Grande Guerra: la detenzione, il ritorno, l'internamento in patria, l'oblio

Fabio Montella

Libro: Copertina morbida

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2020

pagine: 256

Otto milioni. Tanti furono i soldati fatti prigionieri nel corso del primo conflitto mondiale. Un numero di poco inferiore a quello dei combattenti che rimasero uccisi sui campi di battaglia. Ma i prigionieri sono stati a lungo, in tutti i Paesi belligeranti, dei "dimenticati della Grande Guerra". I soldati patirono pressoché ovunque, sia nei campi di prigionia che nei luoghi di lavoro dove venivano forzatamente inviati per sopperire alla mancanza di personale, sofferenze psicologiche e materiali dovute a condizioni di vita proibitive. Fra i prigionieri italiani circa 100 mila morirono durante la loro detenzione. L'alto numero di decessi è ascrivibile, come dimostrano recenti ricerche storiche, non solo alle dure condizioni di vita imposte dalla prigionia ma anche dalle decisioni del governo e del comando supremo che optarono per una linea di non intervento statale sull'invio di aiuti alimentari ai nostri prigionieri. La "linea dura" seguita dal governo italiano venne mantenuta anche al loro rientro in Italia, quando vennero ammassati in campi frettolosamente allestiti per consentire la lunga trafila di indagini, interrogatori e processi. L'autore propone quindi una ricostruzione agile, ma al contempo puntuale, della storia dei prigionieri italiani, ricomponendo il mosaico di tante storie personali e dei luoghi che le ospitarono attraverso fonti d'archivio pubbliche e private.
21,00

La Grande Guerra sulle prealpi venete. Il monte Majo. Le operazioni del Regio Esercito contro il baluardo difensivo austriaco in Val Posina

La Grande Guerra sulle prealpi venete. Il monte Majo. Le operazioni del Regio Esercito contro il baluardo difensivo austriaco in Val Posina

Ezio Anzanello

Libro: Copertina morbida

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2019

pagine: 240

Dopo l'offensiva di primavera del 1916, meglio nota come Strafexpedition, l'esercito austroungarico si asserragliò lungo un baluardo difensivo costituito da trincee, reticolati e postazioni in caverna, ulteriormente rafforzato grazie alle cime delle montagne. Fra queste cime una delle più inespugnabili fu proprio quella del Monte Majo, rimasto saldamente in mano austriaca fino alla fine delle guerra. La sua posizione strategica in Val Posina, nel settore del Pasubio, portò gli Alti Comandi italiani a richiederne più volte la conquista. Tale era l'importanza di questo monte che venne pianificata anche la possibilità di farne esplodere la cima, come fatto dagli austriaci il 23 settembre 1916 sul Monte Cimone. Attraverso fonti d'archivio, diari di reggimento e resoconti sugli interrogatori dei prigionieri di guerra vengono ricostruiti i cruenti scontri che insanguinarono le pendici del Monte Majo, opponendo i Kaiserjäger del II Reggimento ai fanti della Brigata Roma e agli Alpini.
20,00

Gli sniper russi. Dalle origini alla guerra in Siria

Gli sniper russi. Dalle origini alla guerra in Siria

Rocco Giammetta

Libro: Libro in brossura

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2019

pagine: 232

Il tiro di precisione nell'esercito russo vanta una lunga e gloriosa tradizione. Resa celebre dal film "Il nemico alle porte" e dal personaggio storico di Vasilij Zajcev la figura del tiratore scelto ha visto una costante evoluzione, dalle esperienze della Seconda Guerra Mondiale passando per l'Afghanistan e la Cecenia fino all'impiego attuale in Siria nella lotta al terrorismo. La trattazione storica trova il suo naturale completamento in un'analisi tecnica dell'evoluzione del fucile di precisione, del suo munizionamento e delle ottiche.
23,00

Brigata Mantova 1915/1919. La storia dei suoi soldati in Vallagarina, Carso, Altopiano di Asiago, Montello, Piave, Carnia

Brigata Mantova 1915/1919. La storia dei suoi soldati in Vallagarina, Carso, Altopiano di Asiago, Montello, Piave, Carnia

Ottorino Ravella

Libro: Copertina morbida

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2018

pagine: 344

Il volume ripercorre nella sua interezza le vicende belliche della Brigata Mantova nel corso della prima guerra mondiale. Grazie anche alle cronache giornaliere riportate nel diario storico della brigata il lettore verrà guidato in una dettagliata ricostruzione degli avvenimenti lungo tutto l'arco del conflitto e attraverso i fronti più determinanti per le sorti della guerra. Un ricco compendio fotografico e cartografico aiuterà il lettore ad approfondire meglio le dinamiche delle singole battaglie e la dislocazione delle truppe sul campo.
20,00

L'ardito

L'ardito

Roberto Roseano

Libro: Libro in brossura

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2017

pagine: 416

Dopo quasi due anni di guerra, un giovane sergente decide di sfuggire alla squallida vita di trincea arruolandosi volontario in un corpo speciale dell'esercito di nuova costituzione. Dopo un durissimo corso di addestramento viene selezionato assieme ad altri uomini di provato coraggio, del tutto ignaro che ad alcuni privilegi, come la paga più alta e le licenze premio, corrisponderanno rischi molto maggiori. Il comando della II Armata, infatti, conta di affidare a questi nuovi reparti le imprese più pericolose e difficili, come la conquista del San Gabriele. Ci troveremo così a vivere in prima persona la nascita e l'epopea di uno dei corpi più leggendari della prima guerra mondiale, gli Arditi. Dalla strenua difesa della linea del Tagliamento e del Piave alle vittoriose battaglie del 1918 sugli Altipiani e sul Grappa fino a Vittorio Veneto. L'avvincente rievocazione di quei tumultuosi anni attraverso gli occhi di chi li visse in prima persona rischiando la ghirba.
22,00

Ho visto ridere le beccacce. Storie di cacciatori, di animali e di vino
15,00

A caccia di streghe nei domini della Serenissima. Processi per stregoneria tra Veneto e Friuli nel Cinquecento e Seicento

A caccia di streghe nei domini della Serenissima. Processi per stregoneria tra Veneto e Friuli nel Cinquecento e Seicento

Mauro Fasan

Libro

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2016

pagine: 128

Da secoli la stregoneria è oggetto di saggi e trattati, romanzi e fiabe. Pochi però immaginerebbero che nel territorio oggi racchiuso fra le province di Treviso e Pordenone fra il 1500 e il 1600 si siano svolti decine di processi per stregoneria. Sotto questa etichetta comune infatti, in quegli anni di grande fermento religioso, spesso l'Inquisizione raggruppò benandanti e luterani, guaritori e astrologi a vario titolo accusati di rapporti con il Diavolo. Attraverso un'attenta analisi di documenti e cronache dell'epoca l'autore ricostruisce alcuni fra i principali processi nei quali furono coinvolti anche importanti nobildonne ed esponenti dell'aristocrazia veneta, oltre al celebre mago Aquino Turra.
14,00

Cieli fiammeggianti. Dalla guerra fredda a Base Tuono. L'eco del «Blazing Skies» e gli Hercules nucleari

Cieli fiammeggianti. Dalla guerra fredda a Base Tuono. L'eco del «Blazing Skies» e gli Hercules nucleari

Maurizio Struffi, Eugenio Ferracin, Alberto Maria Carnevale

Libro: Copertina morbida

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2016

pagine: 240

Nella seconda metà del secolo scorso centinaia di missili sono stati schierati a difesa dei Paesi della NATO. Nello schieramento, esteso dalla Norvegia alla Turchia, ebbe un ruolo primario il sistema superficie-aria Nike, per un breve periodo con il missile Ajax, poi e ben più a lungo, con l'Hercules, di maggior gittata ed armato anche con carica nucleare. Nell'occidente europeo, tra la fine degli anni '50 ed i primi anni '60, furono costruite 106 basi. Nel Nord est d'Italia ne sono state attivate dodici, in sette delle quali gli Hercules erano armati anche con teste di guerra nucleari. La sola testimonianza storica che ne rimane in Europa è Base Tuono, nel comune di Folgaria, in Trentino, riallestimento museale riconosciuto dall'Aeronautica Militare. Missili, radar e dispositivi elettronici ora documentano le drammatiche tensioni vissute nei lunghi anni della Guerra fredda e quindi un importante quanto assai poco conosciuto capitolo della recente storia d'Italia. "Blazing Skies" - cieli fiammeggianti - era l'ordine che veniva impartito nelle basi Nike per verificare la capacità di preparare i missili al lancio nei tempi di prontezza assegnati.
19,90

Guerra sulle tre cime di Lavaredo e Dolomiti di Sesto. Nella memorialistica italiana e austroungarica

Guerra sulle tre cime di Lavaredo e Dolomiti di Sesto. Nella memorialistica italiana e austroungarica

Paolo Pozzato, Paolo Volpato

Libro: Copertina morbida

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2015

pagine: 264

La guerra sul Fronte Dolomitico ha sempre rivestito un ruolo importante nella memorialistica sulla Prima Guerra Mondiale. La sfida fra l'uomo e la montagna, spesso più cruenta di quella che vide protagonisti gli opposti schieramenti, diviene una sorta di lotta parallela, una gara che ha come premio la quotidiana sopravvivenza in condizioni meteo proibitive, con la minaccia incombente delle slavine e con i viveri che spesso tardano ad arrivare. Ma è anche la guerra degli orizzonti sconfinati e delle grandi imprese alpinistiche, di Sepp Innerkofler e di Antonio Berti, dell'alpinista-soldato fulcro di molti indimenticati volumi del primo dopoguerra. È in questo filone storico che gli autori propongono qui, per la prima volta, uno studio che metta a confronto il materiale d'archivio austriaco ed italiano al fine di dare al lettore una visione quanto più possibile completa di questo fondamentale tratto di fronte. In conclusione del volume 4 itinerari escursionistici invitano alla riscoperta di trincee e camminamenti immersi nel paesaggio dolomitico.
21,50

Guida alle ricerche dei soldati italiani nella grande guerra

Guida alle ricerche dei soldati italiani nella grande guerra

Libro: Copertina morbida

editore: Itinera Progetti

anno edizione: 2015

pagine: 243

Nel centenario dell'entrata in guerra dell'Italia, appare oramai chiara l'attenzione che una platea sempre più ampia ed eterogenea rivolge a questa tragica ricorrenza, non lasciando il compito della memoria ai soli cultori del periodo storico. D'altra parte, furono circa 5 milioni i soldati italiani al fronte, senza contare le rispettive famiglie che condivisero miserie e dolori imposti dalla guerra. In quest'ottica, la "Guida alle ricerche dei soldati italiani nella Grande Guerra" si pone l'obiettivo di rendere meno gravoso il percorso di ricerca sulle tracce dei nostri soldati nel primo conflitto mondiale. Dunque, a chi è rivolto questo libro? Sulla scorta della prima edizione, possiamo affermare che sia il semplice parente di un militare che l'appassionato della materia troveranno nel volume valide indicazioni storico-militari. Si tratta di un viaggio nel passato, nel quale il ricercatore è "accompagnato" nel lavoro di ricostruzione della vita in uniforme: le procedure di arruolamento, i reparti impegnati al fronte, la ricerca della documentazione militare, in primis il ruolo foglio matricolare, le notizie sulla prigionia e sulle sepolture, le medaglie e i diplomi, le pensioni di guerra e molto altro. Alla parte narrativa, già densa di indirizzi postali e web, fonti archivistiche, curiosità e riferimenti normativi, si aggiunge quella illustrativa che riproduce documenti, mostrine, gradi e decorazioni. In appendice, infine, gli allegati citati nel testo...
22,00

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