Editoria & Spettacolo: Faville
Lettere aperte al circo
Bauke Lievens, Sebastian Kann
Libro: Libro rilegato
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2024
pagine: 116
Le “Lettere aperte al circo” hanno segnato uno spartiacque all’interno del circo contemporaneo e rappresentano tuttora uno dei testi più letti e discussi da circus makers in ogni parte del mondo. Bauke Lievens e Sebastian Kann ridisegnano i confini della performance in un dialogo acceso e puntuale, difendendo il circo come un campo del sapere intenzionalmente spurio, in cui è già in atto un approccio sperimentale al pensiero critico, mai riconducibile ad una sola essenza – uno spazio in cui pratiche ‘incarnate’ si incontrano e collidono entro orizzonti mobili e definizioni transitorie. Le “Lettere aperte al circo” sono un invito alla responsabilità artistica e un dialogo sulle arti che interroga profondamente la danza, il teatro e, più in generale, tutti i linguaggi di creazione. Tra necessità di ridefinire il perché delle nostre pratiche e decostruzione dei miti fondatori del circo, pongono una domanda cruciale a chi si muove nel contemporaneo: a chi spetta costruire il futuro?
Jerzy Grotowski. Il superamento della rappresentazione
Marco De Marinis
Libro: Libro rilegato
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2023
pagine: 174
Questo libro raccoglie gli esiti più recenti di una lunga e costante, ancorché discreta, devozione per la figura di Jerzy Grotowski e per la sua straordinaria avventura intellettuale e artistica nella scena del secondo Novecento, iniziata nei primi anni Settanta. Dopo la sua scomparsa nel 1999 ho cominciato a riconsiderare il suo lavoro in termini complessivi nel contesto del Novecento teatrale. E sempre di più, da "Akropolis" (1962) a "Action" (1994), passando per "Il Principe costante" (1965), "Apocalypsis cum figuris" (1969), il Parateatro e il Teatro delle Fonti, fino all'Arte come Veicolo, ho intravisto un'"unica ricerca essenziale", all'insegna del "superamento della rappresentazione", anche se condotta di volta in volta con modalità e strumenti differenti e anche con scopi almeno apparentemente diversi. Questa ricerca riguarda il teatro come esperienza personale, mezzo di conoscenza, gnosi; per chi sta in scena, innanzitutto, ma anche per lo spettatore, o testimone.
Liturgie dell'impazienza. Cultura, performance, partecipazione
Roberto Fratini Serafide
Libro: Libro in brossura
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2021
pagine: 148
Assurta a idolo della politica, del marketing e delle poetiche, la Partecipazione è ormai un sinonimo della Cultura. Ripensare il senso di entrambe (delle culture della partecipazione e della cultura come performance partecipativa) equivale a defibrillare la democrazia in un momento in cui la sua applicazione sventata ha l'unico scopo di smobilitare gli istinti politici che avevano permesso di istituirla. Una collettività che rivendichi il suo "farsi pubblico" come finzione poetica non accetterà di "uscire di scena", neppure in nome del nuovo autoritarismo immunologico e di tutte le taumaturgie spettacolari tese a rimuovere le drammaturgie etiche, sociali, politiche e poetiche che configurano lo spazio comune. Di quelle taumaturgie e drammaturgie parla questo libro: dell'arte come antidoto alla Cultura; del teatro come manifattura clandestina della verità, nei sotterranei dello spettacolo totale; dello spettatore come nuovo Amleto.

