Edizioni dell'Orso: Quaderni di studi indo-mediterranei
Sguardi su dante da oriente. Volume Vol. 9
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 396
"Circa trent’anni fa nel 1991 usciva la prima versione italiana de 'Il libro della Scala', tratta da una versione latina medievale di un perduto originale arabo. Si trattava di un testo sul 'mi‘rāj' o ascensione celeste di Maometto ben noto almeno dagli anni ’20, essendo stato discusso in un’opera pionieristica di 'Miguel Asín Palacios' dall’eloquente titolo 'La escatologia musulmana en la Divina Comedia' uscita nel 1919. Quarant’anni più tardi nel 1949 uscivano quasi contemporaneamente due notevoli studi di Enrico Cerulli e José Muñoz Sendino che ne riprendevano e ne discutevano - giungendo a opposte conclusioni - gli assunti fondamentali. Carlo Ossola nel 1994 avrebbe curato la prima traduzione italiana della ricerca dell’Asín Palacios ponendo termine all’incredibile ritardo del mondo accademico italiano nel prendere atto della 'svolta' che l’Asín aveva impresso a questo tipo di ricerche. A prescindere infatti dalla bontà delle sue assai controverse conclusioni, che divisero il mondo accademico italiano e europeo, l’opera dell’Asín Palacios segna davvero una svolta negli studi dantistici."
La Grazia. Declinazioni metafisiche e teologiche, letterarie e cinematografiche
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2016
pagine: 300
In senso teologico e poi giuridico, il concetto di grazia è inscindibile da quello della sovranità di Dio e del potere mondano sulla terra che da essa deriva. Ma la sovranità di Dio chiama in causa la libertà dell’uomo ovvero la questione del “libero arbitrio”, secondo una relazione in sé e per sé intrinsecamente dialettica, da cui dipende la prospettiva soteriologica. D’altra parte, la parola greca charis ha unificato in un unico termine la pluralità di termini che nell'Antico Testamento sono riconducibili all'idea di grazia. Per questa via, il concetto è di nuovo inscindibile da quello non meno abissale della bellezza, secondo una relazione che questa volta chiama in causa creazione e creatura. La prima direzione è metafisica e teologica, la seconda in senso lato ‘poetologica’. L’ipotesi che la sorregge, risalente a Michel de Certeau, è che la poesia – inclusa la ‘poesia cinematografica’ – sia erede della mistica.
Le tre anella. Al crocevia spirituale tra ebraismo, cristianesimo e islam. Ediz. francese, inglese e italiana
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2014
pagine: 366
Molte forme religiose, specialmente quelle che sono rimaste lungamente in contatto tra loro sia nel tempo sia nello spazio, hanno finito con l'intrecciare i loro rami in nodi e anelli più o meno stretti. La realtà storica di queste interconnessioni, alcune delle quali sono ancora sorprendentemente vive e diffuse, ci fa comprendere che oggi lo studio dei rapporti tra le religioni non può più sterilmente limitarsi né a una rigida e separata trattazione specialistica, né a un'astratta, quanto semplicistica, comparazione. Durante tutto il Medioevo e il Rinascimento, tre furono le principali sponde culturali e religiose del Mediterraneo. Non solo, dunque, quella cristiana e quella islamica, ma anche quella ebraica. Ad alcuni dei meno noti, oltreché dei più singolari e significativi momenti di connessione tra Ebraismo, Cristianesimo e Islam sono dedicati i contributi degli specialisti che hanno collaborato a questo volume. E non solo a quelli storicamente certi e documentati, ma persino a quelli che furono semplicemente immaginati, sul piano sia della leggenda, come quella assai nota dei "tre anelli", sia del mito.
Transmutatio. La via ermetica alla felicità-The hermetic way to happiness
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2012
pagine: 386
Fin dal suo concepimento, e in tutte le fasi della sua realizzazione, Transmutatio ha inteso far proprio l'invito che Virgilio estende a Dante perdutosi "nella selva erronea di questa vita": "A te convien tenere altro viaggio, / [...] / se vuo' campar d'esto loco selvaggio." Settecento anni più tardi, non si può dire che il "loco" che ancora abitiamo sia meno selvaggio di un tempo. Ben altrimenti spoglio di selve, questo sì; ma proprio nelle sue devastate fattezze il "loco" preposto a nostra dimora viene a mostrarci il volto vero di ciò che chiamiamo "selvaggio": l'inesplorato, recondito volto dell'umana ferocia. È questo il "gran diserto" dal quale occorre scampare; è questa la prima materia che si rende necessario trasmutare. Da sempre. Con misericordia. E dunque tenendo "altro viaggio". Si apre così, per via dell'inflessione "ermetica" propria al discorso che in queste pagine si svolge, uno spazio centrale condiviso dai testi qui accolti e dagli autori che li hanno scritti. Nel suo insieme, Transmutatio traccia un percorso che aspira a ritornare su se stesso, a ricongiungersi con la propria origine, nella speranza di portare se stesso e quell'origine al loro reciproco incontro, e mutuo compimento. È a partecipare di tale spazio, di tale versante interno del pensiero, che è invitato il lettore per farsi a sua volta, di quello spazio, pellegrino ed esploratore.
Umana, divina malinconia
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2010
pagine: 384
"Perciò io dico: in Dio non c'è né tristezza, né sofferenza, né inquietudine. Se vuoi dunque essere libero da ogni inquietudine e sofferenza, fermati e convertiti a Dio solo'. (Meister Eckhart). La bibliografia sul tema della malinconia è ormai assai vasta, in apparenza quasi esaustiva. Perché dunque proporre l'ennesima raccolta di studi su questo argomento? Forse perchè fino ad ora mancava un'indagine che iniziasse ad esplorare quelle remote origini della malinconia che affondano nelle culture propriamente religiose e persino sciamaniche (...).
Sogni e visioni nel mondo indo-mediterraneo
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2009
pagine: 420
Le origini sciamaniche della cultura europea
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2015
pagine: 496
I saggi raccolti in questo volume, all'intersezione di etnofilologia, antropologia culturale e fenomenologia della percezione, affrontano il problema della sostanziale continuità millenaria della nostra tradizione, identificando nello sciamanesimo un'immagine cruciale per comprenderne alcuni aspetti. Dando per scontato il fitto dibattito degli ultimi trent'anni sulla natura e sulle origini del fenomeno sciamanico (un dibattito che non appare ancora in grado di uscire dall'opposizione, dimostratasi fondamentalmente sterile, tra diffusionismo ed evoluzionismo), gli autori analizzano, con riferimento ai rispettivi ambiti, quegli elementi strutturali e portanti che consentono di attribuire al "professionista della parola" un ruolo cruciale, dal Paleolitico a oggi, nella costruzione del nostro immaginario.