Libero Marzetto

La storia di un duplice - inevitabile - incontro che si fa salvezza e poi rinascita. Di un cortocircuito fra mondi e tempi lontani che scatena nostalgie e slanci in avanti. Di una periferia che si fa centro nevralgico. Di adulti che tornano bambini. Nel buio, una mappa: erba e pallone. E il ricordo di anni luminosi - lì - a rischiarare la strada. Libro pubblicato in 149 copie numerate.

Anni novanta: un uomo, insieme alla sua inseparabile valigia gialla, ci narra uno spaccato della sua esistenza tra Germania, Olanda e Italia. Una vita caratterizzata dal lavoro, dalle delusioni personali, dalla nostalgia. Questo è un omaggio a tutti gli immigrati costretti a lasciare la propria terra, ma anche a quelle persone che per una delusione d’amore soffrono e perdono la voglia di vivere calpestando la propria autostima. Persone, queste ultime, che intraprendono un percorso di autogenerazione e guarigione attraverso il viaggio, fisico o mentale. Libro pubblicato in 149 copie numerate.

Romanzo demenzial-ironico scritto in presa diretta. Giovanni ed Enrico sono due sfaccendati imprenditori con un unico sogno: guadagnare il più possibile senza lavorare e per fare ciò i due si appellano alle loro idee di marketing innovative e incomprese. La loro vita si intreccia con quella di Mario e Luciano, due truffaldini che hanno per le mani un ricco imprenditore nel ramo dello zucchero. Il libro è realizzato in 149 copie numerate.

Quando Carolina arriva a Macerata per frequentare la facoltà di Giurisprudenza, ha molto chiaro ciò che le piace: fare del male. Gianni, che ambisce a diventare professore di Diritto Civile, sembra perfetto per incarnare il ruolo della sua prossima vittima. Il libro è realizzato in 149 copie numerate.

Wilder e Angie e un amore solo accarezzato. Due visioni del mondo, due classi politiche, due stili di scrittura, nessuna possibilità di comunicazione, dicotomie insormontabili come il bianco e il nero. Il libro è realizzato in 149 copie numerate.

Nei sogni ci sono il buio che uccide e la luce che salva. Lo ha capito presto Ioan, orfano di un padre che non lo voleva e di una madre morta di parto. Cresciuto in un istituto per minori di difficile adozione, abbandonato infinite volte da coppie incapaci di curarne le ferite, impara a nutrirsi di purezza, fugge l’ipocrisia, sceglie la solitudine, si consacra alla musica. La chitarra è fedele compagna e mezzo per sbarcare il lunario. Sarà condannandolo ad una follia miracolosa che gli consentirà di ripercorrere la vita della gente che incrocerà e restituirle la chiave della rinascita. Non a caso, Ioan significa dono di Dio. Perché i doni più preziosi, a volte, nascono dal dolore. Il libro è realizzato in 149 copie numerate.

É il 2015 quando parto per la Scozia per frequentare un Master in Storia dell’Arte Contemporanea. Pochi mesi dopo, un male subdolo e cattivo si impadronisce di me. Mi ammalo di anoressia. Da questo momento ha inizio una lotta che durerà anni e che mi porterà ad affrontare ossessioni, paure senza volto, sussurri senza nome. Al mio fianco numerosi dottori, psichiatri, terapeuti: tante figure di supporto che mi terranno la mano durante il cammino. Il mio non è un racconto di guarigione chiara ed evidente, é una storia che prova a seguire la mappa di un percorso tortuoso. Questo è un libro sull’anoressia, sul disturbo psichico, sulla paura di vivere, di crescere. Ma é anche un libro sull’amore, sulla speranza, sulla riappropriazione della propria identità e del proprio tempo. Senza retorica.

Il protagonista, un essere umano di cui nulla si sa, sta facendo un viaggio, fisico e mentale, I suoi passaggi sono lastricati di soglie da oltrepassare, metafore dei limiti dell’esistenza. Tali punti di soglia coincidono con tre opere d’arte, rispettivamente del periodo medievale, moderno e contemporaneo, tutte allusive intrinsecamente a una zona di confine. Il mondo in cui il protagonista si muove lascia intuire gli effetti devastanti della volontà di dominio sulla natura da parte dell’umanità.